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    Secondo il calendario tradizionale, oggi, dopo l'ottava di Pasqua, cade la festa dell'Annunciazione del Signore.

    Aug.

    Philippe de Champaigne, Annunciazione, XVII sec., Caen

  2. #42
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    Lightbulb Re: 25 marzo - Annunciazione della Beata Vergine Maria

    25 MARZO 2017: SABATO DELLA TERZA SETTIMANA DI QUARESIMA, ANNUNCIAZIONE DELLA VERGINE SANTISSIMA…




    Guéranger, L'anno liturgico - Sabato della Terza Settimana di Quaresima
    http://www.unavoce-ve.it/pg-quaresima-sab3.htm

    Guéranger, L'anno liturgico - 25 marzo. Annunciazione della Vergine Santissima

    http://www.unavoce-ve.it/pg-25mar.htm




    SS. Annunziata - Sodalitium
    http://www.sodalitium.biz/ss-annunziata/
    “25 marzo, festa dell’Annuncio della Divina Incarnazione alla B. V. Maria.

    Con tutto l’amore e la fiducia di un figlio verso la Madre sua, io vengo tuoi piedi, o SS. Vergine Annunziata, per impetrare il tuo soccorso. L’Arcangelo Gabriele, pieno di sacra riverenza, ti rivolse le parole: Io ti saluto, o Maria: ed io ripetendole tutto l’affetto del mio cuore, intendo di far memoria di quell’istante ineffabile in cui divenisti Madre di Dio, e per questo ricordo, così grande e soave per tutti i redenti, io ti scongiuro ad aver pietà di me e d’impetrarmi dal Figlio tuo le grazie di cui ho tanto bisogno.
    È vero, io non merito il tuo soccorso, perché troppo fui sconosciente al mio Dio; ma tu, o Vergine potentissima, impetrami il perdono delle mie colpe e con esso l’aiuto che mi è necessario per sorgere dallo stato di abbattimento e di angustia in cui mi trovo. Per l’amore che porti al tuo Gesù, per l’amore che porti all’anima mia, non mi abbandonare, o pietosissima Madre, e fa’; che i gemiti della mia preghiera si cambino ben presto in inno di lode e di ringraziamento per il soccorso ottenuto. Così sia.”




    https://www.sursumcorda.cloud/
    “Carlo Di Pietro - Sursum Corda
    https://www.facebook.com/CdpSursumCorda/?fref=nf
    Preghiera al Santo del giorno.

    In nómine Patris
    et Fílii
    et Spíritus Sancti.
    Amen.

    Eterno Padre, intendo onorare santa Dula, serva di un soldato, la quale, uccisa per aver voluto conservare la castità, meritò la corona del martirio. Vi rendo grazie per tutte le grazie che Voi le avete elargito. Vi prego di accrescere la grazia nella mia anima per i meriti di questa santa Vergine, ed a lei affido la fine della mia vita tramite questa speciale preghiera, così che per virtù della Vostra bontà e promessa, santa Dula casta possa essere mia avvocata e provvedere tutto ciò che è necessario in quell'ora. Così sia.
    #sdgcdpr”



    Ligue Saint Amédée
    “Intransigeants sur la doctrine ; charitables dans l'évangélisation [Non Una Cum].”
    https://www.facebook.com/SaintAmedee/?fref=nf
    “25 Mars : Annonciation de la Sainte Vierge.”





    https://www.radiospada.org/2017/03/d...-m-de-liguori/
    "Dell’Annunciazione di Maria [da ‘Le Glorie di Maria’ di S. Alfonso M. de’ Liguori]"
    https://www.radiospada.org/tag/vergine-maria/
    https://www.radiospada.org/tag/devozione-mariana/


    http://radiospada.org/
    https://www.facebook.com/radiospadasocial/?fref=nf

    “25 MARZO 2017: ANNUNCIAZIONE DELLA VERGINE SANTISSIMA.

