Nonostante le proteste, il centrosinistra considera la giornata come feriale



Fabio Grosso
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Dopo il presepe ed il Santo Natale, ora anche la Madonna è finita nel mirino della sinistra. La maggioranza in Provincia di Torino ha deciso infatti di non riconoscere la festività dell’8 dicembre e di far proseguire i lavori del Consiglio anche in quella data cara a tanti cattolici.
Non è servita dunque a nulla la richiesta del vice capogruppo della Lega Nord Gianfranco Novero, supportato da tutto il centro destra, di far terminare i lavori del Consiglio entro le 24 di martedì 7, per consentire in tal modo la celebrazione della festività dell’Immacolata Concezione. La proposta della minoranza è stata sonoramente bocciata in Conferenza di Capigruppo a causa dell’opposizione di tutta la maggioranza di Palazzo Cisterna, partiti cattolici compresi. «È inconcepibile - sbotta il leghista Novero - che in nome di un laicismo sempre più arrogante si arrivi addirittura a negare una festività riconosciuta da tutta la nazione. Dopo l’intervento provocatorio ed intollerante del capogruppo Ds Stefano Esposito, ho deciso di prendere carta e penna per avvertire della questione il vescovo Poletto».
Nella lettera del consigliere del Carroccio al vescovo di Torino si legge che «come credenti siamo profondamente sconcertati dall’arroganza e dalla totale mancanza di rispetto per i diritti del cattolici ostentata da taluni rappresentanti dell’Istituzioni... e riteniamo quindi nostro dovere appellarci al Suo autorevole intervento».
Nel comunicato stampa sottoscritto da tutti i capigruppo dell’opposizione si sottolinea tra le altre cose la palese incongruenza di atteggiamenti del centrosinistra torinese, che in Comune di Torino sospende i lavori per celebrare il Capodanno Ebraico, mentre in Provincia se ne infischia delle Festività Cattoliche. L’aspetto più incredibile della vicenda è che il presidente della Provincia Antonio Saitta dovrebbe essere un cattolico, essendo un ex popolare e oggi esponente di spicco della Margherita piemontese. «Di cattolico nel centrosinistra - commenta sarcastico il coordinatore provinciale dell’Mgp di Torino Maurizio Donadeo - è rimasto evidentemente ben poco, se uno col passato di Saitta avalla o anzi incita a certe scelte».
Della stessa idea è il segretario provinciale del Carroccio torinese Stefano Allasia: «L’8 dicembre, prima dell’avvento sulla scena politica di questi strani personaggi, è sempre stato per noi il giorno nel quale si faceva l’albero e il presepe. Ci vogliono per caso togliere anche questo? Molto più realisticamente credo che la Provincia non abbia concesso la festività in quanto un solo giorno non è sufficiente per una bella gita sugli sci: vedrete che, in ossequio a questa visione materialistica della realtà, almeno Pasqua e Natale ce li lasceranno».
Una Lega torinese dunque compatta e con le idee chiare, che si pone come baluardo contro ogni attacco mosso nei confronti dell’identità e della tradizione padana.


[Data pubblicazione: 08/12/2004]