Sai a quanto sta il rapporto debito/PIL ora, brunikkazzo? Al 105%...
Sto Berlusconi ci porterà sicuramente a far la fine dell'Argentina eh!
Sai a quanto sta il rapporto debito/PIL ora, brunikkazzo? Al 105%...
Sto Berlusconi ci porterà sicuramente a far la fine dell'Argentina eh!
A parte il fatto che dovresti chiederti (e non "dimenticartelo") CHI l'ha portato dal 116% al 106%; dovresti anche "non dimenticarti" l'evidente differenza, ANCHE visiva, tra il nostro differenziale e quello dei Paesi ai quali VI rapportate voi bananas.In Origine Postato da UgoDePayens
Sai a quanto sta il rapporto debito/PIL ora, brunikkazzo? Al 105%...
Sto Berlusconi ci porterà sicuramente a far la fine dell'Argentina eh!
La media Ue conta poco; in quanto contribuiamo ad alzarla in maniera considerevole.
E questo è solo un dato percentuale; bisognerebbe tenere presente a quale valore è riferito.
Se il valore è quello riportato da un'altra tabella di brunik dove risultiamo buoni PENULTIMI davanti alla sola Malta; siamo molto più vicini all'Argentina di quanto si possa temere.
L'Amato del 92 te lo lascio volentieri...In Origine Postato da brunik
Ringrazia l'Amato del 92, il Ciampi del 93, il Prodi del 96 e l'Euro se non abbiamo fatto la fine dell'Argentina, pistola.
Sto Berlusca per vincere le elezioni vorrebbe coprirci di altri debiti, come se non ce ne fossero già abbastanza.
Qualcuno spieghi a chi viene pagato il debito pubblico concretamente...
I dati di brunik son vecchi di un anno e mezzo. Quelli aggiornati te li ho riportati sopra per l'Italia, e mi pare sia chiaro quale sia stato il miglioramento.In Origine Postato da MrBojangles
A parte il fatto che dovresti chiederti (e non "dimenticartelo") CHI l'ha portato dal 116% al 106%; dovresti anche "non dimenticarti" l'evidente differenza, ANCHE visiva, tra il nostro differenziale e quello dei Paesi ai quali VI rapportate voi bananas.
La media Ue conta poco; in quanto contribuiamo ad alzarla in maniera considerevole.
E questo è solo un dato percentuale; bisognerebbe tenere presente a quale valore è riferito.
Se il valore è quello riportato da un'altra tabella di brunik dove risultiamo buoni PENULTIMI davanti alla sola Malta; siamo molto più vicini all'Argentina di quanto si possa temere.
Dal punto di vista dei confronti, ancora una volta ti invito a cercare i dati del Giappone, o magari della Grecia giusto per rimanere in ambito UE...
Il fatto è che, seppur cerchiate in ogni modo di alimentare l'allarmismo, la situazione economica italiana NONOSTANTE le difficoltà enormi e peculiari del nostro sistema Paese, negli ultimi anni è migliorata rispetto al resto dell'area geografica.
E questo prova che il Governo Berlusconi NONOSTANTE TUTTO i risultati li porta a casa.
CodaDePaja,In Origine Postato da UgoDePayens
I dati di brunik son vecchi di un anno e mezzo. Quelli aggiornati te li ho riportati sopra per l'Italia, e mi pare sia chiaro quale sia stato il miglioramento.
Dal punto di vista dei confronti, ancora una volta ti invito a cercare i dati del Giappone, o magari della Grecia giusto per rimanere in ambito UE...
Il fatto è che, seppur cerchiate in ogni modo di alimentare l'allarmismo, la situazione economica italiana NONOSTANTE le difficoltà enormi e peculiari del nostro sistema Paese, negli ultimi anni è migliorata rispetto al resto dell'area geografica.
E questo prova che il Governo Berlusconi NONOSTANTE TUTTO i risultati li porta a casa.
la tua è pura propaganda in perfetto stile James Bondi mixato con una consistente dose d'Emilio Fido.
Il mio non è affatto allarmismo; è PREOCCUPAZIONE
I numeri, signor sinistro, i numeri...
Sono quelli che parlano; chi si mette a tirare in ballo l'Argentina, a dire che il punto di rottura è già arrivato e a fare il menagramo su conti che invece sa essere in regola PERSINO per l'Europa che ha bocciato Francia, Germania, Grecia, Portogallo e compagnia briscola è semplicemente un arrampicatore di vetri.
Scivolosi, per altro.
