Non sto a spendere una parola sul fatto che anche a me sembra una scelta innaturale ed infeconda. Spendo però due parole sui temi della politica estera e del rapporto con i DS.
Sono convinto che si possa (e si debba) essere critici nei confronti di alcune scelte di politica estera degli USA. Non riesco però a sopportare
il viscerale antiamericanismo che permea tanta parte della sinistra, anche quando ipocritamentesi dice filoatlantica. Invece di dire: gli Usa sbagliano,
anche se ne riconosciamo lo spirito democratico; però anche loro hanno ingiustizie problemi e blablabla, mi piacerebbe che si dicesse: oggi glil USA rappresentano il modello di società più liberale che c'è (magari dopo la Danimarca e la Svizzera... se vuoi), però anche loro commettono errori.
Quanto al rapporto con i DS, io credo che sia veramente difficile da sopportare la supponenza e l'aggressività politica di cui dànno quotidiana prova. Mi fa l'effetto di chi avendo imparato qualcosa della democrazia liberale, si mette a popntificare e a volerti dare lezioni. Insomma, io credo che
i conti con il loro passato non li abbiano ancora fatti per intero. E nemmeno quelli con le radici del pensiero marxista.
Tutto sommato, Jean Paul 2 ha trovato il sistema di chiedere perdono e di lavarsi così la coscienza. Non è un granché, però forse se lo facessero anche loro sarebbero un po' più credibili... e non dovrebbero star sempre a rincorrere la loro sinistra, che in effetti è molto più forte di quanto appaia, almeno nell'anima e nel cuore del cosiddetto "zoccolo duro".
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