Non lascio Politica Online ed il Campo di Battaglia

[giovannipresbit]

Caro asintattico figlio nel Signore Teantropo e Risorto Thomas Aquinas ma in carità e mitezza mi spieghi che senso ha il tipo di risposta ultima che mi hai dato sul forum?

Cosa hai mai voluto comunicare?

Credimi resto"spiazzato" perchè non capisco e non comprendo

se la tua risposta è nell'ordine dell'ironia,della sufficienza o perfino

anche del disprezzo

Ti chiedo in carità di chiarire

Grazie

Padre Giovanni Festa

[vescovosilvano]

Caro padre Giovanni,

tu scrivi "Resto a dialogare per testimoniare che l'unità dei cristiani è possibile solo nel ritorno alla Chiesa Una ed Indivisa della quale gli ortodossi pensano di essere i custodi e i testimoni"

Su questo mi trovi totalmente in accordo. Così come sono certo che lo scrivi in perfetta buona fede. Permettimi di dire che non sono altrettanto convinto che questa sia la posizione del patriarcato ecumenico.

Nessuno di noi (intendo il Sinodo cui appartengo che è moderato e stimato anche da molti nuovocalendaristi della Chiesa di Grecia, come ho avuto personalmente modo di constatare) rifuta il dialogo. Quello che si rifiuta è l'ecumenismo, ovverosia quella forma di relativismo della fede e di disattenzione ai canoni che porta a concelebrazioni - seppure parziali - a preghiere in comune etc. tutti atti che generano confusione nel popolo e che in tanti anni a nulla hanno portato. Guardare "a ciò che ci unisce e non a ciò che ci divide" parola d'ordine del movimento ecumenico, a nulla è servito ed a nulla serve. E' proprio su ciò che ci divide, ovverosia sull'eterodossia, che si ha da parlare e, come dicevano i patrirchi nelle famosa lettera a Leone XIII, o ci si convince che la fede e la prassi della Chiesa romana è conforme alla tradizione (il che non è) oppure la Chiesa romana, e le altre, tornano alla sana dottrina. Tutti pronti a dialogare per la diaconia della verità, come giustamente la chiami tu. Credo però che l'Ecumenico patriarca e il Sinodo che lo attornia (tutto formato da Metropoliti che non hanno nemmeno un fedele e che stanno lì a difendere una finzione) pensi più alla diconia "della convenienza" che a quella della Verità.

+Silvano

[Thomas Aquinas]

Originally posted by giovannipresbit
Caro asintattico figlio nel Signore Teantropo e Risorto Thomas Aquinas ma in carità e mitezza mi spieghi che senso ha il tipo di risposta ultima che mi hai dato sul forum?

Cosa hai mai voluto comunicare?

Credimi resto"spiazzato" perchè non capisco e non comprendo

se la tua risposta è nell'ordine dell'ironia,della sufficienza o perfino

anche del disprezzo

Ti chiedo in carità di chiarire

Grazie

Padre Giovanni Festa

significa che ho preso atto della tua posizione,
e ti ringrazio per avermela espressa.

[Leonardo (POL)]

non entro nel merito, ma usare questi termini:

"sporchi rabbini giudei" o "Chì citi non è il Papa ma uno schifoso impostore ed io dico ciò che mi pare "

mi sembra proprio poco cristiano e non capisco perchè qui, questi interventi non vengono censurati

è proprio una schifezza!!!!!!!!!!!!!

[Thomas Aquinas]

Pensa se usassi io questi termini, in relazione ad altre persone ovviamente, cosa succederebbe...

Invece altri, possono dire peste e corna di tutti.

In questo forum, a dire il vero, si pensa del Papa più o meno quello che pensa il Vandeano, stessa cosa riguardo gli ebrei.

[daneel]

Originally posted by Thomas Aquinas
Pensa se usassi io questi termini, in relazione ad altre persone ovviamente, cosa succederebbe...

Invece altri, possono dire peste e corna di tutti.

In questo forum, a dire il vero, si pensa del Papa più o meno quello che pensa il Vandeano, stessa cosa riguardo gli ebrei.

Pensa al tuo forum.
Non mi risulta che siano stati cancellati i messaggi in cui io vengo definito "talebano".

[daneel]

Originally posted by TheDruid
Il suo discorso è chiaro, ma il problema resta ed è di carattere pratico. Si ipotizzi che il Patriarca X professi una tesi "eretica". Cosa succede? Si riunisce un sinodo per dichiararlo formalmente eretico? E' necessario un concilio?
Come sarebbe sostituito?
Se un laico decidesse che il proprio vescovo è un eretico che comportamento dovrebbe tenere?

Il fedele non "decide" l'eresia del Patriarca, semmai la "desume" (posto che abbia la cultura teologica necessaria a desumerlo).

