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  1. #1
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    Predefinito Tranquilli ,è pronto anche il salva-Dell'Utri

    In arrivo la proposta di legge di Bobbio (An)
    Di Pietro: istituzioni usate per fini privati
    Mafia, via il concorso esterno
    la Cdl pronta al salva Dell'Utri
    di LIANA MILELLA


    Marcello Dell'Utri

    ROMA - Un emendamento al Senato alla salva-Previti se sarà possibile, oppure un disegno di legge autonomo. Oggetto: "normare" come dice il senatore di An Luigi Bobbio il concorso esterno in associazione mafiosa che oggi esiste grazie all'applicazione concreta che se n'è fatta nelle procure antimafia e per le pronunzie favorevoli della Cassazione. Per concorso esterno a Cosa Nostra l'azzurro Dell'Utri è stato condannato a nove anni. Concorso fu la prima imputazione per Andreotti poi trasformata in 416bis.

    Di concorso risponde l'ex 007 Contrada. Una proposta così, proveniente per giunta da un esponente del centrodestra, non poteva che essere subito ribattezzata salva-Dell'Utri. Se poi una norma salva-Dell'Utri dovesse finire nella legge salva-Previti la tempesta tra maggioranza e opposizione è assicurata. La promettono già il diellino Fanfani ("Se esiste il reato di interessi privati in atti legislativi la procura si deve interessare all'iniziativa di Bobbio"); il diessino Bonito ("O Bobbio non ha capito nulla del concorso esterno o è in malafede e comunque lasci perdere e non faccia altri danni all'Italia"); Antonio Di Pietro ("Adesso basta, c'è un limite alla decenza..."). Bobbio comunque mette le mani avanti: "Non è un salva-Dell'Utri perché sto scrivendo un testo in cui si parla di un nuovo reato, penso di chiamarlo cooperazione all'associazione mafiosa che è di più del semplice favoreggiamento, ma non è direttamente l'associazione mafiosa. Potrà essere accusato di cooperazione mafiosa chi in modo volontario adotti comportamenti che aiutino i mafiosi a realizzare in tutto o in parte i loro scopi".


    E' dall'11 dicembre, il giorno in cui Dell'Utri è stato condannato, che Bobbio lavora concretamente al nuovo progetto. A caldo disse: "Il concorso è una pseudo figura di reato, un reato finto, un non reato, una vergogna giuridica in cui si tenta da troppo tempo di infilare chiunque sia sgradito per le ragioni più varie a un magistrato inquirente". Ex pubblico ministero a Napoli, Bobbio citava espressamente le toghe di Palermo e già pensava di sfruttare la Cirielli con le sue modifiche alla prescrizione, ma anche al 416bis. Con le prime polemiche già nell'aria Bobbio ci tiene a precisare: "È una mia iniziativa personale e non è affatto detto che salvi Dell'Utri. Io voglio solo abolire una creazione giurisprudenziale e dar vita a una norma vera e propria. Certo, come per tutte le leggi penali, anche per questa varrà il principio della retroattività di quella più favorevole al reo". Cioè si applicherà subito anche al processo Dell'Utri.
    Ma come e in che misura potranno rientrare i fatti contestati al senatore forzista nel futuro reato di cooperazione mafiosa?

    Tutto dipenderà da come sarà scritta la legge. Chi ha potuto "annusare" il testo parla tout court di salva-Dell'Utri. Bobbio sostiene che la norma non è ancora pronta. Prima dovrà verificare se sarà effettivamente possibile inserirla nella Cirielli come un emendamento al testo che raddoppia le pene per l'associazione mafiosa. Ma la Cdl è intenzionata a blindare la salva-Previti visto che il processo d'appello Imi-Sir per l'ex ministro della Difesa comincia a Milano il 7 gennaio e c'è la voglia di bloccarlo il prima possibile. In quel caso Bobbio presenterà una proposta di legge autonoma che necessariamente avrà tempi più lunghi.


