Il vergognoso pensiero sulla lingua sarda del direttore de La Nuova Sardegna

[Janluca]

Originally posted by Lu Matzòni
Questo succede quando si mette un "responsabile" italiano a capo di una struttura sarda, qui a Sassari è successo un mezzo finimondo per il nuovo direttore dell ASL che è modenese, ma per Liuzzi, non si sente granchè, la notizia circola a rilento !! Eppure meriterebbe un espulsione immediata, forse è colpa nostra,
ci olis prus burdellu

saludi

Accidenti !!! E' Italiano.
Allora non ha capito niente del messaggio che gli ho mandato, tutto in sardo, spero se lo faccia tradurre!!!

Jai seusu a froris

[Janluca]

ASSURDO quello che c'è scritto oggi sulla Nuova nello spazio delle lettere.
Se volete trascorrere una giornata tranquilla e serena NON LEGGETELO perchè vi metterà il malumore.
Oggi hanno veramente superato il limite, siamo messi molto moolto male.

[rayntz]

..che c'è scritto?

..non vorrei dare soldi a loro solo per la mia morbosa curiosità

[Janluca]

Originally posted by rayntz
..che c'è scritto?

..non vorrei dare soldi a loro solo per la mia morbosa curiosità

lettera di unu lettore:

Gentile direttore, vedo che è impegnato in un corpo a corpo con i lettori che pretenderebbero che il giornale ospiti lettere e interventi in lingua sarda. Forse sarò l'unico, ma ci tengo a dirle che lei ha ragione non una, bensì cento volte nel rispondere che la Nuova Sardegna è un giornale scritto in italiano e che questo deve valere anche per le lettere.
Ma gli ardenti difensori della limba sanno quanti sono in grado di capire il sardo scritto?
E perchè dovremmo essere obbligati, con tutte le cose interessanti che già non si ha tempo di fare nella vita, a studiare e a imparare la lingua sarda?
Qualsiasi cosa questi signori scrivano usando un idioma diverso dall'italiano, fosse anche la più interessante e profonda, è destinata a essere saltata a piè pari da 99 lettori su cento.
Resterebbe agli apostoli della limba la soddisfazione di essere membri di un club esclusivo fingendo però di essere "popolari", di stare cioè dalla parte di chi parla quotidianamente la lingua sarda o uno dei tanti dialetti in uso nella nostra isola (ma non si sente certo in colpa se per sapere che cosa succede nel mondo legge i giornali in italiano o magari guarda la Cnn o la Bbc: saranno di più i sardi capaci di decifrare un testo in limba o quelli che masticano un inglese decente, se non fluente?).
Non parliamo della pena che fanno, a vederle sui banchi delle librerie, le traduzioni in sardo dei grandi classici della letteratura. A che servono? Chi le stampa? Da chi è foraggiato? Ben venga la scure di Soru e della Pilia su queste ridicole operazioni "culturali".

Risposta del Direttore:

Non immagina che piacere mi ha fatto leggere la sua lettera.
E non perchè io sia contro le tradizioni, la cultura popolare e la lingua sarda. E' un problema di metodo e di ordine.
La lingua sarda appartiene alla cultura del popolo e va coltivata e protetta come tutte le cose che hanno fatto la storia di un popolo.
Non per questo la si deve necessariamente insegnare nelle scuole. Mi pare uno spreco di energie e di denaro. A meno che non si voglia "piazzare" qualche centinaio di cultori della materia attualmente nullafacenti.
La storia d'Italia è piena di questi giochetti. Così come i contributi per l'editoria cosidetta culturale. Si va dall'assessore di turno, si propone una qualsiasi cosa, utile o inutile che sia, e qualche lira la si porta a casa. Poi questi libri faranno bella mostra nelle librerie ma in casa dei sardi sarà difficile trovarli.
Nel resto dell'Italia fanno la corsa a imparare l'inglese e noi invece la facciamo per fare imparare ai nostri figli il sardo?
Vogliamo tenere il passo dell'Europa o chiuderci nella nostra bella ma povera nicchia?

