LE TRE B
di Danilo Di Matteo



Luca Cefisi sull’ “Avanti! Della domenica” del 12 dicembre scorso ha rilevato come l’immagine delle tre “B” – il presunto asse Bush-Blair-Berlusconi – evocata dall’estrema sinistra sia un imperdonabile regalo, peraltro assai gradito, fatto al Cavaliere. Se molti, anche fra i riformisti, non condividono le scelte del premier britannico riguardo alla vicenda irachena, il suo lib-lab non può essere confuso con le ricette neo-liberiste e neo-conservatrici. Cefisi cita il rilancio, da parte del New Labour, del sistema sanitario nazionale e della scuola pubblica, e la volontà di devolvere i fondi risparmiati riducendo gli sprechi della pubblica amministrazione agli asili nido e agli assegni di maternità. Conciliare lavoro e famiglia, infatti, è una delle sfide principali dei prossimi anni, al fine dell’emancipazione femminile e del benessere delle comunità. Blair prevede inoltre di destinare più soldi ai servizi locali, in modo da migliorarli senza aumentare le imposte comunali. E il decentramento e la valorizzazione della dimensione locale del Welfare sono altre sfide cruciali per la sinistra del ventunesimo secolo. Più in generale, il New Labour e le socialdemocrazie nordiche, sfruttando l’esperienza degli ultimi decenni e cercando di imparare dagli errori del passato, si stanno sforzando di dare forma a un’idea di società fondata sull’inclusione dei più deboli e sulla prevenzione del disagio e dell’emarginazione senza mortificare le differenze e i meriti individuali, e anzi valorizzandoli. Speriamo che l’Ulivo possa dare il proprio contributo a tale ricerca.