Oggi pomeriggio sono stato con i miei all'Ikea di Corsico (MI) per acquistare un paio di mobili di cui avevamo (anzi avevo) bisogno. Finito il giro, usciamo con il carrello carico di scatoloni e ci dirigiamo verso l'auto nel parcheggio. Vedo in lontananza uno di quei negretti che di solito ti rompono le balle cercando di appiopparti alcune riviste fatte da loro (i peggiori...quasi quasi preferisco i semplici vu cumprà!). Fallito il primo tentativo di approccio nei miei confronti, a cui non ho accennato la minima risposta, prende di mira mia madre, la quale ingenuamente gli dà corda. A un certo punto mia madre, di fronte a una richiesta di denaro, si scoccia e le parte un "siete in troppi!". Come guidato da un istinto pavloviano, a questa frase Kunta Kinte inizia a piagnucolare in tono indignato: Rassisda! Lei rassisda! Queste barole rassisde!
Incredibile come questi individui, con un vocabolario di 50-60 parole al massimo di italiano, sappiano usare così disinvoltamente termini come "razzista/razzismo", "xenofobo", "intollerante/intolleranza". Chissà chi glieli insegna...