VIA DA QUESTA europa

[Gundam]

L’europa non esiste: gli ultimi conati di vomito della burocrazia economico politico finanziaria stanno decretando la morte totale non dell’europa, che di fatto non esiste, ma della idea di europa. L’entrata della turchia sarà la pietra tombale di quel processo. Lo dico chiaramente a tutti gli omuncoli che si affannano al progetto: la mediocrità non decide il corso della storia, secoli di tradizione e di fede non saranno spazzati via da 4 trattati di merda firmati contro il comune sentire della gente che ancora mantiene viva l’idea di libertà e di speranza, verrà il momento in cui i lupi torneranno ad ululare, in cui il vento spirerà ed abbatterà le barriere fittizie e putride di una politica marcescente: deve essere così, questa è la nostra speranza, la speranza che alimenta le fibre del nostro cuore e gli strati della nostra anima, deve essere così perché l’alternativa è solamente il nulla di una società fatta solo di buffoni nemmeno capaci di far ridere. Contro l’interesse dei ceti economicamente dominanti ma spiritualmente nulli, contro una ragione degli stati basata solamente sul denaro, sterco del demonio, contro una classe intellettuale alla deriva e vuota, incapace di parlare anche a se stessa ribadiamo la forza delle idee, delle nostre idee. Oggi predominano, nei nostri sacri territori, i figli di coloro che aprirono, da traditori, le porte di Costantinopoli, gli stessi cainisti che distruggono le nostre stirpi. Contro questi esseri immondi occorre riscoprire la forza del cuore, di coloro che trovarono la forza di resistere sui bastioni di Costantinopoli, la via difficile della coscienza, la forza della ricerca della libertà: fummo fatti per essere liberi in libero suolo, la politica sta offuscando le menti e la sua perversa ancella, la comunicazione mediatica, opera nelle tenebre della coscienza per la distruzione del nostro mondo: prepariamo il braccio, il cuore e la mente perché i tempi a venire saranno tempi di ferro e di fuoco, a noi la decisione da che parte schierarci.
Dalle terre sacre della GALLIA CISALPINA
Gundam

[Totila]

BATTAGLIA DI COSTANTINOPOLI
Data: 29 MAGGIO 1453
Luogo: COSTANTINOPOLI (Capitale dell'impero romano d'Oriente)
Eserciti contro: BIZANTINO e TURCO
Contesto: I TURCHI AI CONFINI DELL'EUROPA
Protagonisti:
COSTANTINO XI PALEOLOGO (Imperatore bizantino)
GIOVANNI GUGLIELMO GIUSTINIANI LONGO (Capitano di ventura genovese, alleato dei bizantini)
MAOMETTO II (Sultano turco)
.................................................. .................................................. ....

Sphrantzes scrisse che, tre giorni dopo i preparativi d'attacco di Mehmet, «i nemici s'impossessarono della città; erano le 8,30 del 29 maggio 1453... O Cristo re, quant'è insondabile il tuo saggio tribunale!».
I Turchi arrivarono a Santa Sofia mentre era in corso la messa del mattino, era gremita di gente, e a Santa Sofia ce ne sta di gente, i piu' deboli e le donne che cercavano rifugio, massacrarono la plebaglia e presero possesso dei nobili e benestanti merce da riscatto, i Sacerdoti vennero uccisi mentre ancora celebravano il rito, l'icona sacra della vergine venne fatta a pezzi.
Costantinopoli passò tre giornate terribili. I turchi saccheg giarono, assassinarono, estorsero, violentarono e torturarono con una crudeltà senza precedenti. I tesori d'arte ancora esi stenti vennero distrutti. Gli invasori appiccarono il fuoco alle case, demolirono gli altari e ne strapparono con cieca rabbia le sacre immagini. Rubarono tutto ciò che non era saldamente infìsso nella pietra.
Altre cronache riferiscono che i Turchi erano cosi' tanti, e pochi i superstiti che dopo solo un giorno di violenze e saccheggio si decise di smetterla, contavvenendo alla regola mussulmana dei tre giorni, non fatevi ingannare fu un bagno di sangue nel vero senso del termine, l'uso turco mussulmano era quello di impalare i nemici, tutto quello che si faceva di meno era da loro considerato un atto di clemenza, quindi se ti staccavano la testa dovevi anche ringraziarli!
Mehmet non prese parte al saccheggio. Ricevette nella sua tenda il rappresentante del podestà di Calata e negoziò con lui lo status futuro della colonia genovese. Fece stendere rapporti e provvide a far giungere in ogni angolo dell'impero la notizia della sua vittoria.
Entrò in Costantinopoli soltanto il quarto giorno dopo la conquista, ordinò che il saccheggio cessasse, e prese possesso della città. Quindi montò a cavallo e salì sulla collina del castello, per ammirare la sua nuova capitale. Era al vertice del mondo? Imperatore dei romani? Non sappiamo cosa abbia pensato. Certo è che non era più quello di prima, di quando era cominciato l'assedio. Il prezzo di ogni vittoria è la rassegnazione.
Anche Mehmet lo ha pagato.
Costantinopoli era conquistata e Maometto II poteva vantare una delle più clamorose vittorie della storia. L'impero romano d'Oriente aveva cessato di esistere.

