Mi sembra che ora non ci siano più scusanti, ma che ci stanno a fare nel governo se vengono contestate nella maniera più intollerabile portando migliaia di persone in piazza le decisioni di politica internazionale proposte dal ministro degli esteri ed avvallate dal Presidente del Consiglio Berlusconi? Si può anche essere contrari sulla adesione della Turchia nell'unione europea ma qui siamo ad un livello superiore di contestazione che non può e non deve essere accettata e tollerata da chi ormai ha deciso di tornare alle forme di lotta populiste del più becero padanismo leghista, forse sono già consapevoli della sconfitta elettorale della CDL ma a questo punto meglio perdere da soli che male accompagnati da una accozzaglia razzista e qualunquista.
http://www.corriere.it/Primo_Piano/P.../19/lega.shtml
Bossi: «Noi ci teniamo alla nostra storia»
Lega manifesta contro ingresso Turchia nell'Ue
Lungo corteo a Milano per protestare contro la decisione di cominciare i negoziati con Ankara. Calderoli attacca Fini
MILANO - Non ne vogliono sapere della Turchia nell'Unione europea. E riaprono così l'ennesima polemica all'interno del governo. La Lega nord ha infatti realizzato un corteo di protesta a Milano contro la decisione di Bruxelles di ammettere Ankara alle trattative per l'ingresso nell'Unione. Una decisione quest'ultima sponsorizzata ad alta voce soprattutto dal premier Silvio Berlusconi. Ma che comunque non piace alla Lega.
LA MANIFESTAZIONE - «Bossi, Bossi, Bossi»: il nome del leader leghista è stato ritmato più volte dai partecipanti alla manifestazione della Lega Nord contro l'ingresso della Turchia nella Ue. Il corteo, giunto fino a piazza del Duomo dove si terrà il comizio finale, è partito dalla piazza del Palazzo di Giustizia di Milano. In testa al corteo numerosi parlamentari e i ministri Roberto Calderoli e Roberto Maroni. Tra le numerose bandiere sventolate dai manifestanti, oltre a quelle leghiste tradizionali, ce ne sono anche alcune storiche, come quella della battaglia di Lepanto e vessilli con la mucca Ercolina, simbolo dei produttori di latte. Un grande striscione retto dai parlamentari portava lo slogan della manifestazione «No alla Turchia in Europa», insieme ai simboli della Lega Nord e al Sole delle Alpi.
I leghisti vogliono lo svolgimento di un referendum per autorizzare il via libera dell'Italia all'ingresso della Turchia. Lo ha affermato il ministro del Welfare Roberto Maroni. «Una scelta così importante - ha affermato l'esponente dell'esecutivo - non mi sento di prenderla senza aver dato la parola al popolo. Il primo referendum europeo potrebbe essere questo e sarebbe un esercizio di democrazia utile e intelligente»
CALDEROLI ATTACCA FINI - «Siamo in tanti, caro signor Gianfranco»: così il ministro delle Riforme Roberto Calderoli, con evidente riferimento al ministro degli Esteri Gianfranco Fini, ha salutato i manifestanti leghisti arrivati in piazza del Duomo. Subito dopo il ministro delle Riforme ha aperto la serie dei comizi dando la parola ai segretari nazionali della Lega Nord. A quanto si è appreso al termine della manifestazione verrà letto un messaggio inviato dal leader della Lega Nord Umberto Bossi.
IL MESSAGGIO DI BOSSI - «Noi ci teniamo alla nostra storia, la nostra impresa e la nostra identità: senza la nostra storia siamo morti, la nostra storia non è in vendita»: è questo il passaggio principale del messaggio di Umberto Bossi, che è stato letto in piazza del Duomo dal ministro Calderoli, al termine della manifestazione della Lega.