Ecco qua un elenco di tutti coloro che hanno sollevato dubbi sulla validita' della Finanziaria 2005 ( in ordine puramente casuale ):
Roberto Maroni - Ministro del Welfare
"Il ministero dell'Economia ha detto che nel maxiemendamento non c'è copertura alla previdenza complementare 2005, nonostante le reiterate assicurazioni fatte fino all'altro ieri. E' incomprensibile, ma ne prendo atto e mi convinco che questa Finanziaria è sempre peggio", denuncia il ministro.
Paolo Franco - Senatore della Lega e relatore della legge Finanziaria
Paolo Franco relatore della legge Finanziaria al Senato condivide pienamente "le preoccupazioni del ministro del Welfare Roberto Maroni". Franco, intervistato dal quotidiano online 'Affaritaliani.it', aggiunge che il maxiemendamento presentato al Senato e sul quale il governo ha posto la fiducia, "ha inciso oltre i limiti previsti in commissione, ripianando i buchi fatti da alcune amministrazioni regionali. Buchi che, come sempre, copriranno le regioni virtuose".
Le modifiche apportate, spiega Franco, "sono responsabilità del governo e non della commissione" e che condivide le preoccupazioni espresse dal ministro del Welfare Roberto Maroni in un'intervista a 'Repubblica': "E' preoccupato perchè le ulteriori spese previste hanno inciso sul ministero del ministero del Welfare.
Osvaldo Napoli - Vice responsabile Enti locali di Forza Italia e vice presidente dell'Anci
Il maxiemendamento del governo alla Finanziaria ''mortifica'' gli 8.000 Comuni e i 300.000 amministratori locali ed è un atto che sicuramente non passerà inosservato, che mette in atto una distinzione fra Comuni e Regioni priva di senso istituzionale e ancora più politico. La critica alla manovra viene dall'esponente della maggioranza Osvaldo Napoli, vice responsabile Enti locali di Forza Italia e vice presidente dell'Anci. Napoli ha poi spiegato che i contenuti del maxi emendamento hanno suscitato lo stupore degli amministratori locali di tutte le aree politiche, compresi quelli di Forza Italia.
Intesaconsumatori - Associazione per la difesa dei diritti dei cosumatori
Il governo ha "trascinato il Paese nella più grave crisi economica del dopoguerra, e ha contribuito, con l'omessa vigilanza sui prezzi, a una rapina collettiva costata 52 miliardi": è quanto si legge in una nota di Intesaconsumatori, che sottolinea come la finanziaria prometta sì "di restituire 5,7 miliardi di sgravi fiscali", ma solo "dopo aver stangato, con aumenti, rincari e balzelli, 10,2 miliardi di euro".
Gruppo di deputati - Trasversale ai due schieramenti
Salta la norma "più dai, meno versi" per aiutare il settore no-profit delle Onlus. E un nutrito gruppo di deputati del centro-destra e del centro sinistra affermano in un comunicato di essere "sconcertati e fortemetne delusi dopo la lettura del maxi emendamento alla finanziaria da cui è totalmente scomparsa la proposta 'piu' dai meno versì che introduceva detrazioni fiscali a favore delle Onlus".
A firmare il comunicato sono gli onorevoli Maurizio Lupi (FI), Giorgio Jannone (FI), Giorgio Benvenuto (DS), Luca Volontè (UDC), Stefano Saglia (AN), Ermete Realacci (Margherita), Roberto Pinza (Margherita), Gabriella Pistone (PDCI) Giulio Santagata (Margherita) e Maurizio Leo (AN) in rappresentanza dell'Intergruppo Parlamentare per la Sussidiarietà.
A questi commenti pervenuti nelle ultime 24 ore si devono aggingere quelli da smepre contrari di Confindustria, Confcommercio e di tutta quanta l'opposizone che unitamente continuano a dire che questa manovra non fara' altro che peggiorare i conti dello stato e non aiutera' minimamente la ripresa economica del paese.