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Risultati da 11 a 20 di 48
  1. #11
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    In origine postato da VoX NOiR
    voi date retta solo alle logiche mondialiste,che schiavizzano l'uomo lo omologano e lo privano della propria IDENTITA'.
    Non è un caso se andate a cercare fedeli nel quinto mondo!
    E ancormeno lo è il fatto che un Cristiano oggi sente la propria appartenenza meno di un tifoso di calcio nei confonti della squadra del cuore.
    In testa avete la kippah,nel cuore la cassetta delle elemosine.
    Sì, è il solito complotto giudaico-massonico.

    La mia appartenenza è alla Chiesa:
    questa è la mia identità.

    Il resto è secondario.

  2. #12
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    In origine postato da frontista
    Esatto. Prima fanno ogni sforzo per fiaccare l'animo dell'Uomo, per fargli accettare la sofferenza e le ingiustizie (sempre ad uso e consumo dei ricchi, ovviamente, attorno alla mensa dei quali, scandalosamente, i cardinali sempre siedono e mangiano) come se fossero il segno della benevolenza divina e poi si lamentano se gli animi indeboliti dalle loro stesse prediche non si oppongono all'avanzata dei forti.
    Come diceva il camerata sopra, vogliono la botte piena e la moglie ubriaca.
    Opporsi a chi?
    Guarda che l'essere-contro-il-nemico è una dimensione esistenziale nostra,
    non ci appartiene.

  3. #13
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    In origine postato da Thomas Aquinas
    Sì, è il solito complotto giudaico-massonico.

    La mia appartenenza è alla Chiesa:
    questa è la mia identità.

    Il resto è secondario.
    prima di entrare nel forum del "male assoluto" l'hai chiesto il permesso a shylock?
    O sei ancora in castigo perchè ti ha beccato in videoteca con la barba finta che affittavi la Passione di Cristo?

  4. #14
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  5. #15
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    In origine postato da Thomas Aquinas
    Nel tuo forum censuri,
    qui ridi in faccia.

    La dialettica del dialogo non abita a casa tua,
    il dialogo non ti serve,
    sai già tutto tu, mi pare ovvio.
    Certo ti rido in faccia! Il tuo GPII, in sintonia con i sionisti, di cui è tanto amico, porta avanti la mostruosa idea della società meticcia e multireligiosa .
    Voi modernisti con il Concilio Vaticano II ( dopo aver buttato alle ortiche 2000 anni di dottrina cattolica) avete "sposato" il Vitello d'Oro e l'ideologia mondialista-sionista che mira alla distruzione delle Identità etno-razziali, culturali, storiche, delle tradizioni delle Stirpi d'Europa.
    Vi siete alleati al giudaismo talmudico.

    "16. I fenomeni di disgregazione sociale prodotti dalla società multirazziale

    La società multietnica e multirazziale è quindi una società che, per sua natura, è contro l'uomo perché mortifica in esso ogni intento di generosità sociale. Distruggendo il processo di identità etnica, la società multirazziale provoca il declino della morale e quindi della solidarietà. Essa è solo una scelta nel segno della continuità di un modello di sviluppo che rifiuta la collaborazione tra i popoli, cioè la distribuzione di lavoro e di risorse tra il Nord e il Sud dei mondo.

    Dopo che decidemmo di abbracciare la soluzione dei federalismo integrale e fummo arrivati alle conclusioni che ho cercato di riassumere dovevamo ancora decidere in merito al tipo di posizione da assumere nei confronti dell'immigrazione, responsabile di interrompere il legame etnico.

    Fu gioco forza sviscerare il problema dell'identità collettiva della nostra società per valutare quale pericolo per l'integrità della volontà sociale lombarda rappresentassero le immigrazioni dei passato quelle più recenti dal Terzo mondo. Poiché la società non è la somma di singole individualità il problema era quello di capire fino a che punto fosse stata danneggiata la comunanza di cultura e di sentimenti necessari a cementare la volontà dei cittadini attorno ad un progetto e ad un traguardo comune. Accanto ad un legame etnico che, essendo legame di sangue, è il principale legame di somiglianza, cioè di identità, fu facile evidenziare altri legami che entrano a costituire la comunanza di sentimenti che sta alla base della società in Lombardia.

    Ciò significa che l'identità di un popolo non 'è definita totalmente da caratteri originari immodificabili, non è iscritta solo nel suo patrimonio genetico, ma è anche il risultato di vicende storiche e di esperienze culturali molteplici, per cui tale identità subisce una elaborazione continua e si trasforma nel tempo. Un fatto questo che indica come esista una tolleranza della società ad incorporare in sé popolazioni culturalmente ed etnicamente differenti, ma che indica anche che tale tolleranza non è infinita e che oltre un certo livello la società non riesce più a tollerare la perdita di identità, si avvita su se stessa, sviluppando quella patologia sociale che è la disgregazione sociale.



