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Discussione: La Contestazione.

  1. #1
    Bestia in via d'estinzione...
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    "Molti canti ho sentito nella mia terra natìa, canti di gioia e di dolor. Ma uno mi s' è inciso a fondo nella memoria ed è il canto del comune lavorator"...spettrale residuo di quegli estatici giorni rivoluzionari!
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    Predefinito La Contestazione.

    Compagni, ho una domanda che volevo porvi da tempo: potreste aiutarmi a creare nuovi modi di Contestazione Studentesca? Sono in contatto con il Collettivo del mio ex-liceo e mi dicevano proprio che avevano difficoltà a trovare nuovi modi per attrarre la gente; hanno fatto pure un concerto per iniziare l' autogestione, ma dopo un mese (abbiamo fatto una giornata autogestita alla settimana) la gente ha cominciato a diminuire e i prof a rompere; avreste per caso qualcosa da suggerire per il resto dell' anno? Se si vi sarei gratissimo,

    Egol

  2. #2
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    Predefinito

    L'unica risposta che posso dare senza conoscere il caso concreto è quella di creare sempre lotte condivise da tutti.

    Infatti spesso si compie l'errore di iniziare lotte che partono solo da un'aanguardia di una decina di studetni senza interpellare il resto della componente studentesca.

    Le iniziative devono partire sempre dal basso e mai da una "minoranza d'avanguardia".

    Una'altra cosa importante è quella di cercare l'accordo con i professori (se è possibile su una piattaforma comune) facendogli capire che le lotte studentesche non sono un modo per perdere tempo, ma nascono da bisogni concreti, che magari possono riguardare anche le altri componenti della scuola, come appunto i prof. e i lavoratori della scuola.

    Infine le forme di lotta non devono mai essere diluite nel tempo (ad esempio una ovlta a settimana) altrimenti perdono aprte del proprio significato.

    Se la gente diminuisce significa che non sente propri i contenuti della lotta.

    Un passo in avanti può essere quella di dar loro parola e di chiedere a tutti cosa è che non và per loro nella scuola per poi mettere insieme tutte le richieste sotto un unico filo conduttore e creare un apiattaforma per la quale lottare uniti.

    Solo con obiettivi concreti e proposti dal bassola lotta può proseguire!
    A pugno kiuso!

  3. #3
    Bestia in via d'estinzione...
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    21 Apr 2004
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    "Molti canti ho sentito nella mia terra natìa, canti di gioia e di dolor. Ma uno mi s' è inciso a fondo nella memoria ed è il canto del comune lavorator"...spettrale residuo di quegli estatici giorni rivoluzionari!
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    Predefinito

    In origine postato da chenap
    L'unica risposta che posso dare senza conoscere il caso concreto è quella di creare sempre lotte condivise da tutti.

    Infatti spesso si compie l'errore di iniziare lotte che partono solo da un'aanguardia di una decina di studetni senza interpellare il resto della componente studentesca.

    Le iniziative devono partire sempre dal basso e mai da una "minoranza d'avanguardia".

    Una'altra cosa importante è quella di cercare l'accordo con i professori (se è possibile su una piattaforma comune) facendogli capire che le lotte studentesche non sono un modo per perdere tempo, ma nascono da bisogni concreti, che magari possono riguardare anche le altri componenti della scuola, come appunto i prof. e i lavoratori della scuola.

    Infine le forme di lotta non devono mai essere diluite nel tempo (ad esempio una ovlta a settimana) altrimenti perdono aprte del proprio significato.

    Se la gente diminuisce significa che non sente propri i contenuti della lotta.

    Un passo in avanti può essere quella di dar loro parola e di chiedere a tutti cosa è che non và per loro nella scuola per poi mettere insieme tutte le richieste sotto un unico filo conduttore e creare un apiattaforma per la quale lottare uniti.

