Finanziaria: dopo 75.000 statali e 14.000 nella scuola, rischiano 11.000 forestali...

[Mr. Hyde]

In Origine Postato da vend. solitario
Nella tua completa idiozia non ti poni minimamente il problema di come mai ci sia un tracollo dell'occupazione (quella seria, intendo, non quella iperfinta!). Ad es. mia cugina, figlia di un ingegnere, con laurea in lettere da oltre un anno, fà volantinaggio per 250 euro al mese. Ben venga la diminuzione dei posti statali, se questo porta alla creazione di centinaia di migliaia di posti con paghe americane (2-3000 euro mensili almeno) e non a prese per i fondelli del tipo di quella di cui sopra, di cui, purtroppo, è pieno il mercato del lavoro.

In Calabria, un piccolo settore privato di negozianti etc. c'era. Fino a quando ando' a puttane con i sussidi dello stato (inclusi "lavori" statali). Per correggere questo danno ci vorranno anni.
Solo con un settore privato che spinge la produttivita' si potranno avere i "posti con paghe americane". Corso introduttorio d'economia.
Lamentarsi e cercare di mantenere lo status quo non porta a nulla...anzi no. Porta a laureate in lettere che devono distribuire volantini per 250 euro al mese..

[anton]

l'italia è una repubblica fondata sul lavoro, e la nostra costituzione riconosce la carta dei diritti dell'uomo,.... in base a questi enunciati ogni uomo ha diritto ad un lavoro dignitoso e ad una remunerazione altrettanto dignitosa.
se qualcuno non ce lo ha la colpa è senz'altro del governo e dei nostri parlamentari che privilegiano i ricchi e non i diritti dei singoli.

basterebbe una legge che impedisse a certe imprese di eccedere con i robot .... o limitasse l'elefantiasi di altre.. o ancora imponesse multe salate ai monopoli che impediscono una reale concorrenza.
con poche leggi ogni cittadino avrebbe un lavoro dignitoso.
se queste leggi non vengono fatte significa solo che il capitale condiziona i comportamenti dei legislatori ...
dal che si deduce che siamo governati da lestofanti.

[pensiero]

Buongiorno

di Massimo Gramellini


Giocare col fuoco

10 dicembre 2004

Un operaio della Forestale in Calabria guadagna 1000 euro lordi al mese. Se lavorasse otto ore al giorno tutti i giorni, la protesta sindacale contro i tagli della Finanziaria, per quanto esercitata con le modalità atroci ed efficacissime del blocco del territorio, sarebbe moralmente ineccepibile. Dovrebbe anzi allargare il bersaglio: non solo la difesa del posto, ma anche il ritocco dello stipendio. Il problema è che di operai della Forestale in Calabria ne risultano a busta paga 11.000. Quanti ce ne dovrebbero essere, allora, in Amazzonia? Erano anche più del doppio, prima che il socialista Amato provvedesse col beneplacito dei sindacati a tamponare l'emorragia di assunzioni.

Il minimo che si possa pensare è che non tutti gli undicimila si prodighino a tempo pieno per proteggere i boschi del demanio. Quei 1000 euro al mese sono per alcuni una forma di assistenza sociale e per molti altri una seconda entrata da affiancare alla principale (in nero). Dicendo che per tagliare le tasse ai proprietari di barche si toglie il pane ai figli dei braccianti rischiamo l'ennesima divagazione retorica. Quest'Italia affamata d'Europa, ma amministrata da sempre in modo levantino, reclama una classe politica che invece di concedere o togliere regalìe in base alle esigenze elettoralistiche del momento, abbia la decenza civica di mantenere solo i forestali che servono davvero. E quelli pagarli meglio, così che non abbiano bisogno di arrotondare altrove e possano dedicarsi in esclusiva al loro compito principale, che è prevenire gli incendi, non appiccarli.

