L’estrema destra sottrae voti alla Cdl
Tutti insieme sono in grado di raccogliere in tutta Italia qualcosa in più del 2,5%, mentre nel Lazio arrivano al 3,5 e oltre.
Sono i partitini dell’estrema destra la vera spina nel fianco della Casa delle Libertà. E, adesso, l’incubo di Francesco Storace che tra qualche mese si giocherà la presidenza della Regione Lazio.
Il Fronte Nazionale di Adriano Tilgher, Libertà di Azione di Alessandra Mussolini e Forza Nuova di Roberto Fiore che si uniranno in «Alternativa Sociale», e la Fiamma Tricolore che proprio ieri ha rieletto all’unanimità segretario Luca Romagnoli sono le formazioni minori che potrebbero creare seri problemi al centrodestra sia alle prossime regionali, sia alle politiche del 2006.
Di trovare un accordo con i governatori della Cdl — come ha fatto Pino Rauti che è uscito dalla Fiamma e ha fondato il Movimento idea sociale con il quale si è «accasato» nel centrodestra — per il momento non ci pensa nessuno. Luca Romagnoli ieri, alla fine del congresso ha ribadito che «la Fiamma Tricolore andrà alle regionali da sola cercando un percorso con quelle forze politiche che hanno progetti antagonisti tanto alla Cdl che alla Gad. È una scelta determinata da una serie di scellerate decisioni tanto dei governi regionali che del governo centrale». Con Alleanza Nazionale il rapporto del resto è pessimo: «Io rispetterò An — sottolinea Romagnoli — quando loro rispetteranno noi e la finiranno di fare certi giochini attribuendo la Fiamma ad altri, come hanno fatto recentemente con il caso Tacconi. Rispetto la scelta che hanno fatto loro, ma non la condivido. Non ci hanno ucciso in dieci anni non lo potranno fare adesso perché con i mascalzoni che hanno liquidato i sogni della nostra giovinezza non vogliamo avere niente a che fare».
Altrettanto sicuro Adriano Tilgher: «Nessuno di noi farà accordi con il centrodestra, ci metto la mano sul fuoco».
Anche a costo di far vincere la coalizione guidata da Prodi: «Per noi non fa alcuna differenza, che vinca l’uno o l’altro non cambia nulla, tanto sono sempre partiti che prendono ordini dall’alto e che dipendono dai poteri forti. Invece la gente deve capire che noi siamo per il ritorno allo stato sociale, quello stato che è stato distrutto prima dalla sinistra e oggi dal centrodestra».
E anche Alessandra Mussolini, per il momento, sembra assai lontana dal poter lontanamente pensare di schierarsi con Storace. Anzi, pare che stia preparando per martedì 21 dicembre proprio una manifestazione davanti alla Regione per contestare la politica seguita dal governatore del Lazio.
La galassia di Alternativa Sociale insieme alla Fiamma Tricolore raggruppa dunque una fetta di elettorato che potrebbe far male ad alcuni presidenti di Regione, primo fra tutti proprio quello del Lazio. E in caso di sconfitta dei candidati del centrodestra alle prossime regionali il loro peso politico potrebbe essere moltiplicato in maniera esponenziale per le elezioni politiche.
13 Dic 2004
IL GIORNALE