    17. La velocità delle integrazioni sociali
    Se la portata dei cambiamenti etnici e culturali supera la velocità di integrazione della società allora essa interrompe la consapevolezza della identità collettiva che si fonda sul sentire dei cittadini che c'è una componente di continuità nella società che con voglia attraverso i tempi un patrimonio di valori culturali: dagli atteggiamenti spirituali alle forme della cultura materiale.

    In quest'ultimo caso la società va incontro alla disgregazione, sviluppa comportamenti patologici dell'omosessualità, della devianza giovanile, della droga, crea condizioni psicologiche che favoriscono ad esempio la sterilità per cui non nascono più figli. Si realizza in altre parole la "Società deviata", asociale, egoista in cui accanto alle cose che muoiono si generano reazioni di salvezza, come i movimenti etnonazionalisti che proprio in un simile contesto riconoscono il "Timing", il primo impulso alla loro nascita.

    Poiché l'identità è un fattore dinamico che cammina con le vicende storiche dichiarammo di non essere certamente favorevoli a scelte economiche e politiche che facilitino ulteriori flussi migratori verso la Lombardia, ma anche che bisognava favorire l'integrazione delle immigrazioni già avvenute e già assimilate alla nostra civiltà.



    18. L'impossibilità di integrare gli immigrati di colore

    Ciò non può valere per l'immigrazione di colore di cui non è prevedibile l'integrazione forse neppure a distanza di secoli. Con essa non funzionano i classici meccanismi di integrazione sociale che sono il matrimonio e i figli in comune e per cui si determinerebbe l'impossibilità di realizzare il legame etnico senza generare gravi tensioni razziali in seno alla società.

    Poiché è impossibile il processo di integrazione, l'immigrazione dal Terzo mondo impedisce di ricostituire la rete dei rapporti sociali interrotta e di riformare la nazione. Ciò comporta la paralisi dei processo storico, cioè l'alternanza di giustizia e libertà per la quale è necessaria la lotta autonomista.



    19. La creazione del caos sociale per ottenere lo Stato autoritario


    La gente sentirebbe preminente, nel caos sociale che si genererebbe, non l'autonomia ma al contrario uno Stato autoritario che possa essere adeguato mediatore in una simile situazione.
    Questo è tanto vero che dietro l'immigrazione di colore non c'è solo l'interesse di una sinistra allo sbando che cerca un nuovo sottoproletariato che le dia i voti; non c'è solo la Chiesa cattolica richiusasi nei palazzi dell'avere che ha perso ogni credibilità e cerca di riempire i suoi seminari vuoti con religiosi che ormai rintraccia solo nel Terzo mondo; ma c'è anche l'interesse dei Grande capitale che, attraverso l'immigrazione dei terzo mondo, scarica sui cittadini i costi dei proprio sviluppo.
    Distribuire la macchina produttiva nel Terzo mondo gli costerebbe di più che incorporare il Terzo mondo stesso con le immigrazioni, perché attraverso le leggi dello Stato scarica i costi dei servizi, delle infrastrutture, delle abitazioni sulle nostre spalle.
    inoltre il Grande capitale ha un interesse strategico legato all'immigrazione dei Terzo mondo. Esso sa che nella società multirazziale si innescano tensioni tali che possono incidere profondamente nella coscienza dei cittadini fino al punto che. non ripugni più neppure l'autoritarismo fascista.
    Ciò evidentemente non è tanto finalizzato a rendere autoritari gli Stati nazionali, quanto a rendere possibile il progetto costituente dì uno Stato europeo centralista, sfuggito un tempo a Napoleone, poi a Hitler e che ora la Massoneria si illude di poter realizzare, anche se per realizzarlo occorre la forza.

    Noi crediamo invece all'Europa dei popoli, cioè delle nazioni e delle regioni, con un Parlamento bicamerale e una Camera federale dei popoli. Non è evidentemente il nostro un giochetto di preferenze costituzionali, ma è profondamente legato alle necessità di costruire una Europa in cui sia conservata la democrazia e in cui venga salvaguardato l'interesse della piccola e della media industria destinato invece a scomparire nel progetto dei Grande capitale."

