Che esista l'antisemitismo e che questo sia tutt'altro che morto e tanto meno sepolto è ormai un dato di fatto avvertito da chiunque sia un pochino informato e non sia affetto da idiotismo o demenza precoce (magari indotta da ideologie deliranti a cui sono particolarmente predisposti le personalità paranoidi ...piene di sè e svuotate nella parte di sè che sta sopra il collo). Che questo, come diceva il marxista Bebel, allievo e compagno di Engels, sia "il socialismo degli imbecilli" è un fatto rimosso. Perchè per tanti decenni l'antisemitismo è stato associato "alla destra", o meglio alla "destra estrema", ignorando quasi completamente le sue ascendenze progressiste, socialiste, rivoluzionarie.
E' del tutto ovvio che il NazionalSOCIALISMO, concretizzazione del "socialismo prussiano" antimarxista e antibolscevico, non fu l'inventore dell'antisemitismo moderno e che, se non altro per motivi ...cronologici, Bebel non poteva riferirsi a quel "genere" di socialisti quando parlava di quegli imbecilli che tutt'oggi hanno tanti eredi. Sebbene il radicalismo dell'antisemitismo delirante nazista sia stato così estremo da provocare infine un fenomeno "unico" come la Shoà, paradigma del "crimine contro l'umanità", esso non rappresenta oggi la forma più pericolosa e nauseante di odio antiebraico. Sicuramente è la forma che appare più squallida e SEMBRA più imbecille. Ma si sà che storicamente l'ultradestra ha la capacità di attirare gli idioti con una forza superiore a quella con la quale i buchi neri fagocitano i soli e tutta la materia circostante.
Neppure i penosi deliri di qualche estremista di destra con l'imprimatur equivoco di rispettabili quotidiani che profumano di incenso rappresentano, a ben vedere, una minaccia vera. Nessuna persona con un minimo di intelligenza potrà essere influenzata minimamente da costoro e dai loro teoremi costruiti nel vuoto.
Tanto meno i più degni sottoprodotti della legge Basaglia, rappresentati da certo pseudocattolicesimo ultratradizionalista rappresentano qualche cosa di davvero preoccupante.
Il vero pericolo viene dalla miscela di tutte queste forme demenziali con l'antisemitismo subdolo delle "persone colte" per antonomasia: le teste d'uovo di certa sinistra progressista. Quegli intellettuali che, come diceva qualche decennio fa il buon B. Russel, stanno politicamente dalla parte opposta della barricata degli intelligenti. Ebbene, a ben vedere, questi signori, che, ben inteso, amano gli ebrei vittime della Shoà, come amano Rabin, ossia amano gli ebrei purchè morti, dietro ai loro filosofemi (si leggano certi passaggi del prof. Asor Rosa, tanto per fare un esempio), e alle loro dotte disquisizioni storico-politiche, esprimono nella sostanza il modo più nocivo di avversione per gli ebrei (vivi, reali, concreti), e tutto sommato quello che denota una maggiore povertà di materia grigia mobilitata allo scopo. Ciò a dispetto delle apparenze.
Del resto l'intellettualità progressista narcisista e amante delle astrattezze, che per decenni ha cantato le lodi di sistemi politici ed economici fallimentari e criminali, che ha esaltato personaggi ignobili e spacciato per cultura e scienza le seghe mentali di alti papaveri della nomenklatura di regimi non solo dispotici ma tendenti alla gerontocrazia ateriosclerotica, è predisposta a produrre sterco e a venderlo per cioccolata.
Shalom