Sul cosa fare una volta desunta l'eresia la questione è semplice: il riferimento sono i Canoni 15 e 16 del Concilio Primo-Secondo
[Dopo avere nella prima parte del Canone affermato che la condotta morale di un Vescovo non giustifica la rottura con lui, così prosegue:]
"...al contrario, quelli che a causa di una eresia condannata dai concilii o dai padri, si separano dalla comunione di chi ha in mezzo a loro la presidenza, qualora lui predichi l'eresia o la insegni col suo comportamento pratico tenuto nella Chiesa, in questo caso non solo non sono sottoposti ad alcuna sanzione canonica per aver rotto la comunione con il sedicente Vescovo, anche prima di un giudizio sinodale o conciliare, ma, al contrario, sono da stimarsi degli di ogni lode che a loro viene da tutti i cristiani ortodossi… essi infatti non fanno uno scisma ma al contrario preservano la Chiesa dal vero scisma."

Quindi un fedele si separa semplicemente dal Vescovo o Patriarca formalmente eretico.

Questa cosa è già successa altre volte nella storia della Chiesa: è il caso di S. Massimo il Confessore e di S. Marco d'Efeso.
Quest'ultimo in particolare si trovò ad essere l'unico vescovo ortodosso ad opporsi alla falsa unione di Ferrara-Firenze. È anche l'unico che sia considerato ortodosso (e santo), al contrario del suo contemporaneo, il Patriarca di Cstantinopoli Giuseppe, ricordato dalla nostra Chiesa come eretico e scismatico.

Un cristiano più Dio: ecco la maggioranza.

p. Daniele

[daneel]

Originally posted by Thomas Aquinas
Eretici non penso che siamo, visto che la scomunica è stata ritirata...

Anche ammettendo che il togliere quegli anatemi sia stato cosa legittima (sul che ci sono molti dubbi, anche all'interno dell'Ortodossia "ufficiale"), rimangono pur sempre gli altri anatemi.
Non pretendo che tu mi creda sulla parola, quidi ti do un consiglio: vai in una qualunque cattedrale ortodossa (anche sotto il Patriarcato di Costantinopoli) la prima domenica della Grande Quaresima, e ascolta quello che dice il diacono alla fine della Liturgia...

Ah, già... portati un calmante

p. Daniele

[TheDruid (POL)]

Non vorrà farci attendere così tanto ....

[Aj Maxam]

Egr. Sig. Thomas,



guardi che noi ortodossi non viviamo con "l'ansia" del Papa di Roma. Forse vivendo in Italia se ne può trarre questa conclusione, in fin dei conti i media ne sottolineano anche il minimo sbadiglio, ma la nostra realtà grazie a Dio è un'altra.

Certamente nei mille anni trascorsi da quando un Vescovo se ne andò da S.Sofia e dall'universalità della Chiesa motivi di aspro confronto (sia teologico che politico) ci sono stati e ci sono tuttora (inutile negarlo) ma nel mondo ortodosso e di conseguenza anche in questo forum non si vive il confronto con il Papa con l'acredine riscontrabile in alcuni forum "raskolnizi" latini.

Fra l'altro questi "starovieri" sembrano soffrirne con lo sgomento di chi ha ricevuto una pugnalata alle spalle e questo forse spiega l'intensità di alcune loro affermazioni; ma questo non è certo il ns. caso (...non vi sfiora il dubbio di aver mal gestito il post Vaticano II ??)

Ovviamente noi contestiamo (non certo sommessamente) e ci difendiamo, se necessario, da alcune posizioni della Chiesa Cattolica oltre a pregare per un ritorno dei "latini" alla piena comunione di Fede ma per il resto....non ne facciamo una malattia perchè tutto è una conseguenza logica di quel progressivo distacco.

A riguardo della questione ebraica se esistette un mondo cristiano in cui le persecuzioni antisemite furono quasi sconosciute questo fu l'impero romano (d'Oriente), che anzi ebbe nel regno giudaico dei Khazari uno dei suoi più validi alleati. Le rammento inoltre che uno dei più esotici popoli israeliti cioè i Falashà convissero proprio con un altro impero (culturalmente) molto costantiniano (ed ortodosso) cioè quello di Etiopia.

I Falashà dovettero abbandonare l'Etiopia non a causa di Haile Selassie (=Potenza della Trinità) ma per le persecuzioni comuniste ed atee di Menghistu.

Infine la Russia visse i pogrom antisemiti da quando gli Zar abbandonarono la "Sinphonia" Romeica per inseguire e scimmiottare la cultura dei vari regnicoli europei (cattolici e/o protestanti che fossero).

Francamente non penso che le idee dei promotori di questo forum si discostino dalla linea di tolleranza che ha sempre contraddistinto la Chiesa Ortodossa.

Che poi Lei non ci conosca è un altro argomento.......

Cordialmente

Anaghnosti