[pensiero]

L’ex segretario socialista Mancini diceva: «Sono una maledizione». Dagli anni ’50 sono stati spesi almeno 10 miliardi di euro


Il partito dei boschi, dove si producono affari e voti

Per gestire quell’esercito dei lavoratori è stato creato un assessorato: «Tuteliamo il territorio, facciamo risparmiare soldi allo Stato»


ROMA - «Sono una maledizione. Non fanno niente, non intervengono contro le fiamme, non danno alcun aiuto». Giudizio spietato, quello che Giacomo Mancini diede un giorno dei forestali calabresi. Ma essendo stato per molti anni il politico più potente della regione, l’ex segretario socialista conosceva bene il problema. La Calabria è forse l’unico posto al mondo dove una grande risorsa naturale è stata trasformata in un pretesto per una gigantesca opera di assistenzialismo. Non si spiegherebbe altrimenti perché, con il più alto numero di «operai idraulico forestali», sia anche la regione più tormentata dagli incendi. Nel 2002 ne sono stati appiccati 893, un quinto di tutti quelli scoppiati in Italia. L’anno prima erano stati invece 1.371, contro i 7.195 dell’intera penisola. E la «maledizione», com’è intuibile, non è gratis. Costa 247 milioni di euro l’anno: 170 li mette lo Stato e 77 la generosa Regione Calabria. Dove quello dei forestali è un affare per tutti. Anche per le cosche della criminalità organizzata che, stando almeno ai processi che si sono celebrati negli ultimi anni, conta diversi suoi esponenti nell’esercito degli assistiti. Ma soprattutto è un affare che alimenta la politica e il sottogoverno.
Per gestire i forestali c’è uno specifico assessorato. Lo occupa l’Udc, con Dionisio Gallo, che ha corso inutilmente per il posto di presidente della Provincia di Crotone. Soltanto l’assessorato, però, non ce la farebbe mai. Così a valle è stata creata un’agenzia. Si chiama Afor. Qualche mese fa il suo presidente Domenico Basile, ex deputato di An, ritenuto vicino a Maurizio Gasparri, ha dovuto lasciare per incompatibilità con l’incarico di assessore all’Ambiente. Al suo posto è arrivato un commissario, sempre di An, ma stavolta legato a Giovanni Alemanno: Francesco Macrì, presidente della Confagricoltura calabrese. E manco a dirlo si è scatenata una guerra per i posti dei consiglieri di amministrazione, decaduti con il commissariamento. L’assessore Gallo, ovviamente, non ci sta a far passare i suoi forestali come dei fannulloni che rubano lo stipendio con la compiacenza dei politici della regione. «Noi facciamo risparmiare allo Stato molti soldi, impiegando i forestali nella manutenzione del territorio», dice. Afferma pure che la piaga degli incendi si è ridotta «del 60% negli ultimi tre anni». Sostiene poi che la Calabria ha stabilito che «10 mila operai idraulico-forestali sono assolutamente necessari». Ammette tuttavia che quella che ora considera «una situazione produttiva», un tempo era «mera assistenza».
Un tempo, appunto. Quanto lungo? È presto detto. La «maledizione» dei forestali comincia addirittura negli anni ’50, con l’Opera valorizzazione Sila. Poi il compito di pagare gli stipendi all’Ente di sviluppo agricolo. Quindi alla Regione e all’Afor, anche con i soldi dello Stato. Quanto denaro sia corso in mezzo secolo nessuno è in grado di dirlo. Certamente non meno di 10 miliardi di euro, cifra attualizzata a oggi. Nel 1955 si cominciò con una legge che stanziava 204 miliardi di lire a carico della Cassa del Mezzogiorno. Nel 1968 vennero impegnati altri 350 miliardi, da spendere fino al 1980. Quattro anni più tardi, con la scusa di mettere un freno al fenomeno, bloccando il turnover automatico, i forestali calabresi vennero in realtà istituzionalizzati per legge. Pagando un dazio numerico per la loro sopravvivenza come categoria. Da 34 mila che erano, scesero pian piano agli attuali 11 mila. Grazie anche a provvidenziali prepensionamenti.
L’anno cruciale fu quindi il 1984. L’anno prima era entrato in parlamento un deputato di 46 anni, già pensionato, ex assessore al Bilancio della Regione, che più di ogni altro politico della Dc si era speso per la causa dei forestali. Carmelo Pujia ha concluso la sua parabola politica con l’incarico di sottosegretario alla presidenza nell’ultimo governo di Giulio Andreotti, avendo in mano le deleghe per il Mezzogiorno. Ma la riconoscenza della Calabria non gli manca neppure adesso, che è un semplice militante dell’Udc. Il 12 gennaio 2004 la Regione ha deliberato l’acquisto di 100 copie del suo libro «Un ponte sul fiume Neto». Lo stanziamento di 1.000 euro grava sul capitolo 5 del bilancio regionale.

