Dietro la sigla Noglobal vi è un immenso traffico di denaro e di grossi interessi politici e militari.
Decine di migliaia di militanti che si spostano continuamente nel mondo con spettacoli, concerti, conferenze; ospiti d'onore invitati da ogni parte del pianeta... richiedono immensi capitali. Ma da dove proviene tutto questo spreco di denaro?
Ebbene, tra le fonti più o meno occulte di finanziamento citiamo innanzi tutto l'International Global Forum, con sede a San Francisco e che agisce come una finanziaria fornendo i capitali iniziali per il lancio di gruppi noglobal in tutto il mondo. Tale organizzazione è finanziata dal miliardario Douglas Tompkins il quale è il padrone della Esprit Clothing Co., una multinazionale dell'abbigliamento giovanile. Un altro finanziatore miliardario è George Soros, diventato famoso per le sue speculazioni contro la lira.
Soros finanzia decine di fondazioni come il Lindesmith Center e l'Human Right Watch che promuovono l'eutanasia, la droga libera ed il tentativo di controllare in senso antidemocratico i Paesi dell'Est. Altro denaro arriva da Theodore (Teddy) Goldsmith, speculatore mondiale in metalli preziosi; suo figlio, Zac Goldsmith, che si è distinto per la sua particolare violenza durante le manifestazioni, è il leader del gruppo anarchico 'Reclaim the Streeet', molto vicino ai Black Bloc; durante gli scontri di Genova, egli era in Italia a gustarsi la guerriglia urbana dalla sua lussuosissima villa di Siena. Nel 1994 Teddy Goldsmith e suo fratello James lanciarono un progetto chiamato 'EUROTOPIA' , che aveva come fine quello di frantumare l'Europa in 75 macro-regioni prive di sovranità. Un'Europa così configurata sarebbe stata più facile preda da parte di gruppi terroristici (e similari) miranti ad esercitare il pieno dominio su di essa. E' importante notare, dunque, come certe organizzazioni che sembravano essere nate spontaneamente dal basso, siano in realtà il prodotto di un ben preciso disegno politico voluto da personaggi senza scrupoli e che dispongono d'immense ricchezze. E di tali ricchezze mai nulla è giunto ai poveri, ma tutto è servito soltanto per la propaganda, l'organizzazione ed il consolidamento di un'ipocrita e pericolosa struttura di potere multinazionale. Dietro i noglobal, dunque, si nascondono grossi interessi di natura economica, politica e militare. Non è un caso che queste organizzazioni noglobal-pacifiste (a senso unico) abbiano nel loro mirino sempre ed unicamente i Paesi democratici, mentre non attaccano mai quelli a regime dittatoriale come ad esempio Cuba, Vietnam, Corea del Nord, Cina…. Con la scusa della pace, i dirigenti noglobal sono riusciti a plagiare, ingannare e sedurre tanti bravi ragazzi, che in questi valori hanno creduto realmente .
(Per chi volesse informazioni più dettagliate sui finanziamenti verso i vari 'noglobal', invitiamo a leggere l'inchiesta su il Wall Street Journal del 13 agosto 2001, al quale il nostro articolo fa riferimento.)