nello specifico trattasi di mozzarelle di bufala, non di fienagioneIn Origine Postato da MrBojangles
Più che altro si discute sulle (solite) balle che vengono spacciate in proposito...
nello specifico trattasi di mozzarelle di bufala, non di fienagioneIn Origine Postato da MrBojangles
Più che altro si discute sulle (solite) balle che vengono spacciate in proposito...
Fine disquisitore, il Drugo...In Origine Postato da DrugoLebowsky
nello specifico trattasi di mozzarelle di bufala, non di fienagione
Finalmente un elogio!
«L’Unità è l’ultimo giornale satirico che c’è in Italia.
Ho seguito il consiglio di Berlusconi e lo leggo tutti i giorni.
È un giornale fatto da persone che scrivono con un’impudenza e un coraggio incredibili».
(Elisabetta Gardini, portavoce di Forza Italia, Adnkronos, 10 gennaio 2004, ore 20.38)
certo colombo è un caso da manuale di psichiatria, però di fondo ques'articolo è proprio patetico, sti buffoni che invocano ad ogni piè sospinto la mancino e poi si scatenano in una prosa omicida (comne non ricordare il caso Calabresi).
ed il bello che sono convinti, non sono falsi sono proprio stupidi.
INSERIAMO NELLA MANCINO ANCHE L'INCITAMENTO ALL'ODIO DI CLASSE.
LA LOTT AID CLASSE è UN CRIMINE CONTRO LA CIVILTà
Saresti così gentile da spiegarmi cosa c'entrano Calabresi e la Mancino con il topic in questione?In Origine Postato da Ulan
certo colombo è un caso da manuale di psichiatria, però di fondo ques'articolo è proprio patetico, sti buffoni che invocano ad ogni piè sospinto la mancino e poi si scatenano in una prosa omicida (comne non ricordare il caso Calabresi).
ed il bello che sono convinti, non sono falsi sono proprio stupidi.
INSERIAMO NELLA MANCINO ANCHE L'INCITAMENTO ALL'ODIO DI CLASSE.
LA LOTT AID CLASSE è UN CRIMINE CONTRO LA CIVILTà
No, sai; siccome l'ho postato io, vorrei avere la certezza se lo scemo sono io o, in alternativa, tu.
Grazie.
PRIMA l'asfissia economico-pubblicitaria, POI il killeraggio diffamatorio, e INFINE il "sicario" che finisce il "lavoretto"...
Comunicato del Comitato di redazione de l'Unità
di Cdr
I redattori dell’Unità sono allarmati per le notizie che da giorni si rincorrono su autorevoli giornali a proposito di un radicale cambio negli assetti proprietari della società editrice.
Si fanno i nomi della Tosinvest della famiglia Angelucci, editori di “Libero” e azionisti de “Il Riformista”.
Si tratta degli stessi imprenditori che anni fa furono già presenti nella allora società editrice dell’Unità, il loro repentino ritiro contribuì alla chiusura del giornale.
I giornalisti dell’Unità non comprendono quale logica imprenditoriale ed editoriale possa indurre gli stessi soggetti a mettere sul mercato testate così diverse.
Negli stessi articoli, inoltre, si fa riferimento ad una cordata concorrente rappresentata dal banchiere Massimo Ponzellini che punterebbe alla conquista del pacchetto di maggioranza di Nie Spa.
Il quadro rappresentato è dunque quello di uno scontro, un far west editoriale che rende ancora più grave la situazione di incertezza del giornale: ancora non ci sono risposte convincenti da parte dell’azienda sul piano di rilancio e di riorganizzazione della redazione, un silenzio che rischia di pregiudicare la ripresa delle vendite registrata a dicembre e confermata dai primi dati di gennaio.
L’unica certezza a questo punto è quella di un affannarsi di diversi ambienti politici e imprenditoriali attorno al controllo della linea editoriale di questo giornale.
Ancora una volta i giornalisti dell’Unità sono mobilitati a difesa della autonomia della testata e di quel patrimonio di idee e professionalità rappresentato dall’Unità e dal suo corpo redazionale.
Torniamo a chiedere alla presidente e al consiglio d’amministrazione risposte serie e convincenti sugli assetti societari attuali e futuri, sulla struttura della proprietà e sul solido ancoraggio della testata a quel progetto contenuto nell’accordo siglato quattro anni fa al ministero del Lavoro che ha consentito il ritorno in edicola dell’Unità.