[cràudiu]

secondo me è il caso di dedicare una pagina di RdS a questi signori, o anke organizzare un bel volantinaggio

qua a cagliari non c'è bisogno tanto non la legge nessuno

[Lutzianu]

Zesu Cristu meu!!

innoghe toccada a ispratzire paperis in totu sa sardinia cuntra e sas frasias chi offendene sa sardinia intrea.


como ziro sas litteras in sa lista de berlinu.

bidimos ite narant.

Salude

L

[nurdarios]

eo ancora so kentza peraulas!

naturalmente l'apo iscritu, nde dudo ki l'epat lezida, sa litera. no l'apo nadu peruna ofesa ma solu de jughere rispetu a sa zente ki sentit sa limba sarda comente 'limba madre'.
l'apo iscritu in Italianu ca issu su Sardu meu no si lu meressit.

saludos a totu cantos bois... indipendentistas!!!

[Itzoccor]

anche io gli ho scritto ma credo sia sostanzialmente inutile...
tra le decine (forse centinaia) di lettere di lettori sardi, scandalizzati per l'atteggiamento assurdo e razzista, questo si è scelto la lettera di suo cugino (o di un suo amichetto d'infanzia) e l'ha pubblicata per far credere a tutti che il popolo sardo è veramente un popolo di disperati, covinto che la lingua sarda tolga spazio all'inglese... e scemenze del genere!

io proporrei di organizzare veramente qualcosa... utilizzando però canali differenti!!
invitiamo gli intellettuali sardi a prendere posizione contro di lui e contro il giornale che dirige!
Quest'uomo, se non sbaglio è anche il presidente dell'associazione sindacale della stampa sarda, merita di più: IL PREMIO SCORIE MENTALI ALLA CARRIERA!!!


itz

[Kornus]

In su 1896 su Diariu triestinu "Il Diavoletto" (orig. Der Teufelchen) chi fidi filoimperiale e filo austriaco iscriat:

"Due giorni orsono la Società Dante Alighieri, fucina di cospiratori e agenti sovversivi è stata sciolta. Essa era nata per diffondere nelle scuole della nostra città una lingua bella e ricca di tradizione come quella Italiana, ma che oggi è divenuta soltanto l'ultima arma politica di uno sparuto gruppo di sobillatori, intenti nel lavoro di staccare Trieste dall'Impero e unirla al Regno d'Italia.
Tempi bui per loro: Trieste diviene sempre più tedesca, sempre più slava e sempre meno italiana. E la maggioranza dei cittadini di lingua italiana ha compreso che ormai il futuro economico e politico, ma anche quello culturale della loro città non è, e non sarà mai, Roma, ma Vienna. Ecco perchè molti di loro mandano i propri figli in scuole tedesche e l'italiano, come è giusto che sia, si riduce al rispettabile rango di "lingua culturale".
I sobillatori, tuttavia, posti di fronte a tale triste realtà, giocano le ultime carte, ricorrendo inevitabilmente nelle corrispondenti e giustissime imperial regie sanzioni"

Perdonade sa mala traduzione......
De onzi manera ischimos tottu comente est andada......Interrare una limba innantis de esse molta jughet meda, meda isfiga! Deus (o Shardan!) cherzat chi, comente s'autore de cust'artigulu, si nde abbizzet puru Liuzzi....
BOIKOTTA "LA N(AZI) SARDEGNA" !

[mriccardo86]

Originally posted by Lutzianu
solo una precisazione, il giornale in questione è "la nuova sardegna", non il GDS.

Salude e bene arribau in su forum.

L

Eya, fui aici disisperau candu apu ligidu cussas tontesas, ka du fui iscriendi in sardu, narendi "su jorronali po sardinnya" , poi , sigumenti funti innyorantis, d'apu tradusiu in italianu e no mi seu rendiu contu ca emu nomenau unu jorronali de sa concurrentzia... infatti d-us bolia iscriri...altru ca Nuova Sardegna....est peus de sa beça!