Sanita': ospedale multiuso a Milano

[Amati75]

Sanita': ospedale multiuso a Milano
L'Hospital Village, dotato di centri anziani e asili nido

(ANSA)-ROMA,21GEN- Nasce a Milano Hospital Village: offrira' un servizio di assistenza e ricerca, ma sara' anche una struttura con servizi per i cittadini. Lo annuncia il Ministero della Salute. Il centro sara' dotato di centri diurni per gli anziani, asili nido, supermercato, internet cafe', palestre e piscine. Alla cerimonia di insediamento del CdA della Fondazione IRCCS Ospedale Maggiore Policlinico Mangiagalli e Regina Elena, interverra' il 24 gennaio il Ministro della salute Girolamo Sirchia.

http://www.ansa.it/main/notizie/awnp...1_3810123.html


Beh che ne pensate? Si parla sempre di riduzione dei costi sicuramente creare strutture del genere aiuterebeb a tale scopo dato che alcune funzioni servirebbero per tutte le aree e potrebbero esssere qundi centralizzate senza necessita' di creazione di doppioni.

[ildott]

Della fusione tra il Policlinico e gli I.C.P. Mangiagalli ho sentito parlare dal primo giorno in cui vi sono entrato da studente, 1 agosto 1980.
Che vi fossero due ospedali con competenze diverse separati da un muro, come fossero uno a Milano e l'altro a Torino, non aveva un senso logico.
Interessi economici li tenevano separati, interessi economici li hanno fatti unire.
Il Policlinico è ricco di proprietà immobiliari, era il centro delle donazioni milanesi prima dell'invenzione dell'Istituto dei Tumori (Nazionale, prima, almeno, le donazioni rimanevano nell'ambito del territorio, dopo sono diventate di proprietà statuale).
Gli ICP sono ricchi soprattutto di debiti pregressi, ma fanno 10000 parti, che servono al sostegno politico dell'immigrazione blandita e protetta, mentre la Lombardia vera è a crescita zero e si riempie di anziani.
Pur se separati, sono sempre stati, comunque, un Home Village.
Il supermercatino del Policlinico c'è stato per anni, e comunque oltre ad aver letto nel tempo le notizie sui giornali su dipendenti che approfittavano delle cucine o vedere di persona la scomparsa di ogni oggetto, dalla cancelleria alla carta igienica, è sempre stato un luogo dove si poteva reperire facilmente un servizio artigiano o anche merce rubata, quindi il supermarket non è una grande novità.
Entrambi i centri sono stati annientati dalla losca creazione della medicina privata convenzionata, utile a grattare gli ultimi soldi a favore di privati, che poi sono gli stessi che si ballano gli interessi pubblici.
Essenzialmente questi hanno distrutto le Chirurgie. Ostetricia, Pediatria e Clinica del Lavoro, I.C.P., sono sopravvissute perchè non interessavano al privato. Idem la Psichiatria del Policlinico, e poco altro, i medici sono scappati, e sono scappati i pazienti.
Meglio, sono rimasti gli irriducibili medici fiduciosi del pubblico, e chi non aveva le conoscenze per infilarsi nei nuovi ventri puliti del privato. I pochi sostituiti sono stati scelti ad arte tra gli scarti delle facoltà di medicina.
I pazienti normali, quelli che non spengono la sigaretta sui muri, per intenderci, sono scomparsi, attirati dalle sirene delle varie Human, I.E., ecc.; rimane una umanità colorita che trasforma ogni giorno via della Commenda in una strada di Calcutta.
Quindi, non dietro una logica di investimento sociale, ma nella visione di un grande affare nasce il contrastato accordo Sirchia-Formigoni, con ciascuno impegnato a tirare a sè la coperta. Presidente, l'ex-sindaco ed ex-ministro, pagato il purgatorio dell'implosione socialista, politici peggio delle arabe fenici, fenomeno tutto statuale. Un consiglio di amministrazione tutto a caselle, un uomo mio un uomo tuo, si salva solo un grande chirurgo, Policlinico, peccato che più che una fusione si riveli un'assorbimento e non ci sia nessuno da parte I.C.P. (perchè gli I.C.P., in quanto ora entità a carico comunione-liberazione, hanno voluto i loro tecnici di supporto alla loro compagnia operistica, dei medici I.C.P. non poteva fregargli di meno, delle anime deve occuparsi Dio mentre loro sono impegnati sui soldi.)
Quindi, che scommessa facciamo?
Potrà riprendere la giusta logica dell'ospedale pubblico in una società alla deriva turbo capitalistico comunista, o assistiamo all'ennesimo affare spartito all'interno di un sistema sociale ormai reso povero dal peso insensato del paese, dal carattere indegno degli abitanti, e dall'inserimento forzato di esseri umani strappati alle loro terre?

[massdestruction]

In Origine Postato da Amati75
Sanita': ospedale multiuso a Milano
L'Hospital Village, dotato di centri anziani e asili nido

(ANSA)-ROMA,21GEN- Nasce a Milano Hospital Village: offrira' un servizio di assistenza e ricerca, ma sara' anche una struttura con servizi per i cittadini. Lo annuncia il Ministero della Salute. Il centro sara' dotato di centri diurni per gli anziani, asili nido, supermercato, internet cafe', palestre e piscine. Alla cerimonia di insediamento del CdA della Fondazione IRCCS Ospedale Maggiore Policlinico Mangiagalli e Regina Elena, interverra' il 24 gennaio il Ministro della salute Girolamo Sirchia.

http://www.ansa.it/main/notizie/awnp...1_3810123.html


Beh che ne pensate? Si parla sempre di riduzione dei costi sicuramente creare strutture del genere aiuterebeb a tale scopo dato che alcune funzioni servirebbero per tutte le aree e potrebbero esssere qundi centralizzate senza necessita' di creazione di doppioni.

non entro in merito della operazione in particolare anche se sfrondate dal livore leghista,alcune cose dette da ildott,appaiono possibili.

La sanità ha dei costi molto elevati ed è sempre oscillata fra la centralizzazione e la rete territoriale.Le centralizzazioni possonofunzionare se fatte con criteri che guardano il miglioramento dei servizi.Invece hanno sempre tenuto conto delle clientele e dei partiti(anche in toscana)

Esistono servizi che in termini strettamente economici determinano solo una spesa.Il preonto soccorso la rianimazione la terapia intensiva e post intensiva l'ostertricia la terapia intensiva di neonatologia
NON esiste poi una separazione netta tra strutture pubbliche e private ,a parte la doppia presenza dei medici in entrambi ,ma un fatto molto pratico sanitario.

Tantissime strutture private di chirurgia e di ostericia ,non hanno autotnomia per la rianimazione per cui deve essere trasportato subito ,in caso di complicanze,nel più vicino ospedale pubblico

La troppa centralizzazione porta ad aggravi di spesa per la mancanza di filtro e perl'aggravio del trasporto in ambulanza

La forte lobby dei medici di famiglia ai quali tutto viene concesso,e che guadagnano il doppio del dirigente medico medio di I liv II liv(responsablile di struttura complessa Dati toscani)
molto spesso per scrivere supposte e antiuklcera,,fanno il resto

! parte