A tale accozzaglia di fesserie va data una spiegazione un po' chiara, o si rischia di perdere totalmente di vista la realtà dei fatti...In Origine Postato da maurizio
1) Sarò il vostro "commesso viaggiatore". Così ha detto oggi il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ai dirigenti delle principali industrie armiere italiane in occasione della presentazione ufficiale del primo volo del caccia M-346. ''Mi chiedete che il vostro presidente del Consiglio divenga il vostro commesso viaggiatore - ha detto Berlusconi. Lo sto facendo: credo che attirerò l'attenzione dei miei colleghi su questo nuovo prodotto della tecnologia italiana all'avanguardia nel mondo.
2) Nel panorama globale - ha proseguito il Presidente - ''l'Italia puo' finalmente recitare il ruolo di protagonista, un ruolo che le spetta e che corrisponde al suo effettivo peso nelle questioni internazionali. L'Italia è la sesta potenza mondiale, ed è il terzo paese nel mondo che ha impegnato la sua potenza militare a supporto della pace''.
Per questo ''attirerò l'attenzione dei miei colleghi internazionali su questo gioiello dell'Aeronautica militare italiana'' - ha ripetuto Berlusconi rassicurando i rappresentanti di Aermacchi, Alenia e Finmeccanica. ''Si prevede di avere per questo gioiello ordinativi copiosi in modo da poter così abbassare i costi''.
3) Pronte le reazioni del mondo pacifista. "Finalmente il premier ha spiegato com'è che in questi ultimi due anni sono esplose le vendite di armi italiane" - ha commentato Francesco Vignarca della Rete italiana per il disarmo. "E non si può dire adesso che il Premier non sappia a chi le vendiamo". Sono giunte infatti a quasi 1 miliardo e 300 milioni di euro le autorizzazioni all'esportazione di armi rilasciate dal Governo nel 2003 con un incremento che sfiora il 40% rispetto ai circa 920 milioni di euro del 2002, quando già si era registrato un aumento del 6,6% rispetto al 2001.
Nella lunga lista degli oltre 60 Paesi destinatari delle armi "made in Italy"
1) Tanto per capire di che prodotto stiamo parlando premettiamo che che l'M-346 come si è già specificato non è un caccia ma un addestratore. E' armato, sia perchè gli addestratori di categoria più alta possono fare anche limitatamente da caccia leggeri contro mezzi di pari o inferiore categoria e possono essere usati per fornire supporto alle truppe a terra sia perchè logicamente un addestratore per piloti da caccia senza armi avrebbe ben poco da addestrare...
Si tratta effettivamente un mezzo di alto livello per la sua categoria ma non costituisce niente di fenomenale e storico... si tratta della penultima ruota del carro di una forza aerea normale. Non è frutto solo della tecnologia italiana come vuol far credere Silvio ma è realizzato in collaborazione con la Russia, da cui il progetto deriva: il suo nome originario infatti era Yak-130.
2) L'Italia presa singolarmente nel contesto internazionale si trova conciata parecchio male nel campo della difesa, e questo Silvio lo sa benissimo dietro alle sue trionfalistiche e roboanti dichiarazioni di potenza: tanto ci tiene a questo settore che ad esempio ha autorizato la vendita alla finanziaria Carlyle, quella di Bush, del 75% dell' ex- FIAT Avio, una delle colonne portanti dell'ingegneria aerospaziale europea che produce motori per aerei militari e civili e per missili ed è una delle più avanzate al mondo nella ricerca. Poi per quest'anno ha tagliato ulteriormente i già poveri fondi per la difesa di quasi un altro miliardo di euro, tanto che ad esempio l'aeronautica è costretta a comprarsi i caccia nuovi facendo mutui bancari. Nelle forze armate e anche nell'industria il malcontento serpeggia evidente, perchè di questo passo stanno cominciando a mancare anche i fondi per partecipare ai programmi congiunti europei o internazionali avanzati, quelli che contano davvero e che richiedono uno sforzo tecnologico e finanziario elevato.
3) La vendita di armi ai paesi citati o ad altri non riguarda solo e soprattutto armi vere e proprie pronte all'uso, ma più che altro componenti di vari sistemi d'arma, tecnologia e armi leggere da fanteria. Una buona parte di queste vendite viene realizzata con l'esportazione di armi realizzate in collaborazione europea, che quindi comprendono le quote italiane di partecipazione con il relativo ritorno economico. Questo avviene perchè nessuno stato dell'UE produce e vende quasi tutti gli armamenti più avanzati e costosi da solo ma li realizza in collaborazione con altri stati, perchè l'impegno economico è troppo elevato per essere affrontato singolarmente da ognuno. A questa regola ci sono comunque delle eccezioni che portano spesso a inutili e costosi sdoppiamenti di programmi. Questo comunque non toglie che la politica del "commesso viaggiatore" di Silvio che fuori esalta e dietro taglia innesti una specie di circolo vizioso, perchè l'esportazione di armi diventa l'unico modo che ha l'industria italiana per sopravvivere alla scarsità di risorse e commesse interne.