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  1. #1
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    Tra la verità e l'errore non c'è nessuna via di mezzo, tra questi due poli opposti non c'è che un immenso vuoto. Colui che si pone in questo vuoto è altrettanto lontano dalla verità di colui che è nell'errore (J. Donoso Cortes)
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    Thumbs down Spulciando "Jesus" e la stampa (catto)comunista...

    Ecco qui una piccola rassegna stampa che incomincio oggi sul mensile cattolico (?) "Jesus"... può una testata che pubblica mensilmente articoli ai limiti dell'eresia e che in pratica è un magazine non ufficiale del partito della Margherita fregiarsi del titolo di "cattolica" ingannando così i lettori?

    Vediamo.

  2. #2
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    Predefinito Re: Spulciando "Jesus" e la stampa (catto)comunista...

    Originally posted by Dreyer
    Ecco qui una piccola rassegna stampa che incomincio oggi sul mensile cattolico (?) "Jesus"... può una testata che pubblica mensilmente articoli ai limiti dell'eresia e che in pratica è un magazine non ufficiale del partito della Margherita fregiarsi del titolo di "cattolica" ingannando così i lettori?

    Vediamo.
    Tutte qs storie perché non ti piace un giornale perché non è berlusconiano.
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  3. #3
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    Predefinito Editoriale

    In un pezzo di pane

    di Vincenzo Marras


    Meno di cinquanta righe, meno di 600 parole – tanto è la lunghezza di questa pagina, che apre il nuovo Jesus – per parlare dell’Eucaristia. Una sfida che accettiamo facendo nostri due scritti che continuano significativamente a provocarci. Il primo è di un parroco di Milano, don Angelo Casati, che ha indirizzato al suo arcivescovo una lettera aperta. Circondiamo spesso, scrive, «di toni altisonanti, di coreografie prestigiose, di incensi e paludamenti il sacramento che narra l’umiltà di Dio, l’abbassamento di Dio».

    Fu Francesco d’Assisi a «chiamare con chiaroveggenza e audacia l’Eucaristia "l’umiltà di Dio"». Ma noi, denuncia don Casati, «abbiamo cancellato dal rito l’umiltà. Eppure Gesù aveva detto: "Fate questo in memoria di me". E la memoria era quella, il gesto di una semplicità disarmante e sconvolgente. Non si può equivocare: il gesto del pane era umile, era silenzioso, era semplice. Ma parlava. Loro guardavano e capivano. Capivano l’amore di Dio. In un pezzo di pane». Il secondo scritto è di don Tonino Bello – che nostalgia!
    «Se dall’Eucaristia non si scatena una forza prorompente che cambia il mondo, capace di dare a noi credenti l’audacia dello Spirito santo, la voglia di scoprire l’inedito che c’è ancora nella nostra realtà umana, ...è inutile celebrare l’Eucaristia. E qui da noi c’è un inedito impensabile: basterebbe riferirsi a coloro che non vengono a Messa, a tutti coloro che non conoscono Gesù Cristo.
    Questo è l’inedito nostro: la piazza. Lì ci dovrebbe sbattere il Signore, con una audacia nuova, con un coraggio nuovo.
    Ci dovrebbe portare là dove la gente soffre oggi... La Messa ci dovrebbe scaraventare fuori. Anziché dire la Messa è finita, andate in pace, dovremmo poter dire: la pace è finita, andate a Messa. Ché se vai a Messa finisce la tua pace».

