W Il Mercato

[Fernando]

In Origine Postato da cciappas
CIò CHE C'è DI SBAGLIATO NEL SISTEMA DEGLI INTERMEDIARI è CHE NEI MERCATI ALL'INGROSSO POSSONO VENDERE SOLO POCHE PERSONE AUTORIZZATE.... MENTRE I CONTADINI POSSONO VENDERE SOLO SUL CAMPO.....
I GROSSISTI SINO AD ORA HANNO RAPPORTI PIù STRETTI E CONTINUI CON I PRODUTTORI E OGNI INFEDELTà VIENE FATTA PAGARE IN MODO CHE IL CONTADINO NON RIUSCIRà PIù A VENDERE A NESSUN ALTRO...
IN CERTI CASI C'è ANCHE LA FORZA DEL DENARO DATO IN ANTICIPO DAI GROSSISTI .......PER CUI IL CONTADINO RIMANE LA PRIMA VITTIMA DELLA TRAFILA...
C'è POI IL FATTO CHE PER MOLTI PRODOTTI ESISTE L'OBBLIGO DI FARLI TRANSITARE, CON AGGRAVIO DI SPESE, PER DETERMINATI E DIVERSI MERCATI ALL'INGROSSO... PARE CHE UNO DEI PRIMI PASSAGGI AVVEGNA A BOLOGNA E A NAPOLI. ANCHE SE LA MERCE DEVE POI TORNARE PER ESSERE VENDUTA AL DETTAGLIO NEGLI STESSI POSTI DELLA PRODUZIONE..

ll contadino potrebbe persino portare la sua merce al mercato, ma non gli conviene per 2 motivi: occorre troppo tempo e la merce deve essere venduta tutta. Si affida ai grossisti perchè gli fanno risparmiare tempo e gli acquistano tutto.

[FLenzi]

In Origine Postato da Fernando
ll contadino potrebbe persino portare la sua merce al mercato, ma non gli conviene per 2 motivi: occorre troppo tempo e la merce deve essere venduta tutta. Si affida ai grossisti perchè gli fanno risparmiare tempo e gli acquistano tutto.

Il contadino non puo portare la sua merce al mercato e' proibito dalla legge.

[mooceleste]

In Origine Postato da FLenzi
Il contadino non puo portare la sua merce al mercato e' proibito dalla legge.

e perchè mai ???

[FLenzi]

In Origine Postato da maurizio
e perchè mai ???

Perche la legge lo vieta, come coltivatore puoi vendere al consumatore solo sei iscirtto anche come commerciante, te lo dico perche' conosco gente che ha delle fattorie e mi hanno detto che non possono vendere al consumatore.

[MrBojangles]

In Origine Postato da FLenzi
Perche la legge lo vieta, come coltivatore puoi vendere al consumatore solo sei iscirtto anche come commerciante, te lo dico perche' conosco gente che ha delle fattorie e mi hanno detto che non possono vendere al consumatore.

Confermo.
Può vendere la merce "in loco"; ma solo se prende la licenza (pagando).

[anton]

In Origine Postato da MrBojangles
Confermo.
Può vendere la merce "in loco"; ma solo se prende la licenza (pagando).

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DEVE AVERE LA PARTITA IVA COME AGRICOLTORE E PUò VENDERE SUL CAMPO..
SE VUOL FARE L'AMBULAMTE DEVE AVERE LICENZE E ALTRA PARTITA IVA... E DOVREBBE AVERE TEMPO PER FARE L'UNO E L'ALTRO. ,,,,,IL CHE DIVENTA ASSURDO....
SE POI VUOL FARE IL GROSSISTA DEVE AVERE LICENZE, PERMESSI, PARTITA IVA, MEZZI DI TRASPORTO, FRIGORIFERI, E MANTENERE UN COMMERCIALSITA PER LA CONTABILITà E GLI ADEMPIMENTI RELATIVI .....
OLTRE CHE SEI MANI E QUATTRO TESTE PER RIUSCIRE A STARE AL MERCATO ALL'INGROSSO DALLE 4 DEL MATTINO SINO A MEZZOGIORNO E CONTEMPORANEAMENTE LAVIRARE SUL CAMPO...

è PROPRIO LA DIMOSTRAZIONE CHE LA TANTO INVOCATA BUONA VOLONTà LAVORATIVA DEIGLI UOMINI DI SUCCESSO NON FUNZIONA E NON PUò FUNZIONARE.
AL MASSIMO POTREBBERO ORGANIZZARE DELLE COOPERATIVE.... MA QUELLE CHE CI SONO SI COMPORTANO COME I GROSSISTI ,,,,,E AGLI AGRICOLTORI ARRIVANO SEMPRE SOLO BRICIOLE,.. QUANDO PURE ARRIVANO

[Esmor]

In Origine Postato da silvioleo
non sapere NULLA di economia è davvero triste...

