Confindustria: rischi di cedimento per l'economia
La crescita sarà lenta: Pil +1,4% il prossimo anno, contro il 2% del governo. Bene inflazione, meno il mercato del lavoro

ROMA - Dalla fine della seconda guerra mondiale l'Italia non ha mai registrato un andamento così negativo rispetto alla concorrenza, secondo il presidente degli industriali Luca Cordero di Montezemolo.

« STAGNAZIONE - «Siamo fuori dalla stagnazione ma crescono incertezze e rischi di cedimento»: questo lo scenario macroenomico, non particolarmente confortante, delineato da Confindustria nel suo ultimo Rapporto previsionale del Centro studi. «La ripresa dell'anno in corso - si legge nel documento - ha fatto riguadagnare fiato all'economia italiana dopo la pesante stagnazione dei due anni precedenti. Ma un solo dato è certo in prospettiva: aumenta l'incertezza e crescono i rischi di cedimento».




FRENA IL MERCATO DEL LAVORO - Il mercato del lavoro italiano ha mostrato nel 2004 segnali postitivi, ma ha subito una decellerazione tra il primo e il secondo trimestre.
Secondo la nota flash distribuita dal Ministero del Welfare l’ occupazione cresce di piu’ in centro italia.

Dei 163.000 occupati in piu' registrati nel secondo trimestre del 2004, ben 144000 (88%) appartengono alle regioni centrali, mentre appena 33000 a quelle settentrionali, mentre per il mezzogiorno il calo e di 14000 unita.

Va al Lazio il primato della crescita dei posti di lavoro tra giugno 2003 e giugno 2004.
Ben 118000 sono infatti di questa regione , nelle marche14000 umbria 8000 e toscana 4000.

La Lombardia porta un incremento di 28000 posti di lavoro e la campania 27000.

Cala l’occupazione in Veneto e Valle d’aosta 2000, Emilia romagna 4000 e Liguria, udite udite -14000