    (22 dicembre 2004)

  2. #2
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    Scusate, ma non è più semplice bruciare il codice penale ??
    Ci mettiamo di meno, spendiamo meno soldi e almeno abbiamo risolto il probelma della giustizia penale.:tutti assolti perchè non sussiste reato.
    Così le cause civili vanno avanti velocemente.
    Ah...esiste il probelma dei lavori nelle ville e....potrebbero esserci anche dei reati da codice civile ??
    Bruciamo anche quello.
    Potremo dire: risolto alla base il problema della giustizia.
    Tutti giusti.

  3. #3
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    Predefinito bravo fanfulla

    hai centrato in pieno la contraddizzione della CDL ed il motivo per cui perderanno seccamente tutte le elezioni regionali azionali etc etc....capisci perche' tanto nervosismo e tante manovre ...nel centro,centro.sinistra?
    oramai comunque è persino banale dire quanto la CDL sia scopertamente malvista a livello della gente normale.infatti preparano le manovre per fermare la guigliottina....

  4. #4
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    Predefinito

    In Origine Postato da fanfulla
    Scusate, ma non è più semplice bruciare il codice penale ??
    Ci mettiamo di meno, spendiamo meno soldi e almeno abbiamo risolto il probelma della giustizia penale.:tutti assolti perchè non sussiste reato.
    Così le cause civili vanno avanti velocemente.
    Ah...esiste il probelma dei lavori nelle ville e....potrebbero esserci anche dei reati da codice civile ??
    Bruciamo anche quello.
    Potremo dire: risolto alla base il problema della giustizia.
    Tutti giusti.
    Salva-Previti Distruggi-Italia
    Nando Dalla Chiesa

    Ora vorrei le scuse: dalla presidenza del Senato.
    Ma anche da quelli che nel centrosinistra la definirono una goliardata.
    A che cosa alludo?
    Alla proposta di legge che illustrai più di due anni fa su queste colonne: che dieci persone scelte a insindacabile giudizio del capo del governo venissero sottratte all'azione penale sul territorio della Repubblica.

    Il titolo era, significativamente, «Disposizioni per il contrasto della criminalità organizzata».
    Una provocazione che nasceva dall’osservazione di ciò che stava accadendo in parlamento e dalla previsione di ciò che sarebbe poi accaduto senza sosta.
    Una legge di favore dopo l’altra, la maggioranza stava smantellando l'ordinamento del Paese, sacrificando non solo il principio che la legge sia uguale per tutti ma anche l’interesse generale all’interesse particolare.
    Per salvare un pugno di imputati (o possibili tali) giunti democraticamente ai vertici dello Stato, tutto, ogni valore, anche il più intangibile, veniva piegato, travolto e calpestato.
    I numeri parlamentari, le discipline e dipendenze di partito, il controllo operato sui media, consentivano di concepire e realizzare una legislazione devastante.

    Tre i danni incalcolabili.
    Primo:
    l’abbattimento di fondamentali principi costituzionali, tra cui -non ultimo- quello richiamato in questi giorni da Ciampi della natura democratica del procedimento legislativo.
    Secondo:
    la privatizzazione del Parlamento, la sua trasformazione in appendice degli studi professionali degli avvocati difensori.
    Terzo (ed era soprattutto questo all'origine della proposta e del suo titolo):
    l’estensione a migliaia e migliaia di criminali, corruttori, fuorilegge di ogni ordine e rango dei benefici pensati per poche persone (per potere affermare, secondo il salmo del senatore Schifani, che «queste leggi non sono ad personam, valgono per tutti»).

    A questi tre danni incalcolabili sul piano istituzionale, dell’etica pubblica e del costume politico, se ne aggiungeva un quarto, forse meno incalcolabile:
    la permanente sottrazione di energie, tempo, impegno e denaro alle riforme più urgenti e alla soluzione dei problemi della collettività.
    [...]

    Amen...
    (con buona pace dei bananas)

  5. #5
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    mi stavo giusto chiedendo perche' non si fosse ancora messa mano a quell'orrore di reato che e' il concorso esterno.

    Un mostro giuridico che non esiste in nessuno Stato civile e che permette di condannare a una pena da omicida senza aver commesso un atto concreto (omicidio, favoreggiamento, corruzione etc etc) previsto dal codice penale.

    Ovvero, si toglie al pm il "disturbo" di dover provare fatti concreti.