E' ancora più triste pensare di capirne tutto con ottuso ottimismo e invece non capirne un cazzo.

[MrBojangles]

In Origine Postato da Esmor
E' ancora più triste pensare di capirne tutto con ottuso ottimismo e invece non capirne un cazzo.

Sintetizza: essere un bananas...

[Esmor]

In Origine Postato da FLenzi
Ieri sera, come sempre su questa rete, e' stato trasmesso un documentario degli effetti della globalizzazione che hanno avuto sulla nostra agricoltura, praticamente centinaia di proprietari terreieri che prima avevano e gestivano i propri terreni costretti ad andare a alavorare per le multinazionali alimentari e per la grande distribuzione, ne sono stati intervistati a decine e tutti dicevano la stessa cosa:
Noi produvamo e il mercato decideva i prezzi, alcuni esempi:

Grano 0.50 al Kg, Uva 0.10 al Kg ecc ecc, prezzi che dal produttore al consumatore sono stati decuplicati. Alcuni coltivatori hanno scioperato per settimae e occupato magazzini, ma l'Italia di tutto cio' non sa niente, ne giornali ne TV hanno dato notizie.
Tutto cio' e' frutto della tanto amata globalizzazione, ma nella cacca adesso si trovano tutti quelli che l'hanno applaudita e hanno dato del delinquete a quelle migliaia di persone che manifestafano in piazza, adesso l'unica cosa che sanno fare e' dare la colpa alla Cina.

Magari il prezzo fosse deciso veramente dal mercato (inteso come punto di incontro di domanda ed offerta)... in realtà i prezzi sono decisi per lo più da chi controlla i mercati, che non sono certo né i coltivatori diretti né i consumatori, quanto piuttosto le multinazionali alimentari già citate, o comunque gli oligopoli di distribuzione.
Nel "mercato del lavoro" se teoricamente il contratto viene stipulato su basi di parità tra i due contraenti (prestoatore e datore di lavoro, "teoria contrattualistica"), in realtà ad influire maggiormente sulle condizioni dello stesso è chi ha maggiore forza contrattuale.
Similmente, volendo traslare il discorso nel campo economico, a decidere i prezzi sono maggiormente coloro che hanno la forza contrattuale maggiore, cioè apunto multinazionali e grossi oligopolii di distribuzione, i quali al rifiuto di un contadino di vendere i propri prodotti al prezzo che dicono loro, possono sempre dirgli "arrivederci" e rivolgersi ad altri contadini che sono in più impellenti necessità, così come è appurato dalla stessa teoria economica classica (non quindi da chissà quali pensatori marxisti o oppoistori da destra dell'attuale sistema economico) che per esempio all'aumentare in una tot. percentuale del prezzo di un prodotto, la domanda diminuisce non in modo pari, ma in una percentuale minore rispetto all'aumento del prezzo stesso (a dimostrare come in un "braccio di ferro" tra multinazionali e consumatori le prime hanno maggior forza contattuale sul prezzo dei prodotti in quanto i secondi sono più abbisognosi di realizzare lo scambio prodotti-denaro, questo almeno finché contadini e consumatori non acquisteranno una visione d'insieme della propria condizione decidendo di organizzarsi attraverso iniziative condivise e partecipate all'inizio, e attraverso proprie strutture e cooperative di produzione e distribuzione sifando il potere delle multinazionali stesse).

[Il Pasquino]

In Origine Postato da cciappas
....
AL MASSIMO POTREBBERO ORGANIZZARE DELLE COOPERATIVE.... MA QUELLE CHE CI SONO SI COMPORTANO COME I GROSSISTI ,,,,,E AGLI AGRICOLTORI ARRIVANO SEMPRE SOLO BRICIOLE,.. QUANDO PURE ARRIVANO

Questo è l'aspetto peggiore del problema!!

Le cooperative pure se formate dai lavoratori poi vanno a finire in mano a degli speculatori che operano per controllare la cooperative ed alla fine sfruttano gli stessi soci ed il frutto del proprio lavoro a fini speculativi!

Questo vuol dire che non ci si può fidare di nessuno!

Perchè le cooperative od enti di consumo non intervengono direttamente calmierando il mercato?

Perchè dietro ci sono interessi economici!

La verità è che nessuno si salva a questa corsa al liberismo ed agli interessi economici!

Sia il partito di maggioranza relativa sia il maggiore partito della opposizione hanno pesanti interessi nella grande distribuzione, nelle assicurazioni e nelle banche.
Poi ci si meraviglia che il consumatore non ha nessuna tutela nei confronti di chi opera in questi settori?

Questo E' NEL LIBERISMO?

Questo E' UN LIBERO MERCATO?

Se chi stabilisce le regole è poi direttamente interessato a che quelle regole tutelino i propri interessi economici di partito?

Con questi partiti non possiamo avere ne un sistema liberale nè un sistema socialista. Dovrebbero danneggiare gli interessi o del proprio leader o del proprio partito!

Saluti