nuovo interessante libro

[carbonass]

«FIDATI! Gli esperti diamo noi»
Shelton Rampton e John Stauber, pagine 290
"Questo libro sconvolgente ci mostra le tecniche più nascoste utilizzate dai PR delle multinazionali, per cui esperti e ricercatori di ogni livello e categoria vengono comprati nei modi più diversi. Illuminante" (Jeremy Rifkin)
Ogni giorno ci affidiamo agli esperti per decidere chi votare, come allevare i nostri figli, cosa mangiare. Li guardiamo in tv, li ascoltiamo alla radio, leggiamo le loro opinioni sulle riviste e giornali. Ci fidiamo di loro: li riteniamo autorevoli. Ma questi esperti sono stati selezionati e meticolosamente addestrati per sembrarci tali.
Costo 18,50 € -
www.disinformazione.it

[Orso Brrrrr]

Sempre bene ricordarlo, ma molti di noi (almeno credo) hanno già preso le distanze dagli "esperti" da un bel pezzo.

[Spirit]

Mah, personalmente credo di essere la persona meno influenzata dalla propaganda. Fumo come un turco mentre il ministero si danna per dire di non fumare e in fin dei conti neutralizza le multinazionali del tabacco a livello di marketing e comunicazione (subliminale a parte?); consumo prodotti alimentari che fanno poca pubblicità, come la marmellata delle carmelitane scalze di Imperia; vestiti ne compro pochini, magari belli ma quasi sempre fuori moda; il cellulare lo cambio una volta ogni 3 anni e mi prefiggo sempre di non spender più di 100-120 euro. Libri: leggo molti saggi (fra cui diversi cattivi maestri) tenendomi alla larga dai best-sellers commerciali o dall'ultimo autore di grido. Musica: non sono un gran consumatore. Televisione: ne vedo pochissima, e quella poca mirata: telegiornali, documentari, talk show politici. Ad esempio dell'esistenza delle Lecciso ho appreso ben più tardi del loro boom. Del grande Fratello non sapevo nemmeno chi era Jonathan fino a che non ha vinto e gli è stato dedicato uno spazio per cui era impossibile non incocciarlo. Ma prima mi chiedevo che cosa ci facesse la gente col cappello in testa nel 2004. I film li vedo al cinema, che ho come hobby, ma non mi faccio tanto influenzare dalla loro pubblicizzazione, privilegiando film minori che proiettano in rassegna. Medicine ne prendo proprio poche, e quelle poche tradizionali. Preferisco il metodo del "soffri che poi passa". A livello di idee politiche molti mi trattano come un appestato, poichè rigetto unitarismo, ecumenismo e pari opportunità; sportivamente detesto i vitelli d'oro dei nostri tempi, nonchè le tre sorelle. Ho studiato filosofia perchè molti se ne tenevano per diverse ragioni alla larga, ma sono lontano dagli effetti che la speculazione ha oggi sul tessuto sociale, rivendicando la mia identità e vocazione provinciale in contrapposizone al cosmopolitismo diffuso.
Insomma, credo e spero di essere ciò che il sistema mai vorrebbe vedere moltiplicarsi.