    Solo con obiettivi concreti e proposti dal bassola lotta può proseguire!
    Vuoi sapere una cosa? Abbiamo fatto tutto quello che tu ci consigli, ma il fatto è che i loro compagni di scuola sono dei cazzeggiatori (ome lo erano i miei) incalliti...è questo il problema...e volevo sapere se avevate di idee per fare, ad esempio, autogestione in modo "originale"...

  4. #4
    remedios
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    hai toccato uno problema che, secondo me, ultimamente è molto diffuso: quello della contestazione studentesca. è sempre stato difficile cercare di creare collettivi e momenti di protesta nelle scuole, negli ultimi anni lo è ancora di più, da quando le scuole sono entrate nella piena autonomia. io ad esempio ho frequentato una scuola piccola e di provincia e negli ultimi anni volevano in tutti i modi contrastare l'autogestione per salvaguardare "il buon nome della scuola", pensa un po'. ora non so dove abiti, però vi potreste mettere in contatto con collettivi di città a voi vicine, o anche con le reti studentesche nazionali (ad esempio la rete "sempre ribelli"). creare aggregazione è difficile, soprattutto perché, a mio avviso, molti studenti non si rendono conto della situazione e della gravità della riforma moratti (senza niente togliere alle precedenti, anzi...). personalmente sull'autogestione non saprei cosa consigliarti di preciso, se non dirti che fra tutte quelle che ho visto io quelle riuscite meglio sono state fatte durante le vacanze di natale (ormai per quest'anno è tardi, lo so): sicuramente non troppo partecipate, ma chi c'è stato l'ha fatto con convinzione e agli insegnanti si è fatto capire che la voglia di lottare non corrispondeva per forza a perdere ore di scuola.
    potreste provare a fare assemblee sulla riforma moratti e anche sulla precarietà (coinvolgendo, quindi, anche i professori e il personale non docente), e magari iniziare a lavorare sul decreto fini sulle droghe (che sarà, se non sbaglio, in discussione i prossimi giorni) sempre con assemblee ma anche con volantini e incontri alla fine dei quali, magari, scrivere una sorta di "vademecum"... credo che questo tocchi in prima persona molti ragazzi e resto convinta che lo sentiranno come loro più di qualsiasi altra cosa.

  5. #5
    Moderatore CasaDelPopolo
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    In origine postato da Eegol
    [...] i loro compagni di scuola sono dei cazzeggiatori (ome lo erano i miei) incalliti...è questo il problema...e volevo sapere se avevate di idee per fare, ad esempio, autogestione in modo "originale"...
    Anche io spesso pensavo che i miei compagni di scuola erano solo dei cazzeggiatori buoni a far niente. Ma pensandola così purtroppo si finisce per peggiorare ancora di più la situazione.

    Il problema del movimento studentesco di oggi è che la politcia è ormai uscita fuori dalle nostre case per occuparsi di cose spesso molto estranee al vivere quotidiano.

    Questo fà parte del progetto della classe dominante che vuole un popolo stolto e che non si dedichi alla politaca. In questo modo hanno le mani libere.

    L'unica soluzione è avvicinare la politica a giovani, promuovendo i temi che li toccano più da vicino come la legge sulle droghe (argomento di sicuro interesse tra i giovnai, magari con qualche azione di disobbedienza civile o i disagi concreti nella loro scuola (un distributore che non c'è, pochi laboratori, strutture carenti, tasse troppo alte, libri costosi, trasporti inefficienti, ecc...).

    Sarà poi compito dell'avanguardia studentesca rappresentata dai ragazi del collettivo unire tutte 'ste cose in un ambito più genrale di protesta contro il sistema scolastico attualemente in vigore e convincere la gente ad interessarsi a questi argomenti.

    Per quanto riguarda i rapporti con gli altri collettiv è importantissimo collaborare con loro, ma bisogna stare attenti a non faris strumentalizzare da associazioni studentesche che mirano più a far bella figura e farsi vedere piuttosto che creare reale conflitto con le masse studentesche.

