FEDERAZIONE DELL'ULIVO: CINQUE CONDIZIONI PER SALVARE UN PROGETTO POLITICO
di Enrico Morando
Non c’è niente da fare: tra la Fed e la Gad c’è un prima e un poi. Almeno dal punto di vista qualitativo. Se le manifestazioni le fai come Gad (Milano). Se le proposte fiscali da contrapporre agli sgravi IRE del Governo le fai come Gad. Se il documento sulle riforme istituzionali (bozza Amato) lo fai come Gad e come Gad partecipi ai nascenti Comitati di difesa della Costituzione, presieduti da Scalfaro, su una linea di mera conservazione. Se, nelle Regioni, la preparazione del prossimo confronto elettorale la fai come Gad e se nessuna di queste iniziativa è preceduta da un confronto e da un lavoro comune dei protagonisti della Federazione dell’Ulivo.... beh, allora è difficile poi meravigliarsi che accada il disastro che è accaduto nell’ultimo vertice della Federazione. Rimediabile? Sostenere che “No, ormai non c’è più nulla da fare”; che bisogna prendere atto del definitivo fallimento del progetto di costruzione del soggetto riformista, equivale a dire che il centrosinistra è condannato a rimanere quello che è oggi: un confuso assemblaggio di partiti e partitini tenuti assieme (finché dura) dall’antiberlusconismo. Forse, data la disastrosa prova del governo di centrodestra, un siffatto schieramento può vincere. Di sicuro, non può governare. Ripartire dal leader (Prodi), dalla squadra (governo ombra) e dai programmi? Via, non si “salta” così facilmente il nodo politico di fondo: senza un soggetto politico (partito) dotato di vocazione maggioritaria non c’è leader, non c’è squadra, non c’è programma. Dunque, bisogna sciogliere questo nodo. Quindi, in estrema sintesi:
a) Prodi pubblichi entro poche settimane una Carta di intenti (la visione) della Federazione, che si affianchi al Regolamento-Statuto (documento Scoppola).
b) Entro il 15 febbraio e sulla base di questi due documenti si convochi l’Assemblea Nazionale della Federazione dell’Ulivo, per eleggere Prodi Presidente e per eleggere il Consiglio Federale, che può decidere a maggioranza.
c) L’Assemblea fissi le scadenze per la immediata costituzione della Federazione in tutte le Regioni.
d) La stessa Assemblea decida formalmente che, per la quota proporzionale della Camera, nel 2006 si presenterà la lista della Federazione dell’Ulivo.
e) Si formino i gruppi parlamentari e consiliari della Federazione in tutte le assemblee elettive.