Gp a Roma, l'assessore milanese allo sport Rizzi: «Giù le mani da Monza» - Milano
IL SINDACO DELLA CITTÀ LOMBARDA: «CAPITALE PARASSITA»
Gp a Roma, l'assessore milanese allo sport
Rizzi: «Giù le mani da Monza»
Il Comune di Milano è proprietario del 50 per cento dell'Autodromo. «Non rinunciamo all'appuntamento»
Felipe Massa sulla pista di Monza (Ansa)MILANO — «Giù le mani dal gran premio di Monza»: sintetizza così Alan Rizzi, assessore allo Sport del Comune di Milano il suo commento alla notizia che Roma potrebbe avere un suo Gp. «Non ho nulla in contrario alla realizzazione di un Gran Premio a Roma, anzi sarebbe un lustro per l'Italia intera - ha spiegato Rizzi - ma vorrei avere la sicurezza e la garanzia che in nessun modo questo andrà ad inficiare il Gran Premio di Monza. Il Comune di Milano è proprietario del 50 per cento dell'Autodromo e non permetterebbe mai che Monza perdesse questo storico e tradizionale appuntamento». E per questo, l'assessore garantisce che Milano non esiterà, se sarà necessario, «a scendere in campo a fianco alla città di Monza per difendere la storia, la tradizione, il valore e l'internazionalità che questo gran premio porta non solo alla nostra regione ma a tutta l'Italia».
L'IRA DEL CAPOLUOGO BRIANZOLO - E mentre a Roma sono già pronti a brindare, la certezza è che nessuno in Formula 1 rinuncerebbe a uno dei circuiti più ricchi di fascino e la Ferrari, per esempio, è favorevole al progetto-Roma solo a condizio ne che si sommi a Monza. Nel capoluogo brianzolo, però, non si fidano. Il presidente del la provincia Dario Allevi (Pdl) spera nella bufala: «Que sta storia mi ha stu fato, bisogna prima capire se è vero» e mette le mani avanti, minacciando sul sito della provincia la «disobbedienza fiscale» se «verrà speso anche un solo euro dei soldi pubblici per tentare di scippare il nostro GP: siamo stufi - chiosa Allevi di essere cornuti e mazziati». Il sindaco Marco Ma riani (Lega) alza i to ni: «E’ l’ultimo atto di arroganza di una capitale parassita che da 2000 anni vi ve togliendo l’ossi geno alle altre città». E un «pool di politici, professionisti e semplici cittadini è già pronto a fermare l’ipotesi che si corra un gran premio di Formula 1 a Roma a colpi di «esposti e ricorsi a tutti i livelli». E’ quanto afferma Paolo Grimoldi, deputato della Lega Nord, di origini monzesi. «Apprendiamo con un certo stupore - scrive in una nota l’esponente del Carroccio - dalle parole del sindaco Alemanno che il Gp di Roma non solo non farà concorrenza a quello di Monza, ma sarà un’occasione di promozione. Ebbene, il sindaco sappia che da Monza fino alla sua stessa Roma è già al lavoro un pool di cittadini, politici, avvocati, associazioni e sportivi che farà di tutto per bloccare sul nascere la corsa intorno all’Eur».
UNO «SCIPPO» - Ma l’ira non è solo le ghista: un po’ tutti i politici lom bardi gridano allo scippo. Filip po Penati (Pd), in corsa per di ventare governatore, dice che «sarebbe un danno terribile se il Gp di Roma fosse pensato co me alternativa: anzi, sarebbe un vero e proprio crimine. Il go verno si impegni a mantenere il Gp d’Italia a Monza». E Roberto Formigoni, il presidente della Regione Lombardia si inserisce nella disputa difendendo i diritti dell'autodromo che sorge in terra da lui amministrata. Due, in particolare, i punti che il governatore ha inteso chiarire: intanto che «mai c'è stato un euro dello Stato in favore di Monza» e che, pertanto, altrettanto trattamento dovrebbe essere riservato ad un analogo in salsa romana; secondo, che la via per assicurarsi una tappa del campionato di F1 è da intendersi aperta qualora all'Italia spettassero due gran premi, mentre se «deve esistere un solo Gran Premio d'Italia questo deve essere a Monza». «Monza - ha detto Formigoni - ha quasi 90 anni, è il primo circuito chiuso costruito nella storia, non ha bisogno dello Stato, sta in piedi da solo: se ci sarà un solo posto per il Gran Premio d'Italia - ha concluso - che questo sia di Monza. Ne chiederò garanzia al Governo»
21 dicembre 2009