Dal guardasigilli primo passo verso un'azione disciplinare
I membri togati di sinistra chiedono al Csm di tutelare la collega
Castelli manda gli ispettori
La Forleo: "Decisione sofferta"
Il giudice: "Rispettata la legge, ho la coscienza a posto""


Il ministro della giustizia
Roberto Castelli

ROMA - Un giudice da punire secondo il ministro della Giustizia Roberto Castelli, una collega da tutelare secondo i membri togati di sinistra del Csm. Magistrati e guardasigilli continuano ad avere visioni diametralmente opposte anche sulla discussa sentenza che distinto tra guerriglia e terrorismo. Castelli, parlando a Radio Padania, ha annunciato: "Ho dato incarico ai miei ispettori di valutare se ci sia stata ignoranza o grave travisamento dei fatti". "Dopodiché - ha aggiunto - io mi riservo di avviare un'azione disciplinare nei confronti di questo magistrato se dovessero emergere dei fatti che ci portino verso questa strada". '

Poco prima dell'intervento radiofonico del ministro, i consiglieri togati di Palazzo dei Marescialli eletti nelle correnti di sinistra avevano denunciato invece come le reazioni alla sentenza sui militanti islamici si stessero trasformando da "legittima critica" in "attacchi alla persona", chiedendo quindi al Csm di intervenire a tutela della gup milanese.

Oggi sulla vicenda era intervenuta anche la stessa gup Clementina Forleo. "Sono serena - ha spiegato - E' stata una decisione sofferta ma ho osservato la legge e ho seguito la mia coscienza, come sempre in tutte le mie decisioni e per qualsiasi imputato".

Serenità, quella ostentata dal giudice Forleo, che secondo i togati di sinistra del Csm è messa a repentaglio da reazioni che "si sono trasfuse in attacchi alla persona e in denigrazione della funzione". Per questo nel documento presentato al Comitato di presidenza di Palazzo dei Marescialli i consiglieri di Magistratura Democratica e del Movimento per la Giustizia chiedono "l'apertura di una pratica" sugli attacchi rivolti nei confronti del magistrato "che consenta un approfondito esame della questione".


A firmare il documento sono in particolare i membri togati Ernesto Aghina, Paolo Arbasino, Maria Giuliana Civinini, Giuseppe Fici, Luigi Marini, Francesco Menditto, Giuseppe Salmè e Giovanni Salvi. A loro, nella solidarietà alla collega Forleo, si è unito idealmente anche il pm del processo contro gli islamici assolti Armando Spataro. "Pur non condividendo la sentenza - ha commentato il magistrato - intendo qui manifestare tutta la mia solidarietà al gup Clementina Forleo per i rozzi attacchi di cui è stata oggetto".


(25 gennaio 2005)