    Gloria di questo giorno.
    È grande questo giorno negli annali dell'umanità ed anche davanti a Dio, essendo l'anniversario del più solenne avvenimento di tutti i tempi. Il Verbo divino, per il quale il Padre creò il mondo, s'è fatto carne nel seno d'una Vergine ed è venuto ad abitare in mezzo a noi (Gv 1, 14). Adoriamo le grandezze del Figlio di Dio che si umilia, rendiamo grazie al Padre che ha amato il mondo sino a dargli il suo Figlio Unigenito (ivi 3,16), ed allo Spirito Santo che con la sua onnipotente virtù opera un sì profondo mistero. Ecco che sin da questo tempo di penitenza noi preludiamo alle gioie del Natale; ancora nove mesi, e l'Emmanuele oggi concepito nascerà in Betlemme, ed i cori angelici c'inviteranno a salutare questo nuovo mistero.
    La promessa del Redentore.
    Nella settimana di Settuagesima meditammo la caduta dei nostri progenitori e udimmo la voce di Dio tuonare la triplice sentenza, contro il serpente, la donna e l'uomo. Però, una speranza fece luce nella nostra anima e, nel mezzo degli anatemi, una divina promessa brillò come un faro di salvezza: il Signore sdegnato disse all'infernal serpente che un giorno la sua superba testa sarebbe schiacciata, e che sarebbe stato il piede d'una donna a colpirlo terribilmente.
    Il suo adempimento.
    Ed ecco giunto il momento in cui il Signore realizzerà l'antica promessa. Per millenni il mondo aveva atteso; e nonostante le fitte tenebre e le iniquità, tale speranza non svanì. Col succedersi dei secoli, la misericordia divina moltiplicò i miracoli, le profezie, le figure, per rinnovare il patto che si degnò stringere con l'umanità. Si vide scorrere il sangue del Messia da Adamo a Noè, da Sem ad Abramo, Isacco e Giacobbe, da David e Salomone a Gioacchino; ed ora, nelle vene della figlia di Gioacchino, Maria.
    Maria è la donna per la quale sarà tolta la maledizione che pesava sulla nostra stirpe. Il Signore, facendola immacolata, decretò un'inconciliabile inimicizia fra lei e il serpente; ed è proprio oggi, che questa figlia di Eva riparerà la caduta della madre sua, rialzerà il suo sesso dall'abbassamento in cui era piombato, e coopererà direttamente ed efficacemente alla vittoria che il Figlio di Dio in persona riporterà sul nemico della sua gloria e del genere umano.
    L'Annunciazione.
    La tradizione ha segnalato alla santa Chiesa la data del 25 Marzo, come il giorno che vide il compimento di questo mistero (sant'Agostino, La Trinità, l. 4, c. 5).
    Maria se ne stava sola nel raccoglimento della preghiera, quando vide apparirle l'Arcangelo disceso dal cielo per chiederne il consenso nel nome della SS. Trinità. Ascoltiamo il dialogo fra l'Angelo e la Vergine, e nello stesso tempo riportiamoci col pensiero ai primordi del mondo. Un Vescovo martire del II secolo, sant'Ireneo, eco fedele dell'insegnamento degli Apostoli, ci fa paragonare questa grande scena a quella che avvenne nel paradiso terrestre (Contro le eresie, l. 5, c. 19).
    Nel Paradiso terrestre.
    Nel giardino di delizie si trova una vergine alla presenza d'un angelo, col quale ella discorre. Pure a Nazaret una vergine è interpellata da un angelo, col quale pure ritesse un dialogo; ma l'angelo del paradiso terrestre è uno spirito tenebroso, mentre quello di Nazaret è uno spirito di luce. Nei due incontri è sempre l'angelo a iniziare il discorso. "Perché, dice lo spirito maledetto alla prima donna, perché Dio vi ha comandato di non mangiare del frutto di tutte le piante del paradiso?" Vedi come già si nota, nell'impazienza di questa domanda, la provocazione al male, il disprezzo, l'odio verso la debole creatura nella quale Satana perseguita l'immagine di Dio!
    A Nazaret.
    Guardate invece l'angelo di luce, con quale dolcezza e con quale pace s'avvicina alla novella Eva! con quale rispetto riverisce questa umana creatura! "Ave, o piena di grazia ! Il Signore è con te, tu sei benedetta fra tutte le donne". Chi non sente nell'accento celeste di tali parole respirare pace e dignità! Ma continuiamo a seguire l'accostamento.
    Eva.
    La donna dell'Eden, imprudente, ascolta la voce del seduttore ed è sollecita nel rispondergli. La curiosità la spinge a prolungare la conversazione con lui, che l'istiga a scrutare i segreti di Dio, senza affatto diffidare del serpente che le parla; fra poco, però, si vergognerà al cospetto di Dio.
    Maria.
