Originariamente Scritto da
halexandra
Sì, Eridano, è stata anche la caduta del comunismo, o per meglio dire l'inevitabile implosione di un sistema che era, in tutta obiettività, l'unico modo possibile per tentare di mettere in pratica, di tradurre in organizzazione pratica della vita di tutti i giorni, quell'incredibile cumulo di sciocchezze banalissime, rivestite da filosia con pretese di "scientificità", che erano le idee del barbone di Treviri: utopie messianiche di liberazione di quella che era (e che sempre sarà) un'umanità dolente, una nuova religione insieme contemporaneamente con la continuazione della sovversione della Tradizione portata avanti dal giacobinismo della Rivoluzione Francese.
E l'unico sistema per mettere in pratica le utopie è, e sempre sarà, inevitabilmente e inesorabilmente, attuarle in forma di feroce dittatura, impostata e perpetuata sulla punta delle baionette e tramite lo stato di polizia.
Con ciò, il fatto che di 2 sistemi politici abbia avuto il sopravvento uno, quello della democrazia liberale, non implica che questo ultimo sia il migliore dei mondi possibili per necessità assoluta, e che questo sistema non possa essere contestato nelle sue molteplici storture per migliorarlo.
Ma un aspetto mi piacerebbe sottolineare: che nonostante tutto il socialismo reale, per quanto mostruoso, generatore di arretratezza incredibile ecc., aveva una sua dignità se confrontato con quello che è il "comunismo" nostrano, quello da questa parte della cortina, che in pratica null'altro è, dal 1968 in poi, che progressismo radical-chic.