Dunque, mai come in tema di tasse, la destra e la sinistra - ringraziando iddio - hanno posizioni opposte.
La prima, al riguardo, asserisce che ogni inasprimento fiscale finisca per tradursi in un danno per il cittadino, e serva solo a pagare i privilegi del ceto politico. La seconda, per converso, sostiene che l’aumento delle tasse sia giusto e utile (“le tasse sono bellissime“), perché finalizzato a finanziare nuovi e migliori servizi (come no, e io sono Rocco Siffredi!).
Ora, basta gettare uno sguardo su alcune voci del Bilancio del Comune di Napoli, per comprendere come le tasse a null’altro servano, se non a finanziare i politici; e per capire, visto il modo in cui amministra la Cosa pubblica, quanto ipocrita sia il centrosinistra.
Ad esempio.
La Giunta Iervolino ha deciso di prendere ulteriormente per il culo i napoletani: dopo aver fatto nulla - dicasi: nulla! - per rimediare all’”inconveniente” rappresentato dalla munnezza - che, fino ad un anno fa, era presente in ogni angolo della città -, ha pensato che in fondo, i napoletani, meritassero oltre al danno anche la beffa. Sicché ha deliberato un aumento del 60% - dicasi: 60%! - della Tarsu. Cioè dell’imposta per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani.
Avessero le palle, i miei concittadini, si munirebbero di mazze ferrate e andrebbero a presidiare Palazzo San Giacomo, sede del Comune, per far capire a lorsignori del centrosinistra, che forse l’aumento della Tarsu sarebbe bene se lo ficcassero lì dove non batte il sole! Ma siccome sono napoletani, nulla fanno: signori si nasce e cretini si muore, diceva Totò; e io mi meraviglio che i napoletani non siano ancora morti. Se lo fossero, almeno, non dovrebbero pagare 60 euro - a testa - in più, di tassa sulla munnezza!
Ma non finisce qui.
Siccome le tasse - e solo i fessi o i comunisti (o Franceschini) non lo capiscono - servono esclusivamente a finanziare la bella vita dei politici, il Bilancio del Comune di Napoli ci riserva alcune meravigliose sorprese.
Uno dice: se hanno aumentato la Tarsu del 60%, avranno ridotto - per forza di cose - anche i costi a carico del cittadino, di una percentuale eguale. Sarebbe impossibile una cosa diversa.
E, infatti, a Napoli - che è la Capitale mondiale dell’Impossibile - quanto sarebbe stato logico aspettarsi altrove (una riduzione del 60% delle spese relative ai politici), non è stato nemmeno preso in considerazione, all’atto di redigere il Bilancio del Comune.
Per cui lorsignori del centrosinistra - la cui moralità è sotto gli occhi di tutti! - hanno deciso di ridurre le spese di “mantenimento dei politicanti”, secondo le percentuali di seguito riportate:
Spese per auto blu: -7% (costo previsto per il 2009: 902.500,00 euro; costo nel 2008: 975.500,00 euro).
Spese per missioni e spese di viaggio: -3% (costo previsto per il 2009: 430.069,00 euro; costo nel 2008: 546.532,47 euro).
Spese per telefonia mobile e fissa: -7% (costo previsto per il 2009: 2.036.894,00 euro; costo nel 2008: 2.923.256,66 euro).
‘Na manica ‘e fetient‘!
http://www.camelotdestraideale.it/20...o-tarsu-al-60/
http://corrieredelmezzogiorno.corrie...94901359.shtml