Calderoli commissario dei forestali

[pensiero]

Non so se ridere o piangere....pare sia stato approvato il maxiemendamento dove all'interno è stato approvato il finanziamento di 160 miliardi di € per i parassiti calabresi, 50 milioni di € per il 2005 e 50 € per il 2006 per romma capitale, e dulcis in fundo qualche penny (non quantificato) anche per le zone terremotate della lombardia....durante la riunione governativa, pare che il dentista sia stato nominato commissario per i finanziamenti calabro-forestali.....bella risposta per farsi fregare e un domani sentirsi rinfacciare: "ma il commissario mica era un terrone"

[green (POL)]

In origine postato da pensiero
Non so se ridere o piangere....pare sia stato approvato il maxiemendamento dove all'interno è stato approvato il finanziamento di 160 miliardi di € per i parassiti calabresi, 50 milioni di € per il 2005 e 50 € per il 2006 per romma capitale, e dulcis in fundo qualche penny (non quantificato) anche per le zone terremotate della lombardia....durante la riunione governativa, pare che il dentista sia stato nominato commissario per i finanziamenti calabro-forestali.....bella risposta per farsi fregare e un domani sentirsi rinfacciare: "ma il commissario mica era un terrone"

Ce li stanno incaprettando sempre di piu' i nostri generali...e quello che mi fa male é il vedere che a loro la cosa sembri piacere

[Shaytan (POL)]

Ma Calderoli non è già ministro delle riforme? Capisco che la voglia di cadrega ormai è inarrestabile, ma qui si esagera.

[green (POL)]

In origine postato da Shaytan
Ma Calderoli non è già ministro delle riforme? Capisco che la voglia di cadrega ormai è inarrestabile, ma qui si esagera.

Si , ma e'un "senzaportafoglio", aspirera' alla Sanitá

[eleichem (POL)]

niente di nuovo sotto il sole

[Rotgaudo (POL)]

No, qualcosa e' cambiato, prima i soldi se li prendevano
usando scaltrezza e furbizia, ora glieli stiamo servendo
sul piatto, da perfetti camerieri ...

[pensiero]

I forestali? Restino se servono Ma la Calabria punti sul turismo

di ROBERTO CALDEROLI*


Non ho la pretesa di spiegare in questa sede tutta la complessa vicenda degli operai idraulico-forestali della Calabria ma mi corre l'obbligo di ricordare che trattandosi di operatori della Regione dovrebbero essere a carico della Regione stessa e non dello Stato, cosa che non si è mai verificata. Il problema è molto concreto, visto che il numero degli operai in oggetto supera quello di operatori analoghi di tutte le regioni a statuto ordinario messe assieme. Essendo stato chiamato ancora una volta lo Stato, obtorto collo, a farsi carico degli oneri, mi sembra assolutamente scontata la nomina di un commissario che vigili sull'utilizzo di contributi. Chi si oppone o chi protesta dimostra solo di avere interessi diretti o di temere che, aprendo cassetti o armadi, riemergano scheletri del passato. Nessuna prevaricazione, nessun rigurgito del centralismo quindi, ma solo volontà di chiarezza e di trasparenza. Ancor più inaccettabile poi è la protesta per il fatto che sia un esponente istituzionale del Nord ad occuparsi del problema. La mia volontà è sempre stata e sempre sarà quella di risolvere i problemi e contrastare le iniquità. Nessuno vuole penalizzare o prevaricare chicchessia, ma deve essere altrettanto chiaro che, nel caso specifico, se gli operai forestali della Calabria sono utili resteranno e si troverà la strada per mettere la Regione in condizioni di potervi fare fronte direttamente. Se viceversa non servono a niente o ne serve un numero inferiore, sarà responsabilità e onere della Regione stessa il continuare su una strada che alla fine penalizzerebbe prima di tutto i cittadini calabresi, privandoli di risorse che potrebbero essere utilizzate a loro vantaggio. Ciascuno sarà libero di decidere e anche di sbagliare, ma chi sbaglia paga. Sicuramente il mio atteggiamento è diverso rispetto a quello di chi ha interesse a mantenere immutato lo stato delle cose, non solo per i richiamati problemi di sicurezza ed ordine pubblico o di occupazione, ma soprattutto per ritorno elettorale, clientelare o di gestione del potere.
L'assistenzialismo, che si è tradotto fino ad oggi spesso in una carità pelosa, finalizzata a mantenere colui a cui chiedere il voto in un perpetuo stato di bisogno, o che risulta funzionale al mero potere altrui, fa sì che la questione meridionale continui ad essere tale, non certo per colpa del Nord o della Lega ma per colpa di chi sul Sud ha mangiato e speculato. Personalmente credo che la questione in oggetto vada risolta attraverso una strategia per l'occupazione che miri ad una riqualificazione del personale, che stimoli la realizzazione stabile delle peculiarità del territorio e delle sue potenzialità economico-sociali. È necessario, quindi, definire un progetto che coniughi la valorizzazione del territorio con la realizzazione del mercato turistico, settore potenzialmente di primaria competitività, e quindi ricchezza, della Calabria. Un progetto, dunque, di ampia portata che troverà il sostegno dell'Unione europea, che ha già iscritto la regione tra le aree a maggiore capacità di utilizzo in percentuale dei fondi comunitari. Nessun onere per lo Stato, operatori qualificati, stabilità di lavoro, turismo, imprese e quindi risorse. Questi sono i miei obiettivi. Possibile che la Regione Calabria abbia utilizzato solo un terzo dei finanziamenti europei ad essa destinati? È possibile che pochi giorni fa si sia chiuso il bando per poter accedere a tali fondi senza che nessuno abbia presentato la benché minima domanda? Il Sud ha tutti i diritti e i numeri per un proprio sviluppo ed una propria economia, che avrebbe potuto già realizzare con le risorse ricevute in passato se non fosse stato sfruttato per altri meno nobili fini. Chi non vuole questo, ammazza il Mezzogiorno e danneggia il Nord.

* Ministro delle Riforme istituzionali


corriere di oggi