Iraq: 256 partiti al voto del 30/1

[Amati75]

Iraq: 256 partiti al voto del 30/1
Saranno chiamati alle urne 14.027.000 iracheni


(ANSA)-BAHGDAD, 19 GEN- Ginepraio di partiti per le elezioni del 30/1 in Iraq: 256 formazioni politiche e 33 coalizioni. Sono chiamati all urne 14.027.000 iracheni. Nella stessa giornata i votanti dovranno eleggere l'Assemblea nazionale, il Parlamento curdo e 18 Consigli governativi. Queste controverse elezioni rischiano pero', a dispetto del numero dei partiti e dei candidati di essere disertate da buona parte della popolazione. I 256 partiti esprimono 7.785 candidati che corrono per 275 seggi.

http://www.ansa.it/main/notizie/awnp...9_3788048.html

[Amati75]

In Origine Postato da JackTK
ove si potra' votare....perche' come han ricnosciuto oggi gli americani saranno elezioni imperfette..cioe' una farsa...

beh vedremo come sara' l'affluenza, da li si potra' giudicare se sia una farsa o meno.

[Mastea]

e che cazzo è? hanno fatto un partito per ogni votante?

[Amati75]

In Origine Postato da Mastea
e che cazzo è? hanno fatto un partito per ogni votante?

Beh essendo la prima volta che votano in 30 anni, immagino ache vi sia anche una certa dose di curiosita' e di far valere quello che si vuole. Ovviamente non tutti sono contrari.

[Mastea]

In Origine Postato da Amati75
Beh essendo la prima volta che votano in 30 anni, immagino ache vi sia anche una certa dose di curiosita' e di far valere quello che si vuole. Ovviamente non tutti sono contrari.

Ma si presentano separatamente oppure in alleanza?

[Amati75]

In Origine Postato da Mastea
Ma si presentano separatamente oppure in alleanza?

E che ne so?
Nel flash dice che ci sono anche coalizioni.

[massdestruction]

In Origine Postato da Amati75
Iraq: 256 partiti al voto del 30/1
Saranno chiamati alle urne 14.027.000 iracheni


(ANSA)-BAHGDAD, 19 GEN- Ginepraio di partiti per le elezioni del 30/1 in Iraq: 256 formazioni politiche e 33 coalizioni. Sono chiamati all urne 14.027.000 iracheni. Nella stessa giornata i votanti dovranno eleggere l'Assemblea nazionale, il Parlamento curdo e 18 Consigli governativi. Queste controverse elezioni rischiano pero', a dispetto del numero dei partiti e dei candidati di essere disertate da buona parte della popolazione. I 256 partiti esprimono 7.785 candidati che corrono per 275 seggi.

http://www.ansa.it/main/notizie/awnp...9_3788048.html

LE PREVISIONI( CHE DOVEVANO ESSERE MESSE IN CONTO DA CHI HA LA PRESUNZIONE DI DETENERE MEZZI E MENTI CAPACI DI DISEGNARE UN POSSIBILE SCENARIO GEO POLITICO)DICONO CHE

SE VOTANO SOLO GLI SCIITI LA POSSIBILITA'DI MGUERRA CIVILE E' MOLTO ALTA

L'AMERICA SEMBRA SI STIA APPRESTENDO A RESUSCITARE KA LEVA MILITARE OBBLIGATORIA ( COME AL TEMPO AL TEMPO DEL VIETNAM)

[Paolo78]

Vi do qualche notizia in più!

ci sono appunto più di 200 liste, con i propri candidati. Ci sono gli Shi'ta, i Curdi, i cristiani, i liberali, i comunisti... ognuno di questi partiti ha dentro di se sia sciiti che sunniti, questi ultimi sono i più restii a fare le elezioni (sono sempre stati di meno e hanno sempre comandato... ovviamente la democrazia prevede il contrario (vince chi ha più voti) e quindi li vede sfavoriti rispetto agli sciiti). E' anche vero che le religioni sono molto "mischiate". i liberali si rivolgono a tutti, sciiti e sunniti, così come allawi, i democratici o i comunisti...