Sergio Rizzo


Interni Corriere


ILLUMINANTE

[Forrest Gump (POL)]

Vorrei aggiungere che la superficie a bosco della Calabria (la Sila) copre secondo i dati 500 Kmq.
A dividere 11.000 forestali per 500 Kmq vien fuori che i forestali calabri sono ben 24 per Kmq di foresta.
Non posso crederci!!!!! Qualcuno mi dica per favore che ho sbagliato i conti!!!!!!!!!!

[pensiero]

In Origine Postato da Forrest Gump
Vorrei aggiungere che la superficie a bosco della Calabria (la Sila) copre secondo i dati 500 Kmq.
A dividere 11.000 forestali per 500 Kmq vien fuori che i forestali calabri sono ben 24 per Kmq di foresta.
Non posso crederci!!!!! Qualcuno mi dica per favore che ho sbagliato i conti!!!!!!!!!!

se la cosa ti può consolare in sicilia pare siano addirittura 32.000....

[anton]

In Origine Postato da Forrest Gump
Vorrei aggiungere che la superficie a bosco della Calabria (la Sila) copre secondo i dati 500 Kmq.
A dividere 11.000 forestali per 500 Kmq vien fuori che i forestali calabri sono ben 24 per Kmq di foresta.
Non posso crederci!!!!! Qualcuno mi dica per favore che ho sbagliato i conti!!!!!!!!!!

===
PERCHè NON PENSI A CIò CHE INVECE SPENDI PER PAGARE I PREZZI MONOPOLIZZATI DELLE ASSICURAZIONI, DEI TELEFONI, DELL'ENERGIA, DELLA BENZINA, DELLA PUBBLICITà TELEVISIVA??
CHE SERVONO A FAR ANDARE I SOLITI NOTI A ZOCCOLE IN ELICOTTERO...??????
MENTRE TI LAMENTI PER UNO STIPENDIO DA FAME DATO AD UN CITTADINO ITALIANO CHE NON HA LAVORO PROPRIO PER GLI INTRALLAZZI E LA CORRUTTELA DELLA POLITICA CON IL CAPITALE??

[pensiero]

In Origine Postato da cciappas
===
PERCHè NON PENSI A CIò CHE INVECE SPENDI PER PAGARE I PREZZI MONOPOLIZZATI DELLE ASSICURAZIONI, DEI TELEFONI, DELL'ENERGIA, DELLA BENZINA, DELLA PUBBLICITà TELEVISIVA??
CHE SERVONO A FAR ANDARE I SOLITI NOTI A ZOCCOLE IN ELICOTTERO...??????
MENTRE TI LAMENTI PER UNO STIPENDIO DA FAME DATO AD UN CITTADINO ITALIANO CHE NON HA LAVORO PROPRIO PER GLI INTRALLAZZI E LA CORRUTTELA DELLA POLITICA CON IL CAPITALE??

1000€ allo sudde a casa mia non è per niente uno stipendio da fame, al nord c'è chi prende di meno con il doppio del costo della vita.....inoltre non vedo perchè se ci sono degli esempi negativi si debba continuare sulla stessa strada..COMUNISTA......sei un COMUNISTA e anche della peggior specie, questo paese è messo così anche grazie a coloro che la pensano come te.....dare il pesce, anzichè l'amo....

[anton]

In Origine Postato da pensiero
1000€ allo sudde a casa mia non è per niente uno stipendio da fame, al nord c'è chi prende di meno con il doppio del costo della vita.....inoltre non vedo perchè se ci sono degli esempi negativi si debba continuare sulla stessa strada..COMUNISTA......sei un COMUNISTA e anche della peggior specie, questo paese è messo così anche grazie a coloro che la pensano come te.....dare il pesce, anzichè l'amo....

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IL FATTO è CHE NON GLI DATE NE IL PESCE NE L'AMO....
SE I CASI DI CORRUTTELA E MALGOVERNO CHE HO CITATO NON ESISTESSERO. QUEI POVERACCI AVREBBERO UN LAVORO DECENTE E VERO. PROPRIO COME VI AUGURATE.
MA VOI NON SAPETE RAGIONARE.E NON SAPETE DISTINGUERE LE CAUSE DAGLI EFFETTI... PERCIò QUANDO VI INDICANO LA LUNA VOI GUARDATRE IL DITO. ..PERCHè AVETE PAURA DI GUARDARE PIù IN ALTO .

[Forrest Gump (POL)]

Lo sapete cosa penso ne leggere certi interventi? Io penso che una sinistra acritica verso questi sprechi non riuscirà mai a controllare il debito pubblico, altro che pretendere di dare lezioni al governo e gridare al "rispetto dei parametri di Maastricht!"