MAZZATA ALLA CAMORRA, bene bravi bis.

[vlad84]

In origine postato da UgoDePayens
Certo. Bisogna lasciarli in giro i latitanti, che diamine!

Pisanu dovrebbe vergognarsi per aver spinto per organizzare una maxiretata e un bel giro di vite sulla faccenda.

Dimmi un pò, forse il problema dei rifiuti è stato risolto? O su quello la camorra non ci guadagna?
Deve per caso pensarci Berlusconi?

La camorra,la mafia o altre organizzazioni di stampo mafioso qui al sud fino a quando c'è stata la Dc nei palazzi hanno sempre guadagnato sullo smaltimento dei rifiuti.E questo lo dico perchè è capitato anche nel mio paese,dove con l'entrata di una amministrazione di centro-sinistra è esploso un problema rifiuti,perchè si erano rifiutati di ricevere tangenti e roba simile.
Poi se vuoi discutere dell'arresto dei latitanti,so che c'è una differenza tra vederli messi in stato d'arresto in una normale operazione di polizia e invece vederli ammanettati in un blitz dei carabinieri mandati da Pisanu,il tutto filmato e documentato.Bah..

[UgoDePayens]

Certo come ho fatto a non pensarci prima! Il problema dei rifiuti è esploso perché le Sinistre si rifiutano di scendere a patti con i camorristi, non perché non sono in grado di trovare loro una soluzione e di metterla in atto A PRESCINDERE dalla volontà della camorra.

Ma suvvia, siamo seri! Qui non si tratta di destra o sinistra, si tratta di INCAPACITA' totale delel amministrazioni locali.

E per quanto riguarda i blitz, che ci siano le telecamere o meno poco importa, l'importante sono i risultati che si sono visti.

[aguas]

In origine postato da UgoDePayens
Ottimo slalomista, il nostro aguas.
La camorra, a leggere lui, è un frutto del proibizionismo, non un derivato criminale di una mentalità criminale cresciuto in una cultura criminale.

Non parla, il nostro aguas, dei negozianti che pagano il pizzo, della corruzione su cui i camorristi guadagnano miliardi, del controllo che la camorra ha sui rifiuti e sulla loro gestione. Non parla di usura né di sequestri di persona.
No.

Lui vuole legalizzare lo spaccio di droga, e lasciare che chi vuole bucarsi lo faccia tranquillamente per strada senza che alcuno possa dirgli nulla.

Non c'è che dire: così sì che si combatte l'illegalità, basta RENDERLA LEGALE!

Mi metti in bocca parole tue, non mie.
Non dico che la camorra è frutto del proibizionismo, ma che dallo stesso trova enorme gfiovamento.
Non si elimina certo la camorra legalizzando, ma si limita fortemento il suo campo d'azione. Se termina la necessità di rivolgermi al mercato clandestino perché la gente dovrebbe continuare a farlo?
Anche il tabaccaio o il droghiere vendono droghe (tabacco e alcol).
Non mi sembra che siano considerati dei delinquenti.
Così accadrà anche per le sostanze psicoattive (cd. droghe).
Certo non scomparirà il racket ma sarà più facile contrastarlo giacché forze dell'ordine e magistrati non dovranno più correre dietro la repressioni di reati inutili e potranno dedicarsi a cose più serie.
Hai detto bene: l'illegalita si combatte legalizzandola. Si legalizza ciò che è comunemente accettato e non è molto dannoso per i terzi, non tutto. Il consumo di droghe, la prostituzione e il gioco d'azzardo sono comunemente accettati, e vanno legalizzati.
Così la toglieremo dalle mani di chi si dedica comunemente alla commisione di reati (=criminalità) e la si affida al lavoro legale.
Non certo l'omicidio o l'estorsione, che non sono fenomeni socialmente accettati.

[UgoDePayens]

Che il consumo di droghe e la prostituzione siano "comunemente accettati" lo dici tu.

Finché sono in vita spero di non vedere mai e poi mai lo STATO SPACCIATORE che tu vai paventando.

QUello che tu fai è ad ogni modo un discorso che con la lotta alla camorra c'entra ben poco, spero che anche tu te ne renda conto.
Napoli ha bisogno di maggiore LEGALITA', non di maggiore LEGALIZZAZIONE.

[aguas]

In origine postato da UgoDePayens
Che il consumo di droghe e la prostituzione siano "comunemente accettati" lo dici tu.

Finché sono in vita spero di non vedere mai e poi mai lo STATO SPACCIATORE che tu vai paventando.

QUello che tu fai è ad ogni modo un discorso che con la lotta alla camorra c'entra ben poco, spero che anche tu te ne renda conto.
Napoli ha bisogno di maggiore LEGALITA', non di maggiore LEGALIZZAZIONE.

Si vede che vivi fuori dal mondo e non ti accorgi che ci sono milioni di consumatori al mercato nero di droghe, sesso e gioco d'azzardo.
Meglio lo stato spacciatore (ossia distibutore che il camorrista.
Meglio ancora il privato autorizzato.
Spero che tu ti renda conto da dove provengono i maggiori profitti della camorra.
Evidentemente non vivi a Napoli.
La legalizzazione porta alla legalità.
Esci fuori dal tuo mondo ovattato di slogan e guarda il mondo fuori.
Ne scoprirai parecchie di cose che ignori.