[Jenainsubrica]

NOI INVECE COME ALLORA, SIAMO QUI A DISCUTERE DEL SESSO DEGLI ANGELI.

[Legionario (POL)]

Originally posted by Totila
BATTAGLIA DI COSTANTINOPOLI
Data: 29 MAGGIO 1453
Luogo: COSTANTINOPOLI (Capitale dell'impero romano d'Oriente)
Eserciti contro: BIZANTINO e TURCO
Contesto: I TURCHI AI CONFINI DELL'EUROPA
Protagonisti:
COSTANTINO XI PALEOLOGO (Imperatore bizantino)
GIOVANNI GUGLIELMO GIUSTINIANI LONGO (Capitano di ventura genovese, alleato dei bizantini)
MAOMETTO II (Sultano turco)
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Sphrantzes scrisse che, tre giorni dopo i preparativi d'attacco di Mehmet, «i nemici s'impossessarono della città; erano le 8,30 del 29 maggio 1453... O Cristo re, quant'è insondabile il tuo saggio tribunale!».
I Turchi arrivarono a Santa Sofia mentre era in corso la messa del mattino, era gremita di gente, e a Santa Sofia ce ne sta di gente, i piu' deboli e le donne che cercavano rifugio, massacrarono la plebaglia e presero possesso dei nobili e benestanti merce da riscatto, i Sacerdoti vennero uccisi mentre ancora celebravano il rito, l'icona sacra della vergine venne fatta a pezzi.
Costantinopoli passò tre giornate terribili. I turchi saccheg giarono, assassinarono, estorsero, violentarono e torturarono con una crudeltà senza precedenti. I tesori d'arte ancora esi stenti vennero distrutti. Gli invasori appiccarono il fuoco alle case, demolirono gli altari e ne strapparono con cieca rabbia le sacre immagini. Rubarono tutto ciò che non era saldamente infìsso nella pietra.
Altre cronache riferiscono che i Turchi erano cosi' tanti, e pochi i superstiti che dopo solo un giorno di violenze e saccheggio si decise di smetterla, contavvenendo alla regola mussulmana dei tre giorni, non fatevi ingannare fu un bagno di sangue nel vero senso del termine, l'uso turco mussulmano era quello di impalare i nemici, tutto quello che si faceva di meno era da loro considerato un atto di clemenza, quindi se ti staccavano la testa dovevi anche ringraziarli!
Mehmet non prese parte al saccheggio. Ricevette nella sua tenda il rappresentante del podestà di Calata e negoziò con lui lo status futuro della colonia genovese. Fece stendere rapporti e provvide a far giungere in ogni angolo dell'impero la notizia della sua vittoria.
Entrò in Costantinopoli soltanto il quarto giorno dopo la conquista, ordinò che il saccheggio cessasse, e prese possesso della città. Quindi montò a cavallo e salì sulla collina del castello, per ammirare la sua nuova capitale. Era al vertice del mondo? Imperatore dei romani? Non sappiamo cosa abbia pensato. Certo è che non era più quello di prima, di quando era cominciato l'assedio. Il prezzo di ogni vittoria è la rassegnazione.
Anche Mehmet lo ha pagato.
Costantinopoli era conquistata e Maometto II poteva vantare una delle più clamorose vittorie della storia. L'impero romano d'Oriente aveva cessato di esistere.

Noi formeremo sempre un muro insormontabile contro il criminale turco. Nessuno dialogo, nessuna integrazione.
Riconsegniamo l'antica capitale Costantinopoli all'Europa dei popoli ed alla cristianità. Abbattiamo le mure marce del'Europa dei mercanti.

( con il consenso del moderatore)
AVE