Il Carroccio vince il braccio di ferro con il Tar

La Lega si dimostra «più forte di qualsiasi tribunale» e mette nero su bianco il diritto dei cittadini lombardi ad avere la precedenza nell’assegnazione delle case popolari. La Commissione territorio del Pirellone ha infatti licenziato ieri un provvedimento di grande importanza che modifica la legge regionale n. 1/2000, introducendo già nel testo legislativo un articolo che nell’assegnazione di alloggi popolari favorisce i residenti da cinque anni nella regione.
«Il provvedimento va a modificare direttamente la legge e introduce una prerogativa tesa a superare gli effetti della sentenza del Tar, che aveva bocciato di fatto il requisito della residenza per l’assegnazione degli alloggi - spiegano i consiglieri regionali del Carroccio Giampiero Reguzzoni, Daniele Belotti, Giovanmaria Flocchini e Davide Boni -. Abbiamo compiuto un passo politico di enorme rilevanza, poiché in questo modo non solo ribadiamo la bontà dei princìpi contenuti nel regolamento di assegnazione degli alloggi di edilizia popolare stralciati dal Tar, ma ne accresciamo la portata e il valore inserendoli addirittura in una legge regionale. Abbiamo fissato una soglia minima di residenza di cinque anni già in fase di presentazione della domanda e abbiamo inserito la condizione della residenza sul territorio lombardo, accentuando ulteriormente la salvaguardia dei residenti».
La magistratura amministrativa, nel caso specifico il Tar, non potrà più cancellare i diritti dei lombardi. «Quando questo nuovo provvedimento sarà approvato definitivamente dall’aula - spiegano i consiglieri della Lega - non ci sarà più alcun pericolo di prevaricazioni da parte del Tar. Chi volesse ancora una volta compiere azioni di discriminazione e razzismo nei confronti della nostra gente dovrà rivolgersi direttamente alla Corte costituzionale. La nostra determinazione e la nostra volontà sono state più forti di qualsiasi tribunale amministrativo».


[Data pubblicazione: 20/01/2005]