Noi sentiamo notizie dall'iraq solo quando esplode qualcosa, quindi ovviamente ci sembra un inferno, ma in realtà non è così. Delle 18 province di cui è formato l'iraq ben 13 vivono in pace assoluta e non subiscono attacchi, 5 sono le province colpite dai terroristi ma anche in queste, i luoghi colpiti sono sempre tendenzialmente gli stessi... per fare un paragone: 15 regioni italiane sono in pace, 5 subiscono attacchi. Però, se ogni giorno scoppia una bomba a frosinone e muoiono delle persone, non posso dire che il Lazio è un inferno ingestibile... nè tanto meno l'italia intera... a rieti, a viterbo, a anzio o sul terminillo non si accorgono di nulla...


Il problema che devono affrontare queste elezione secondo me più che logistico, è proprio politico. Per quanto riguarda il modo in cui la gente guarda a queste elezioni, ci sono commenti contrastanti com'è giusto che sia. da qui nascono i problemi più che dalla guerriglia in atto. la maggior parte è contenta e andrà a votare, i luoghi pubblici sono pieni di persone che discutono su cosa è meglio, o chi deve governare, ci sono persone che non vogliono fare le elezioni con truppe straniere dentro casa, altri che ne vorrebbero di più per proteggersi meglio, insomma di tutto un pò...

Il problema nasce dalla paura dei sunniti, di subire un trattamento di estremo sfavore e di essere esclusi da ogni decisione. L'essere opposizione in un parlamento non vuol dire sparire dalla cosa pubblica, questo ancora non lo sanno bene. se vincono gli sciiti, i sunniti e i curdi non verranno trucidati sistematicamente o esclusi dal governo... è un concetto che a noi sembra normale, ma per un sunnita semi-analfabeta che subisce 30 di dittatura, non è così scontato...

per di più la paura del "sunnita medio" (senza offesa, tanto per capirci) non sono del tutto infondate. si teme in effetti che dopo 30 anni di dittatura, gli sciiti abbiano qualche sasso nella scarpa da togliersi, e facciano una specie di rappresaglia (tipo quella comunisti contro fascisti alla caduta del regime)... quindi il problema sarà assicurare e spiegare bene che chi perde non verrà cacciato dal parlamento, ma avrà i suoi sacrosanti seggi. si ha paura che si passi da una dittatura sunnita a una sciita... Questa paura potrebbe allontanare molti elettori sunniti dal voto. Insomma, la faccenda è molto complicata e interessante, staremo a vedere!

[massdestruction]

In Origine Postato da Paolo78
Vi do qualche notizia in più!

ci sono appunto più di 200 liste, con i propri candidati. Ci sono gli Shi'ta, i Curdi, i cristiani, i liberali, i comunisti... ognuno di questi partiti ha dentro di se sia sciiti che sunniti, questi ultimi sono i più restii a fare le elezioni (sono sempre stati di meno e hanno sempre comandato... ovviamente la democrazia prevede il contrario (vince chi ha più voti) e quindi li vede sfavoriti rispetto agli sciiti). E' anche vero che le religioni sono molto "mischiate". i liberali si rivolgono a tutti, sciiti e sunniti, così come allawi, i democratici o i comunisti...

Noi sentiamo notizie dall'iraq solo quando esplode qualcosa, quindi ovviamente ci sembra un inferno, ma in realtà non è così. Delle 18 province di cui è formato l'iraq ben 13 vivono in pace assoluta e non subiscono attacchi, 5 sono le province colpite dai terroristi ma anche in queste, i luoghi colpiti sono sempre tendenzialmente gli stessi... per fare un paragone: 15 regioni italiane sono in pace, 5 subiscono attacchi. Però, se ogni giorno scoppia una bomba a frosinone e muoiono delle persone, non posso dire che il Lazio è un inferno ingestibile... nè tanto meno l'italia intera... a rieti, a viterbo, a anzio o sul terminillo non si accorgono di nulla...