Post 347 di 349In Origine Postato da UgoDePayens
I numeri, signor sinistro, i numeri...
[...]
I numeri, signor destruens, proprio i numeri...In Origine Postato da UgoDePayens
I numeri, signor sinistro, i numeri...
Sono quelli che parlano; chi si mette a tirare in ballo l'Argentina, a dire che il punto di rottura è già arrivato e a fare il menagramo su conti che invece sa essere in regola PERSINO per l'Europa che ha bocciato Francia, Germania, Grecia, Portogallo e compagnia briscola è semplicemente un arrampicatore di vetri.
Scivolosi, per altro.
Cioè quelli che dicono che negli ultimi anni, quelli del governo Berlusconi che prometteva: "Un nuovo miracolo italiano", l'Italia ha avuto una crescita economica inferiore alla media europea e un'inflazione superiore alla media europea. Sarebbe questo il "nuovo miracolo italiano"?
Anche se voi destruentes cercate in ogni modo di nascondere questi dati, o peggio ancora di negarli, la realtà dei fatti è sempre quella.
L'andamento dell'economia lo si misura, come è ovvio, dal confronto con gli altri competitors, soprattutto quelli europei, e il confronto non vi da affatto ragione.
"Buona ripresa" proprio non direi, visto che il tasso di crescita economica dell'Italia è inferiore alla media dei tassi di crescita economica dei paesi europei.In Origine Postato da iannis
I paradisi esistono solo in... paradiso. I dati mostrano chiaramente una buona ripresa, che ci toglie dalla stagnazione (non c'è mai stata recessione) senza naturalmente nessun boom. Non siamo in un un particolare periodo storico dal punto di vista economico, non siamo neanche un Paese in via di sviluppo che alterna boom a crisi finanziarie. Vediamo di essere più prosaici, e di non gridare alla miseria (che saremmo ridicoli).
Non c'è mai stata recessione, giusto, tranne alcuni mesi del 2002, come peraltro indica anche quel grafico.
Nessuno grida alla miseria, anche perchè, come giustamente dici tu, sarebbe ridicolo.
Il compito dell'opposizione è soltanto quello di mettere in evidenza due cose: in primis l'arretramento dell'Italia, durante il governo di destra, nei confronti degli altri paesi europei (i dati parlano chiaro, non solo quelli sulla crescita economica ma anche quelli sull'inflazione); in secundis la distanza abissale tra le promesse elettorali della destra e gli effetti reali del governo di destra.
Il gap tra la crescita italiana e quella europea negli anni dell'Ulivo era ben più grande, e si è verificata sempre, in questi anni invece solo nel 2004, nel 2002 e nel 2003 si è riusciti a rimediare in media. La discesa del debito è stata nella media europea, ed è stato l'unico Paese tra quelli con la crescita così bassa a diminuirlo, al contrario di Francia e Germania che l'hanno aumentato, certo loro possono abbastanza permetterselo, visto che partono da dati più bassi. La diminuizione del debito è avvenuta grazie alla diminuzione dei tassi d'interessi negli anni '90, grazie ad Amato e Ciampi principalmente ed al primo anno e mezzo di governo Prodi, quando Ciampi da ministro ci fece entrare nell'euro, poi, una volta entrati ed abbastanza "al sicuro", si sarebbero dovute fare le riforme, la diminuzione delle tasse, ecc. si era in una siyuazione troppo favorevole enon averne voluto approfittare sarà sempre una colpa grave per il csx, pensate se in questa fase di stagnazione ci fossero stati i pavidi ulivisti di allora, avrebbero aumentato le tasse, mentre grazie alla fantasia tremontiana si sono gettate le basi per poter ora timidamente cominciare la riduzione delle tasse.In Origine Postato da Pericle
"Buona ripresa" proprio non direi, visto che il tasso di crescita economica dell'Italia è inferiore alla media dei tassi di crescita economica dei paesi europei.
Non c'è mai stata recessione, giusto, tranne alcuni mesi del 2002, come peraltro indica anche quel grafico.
Nessuno grida alla miseria, anche perchè, come giustamente dici tu, sarebbe ridicolo.
Il compito dell'opposizione è soltanto quello di mettere in evidenza due cose: in primis l'arretramento dell'Italia, durante il governo di destra, nei confronti degli altri paesi europei (i dati parlano chiaro, non solo quelli sulla crescita economica ma anche quelli sull'inflazione); in secundis la distanza abissale tra le promesse elettorali della destra e gli effetti reali del governo di destra.