    Sfide attualissime per noi credenti in quest’anno dell’Eucaristia, introdotto dalla lettera apostolica Mane nobiscum Domine (7 ottobre 2004), e che si concluderà a ottobre con il Sinodo dei vescovi sul tema L’Eucaristia fonte e culmine della vita e della missione della Chiesa. A maggio sarà la Chiesa italiana a celebrare a Bari il Congresso eucaristico nazionale, che ha per tema Senza la domenica non si può vivere: uno slogan perlomeno infelice perché, come ha giustamente lamentato il liturgista Rinaldo Falsini, difficilmente richiama all’orecchio il significato primo o prioritario della domenica, che è la celebrazione eucaristica. È quanto sottolineano le numerose lettere pastorali dei vescovi italiani.
    Uno per tutti, Bruno Forte, arcivescovo di Chieti-Vasto, che nella sua L’Eucaristia e la bellezza di Dio, affronta la domanda di tanti: perché andare a Messa la domenica? Un interrogativo reso più attuale dopo l’ultima indagine Censis, che evidenzia come solo il 21,4% dei cattolici praticanti vada a Messa ogni settimana, e soltanto il 16,5 dichiari di esserci andato la domenica precedente l’intervista. È dunque giusta l’ora, per dirla con don Casati, di scrostare l’Eucaristia da tutto ciò che vi si è giustapposto in modo che ritorni a splendere l’affresco dell’amore incondizionato di Dio...
    Ed è giusta l’ora, citando don Tonino Bello, di non misurare le nostre parole quando bisogna dire senza mezzi termini che i frutti dell’Eucaristia si misurano sul ritmo della condivisione verso i tabernacoli scomodi della miseria, del bisogno, della sofferenza, della solitudine.

    --------------------

    Direi che si capisce...

  4. #4
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    Predefinito Re: Re: Spulciando "Jesus" e la stampa (catto)comunista...

    Originally posted by Oli
    Tutte qs storie perché non ti piace un giornale perché non è berlusconiano.
    Lo sanno anche i sassi che Jesus è ultraprogressista.
    Mi ricordo ad esempio un articolo che criticava nemmeno troppo implicitamente l'enciclica Ecclesia de Eucharistia.
    Da un po' non lo compro più, anche se ci sono dei giornalisti indubbiamente capaci.

  5. #5
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    Predefinito Re: Re: Re: Spulciando "Jesus" e la stampa (catto)comunista...

    Originally posted by Thomas Aquinas
    Lo sanno anche i sassi che Jesus è ultraprogressista.
    Mi ricordo ad esempio un articolo che criticava nemmeno troppo implicitamente l'enciclica Ecclesia de Eucharistia.
    Da un po' non lo compro più, anche se ci sono dei giornalisti indubbiamente capaci.
    E cosa c'è di male ad essere ultraprogressisti?
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  6. #6
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    L'eterodossia.

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    Che Jesus fosse eterodosso era una cosa risaputa. Mi scandalizzò, ad es., alcuni anni fa un servizio dedicato al sacerdozio femminile ed in cui veniva dato ampio risalto a quel singolare Principe della Chiesa qual era l'allora arcivescovo di Milano, Card. Martini, che ricordo, si dichiarava favorevole ad una rivisitazione del problema. Bontà sua ... .
    Da allora non lo acquistai più.

  8. #8
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    Originally posted by antonio
    ehehehe..il CArd. MArtini e' una grande figura della Chiesa, per quanto malvisto dagli ambienti ultraultraconservatori.
    di gran lunga preferibile, almeno per quanto mi riguarda, ai criptoleghisti maggiolini che scrivono sui giornali di famiglia berluscones.
    come una grande figura e' Padre David MAria Turoldo.

    io invece ero abbonato ad Avvenire...apprezzavo sopratutto i pezzi di Mons. Ravasi.

    poi si e' capito, dagli articoli di Boffo e altri, che si tratta di un giornale non troppo diverso da quelli che erano pappa e ciccia col potere mussoliniano, cosi' elogiativi ed indulgenti nei confronti dell'Uomo della Provvidenza...anche se, nel caso attuale, con piu' discrezione, e' vero, ma non con meno chiarezza.


    Jesus non e' che lo conosca poi tanto...ma se Dryer lo disprezza deve essere senz'altro un bel periodico...provvedero' quanto prima ad abbonarmi.

    a dryer consiglierei anche la lettura di Nigrizia....



    comunque ritengo apprezzabile e anche feconda la pluralita' di voci che vi sono nel mondo cattolico.

    a suo tempo distribuivo Il Sabato..che e' stato, a lungo, un bel settimanale. ...
    oggi c'e' anche Tempi, e tutta una serie di altre riviste.
    Caro Antonio,
    capisco il tuo punto di vista: anche a me non dispiace la pluralità di informazione, seppur non è in ciò che sta la qualità del sistema informativo di una nazione.