Il problema che devono affrontare queste elezione secondo me più che logistico, è proprio politico. Per quanto riguarda il modo in cui la gente guarda a queste elezioni, ci sono commenti contrastanti com'è giusto che sia. da qui nascono i problemi più che dalla guerriglia in atto. la maggior parte è contenta e andrà a votare, i luoghi pubblici sono pieni di persone che discutono su cosa è meglio, o chi deve governare, ci sono persone che non vogliono fare le elezioni con truppe straniere dentro casa, altri che ne vorrebbero di più per proteggersi meglio, insomma di tutto un pò...

Il problema nasce dalla paura dei sunniti, di subire un trattamento di estremo sfavore e di essere esclusi da ogni decisione. L'essere opposizione in un parlamento non vuol dire sparire dalla cosa pubblica, questo ancora non lo sanno bene. se vincono gli sciiti, i sunniti e i curdi non verranno trucidati sistematicamente o esclusi dal governo... è un concetto che a noi sembra normale, ma per un sunnita semi-analfabeta che subisce 30 di dittatura, non è così scontato...

per di più la paura del "sunnita medio" (senza offesa, tanto per capirci) non sono del tutto infondate. si teme in effetti che dopo 30 anni di dittatura, gli sciiti abbiano qualche sasso nella scarpa da togliersi, e facciano una specie di rappresaglia (tipo quella comunisti contro fascisti alla caduta del regime)... quindi il problema sarà assicurare e spiegare bene che chi perde non verrà cacciato dal parlamento, ma avrà i suoi sacrosanti seggi. si ha paura che si passi da una dittatura sunnita a una sciita... Questa paura potrebbe allontanare molti elettori sunniti dal voto. Insomma, la faccenda è molto complicata e interessante, staremo a vedere!

E' LO STAREMO A VEDERE CHE PREOCCUPA ANCHE PERCHE LA DITTATURA SCIITA E ' UN EVENTO QUASI SICURO
TRA L'ALTRO LA COMPONENTE SUNNITA DAL PUNTO DI VISTA STORICO ,FILOSOFICO E POLITICO RAPPRESENTA LA PARTE ARABA PIù LAICO (PER DARE UN UNA ACCEZIONE DESCRITTIVA OCCIDENTALE) E MODERATA DEL MONDO ARABO(NON MSULMANO IN SENSO LATO)

SORGE SPONTANEA UNA DOMANDA IL SACRIFICIO DIM UOMINI DA UNA PARTE E DALL'ALTA A COSA è SERVITO? Quale e'la strategia geopoliticanel territorio(ammesso che ci sia )

[Paolo78]

La dittatura sciita è improbabile proprio perchè come ho scritto anche i parititi più importanti sono pieni di sunniti... la strategia politica è quella di eleggere un governo che non ha le pretese di essere definitivo... già nel 2006 potrebbero esserci nuove elezioni in un clima più sereno e con una più alta percentuale di votanti. La strategia è di dotare il paese di una assemblea costituente al più presto possibile, di un governo e di un esercito regolare, capace di contrastare al qaeda, e in secondo luogo "tranquillizzare" gli animi scontenti dei sunniti, abituati a comandare l'iraq dal tempo degli ottomani, nonostante fossero il 20% della popolazione... i morti secondo me sono morti per la libertà... e per la possibilità di un futuro libero, se dopo le elezioni ci sarà una dittatura sciita, allora si, cinicamente parlando saranno morti invano, (anche se morire per sostituire un regime come quello di saddam, non è mai morire invano secondo me, anche se il tentativo fallisse. ma ti ripeto, è un'opinione personale...

P.S. Puoi evitare di scrivere in maiuscolo? stiamo discutendo tranquillamente...