    Maria ascolta le parole di Gabriele; ma questa Vergine, prudentissima, come l'elogia la Chiesa, rimane silenziosa, chiedendo a se stessa donde possano provenire le lodi di cui è fatta oggetto. La più pura, la più umile delle vergini teme le lusinghe; e il celeste messaggero non sentirà da lei una parola, che non riguardi la sua missione durante il colloquio. "Non temere, o Maria, egli risponde alla novella Eva, perché hai trovato grazia presso Dio; ecco, concepirai nel seno e partorirai un figlio, e gli porrai nome Gesù. Questi sarà grande e sarà chiamato Figlio dell'Altissimo; e il Signore Dio gli darà il trono di David suo padre; e regnerà in eterno sulla casa di Giacobbe; e il suo regno non avrà mai fine". Quali magnifiche promesse venute dal cielo da parte di Dio! quale oggetto più degno d'una nobile ambizione d'una figlia di Giuda, che sa di quale gloria sarà circondata la madre del Messia! Però Maria non è per niente tentata da sì grande onore. Ella ha per sempre consacrata la sua verginità al Signore, per essere più strettamente unita a lui nell'amore; la più gloriosa mèta ch'ella potrebbe raggiungere violando questo sacro voto, non riesce a smuovere la sua anima: "Come avverrà questo, ella risponde all'Angelo, se io non conosco uomo?".
    Eva.
    La prima Eva non mostra uguale calma e disinteressamento. Non appena l'angelo perverso la rassicura che può benissimo violare, senza timore di morire, il precetto del divino benefattore, e che il premio della disobbedienza consisterà nell'entrare a far parte, con la scienza, alla stessa divinità, ecco che ne rimane soggiogata. L'amore di se stessa le ha fatto in un istante dimenticare il dovere e la riconoscenza; e sarà felice di liberarsi al più presto dal duplice vincolo che le pesa.
    Maria.
    Così si mostra la donna che ci mandò alla rovina. Ma quanto differente ci appare l'altra che ci doveva salvare! La prima, crudele verso la posterità, si preoccupa unicamente di se stessa; la seconda, dimentica se stessa, riflettendo ai diritti che Dio ha su di lei. Rapito l'Angelo da tale fedeltà, finisce di svelare il disegno divino: "Lo Spirito Santo scenderà in te e la potenza dell'Altissimo ti adombrerà, per questo il Santo che nascerà da te sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, ha concepito anche lei un figlio nella sua vecchiaia, ed è già nel sesto mese, lei ch'era detta sterile; ché niente è impossibile presso Dio". A questo punto l'Angelo ha terminato il suo discorso ed attende in silenzio la decisione della Vergine di Nazaret.
    La disobbedienza di Eva.
    Portiamo ora lo sguardo sulla vergine dell'Eden. Appena lo spirito infernale ha finito di parlare, essa guarda con concupiscenza il frutto proibito, perché aspira all'indipendenza cui la metterà in possesso quel frutto sì piacevole. Con mano disobbediente s'avvicina a coglierlo; lo prende e lo porta avidamente alla bocca; e nel medesimo istante la morte s'impossessa di lei: morte dell'anima, per il peccato che estingue il lume della vita; morte del corpo che, separato dal principio dell'immortalità, diventa così oggetto di vergogna e di confusione, sino a che si dissolverà in polvere.
    L'obbedienza di Maria.
    Ma distogliamo lo sguardo dal triste spettacolo, e ritorniamo a Nazaret. Maria, nelle ultime parole dell'Angelo, vede manifesto il volere divino. Infatti la rassicura che, mentre le è riservata la gioia di essere la Madre di un Dio, serberà la sua verginità. Allora Maria s'inchina in una perfetta obbedienza, ed al celeste inviato risponde: "Ecco l'ancella del Signore: si faccia di me secondo la tua parola".
    Così, l'obbedienza della seconda donna ripara la disobbedienza della prima, avendo la Vergine di Nazaret detto nient'altro che questo: avvenga dunque, FIAT che il Figlio eterno di Dio, che secondo il decreto divino aspettava la mia parola, si faccia presente, per opera dello Spirito Santo, nel mio seno, e cominci la sua vita umana. Una Vergine diventa Madre, e Madre d'un Dio; ed è l'abbandono di questa Vergine alla somma volontà che la rende feconda, per la virtù dello Spirito Santo. Mistero sublime che stabilisce relazioni di figlio e di madre tra il Verbo eterno ed una creatura, e mette in possesso dell'Onnipotente uno strumento degno di assicurargli il trionfo contro lo spirito maligno, che con la sua audacia e perfidia sembrava aver prevalso fino allora contro il piano divino!