    Queste mie cose sono dovute a pochi anni di esperienza nel movimento studetnesco durante i quali mi sono dannato l'anima per creare un minimo di conflittualità in un liceo di provincia di napoli, scontrandomi con l'indifferenza quotidiana degli studenti. ma tale esperienza mi ha insegnato prorpio che non bisogna demordere, ma piuttosto cercare di trovare quei punti che possano coinvolgere maggiormente gli studenti.
    A pugno kiuso!

  6. #6
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    non ho mai reputato la scuola un luogo in cui poter far politica.
    cazzeggiatori , assemblee di perditempo , poca serietà , capi e capetti vari , occupazioni con festini e orgie , autogestioni con lezioni di sesso orale.
    io ho assistito a questo.
    purtroppo o ti trovi in mezzo a cazzeggiatori figli di mediaset o a capetti con kefiah, rasta e spinello libero oppure manganello e olio di ricino.
    in un contesto di professori demotivati.

    eegol io ci ho pensato a lungo.,.ti dico che non c è soluzione...

  7. #7
    remedios
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    In origine postato da alemaggia
    non ho mai reputato la scuola un luogo in cui poter far politica.
    cazzeggiatori , assemblee di perditempo , poca serietà , capi e capetti vari , occupazioni con festini e orgie , autogestioni con lezioni di sesso orale.
    io ho assistito a questo.
    purtroppo o ti trovi in mezzo a cazzeggiatori figli di mediaset o a capetti con kefiah, rasta e spinello libero oppure manganello e olio di ricino.
    in un contesto di professori demotivati.

    eegol io ci ho pensato a lungo.,.ti dico che non c è soluzione...
    come sei pessimista
    certo che esistono i cazzeggiatori nelle scuole, ma io non la vedo così drastica. insistendo e cercando di creare continuamente spazi di dibattito e contro informazione qualche buon risultato si porta a casa.

  8. #8
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    In origine postato da alemaggia
    non ho mai reputato la scuola un luogo in cui poter far politica.
    cazzeggiatori , assemblee di perditempo , poca serietà , capi e capetti vari , occupazioni con festini e orgie , autogestioni con lezioni di sesso orale.
    io ho assistito a questo.
    cazzo, hai citato la parte migliore!

  9. #9
    Bestia in via d'estinzione...
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    "Molti canti ho sentito nella mia terra natìa, canti di gioia e di dolor. Ma uno mi s' è inciso a fondo nella memoria ed è il canto del comune lavorator"...spettrale residuo di quegli estatici giorni rivoluzionari!
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    Compagni abbiamo provato molte delle cose che mi avete suggerito (assemblee fatte in quel modo, okkupazione gli altri anni, ecc) ma purtroppo ai compagni di scuola non vine troppa voglia di capire quello che gli succede intorno...vi sto chiedendo soluzioni concrete perchè vogliamo far diventare la nostra scuola, una scuola dove la Lotta Studentesca ci sia eccome! cmq ci sono gli interessati, ma la maggiorparte dopo le prime 3 ore di assemblee se ne vanno...

  10. #10
    remedios
    Ospite

    Predefinito

    In origine postato da Eegol
    Compagni abbiamo provato molte delle cose che mi avete suggerito (assemblee fatte in quel modo, okkupazione gli altri anni, ecc) ma purtroppo ai compagni di scuola non vine troppa voglia di capire quello che gli succede intorno...vi sto chiedendo soluzioni concrete perchè vogliamo far diventare la nostra scuola, una scuola dove la Lotta Studentesca ci sia eccome! cmq ci sono gli interessati, ma la maggiorparte dopo le prime 3 ore di assemblee se ne vanno...
    se sono 3 ore consecutive ci credo che se ne vanno!
    io insisto su iniziare una campagna contro il ddl fini sulle droghe.

 

 
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