Amici, buongiorno,
Io non sono italiano, non conosco la realta politica italiana. Di sensibilità mi sento vicino alla nuova destra di Alain de Benoist, ma anche della critica radicale (Debord e il filone situazionnista). Questo dovrebbe bastare per le presentazioni.
Le domande che voglio farvi sono le seguenti:
1) Visto che il capitalismo coincide con la mercificazione del monde, e alla riduzione dell'uomo a semplice merce, dove lo trovate un soggetto rivoluzionario quale la classe lavoratrice?
2) Secondo me, l'uscita dal capitalismo significa l'uscita dal dominio della razionalita tecnicista al servizio del mercato. Dunque: riduzione drastica della produzione. Voi cosa ne pensate?
3) L'invasione della merce significa, sul piano simbolico, la distruzione dei valori, tranne il valore di scambio (che tiraneggia il valore di uso). Quest'ultimo, che trova sua origine nel rapporto sociale, dovra dunque essere rimosso se si vuole distruggere il Capitale. Ma allora quali valori proponete alle comunità umane?
4) Il sogno di un mondo multi-culturalista e multi-razziale non è capitalista? Nel senso che appunto il Capitale non fa differenza tra il nero e il bianco, il cristiano e il musulmano, e cosi via. Se la produzione non è piu fine a se stessa (com'è il caso nel capitalismo), ma sottomessa a decisioni politiche, allora forzatamente si dovra avere anche l'uomo sociale, e dunque culturale.
5) ... e dunque: voi volete una cultura mondiale? Nel caso contrario, il comunitarismo non pone gravi problemi di co-esistenza tra diverse culture? (com'è il caso oggi in Francia - realtà che conosco bene)
Grazie per la vostra attenzione.
Scusate il pessimo italiano.
Saluti a tutti voi
P. S.: dove si possono trovare tanti testi di Costanzo Preve? Un indirizzo internet per caso?