[yurj]

In origine postato da UgoDePayens
ESEGUITI 52 FERMI A NAPOLI, PISANU: SRADICHEREMO LA CAMORRA
07/12/2004 - 11:47

traduzione:

Lo Stato colpisce solo una parte della Camorra, aiutando quindi l'altra parte...

[UgoDePayens]

'NDRANGHETA, BENI PER 500.000 EURO CONFISCATI DALLA DIA
10/12/2004 - 13:05

Reggio Calabria, 10 dic. (Apcom) - I carabinieri hanno sequestrato beni per un valore di 500 mila euro a Paolo Serraino, 62 anni, attualmente detenuto, boss del clan omonimo che insieme a quelli dei Rosmini e degli Imerti controlla le attività criminali della città di Reggio Calabria e nel suo hinterland.

I beni confiscati sono un appartamento e un garage situati a Roma, un appartamento e un terreno a di Reggio Calabria, due autovetture di grossa cilindrata, un deposito titoli ed un libretto di risparmio nominativo con la disponibilità di 73 mila euro.

Paolo Serraino, dopo nove anni di latitanza, venne arrestato dai carabinieri nel 1995 e nel processo "Olimpia 1" ebbe una condanna all'ergastolo. Secondo la Dia, era al vertice della sua famiglia da quando il fratello Francesco fu assassinato assieme a un figlio all'interno degli Ospedali riuniti di Reggio Calabria, dove si trovava ricoverato.

Link

Bene bravi bis!

[aguas]

In origine postato da UgoDePayens
'NDRANGHETA, BENI PER 500.000 EURO CONFISCATI DALLA DIA
10/12/2004 - 13:05

Reggio Calabria, 10 dic. (Apcom) - I carabinieri hanno sequestrato beni per un valore di 500 mila euro a Paolo Serraino, 62 anni, attualmente detenuto, boss del clan omonimo che insieme a quelli dei Rosmini e degli Imerti controlla le attività criminali della città di Reggio Calabria e nel suo hinterland.

I beni confiscati sono un appartamento e un garage situati a Roma, un appartamento e un terreno a di Reggio Calabria, due autovetture di grossa cilindrata, un deposito titoli ed un libretto di risparmio nominativo con la disponibilità di 73 mila euro.

Paolo Serraino, dopo nove anni di latitanza, venne arrestato dai carabinieri nel 1995 e nel processo "Olimpia 1" ebbe una condanna all'ergastolo. Secondo la Dia, era al vertice della sua famiglia da quando il fratello Francesco fu assassinato assieme a un figlio all'interno degli Ospedali riuniti di Reggio Calabria, dove si trovava ricoverato.

Link

Bene bravi bis!

Vivi di illusioni.
I commerci illecii continuano come e più di prima, le ricchezze si accumulano come e più di prima.
Per igni bene sequestrato ce ne sono 200 che le mafie acquistano.
Legalizzazione, per togliere ossigeno ai clan.

[tucidide]

In origine postato da aguas
E' una pagliacciata.
Tutti sanno che i proventi della camorra, specialmente quella di Secondigliano, provengono dal traffico di droga, dalla prostituzione, dal gioco d'azzardo.
Tutte attività comunemente accettate dal cittadino e proibite in nome di una pretesa immoralità del commercio.
Insomma per i proibizionisti di CDL e Ulivo è più morale trasformare una intera regione in un paradiso della criminalità che permettere il libero esercizio di questi commerci.
Dove c'è domanda c'è offetrta.
Proibire non serve a niente, se non a creare il mercato illegale.
Non vi è più sordo di chi non vuol sentire.

Signore!,
non mi è ben chiara la sua concezione dello Stato e della realtà.
Sembrerebbe che le attività illegali debbano essere consentite in un presunto libero mercato semplicemente perchè lo Stato(popolo e amministrazione)non sono,al momento, in grado di modificare i meccanismi di riproduzione semplice ed allargata del crimine.
Se la sua opinione fosse condivisa da tutti i campani sarebbe meglio che la Campania si costituisse in Stato secessionando dallo Stato che o li sfrutta(piagnisteo dei meridionalisti) o non li difende.
Pisanu intanto dovrebbe evitare di vedersi sconfessato dai fatti giornalieri di camorra.

[aguas]

In origine postato da tucidide
Signore!,
non mi è ben chiara la sua concezione dello Stato e della realtà.
Sembrerebbe che le attività illegali debbano essere consentite in un presunto libero mercato semplicemente perchè lo Stato(popolo e amministrazione)non sono,al momento, in grado di modificare i meccanismi di riproduzione semplice ed allargata del crimine.
Se la sua opinione fosse condivisa da tutti i campani sarebbe meglio che la Campania si costituisse in Stato secessionando dallo Stato che o li sfrutta(piagnisteo dei meridionalisti) o non li difende.
Pisanu intanto dovrebbe evitare di vedersi sconfessato dai fatti giornalieri di camorra.

I 4 morti ammazzati di ieri sono la conferma, se ce ne fosse stato bisogno, della pagliacciata di Pisanu.
Il commercio di droghe, la prostituzione, il guioco d'azzardo sono fenomeni inontrollabili, poiché investo milioni di italiani.
Ed inoltre la loro prepressione si foinda solo sul moralismo di volere imporre al cittadino cosa è bene per lui e cosa è male.
La realtà dimostra che è un male far prosperare la criminalità organizzata rendendo illegali certi commerci. E affidandoli a chi dell'illegalità fa il suo mestiere.