  6. #6
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    Come l’America si tutelò dalla mafia
    Nel ’70 si votò il Racketeer act: servì per incastrare John Gotti, capo che non aveva commesso reati

    Roberto Rezzo
    NEW YORK
    Nel 1970 il Congresso americano approva una legislazione disegnata appositamente per distruggere la mafia, il Racketeer Influenced and Corrupt Organization Act (Rico). Con il temine racket vengono indicate tutte le attività criminali che sono solitamente al centro degli affari mafiosi: estorsione, corruzione, usura, omicidio, spaccio di stupefacenti, gioco d’azzardo e sfruttamento della prostituzione. Poiché le famiglie mafiose si sono dedicate a queste attività per generazioni, i reati fanno parte di un sistema organizzato di racket. In questo modo un governo può incriminare un boss mafioso anche se personalmente non ha mai ucciso, estorto, corrotto o si sia sporcato direttamente in alcuna attività criminale. Ai sensi della nuova legislazione è sufficiente che i membri della sua organizzazione lo identifichino come il capo.
    È grazie al Rico che nel 1992 l’Fbi, dopo dieci anni di inutili tentativi, riesce finalmente a ottenere la condanna di John Gotti, capo della famiglia Gambino, allora considerata la più potente famiglia mafiosa d’America. La polizia federale aveva convinto il suo braccio destro, Sammy Gravano detto il Bullo, a parlare. Gravano di suo confessò 19 omicidi, ma in cambio dell’incriminazione di Gotti ottenne dal procuratore un’immunità quasi totale, in un baratto che lasciò perplessi molti giuristi e osservatori. L’accusa sostenne in aula che il padrino doveva essere condannato perché dirigeva un’impresa criminale. Gotti fu condannato all’ergastolo senza possibilità di usufruire né di condizionale né di arresti domiciliari per l’intera durata della sentenza. Muore di cancro in carcere il 10 giugno del 2002.
    La legge antimafia prevede altresì che le vittime delle famiglie mafiose possano citare in giudizio il padrino per danni, in modo da recuperare le perdite subìte. Siccome il Rico prevede indennizzi tre volte superiori rispetto al normale, a questa legislazione sono spesso ricorsi gli avvocati, anche qualora il danno non dipendesse dalle attività di qualche famiglia mafiosa. Quello che conta è l’organizzazione della struttura: se la catena di comando funziona in modo analogo a quello della Mafia, il responsabile può essere incriminato ai sensi del Rico. Non sono mancati casi in cui la legge è stata applicata in modo da far storcere il naso agli esperti di diritto. Avvocati azzeccagarbugli sono riusciti a trascinare in aula e a far giudicare come una famiglia mafiosa anche le Poste degli Stati Uniti. In ogni caso il Rico non è praticamente più applicato per reati mafiosi, ma nei confronti di individui, imprese d’affari, gruppi di protesta e terroristi. La Corte suprema ha tentato in passato di limitare l’area di pertinenza di questa legge, ma le contrastanti interpretazioni fornite dalla magistratura inferiore hanno trasformato il Rico in uno dei grovigli legali più problematici di tutta la legislazione americana.



    (con buona pace dei bananas)

  7. #7
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    Si, ma all'Italobanana che je frega de John Gotti. Lui vuole solo salvare Berlusconi e i compagni di merende. Il resto può andare a farsi fottere.

  8. #8
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    In Origine Postato da Dario
    Si, ma all'Italobanana che je frega de John Gotti. Lui vuole solo salvare Berlusconi e i compagni di merende. Il resto può andare a farsi fottere.
    Che si fotta l'Italobanana e che si fottano TUTTI i bananas; per quanto mi riguarda.

  9. #9
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    Siamo alle "solite"?

    Post # 908 di 908

  10. #10
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    In Origine Postato da Italosloveno
    mi stavo giusto chiedendo perche' non si fosse ancora messa mano a quell'orrore di reato che e' il concorso esterno.

    Un mostro giuridico che non esiste in nessuno Stato civile e che permette di condannare a una pena da omicida senza aver commesso un atto concreto (omicidio, favoreggiamento, corruzione etc etc) previsto dal codice penale.

    Ovvero, si toglie al pm il "disturbo" di dover provare fatti concreti.

    avete rotto con questa politica salva amici ma non avete un minimo di dignità?

 

 
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