    Tuttavia, ti invito a vedere il problema da un altro punto di vista: non tanto quello politico, ma quelo religioso. Che Jesus sia vicino alla Margherita, come potrai ben intuire, a me poco importa: se è per questo, anti-Berlusconiano c'è anche Famiglia Cristiana. Non me ne sono mai scandalizzato più di tanto. Perchè i due giornali non mi hanno mai dato l'occasione di dover scendere così in profondità, per rimanere sbalordito: ricordo sempre quei giorni di forte studio e lettura, quando abbracciai la Fede con rinnovato vigore. Avevo da poco comprato FC, e lo stavo leggendo vicino al camino con la mia ragazza. Ad un tratto, proprio lei mi fa notare due risposte del (presunto) "padre": una nella quale elogiava gli sperimenti di due giovani fidanzati, che magari non arrivavano ad un atto sessuale in tutto e per tutto, ma che sapevano dove andarsi a mettere le mani l'un l'altra. L'altro articolo era abbastanza favorevole all'uso della pornografia all'interno di una coppia sposata, al fine di rinvigorire il rapporto.
    "poco o nulla mi frega di quel che dicono i preti - mi disse la mia fidanzata - azzardati a comportarti così, e ti prendo a calci!!!". la prudenza di una sana educazione!

    Come puoi capire, il pluralismo politico non mi spaventa: è che a volte si parte da quello, per arrivare a posizioni che col cattolicesimo non c'entrano nulla. La dottrina non è una legge che si può discutere sui giornali: essa è deposito che va perpetuato, con il retto aggiornamento, dal Romano Pontefice.
    Lo stesso Giovanni Paolo II commisariò, da lì a qualche mese, Famiglia Cristiana, e la cosa non era inaspettata.

    Il cattolicesimo, proprio perché è Fede, non può essere oggetto di contrattazione, e mi spaventa molto la spettacolarizzazione di alcuni tratti dalla Chiesa, e il fatto che oggi si tende a parlamentare su tutto: il card. martini, per esempio, può dire e fare quel che vuole, quel che è scandaloso è l'utilizzo dei mezzi di informazioni (verso i quali è molto accredito per talune posizioni che piacciono a chi non piace il cattolicesimo) per la creazioni di una specie di "agenda": sociologicamente il fenomeno è detto agenda setting, quando cioè la lista dei problemi e delle discussioni da porre in rilievo è creata dall'informazione e non già da una sana analisi del contesto.

    Ripeto: nessun pregiudizio sul discorso politico. Anche perchè, sai, io ho votato CDL proprio perché mi sembravano più filocattolici della sinistra: indubbiamente, la destra pare più legate a certi valori, ma in quattro anni di governo ho visto lotte dure ed aspre per difendere certi decreti salva-questo, salva-quello, ma mai che abbiano avuto il coraggio di difendere posizioni decidsamente cattoliche: Buttiglione (che comunque oltre a qualche esternazione in UE, non ha fatto altro) è stato di fatto espulso dalla commissione Barroso proprio per certe posizioni cattliche. Sai che ha fatto Berlusconi? lo ha sostituito senza fiatare.

    Insomma, non mi preoccupano le posizioni politiche dei giornali cattolici, ma la loro ortodossia: arrivare a dire il contrario di quel che dice il Papa è asssurdo. D'accordo: pluralità anche in questo. Però con lealtà, non credi? Famiglia Cristiana si dice cattolica, come Jesus, e per questo viene venduta grazie ad una rete di distribuzione enorme: le chiese. Nelle chiese, cioè, legate al vincolo di obbedienza al Papa, viene diffusa stampa che, di fatto, non è in comunione con Magistero del Romano Pontefice. Mi pare un'assurdità. Se vogliono esprimere il loro personale punto di vista, vadano in edicola (dove mi pare non abbiano poi tutti questi consensi: ti sei chiesto il perché?), e si sottopongano al giudizio del lettore: essere diffusi come "buona stampa cattolica", da un prete che magari ti invoglia a comprarli, per poi sentire l'opposto di quello che lo stesso prete dice dal pulpito, non credo sia rispettoso nei confronti di chi li legge.

