Fuori i Radicali dalla CDL, fuori il loro nichilismo etico!

[tatrat4d]

Per dire, io voterei al maggioritario un candidato della cdl (vista la mia zona d'azione elettorale solo al fine dello scorporo ), se questo fosse, chessò, dell'UDC. A patto che il programma sia condiviso, mica mi sarebbe richiesto iscrivermi al partito di Follini e Giovanardi, cosa che dubito farei di mia spontanea volontà.

[Ronald]

In origine postato da tatrat4d
Io invece sarei favorevole. Non li voto perchè, oltre a non condividerne alcune battaglie (indulto e amnistia, opposizione al 41 bis, in parte la posizione sulla droga, la giuridicizzazione della politica int.le) non ne posso soffrire il metodo politico. Di sicuro in caso di loro convergenza voterei CDL con più gusto di quanto possa fare adesso (cosa che faccio più che altro per scarso apprezzamento del csx): sui temi economici, sul piano istituzionale, sui temi di coscienza e, last but not least, sull'abolizione del finanziamento pubblico della politica li apprezzo spesso maggiormente rispetto al governo.

Sottoscrivo.
In un sistema bipolare , per un partito come i radicali è naturale cercare un'alleanza con la Casa delle Libertà.

Nei radicali c'è solo Capezzone che ha una voglia matta di entrare nella CDL gli altri sono tutti a sinistra e il cuore dei radicali ha sempre battuto a sinistra

Ormai è fatta, sono nella GAD , spero però che la si smetta con le manfrine che si protraggono fino all'ultimo giorno utile per presentare le liste.

Crescono le adesioni all'appello Gad per i radicali
Altre 17 firme sono state raccolte. Giulietti si spinge oltre: candiderei Emma Bonino all'Authority tlc


• da L'Unità del 27 gennaio 2005, pag. 2


ROMA Un accordo elettorale alle regionali e alle politiche tra radicali e Gad? Ieri ne hanno parlato Franco Marini e Marco Pannella. «C'è un lavorio in corso dice Natale D'Amico, senatore prodiano della Margherita, tra i firmatari dell'appello pubblicato dall'Unità. Non mi risultano difficoltà. E comunque, se emergessero, escludo con assoluta certezza che possano venire da Prodi». In mattinata se ne era discusso a Radio Radicale: con il direttore dell'emittente, Bordin, anche il direttore dell'Unità Furio Colombo, quello del Riformista Polito, Telese del Giornale e Marco Pannella. «L'arco delle firme dei parlamentari del centrosinistra è molto vasto ha detto Colombo va da Folena a Maccanico, da Bianco a Grillini, a Turci, a Giulietti. Segno in molti ci si è accorti che c'è una novità all'orizzonte. Anche perchè con i radicali il centrosinistra condivide molte battaglie e molti valori: dalla libertà di ricerca scientifica alle posizioni sulla bioetica, da questioni di coscienza fino a quella concezione del diritto ad una vita libera e rispettata che sottende alle antiche campagne sul divorzio e sull'aborto. E anche sulla politica estera ci sono battaglie comuni: per esempio su come evitare la guerra in Iraq. La memoria di questi valori, di queste battaglie, non è andata perduta. E può arricchire lo schieramento del centrosinistra in cui mi identifico».

All'appello dei ventinove parlamentari se ne sono aggiunti, ieri, altri ancora, Cesare Salvi. Marco Boato, Paolo Cento, Loredana De Petris, Marisa Abbondanzieri, Nuccio Jovene, Esterino Montino, Beatrice Magnolfi, Giovanni Lolli, Stefano Passigli, Roberto Giachetti, Marco Susini, Renato Galeazzi, Angelo Quartiani, Claudio Franci, Alberto Fluvi. Anche Luciana Sbarbati, leader dei Repubblicani europei, aderisce «con convinzione" all'appello perché la cultura radicale «è portatrice di semi di modernizzazione vera, senza paraocchi» «Ho sempre sostenuto che la cultura e gli esponenti radicali sono un patrimonio importante della nostra cultura democratica dice Enzo Bianco, Dl - la loro collocazione nella destra italiana sarebbe innaturale. E’ possibile un accordo tecnico per le regionali, oppure un accordo politico, conclude Bianco. Accordi di programma, suggerisce Alfonso Pecoraro Scanio, presidente dei verdi, "soprattutto sui diritti civili, sui temi internazionali, sui diritti umani. Anche perchè, al di là delle scelte e delle differenze che su alcuni punti sono notevoli, penso al tema della guerra in Iraq, c’è però un 90% di temi di diritti civili e di battaglie di liberta sui quali ci può essere convergenza. Noi verdi saremmo disposti ad ospitare nelle nostre liste quei radicali legati alla tradizione del socialismo libertario». Giuseppe Giulietti lancia formalmente la proposta di candidare Emma Bonino alla presidenza dell'Autorità delle Comunicazioni: «Conosce il tema delle liberalizzazioni, non è sul libro paga di nessuna azienda, sarebbe scomoda per tutti, perché sarebbe garante del diritto di tutti». Quanto all'accordo elettorale, “penso che una coalizione che va da Mastella a Di Pietro a Bertinotto non possa che aprire un grande tavolo con la tradizione dei Radicali italiani e discutere nel merito per trovare un accordo in modo chiaro su alcuni punti”.