    La sconfitta di Satana.
    Non vi fu mai sconfitta più umiliante e completa di quella di Satana in questo giorno. Il piede della donna, che gli offrì una sì facile vittoria, grava con tutto il suo peso sulla superba testa che gli schiaccia. Ed Eva in questa figlia si risolleva a schiacciare il serpente. Dio non ha preferito l'uomo per tale vendetta, perché in tal caso l'umiliazione di Satana non sarebbe stata così profonda; contro un tal nemico il Signore dirige la prima preda dell'inferno, la vittima più debole e più indifesa. In premio di sì glorioso trionfo, una donna d'ora innanzi regnerà, non solo sugli angeli ribelli, ma su tutto il genere umano, anzi su tutti i cori degli Spiriti celesti. Dall'eccelso suo trono, Maria Madre di Dio domina sopra l'intera creazione; negli abissi infernali, invano Satana ruggirà nella sua eterna disperazione, pensando al danno che si fece nell'attaccare per primo un essere fragile e credulo, che Dio ha bellamente vendicato; e nelle altissime sfere, i Cherubini e i Serafini alzeranno lo sguardo a Maria, in attesa d'un sorriso e per gloriarsi d'eseguire i minimi desideri della Madre di Dio e degli uomini.
    La salvezza dell' umanità.
    Pertanto, strappati al morso del maledetto serpente per l'obbedienza di Maria, noi figli di questa umanità salutiamo oggi l'aurora della nostra liberazione; e, usando le stesse parole del cantico di Debora, tipo di Maria vincitrice, che canta il proprio trionfo sui nemici del popolo santo, diciamo: "Vennero meno i forti d'Israele e stettero inermi, finché non sorse Debora, finché non sorse una madre in Israele. Il Signore ha inaugurato nuove guerre ed ha rovesciato le porte dei nemici" (Gdt 5,7-8). Prestiamo l'orecchio ad ascoltare nei passati secoli, la voce d'un'altra vittoriosa donna, Giuditta, che canta a sua volta: "Lodate il Signore Dio nostro, il quale non ha abbandonato coloro che hanno sperato in lui, e per mezzo di me sua serva ha compiuta la sua misericordia, da lui promessa alla casa di Israele, e in questa notte con la mia mano ha ucciso il nemico del suo popolo. È il Signore onnipotente che l'ha colpito dandolo in mano d'una donna che l'ha trafitto" (Gdt 13,17-18; 16,7).
    MESSA
    I canti del Sacrificio sono presi in gran parte dalla Chiesa dal Salmo 44, che celebra l'unione dello Sposo e della Sposa.
    EPISTOLA (Is 7,10-15). - In quei giorni: il Signore parlò ad Acaz, e disse: Domanda un segno al Signore Dio tuo, nel profondo dell'inferno o nell'altezza dei cieli. Ma Acaz disse: Non chiederò e non tenterò il Signore. Allora (Isaia) disse: Udite adunque, o casa di David: È forse poco per voi essere molesti agli uomini, voi che siete molesti anche al mio Dio? Per questo il Signore stesso vi darà il segno: ecco, la Vergine concepirà e partorirà un figlio, che sarà chiamato Emmanuele. Egli si ciberà di burro e di miele, affinché sappia rigettare il male e scegliere il bene.
    La pienezza dei tempi è arrivata, e l'antica tradizione radicata in tutti i popoli, che una vergine sarebbe divenuta madre, oggi, con questo mistero, ha il suo compimento. Riveriamo la potenza del Signore e la fedeltà alle sue promesse. L'autore della natura sospende e sue leggi ed agisce con suo diretto intervento:, in questa stessa creatura si uniscono la verginità e la maternità. Ma se una Vergine partorisce, non può partorire che un Dio: ed il figlio di Maria si chiamerà l'Emmanuele, cioè Dio con noi.
    Dio con noi.
    Adoriamo nel carcere della volontaria infermità l'invisibile Creatore del mondo fatto visibile, il quale vuole che d'ora innanzi ogni creatura confessi non solo la sua infinita grandezza, ma anche la vera natura umana che si degna assumere per salvarci. Cominciando da questo momento, egli ben si può dire il Figlio dell'Uomo. Per nove mesi abiterà nel seno materno, alla stregua degli altri bambini; come loro, dopo la nascita, succhierà il latte ed il miele, santificando così tutte le età dell'uomo. Egli è l'uomo nuovo venuto dal cielo per redimere l'antico. Senza nulla perdere della propria divinità, subisce tutte le condizioni del nostro essere infermo e limitato, per farci poi partecipi della sua natura divina (2Pt 1,4).
