Da quanto ho capito c'è una parte dell'autonomismo piemontese che mi sembra molto attivo dal punto di vista culturale ma che non si riconosce politicamente nella lega nord.
Tra l'altro i movimenti piemontesisti esistevano prima della lega e avevano avuto già buone affermazioni elettorali.
Quello che mi chiedo è come mai in Piemonte non sia nata in questi anni un'alternativa credibile e relativamente sana dal punto di vista autonomista alla lega nord.
Qui in veneto alle regionali ci saranno la lega nord, la liga fronte veneto e il progetto nordest: in tutti e tre i contenitori ci sono caregari ed idealisti, opportunisti ed indipendentisti, in misura diversa.
In più esistono altre piccole organizzazioni che non si presenteranno alle elezioni perchè non ne hanno la forza o proprio le disconoscono come mezzo utile per arrivare all'indipendenza.
Sono convinto che per il veneto potrà essere un bene che ci sia la possibilità di scelta, perchè i partiti saranno costretti a farsi un po' di concorrenza.
Ma nelle altre nazioni padane come mai non si riesce a sbloccare la situazione?
Questo non è un discorso antileghista: in una situazione di monopolio politico i politici della lega nord non saranno affatto interessati a combattere per le nostre tematiche perchè sanno che il "nostro voto" ce l'avranno comunque: tenderanno a cercare ulteriori fette di elettorato, con iniziative politiche rivolte a prendere i voti da un elettorato non autonomista (vedi Fallaci, viva Papa re, borghezio ecc).
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