    UMBERTO BOSSI

    Discorso di apertura dei Congresso della Lega Lombarda
    on. Umberto Bossi
    Pieve Emanuele 8.9.10 febbraio 1989

    http://www.leganord.org/a_2_discorsi_08_09_10_89.htm
    "Sarà qualcun'altro a ballare, ma sono io che ho scritto la musica. Io avrò influenzato la storia del XXI secolo più di qualunque altro europeo".

    Der Wehrwolf

  6. #16
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    Predefinito

    Il Vaticano II è un Concilio della Chiesa Cattolica, e chi non lo accetta abbia l'onesta intellettuale di non definirsi cattolico.

    Le paturnie sulla purezza razziale NON SONO CATTOLICHE, lo vuoi capire o no?
    Sono semplicemente naziste, razziste,
    e condannate dalla Chiesa.


    Tu vuoi utilizzare il cattolicesimo per giustificare la tua ideologia,
    ma non ci riuscirai mai.

    Per noi non c'è più giudeo, nè greco, ma siamo tutti una sola cosa in Cristo: questo ha sempre insegnato la Chiesa.

    Siamo "mondialisti", come dite voi,
    da 2000 anni.



  7. #17
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    Predefinito vabbe' ....

    In origine postato da Der Wehrwolf
    Certo ti rido in faccia! Il tuo GPII, in sintonia con i sionisti, di cui è tanto amico, porta avanti la mostruosa idea della società meticcia e multireligiosa .
    Voi modernisti con il Concilio Vaticano II ( dopo aver buttato alle ortiche 2000 anni di dottrina cattolica) avete "sposato" il Vitello d'Oro e l'ideologia mondialista-sionista che mira alla distruzione delle Identità etno-razziali, culturali, storiche, delle tradizioni delle Stirpi d'Europa.
    Vi siete alleati al giudaismo talmudico.

    "16. I fenomeni di disgregazione sociale prodotti dalla società multirazziale

    La società multietnica e multirazziale è quindi una società che, per sua natura, è contro l'uomo perché mortifica in esso ogni intento di generosità sociale. Distruggendo il processo di identità etnica, la società multirazziale provoca il declino della morale e quindi della solidarietà. Essa è solo una scelta nel segno della continuità di un modello di sviluppo che rifiuta la collaborazione tra i popoli, cioè la distribuzione di lavoro e di risorse tra il Nord e il Sud dei mondo.

    Dopo che decidemmo di abbracciare la soluzione dei federalismo integrale e fummo arrivati alle conclusioni che ho cercato di riassumere dovevamo ancora decidere in merito al tipo di posizione da assumere nei confronti dell'immigrazione, responsabile di interrompere il legame etnico.

    Fu gioco forza sviscerare il problema dell'identità collettiva della nostra società per valutare quale pericolo per l'integrità della volontà sociale lombarda rappresentassero le immigrazioni dei passato quelle più recenti dal Terzo mondo. Poiché la società non è la somma di singole individualità il problema era quello di capire fino a che punto fosse stata danneggiata la comunanza di cultura e di sentimenti necessari a cementare la volontà dei cittadini attorno ad un progetto e ad un traguardo comune. Accanto ad un legame etnico che, essendo legame di sangue, è il principale legame di somiglianza, cioè di identità, fu facile evidenziare altri legami che entrano a costituire la comunanza di sentimenti che sta alla base della società in Lombardia.

    Ciò significa che l'identità di un popolo non 'è definita totalmente da caratteri originari immodificabili, non è iscritta solo nel suo patrimonio genetico, ma è anche il risultato di vicende storiche e di esperienze culturali molteplici, per cui tale identità subisce una elaborazione continua e si trasforma nel tempo. Un fatto questo che indica come esista una tolleranza della società ad incorporare in sé popolazioni culturalmente ed etnicamente differenti, ma che indica anche che tale tolleranza non è infinita e che oltre un certo livello la società non riesce più a tollerare la perdita di identità, si avvita su se stessa, sviluppando quella patologia sociale che è la disgregazione sociale.



    17. La velocità delle integrazioni sociali
    Se la portata dei cambiamenti etnici e culturali supera la velocità di integrazione della società allora essa interrompe la consapevolezza della identità collettiva che si fonda sul sentire dei cittadini che c'è una componente di continuità nella società che con voglia attraverso i tempi un patrimonio di valori culturali: dagli atteggiamenti spirituali alle forme della cultura materiale.

    In quest'ultimo caso la società va incontro alla disgregazione, sviluppa comportamenti patologici dell'omosessualità, della devianza giovanile, della droga, crea condizioni psicologiche che favoriscono ad esempio la sterilità per cui non nascono più figli. Si realizza in altre parole la "Società deviata", asociale, egoista in cui accanto alle cose che muoiono si generano reazioni di salvezza, come i movimenti etnonazionalisti che proprio in un simile contesto riconoscono il "Timing", il primo impulso alla loro nascita.