Le assemblee di redazione di Roma, Firenze, Bologna e Milano hanno affidato al Comitato di Redazione un pacchetto di tre giorni di sciopero da attuare nel caso in cui non vi siano risposte convincenti e definitive sulle questioni poste. L’incertezza danneggia il giornale, patrimonio non solo della proprietà e degli azionisti, ma dei lettori, della sinistra, dei giornalisti e dei poligrafici tutti.
Mi spieghi, per cortesia, la relazione tra "l'Unità" ed "il caso Calabresi"?In Origine Postato da Ulan
certo colombo è un caso da manuale di psichiatria, però di fondo ques'articolo è proprio patetico, sti buffoni che invocano ad ogni piè sospinto la mancino e poi si scatenano in una prosa omicida (comne non ricordare il caso Calabresi).
ed il bello che sono convinti, non sono falsi sono proprio stupidi.
INSERIAMO NELLA MANCINO ANCHE L'INCITAMENTO ALL'ODIO DI CLASSE.
LA LOTT AID CLASSE è UN CRIMINE CONTRO LA CIVILTà
E, dato che c'è; potrebbe anche spiegare (ai redattori de L'Unità) il perchè Libero e il Riformista siano dello stesso proprietario.In Origine Postato da Gallo Senone
Mi spieghi, per cortesia, la relazione tra "l'Unità" ed "il caso Calabresi"?
L'Unità, anzichè scrivere articoli come questo, dovrebbe imparare a querelare. Chi non si sa difendere da solo non può pretendere che qualcun altro lo difenda in sua vece. L'Unità, tanto per fare un esempio, ha permesso a Giuliano Ferrara di definirla impunemente un "quotidiano omicida". Devono prendere lezione da Di Pietro, che ha messo a tacere tutti quelli che lo diffamavano querelandoli tutti, dal primo all'ultimo, e vincendo praticamente sempre le relative cause. Se non si sapranno difendere da soli, allora sarà giusto che l'Unità cambi direttore, ed a Furio Colombo, persona che stimo come pochissimi altri, detto per inciso, subentri qualcuno magari meno bravo, perchè bravo come lui è oggettivamente difficile, ma che sappia almeno difendersi.
Una bella teoria, Pe', quella tua sul "difendersi".In Origine Postato da Pericle
L'Unità, anzichè scrivere articoli come questo, dovrebbe imparare a querelare. Chi non si sa difendere da solo non può pretendere che qualcun altro lo difenda in sua vece. L'Unità, tanto per fare un esempio, ha permesso a Giuliano Ferrara di definirla impunemente un "quotidiano omicida". Devono prendere lezione da Di Pietro, che ha messo a tacere tutti quelli che lo diffamavano querelandoli tutti, dal primo all'ultimo, e vincendo praticamente sempre le relative cause. Se non si sapranno difendere da soli, allora sarà giusto che l'Unità cambi direttore, ed a Furio Colombo, persona che stimo come pochissimi altri, detto per inciso, subentri qualcuno magari meno bravo, perchè bravo come lui è oggettivamente difficile, ma che sappia almeno difendersi.
Ma qui non si sta parlando di una persona fisica; si sta parlando di un quotidiano.
Non ho dubbi che, personalmente, sia Colombo che Padellaro si saprebbero (come han più volte fatto) difendere in sede legale; i bravi avvocati non mancano certo, a certi livelli.
Qui si parla, come da topic e come da editoriale di Colombo che, se (come sembra) non hai letto ti suggerisco di leggere, di un killeraggio scentificamente e farabuttamente orchestrato alla maniera dei più bassi taglieggiatori e cravattari.
Un giornale non può difendersi in un'aula di tribunale; il suo campo di battaglia è l'edicola.
Oggi; la vera edicola dei giornali sono le rassegne stampa della televisione.
Un giornale può difendersi se viene a lui concesso di poter replicare (pari mezzi) a chi l'accusa.
Da tre anni, a questo giornale, è concesso SOLAMENTE di parlare ai 350.000 lettori (più o meno 70/75.000 copie) che lo leggono.
Gli "altri" sanno SOLO quello che l'informazione unica "propala" su di lui; veleno e calunnia.
Menzogne.
Senza alcun diritto di replica.
Da tre anni, QUOTIDIANAMENTE, è in atto una vergognosa e sistematica intimidazione nei confronti degli inserzionisti "di peso" ed istituzionali ad escludere questo giornale dal portafoglio pubblicitario.
Fatto!
Da tre anni L'Unità NON ha più pubblicità.
Qualcuno riesce a cogliere l'ENORMITA' (antidemocratica) di quanto sta accadendo nel "caso L'Unità"?