    Ripeto, Antonio: rispetto, lealtà e chiarezza. Allora il pluralismo è davvero tale. Tutto il resto, finisce con l'essere l'ennesimo imbroglio: che poi sia fatto dai giornali di Berlusconi, da quelli della sinistra o da quelli cattolici poco importa. Un imbroglio è un imbroglio.... giusto?
    "

  9. #9
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    Originally posted by cm814
    Caro Antonio,
    capisco il tuo punto di vista: anche a me non dispiace la pluralità di informazione, seppur non è in ciò che sta la qualità del sistema informativo di una nazione.

    Tuttavia, ti invito a vedere il problema da un altro punto di vista: non tanto quello politico, ma quelo religioso. Che Jesus sia vicino alla Margherita, come potrai ben intuire, a me poco importa: se è per questo, anti-Berlusconiano c'è anche Famiglia Cristiana. Non me ne sono mai scandalizzato più di tanto. Perchè i due giornali non mi hanno mai dato l'occasione di dover scendere così in profondità, per rimanere sbalordito: ricordo sempre quei giorni di forte studio e lettura, quando abbracciai la Fede con rinnovato vigore. Avevo da poco comprato FC, e lo stavo leggendo vicino al camino con la mia ragazza. Ad un tratto, proprio lei mi fa notare due risposte del (presunto) "padre": una nella quale elogiava gli sperimenti di due giovani fidanzati, che magari non arrivavano ad un atto sessuale in tutto e per tutto, ma che sapevano dove andarsi a mettere le mani l'un l'altra. L'altro articolo era abbastanza favorevole all'uso della pornografia all'interno di una coppia sposata, al fine di rinvigorire il rapporto.
    "poco o nulla mi frega di quel che dicono i preti - mi disse la mia fidanzata - azzardati a comportarti così, e ti prendo a calci!!!". la prudenza di una sana educazione!

    Come puoi capire, il pluralismo politico non mi spaventa: è che a volte si parte da quello, per arrivare a posizioni che col cattolicesimo non c'entrano nulla. La dottrina non è una legge che si può discutere sui giornali: essa è deposito che va perpetuato, con il retto aggiornamento, dal Romano Pontefice.
    Lo stesso Giovanni Paolo II commisariò, da lì a qualche mese, Famiglia Cristiana, e la cosa non era inaspettata.

    Il cattolicesimo, proprio perché è Fede, non può essere oggetto di contrattazione, e mi spaventa molto la spettacolarizzazione di alcuni tratti dalla Chiesa, e il fatto che oggi si tende a parlamentare su tutto: il card. martini, per esempio, può dire e fare quel che vuole, quel che è scandaloso è l'utilizzo dei mezzi di informazioni (verso i quali è molto accredito per talune posizioni che piacciono a chi non piace il cattolicesimo) per la creazioni di una specie di "agenda": sociologicamente il fenomeno è detto agenda setting, quando cioè la lista dei problemi e delle discussioni da porre in rilievo è creata dall'informazione e non già da una sana analisi del contesto.

    Ripeto: nessun pregiudizio sul discorso politico. Anche perchè, sai, io ho votato CDL proprio perché mi sembravano più filocattolici della sinistra: indubbiamente, la destra pare più legate a certi valori, ma in quattro anni di governo ho visto lotte dure ed aspre per difendere certi decreti salva-questo, salva-quello, ma mai che abbiano avuto il coraggio di difendere posizioni decidsamente cattoliche: Buttiglione (che comunque oltre a qualche esternazione in UE, non ha fatto altro) è stato di fatto espulso dalla commissione Barroso proprio per certe posizioni cattliche. Sai che ha fatto Berlusconi? lo ha sostituito senza fiatare.