[LIBERAMENTE]

In origine postato da Manuel
Nei radicali c'è solo Capezzone che ha una voglia matta di entrare nella CDL gli altri sono tutti a sinistra e il cuore dei radicali ha sempre battuto a sinistra

Ci sarebbe anche un certo Benedetto Della Vedova. In ogni modo è vero che tanti radicali sono sinistri, ma in mezzo ai radicali ci sono molti liberali e libertari che non si vergognano a definirsi di centrodestra.
Io ovviamente sono favorevole ad un'accordo elettorale con loro.

[Mr. Hyde]

In origine postato da LIBERAMENTE
Ci sarebbe anche un certo Benedetto Della Vedova. In ogni modo è vero che tanti radicali sono sinistri, ma in mezzo ai radicali ci sono molti liberali e libertari che non si vergognano a definirsi di centrodestra.
Io ovviamente sono favorevole ad un'accordo elettorale con loro.

Pure io.
Battere la sinistra (ed i comunisti che si portano addosso) e' un DOVERE.

Inoltre i radicali libertari hanno idee in campo economico (liberta'e responsabilita' agli individui) che mi stan simpatiche

[dexter (POL)]

ALCUNE idee dei radicali sono buone, ALTRE (aborto, omosex...) sono del tutto inaccettabili.
Nell'insieme io li terrei fuori dalla CdL.

Berlusconi continua ad inseguire l'accordo con i radicali, anche oggi li ha citati, nell'ultimo periodo stranamente la TV pubblica riporta sempre le inziative di Capezzone e soci... mi sembra che l'accordo CDL-Radicali sia ormai realtà ....

[tatrat4d]

In origine postato da Manuel
Berlusconi continua ad inseguire l'accordo con i radicali, anche oggi li ha citati, nell'ultimo periodo stranamente la TV pubblica riporta sempre le inziative di Capezzone e soci... mi sembra che l'accordo CDL-Radicali sia ormai realtà ....

Lo spero ma non credo ancora. Onestamente io immagino che il bacino di elettori radicali (2-3 %) sia in maggior parte orientato verso un accordo con la CDL. Almeno questo fanno pensare i due sondaggi fatti finora, e l'esperienza del 2000, quando l'accordo saltò in extremis, e l'8% radicale delle europee sparì dal giorno alla notte (anche perchè si fece sapere che Pannella avesse concluso con D'Alema).
Questo credo lo sappiano sia Pannella e Capezzone che la CDL, per cui i primi alzano il prezzo flirtando a manca, mentre Berlusconi e alleati stanno sul vago, sapendo che il piano che porta i radicali nell'orbita della maggioranza è cmq. in discesa (anche se si accordassero con la Gad, secondo me porterebbero in dote meno voti che in caso di scelta opposta).
Il problema è che se Berlusconi vuole stravincere e farli strisciare davanti a sè quelli lo gabbano, e piuttosto tornano al loro beato (e inutile) 2% e all'esilio istituzionale.
Bisogna prenderli sul serio secondo me, a partire dal problema di legalità elettorale che hanno posto: per strumenatale che possa essere, costituisce cmq. una vergonga che sarebbe meglio non ripetere.

[benelos]

Regionali: Alemanno, non inseguiamo Radicali che devono chiedere scusa e permesso


Roma, 30 gen. (Adnkronos) - ''Quella dei radicali e' una contro crociata in favore del consumismo della vita e della riduzione dell'embrione a elemento di mercato. Io capisco l'attenzione nei loro riguardi, ma i radicali devono prima chiedere scusa e permesso''. Lo ha detto, in riferimento alle ipotesi di alleanza della Cdl con il Partito radicale alle prossime elezioni, il ministro delle Politiche agricole e vicepresidente di An, Gianni Alemanno, durante il suo intervento al Palazzo dei Congressi in occasione del decennale di Alleanza nazionale.