Roma, fermato ammette: "Lo odio"
E' accusato di lesioni e ingiuria Roberto Bosco, il 28enne muratore di Mantova che, in Piazza Navona a Roma nel pomeriggio di venerdì, ha lanciato contro Silvio Berlusconi il treppiede della macchina fotografica. Il premier ha subito una leggera contusione tra orecchio destro e collo che gli ha provocato un piccolo ematoma. "L'ho fatto perchè lo odio" ha detto l'uomo ai funzionari della Digos. Al premier solidarietà da tutto il mondo politico.
L'aggressore, in vacanza a Roma, dopo il lancio del trepbiede della sua macchina fotografica era stato prontamente bloccato dalla scorta del presidente e consegnato alle forze dell'ordine.
La spiegazione
"L'ho fatto perché lo odio". E' stata questa, quasi non si rendesse conto del gesto appena compiuto, una delle prime frasi che Roberto Del Bosco ha pronunciato ai funzionari della Digos che lo hanno interrogato per cercare di ricostruire sia la dinamica della tentata aggressione sia, soprattutto, se esistessero motivi politici o di altra natura alla base del gesto. Man mano che l'interrogatorio andava avanti comunque l'ipotesi di un gesto politico è sfumata, per lasciare il posto ad una motivazione assolutamente "personale". Il giovane muratore, incensurato, con alle spalle una vita tranquilla, avrebbe sottolineato più volte che l'unico motivo alla base del suo "gesto di impeto, è l'odio per il premier. Non lo avevo certo premeditato ma quando me lo sono visto davanti che salutava la folla non ho saputo resistere", avrebbe poi detto agli investigatori della Digos il muratore che, con al termine dell'interrogatorio è stato arrestato e tradotto a Regina Coeli. Gli investigatori della Digos avrebbero accertato che Roberto Del Bosco era in vacanza nella capitale da alcuni giorni ed alloggiava in un albergo vicino via Palestro, una delle vie che costeggia la stazione Termini.
Chi è Del Bosco
Il giovane, che risulta incensurato, vive con il padre Franco, operaio in un caseificio del paese di residenza, Marmirolo, e con la madre Jole. Secondo il padre, si tratta di un ragazzo che "non ha mai fatto nulla di male", che lavora dall'età di 15 anni e che "è simpatizzante dei Ds. So che va ad aiutare alle feste dell'Unità ma non so nemmeno se è iscritto". "Noi siamo una famiglia di sinistra - ha aggiunto Franco Dal Bosco - ma pensiamo solo al lavoro". Roberto Dal Bosco era partito giovedì mattina da Marmirolo con altri quattro amici per trascorrere il Capodanno a Roma. Il rientro era previsto per domenica.
La solidarietà
Berlusconi dopo lo spiacevole episodio è rientrato invece a Palazzo Grazioli dove è stato visitato, a scopo precauzionale, dal medico di Palazzo Chigi, prima di fare ritorno alla sua abitazione romana, a Palazzo Grazioli, dove ha ricevuto, oltre alla telefonata del Capo dello Stato Carlo Azeglio Ciampi, quelle del ministro Pisanu, del sottosegretario Letta, del presidente della Camera Casini, e di tanti altri esponenti del governo e dei partiti della Casa delle Libertà. Il centralino del sottosegretario Bonaiuti è stato "inondato" da telefonate di solidarietà al presidente del Consiglio. "E' impressionante - ha commentato Bonaiuti raggiunto telefonicamente - il numero delle telefonate ricevute".
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