    Insomma, non mi preoccupano le posizioni politiche dei giornali cattolici, ma la loro ortodossia: arrivare a dire il contrario di quel che dice il Papa è asssurdo. D'accordo: pluralità anche in questo. Però con lealtà, non credi? Famiglia Cristiana si dice cattolica, come Jesus, e per questo viene venduta grazie ad una rete di distribuzione enorme: le chiese. Nelle chiese, cioè, legate al vincolo di obbedienza al Papa, viene diffusa stampa che, di fatto, non è in comunione con Magistero del Romano Pontefice. Mi pare un'assurdità. Se vogliono esprimere il loro personale punto di vista, vadano in edicola (dove mi pare non abbiano poi tutti questi consensi: ti sei chiesto il perché?), e si sottopongano al giudizio del lettore: essere diffusi come "buona stampa cattolica", da un prete che magari ti invoglia a comprarli, per poi sentire l'opposto di quello che lo stesso prete dice dal pulpito, non credo sia rispettoso nei confronti di chi li legge.

    Ripeto, Antonio: rispetto, lealtà e chiarezza. Allora il pluralismo è davvero tale. Tutto il resto, finisce con l'essere l'ennesimo imbroglio: che poi sia fatto dai giornali di Berlusconi, da quelli della sinistra o da quelli cattolici poco importa. Un imbroglio è un imbroglio.... giusto?
    Ecco, questo che dice Cm mi sembra condivisibile, ed è poi la ragione per cui presso ogni conoscente io scredito Jesus e la stampa pseudocattolica di cui sopra.

    Infatti questo giornale che si proclama cattolico NON DEVE PERMETTERSI di negare nè di discutere le verità di fede come invece Jesus fa.

    E soprattutto, dato che è una rivista politica in quanto vi collabora fra gli altri l'on. Franco Monaco, vicecapogruppo della Margherita alla Camera, che la smettano di propagandare l'opposzione a Berlusconi come testimonianza profetica, di vita cristiana etc.

    Sono molti a scandalizzarsi quando don Baget Bozzo tira in ballo Dio per difendere Berlusconi... ma non altrettanti a fare lo stesso quando altri tirano in ballo Dio per accusare Berlusconi.

  10. #10
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    Giusto come esempio riporto qui un estratto dall'inserto centrale dedicato al nuovo monachesimo che sorge in Italia.

    "Ma quali sono le caratteristiche trasversali che accomunano le diverse realtà e le rendono "nuove" rispetto ad altre esperienze?
    «In primo luogo, l’ancoramento alla Scrittura, letta, meditata e contemplata secondo i tradizionali gradi della Lectio divina, interpretata secondo la tradizione della Chiesa indivisa del primo millennio e compresa alla luce di autori spirituali cristiani del passato o viventi», dice Mario Torcivia. Quindi una liturgia comprensibile, che parla all’uomo di oggi e una preghiera universale ed ecumenica. L’attenzione ai Padri della Chiesa e alle regole monastiche antiche. L’importanza della ferialità e della sobrietà, anche nella scelta dell’arredamento e dell’estetica dei locali in cui vive la comunità. L’afflato ecumenico e l’ospitalità, «finalizzata all’educazione alla preghiera, all’ascolto della Scrittura e dei fratelli, ma anche come spazio per il riposo o il confronto con i non credenti» . Quindi l’opzione del lavoro, anche fuori dalla comunità, in solidarietà con gli uomini e per sostenere strutture che, per la maggior parte, non accettano contributi da parte di enti o istituzioni civili ed ecclesiali."

    Ho emsso in neretto i passi eterodossi... come si vede, il diavolo è molto abile a nascondere le sue falsità dietro frasi ampollose come queste.... ma che altro vuol dire quella frase sulla "Chiesa indivisa" etc. se non il rifiuto o la messa in discussione dell'autorità del Sovrano Pontefice e dei concilii di Trento e Vaticano I (per tacere di Ferrara)?

    E l'accenno alla liturgia comrpensibile, che altro è se non una sucsa per depauperare lasacra liturgia di ogni bellezza e di ogni ricchezza per abbassarla, magari al livello della "cena" luterana?

 

 
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