====In Origine Postato da Flora
"La violenza nasce contigua al nostro corpo, troppo spesso viene dal conoscente, dall'amico, dal marito, dal compaesano, e non si concretizza solo attraverso lo stupro e la violenza sessuale, ma anche con il maltrattamento, la molestia, l'aggressione fisica e/o verbale.
La violenza che colpisce materialmente una donna, ci colpisce tutte in prima persona, perchè è espressione del disprezzo e della volontà di annientamento che gli uomini agiscono contro le donne.
La violenza contro le donne si dilata attraverso il non riconoscimento, l'umiliazione e la mancanza di solidarietà che la società riserva alle vittime degli stupri.
La violenza continua e si radicalizza nei maldestri e crudeli tentativi di manipolazione della verità attraverso il rovesciamento delle parti per cui la vittima diventa colpevole e gli stupratori diventano vittime delle circostanze e della loro (coatta) mascolinità.
La violenza contro le donne è un atto di dominio e sopraffazione del genere maschile su quello femminile, è un'aggressione all'inviolabilità del corpo, un attentato alla libertà e all'autodeterminazione delle donne.
(stralci da un volantino dell'estate 2000 scritto dopo un fatto di stupro nella Bassa Friulana)"
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Hai detto bene MALDESTRI...
credo infatti che la violenza venga soprattutto da uomini di destra, quelli con la convinzione di essere e di dover essere i più forti, i più prepotenti, i più puri, i migliori... quelli che non accettano imposizione ne regole , vorrebbero imporli agli altri, e vorrebbero tutti al proprio servizio e ai propri ordini..
Ma il concetto che esponi, che vedo ripetuto ogni qualvolta si parla di stupri, deve anche essere stato scritto da qualche psicologo un po sfigato, che ha voluto convincerci a ribellarci per principio contro ogni approccio, per proibirci molti piaceri della vita.