    Poiché l'identità è un fattore dinamico che cammina con le vicende storiche dichiarammo di non essere certamente favorevoli a scelte economiche e politiche che facilitino ulteriori flussi migratori verso la Lombardia, ma anche che bisognava favorire l'integrazione delle immigrazioni già avvenute e già assimilate alla nostra civiltà.



    18. L'impossibilità di integrare gli immigrati di colore

    Ciò non può valere per l'immigrazione di colore di cui non è prevedibile l'integrazione forse neppure a distanza di secoli. Con essa non funzionano i classici meccanismi di integrazione sociale che sono il matrimonio e i figli in comune e per cui si determinerebbe l'impossibilità di realizzare il legame etnico senza generare gravi tensioni razziali in seno alla società.

    Poiché è impossibile il processo di integrazione, l'immigrazione dal Terzo mondo impedisce di ricostituire la rete dei rapporti sociali interrotta e di riformare la nazione. Ciò comporta la paralisi dei processo storico, cioè l'alternanza di giustizia e libertà per la quale è necessaria la lotta autonomista.



    19. La creazione del caos sociale per ottenere lo Stato autoritario


    La gente sentirebbe preminente, nel caos sociale che si genererebbe, non l'autonomia ma al contrario uno Stato autoritario che possa essere adeguato mediatore in una simile situazione.
    Questo è tanto vero che dietro l'immigrazione di colore non c'è solo l'interesse di una sinistra allo sbando che cerca un nuovo sottoproletariato che le dia i voti; non c'è solo la Chiesa cattolica richiusasi nei palazzi dell'avere che ha perso ogni credibilità e cerca di riempire i suoi seminari vuoti con religiosi che ormai rintraccia solo nel Terzo mondo; ma c'è anche l'interesse dei Grande capitale che, attraverso l'immigrazione dei terzo mondo, scarica sui cittadini i costi dei proprio sviluppo.
    Distribuire la macchina produttiva nel Terzo mondo gli costerebbe di più che incorporare il Terzo mondo stesso con le immigrazioni, perché attraverso le leggi dello Stato scarica i costi dei servizi, delle infrastrutture, delle abitazioni sulle nostre spalle.
    inoltre il Grande capitale ha un interesse strategico legato all'immigrazione dei Terzo mondo. Esso sa che nella società multirazziale si innescano tensioni tali che possono incidere profondamente nella coscienza dei cittadini fino al punto che. non ripugni più neppure l'autoritarismo fascista.
    Ciò evidentemente non è tanto finalizzato a rendere autoritari gli Stati nazionali, quanto a rendere possibile il progetto costituente dì uno Stato europeo centralista, sfuggito un tempo a Napoleone, poi a Hitler e che ora la Massoneria si illude di poter realizzare, anche se per realizzarlo occorre la forza.

    Noi crediamo invece all'Europa dei popoli, cioè delle nazioni e delle regioni, con un Parlamento bicamerale e una Camera federale dei popoli. Non è evidentemente il nostro un giochetto di preferenze costituzionali, ma è profondamente legato alle necessità di costruire una Europa in cui sia conservata la democrazia e in cui venga salvaguardato l'interesse della piccola e della media industria destinato invece a scomparire nel progetto dei Grande capitale."

    UMBERTO BOSSI

    Discorso di apertura dei Congresso della Lega Lombarda
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    Pieve Emanuele 8.9.10 febbraio 1989

    http://www.leganord.org/a_2_discorsi_08_09_10_89.htm
    pregheremo anche per te; per tua fortuna la Misericordia di Dio è grande ...

  8. #18
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    Predefinito

    Tu citi Umberto Bossi...ma per quanto ancora la lega vi concederà quel poco spazio che avete?

    Secondo me per poco.

  9. #19
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    Predefinito Re: vabbe' ....

    In origine postato da iproscritti
    pregheremo anche per te; per tua fortuna la Misericordia di Dio è grande ...

  10. #20
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    In origine postato da Thomas Aquinas
    Le diverse culture degli immigrati vanno accettate "compatibilmente con la tutela dell'ordine da cui dipendono la pace sociale e la libertà dei cittadini"

    Tutela dell'ordine, della pace sociale e della libertà,
    entro questi limiti vengano accetatti gli emigranti che vengono in Italia.

    Saggio e avveduto come sempre il Papa.

    Esatto, ma questo vale per lo Stato della Chiesa... quindi se li porti in Vaticano e non rompa le palle allo Stato italiano.
    2010:

 

 
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