    VANGELO (Lc 1,26-38). - In quel tempo: L'Angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea detta Nazaret, ad una Vergine sposata ad un uomo della casa di David, di nome Giuseppe, e la vergine si chiamava Maria. Ed entrato da lei l'Angelo disse: Salute, o piena di grazia: il Signore è teco! Benedetta tu fra le donne! Ed essa turbata a queste parole pensava che specie di saluto fosse quello. E l'Angelo le disse: Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio: ecco, tu concepirai nel seno e partorirai un figlio, e gli porrai nome Gesù. Questi sarà grande, sarà chiamato figlio dell'Altissimo; e il Signore Dio gli darà il trono di David suo padre; e regnerà in eterno sulla casa di Giacobbe; e il suo regno non avrà mai fine. Allora Maria disse all'Angelo: Come avverrà questo, se io non conosco uomo? E l'Angelo rispose: Lo Spirito Santo scenderà in te e la potenza dell'Altissimo ti adombrerà: per questo il santo che da te nascerà sarà chiamato figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, ha concepito anche lei un figlio nella sua vecchiaia, ed è già nel sesto mese, lei ch'era detta sterile; perché nulla è impossibile davanti a Dio. E Maria disse: Ecco l'ancella del Signore: si faccia di me secondo la tua parola.
    Azione di grazie.
    Con queste ultime parole, o Maria, fu decretata la nostra sorte. Voi accondiscendete al desiderio del Cielo: ed ecco che il vostro assenso garantisce la nostra salvezza. O Vergine! O Madre! O benedetta fra le donne, accogliete, insieme agli omaggi degli Angeli, le azioni di grazie, di tutto il genere umano. Per mezzo vostro siamo salvi dalla rovina, in voi è redenta la nostra natura, perché siete il trofeo della vittoria dell'uomo sul suo nemico.
    Rallegrati, o Adamo, nostro padre, ma sopra tutto trionfa tu, o Eva, madre nostra! voi che, genitori di tutti noi, foste anche per tutti noi autori di morte, omicidi della vostra progenie prima di diventarne padri.
    Ora consolatevi di questa nobile figlia che vi è stata data; tu specialmente, o Eva! Cessa i tuoi lamenti: da te, all'inizio, uscì il male, e da te, d'allora sino ad oggi, fu contagiato tutto il tuo sesso; ma ecco giunto il momento che l'obbrobrio scomparirà e l'uomo non avrà più ragione di piangere a causa della donna.
    Un giorno, cercando di giustificare la propria colpa, l'uomo prontamente fece cadere su di lei un'accusa crudele: La donna che mi desti per compagna mi ha dato il frutto ed io ne ho mangiato. O Eva, va' dunque a Maria; rifugiati nella tua figlia, o madre. La figlia risponderà per la madre, è lei che ne cancellerà la vergogna, lei che per la madre offrirà soddisfazione al padre; poiché, se per la donna l'uomo cadde, solo per la donna potrà rialzarsi.
    Che dicevi allora, o Adamo? La donna che mi desti per compagna mi ha dato il frutto ed io ne ho mangiato. Malvage parole, che accrescono il tuo peccato e non lo cancellano. Ma la Sapienza divina ha vinto la tua malizia, attingendo nel tesoro della sua inesauribile bontà il mezzo per procurarti il perdono che aveva cercato di meritarti nel darti l'occasione di rispondere convenientemente alla domanda che ti faceva.
    Tu avrai una donna in cambio d'una donna: una donna prudente per una donna stolta, una donna umile per una donna superba, una donna che invece di un frutto di morte ti darà l'alimento di vita, che invece di un cibo avvelenato produrrà per te il frutto dell'eterne delizie. Cambia dunque in parole riconoscenti la tua ingiusta accusa, dicendo ora: Signore, la donna che m'hai data per compagna mi ha dato il frutto dell'albero della vita, ed io ne ho mangiato; e un frutto soave alla mia bocca, perché con esso m'avete ridata la vita (san Bernardo, 2a Omelia sul Missus est).
    L'Angelus.
    Non chiuderemo questa giornata senza ricordare e raccomandare la pia e salutare istituzione che la cristianità solennizza giornalmente in ogni paese cattolico, in onore del mistero dell'Incarnazione e della divina maternità di Maria. Tre volte al giorno, al mattino, a mezzogiorno e alla sera, si ode la campana e i fedeli, all'invito di quel suono si uniscono all'Angelo Gabriele per salutare la Vergine Maria e glorificare il momento in cui lo stesso Figlio di Dio si compiacque assumere umana carne in lei.
    Dall'Incarnazione del Verbo il nome suo è echeggiato nel mondo intero. Dall'Oriente all'Occidente è grande il nome del Signore; ma è pur grande il nome di Maria sua Madre. Da qui il bisogno del ringraziamento quotidiano per il mistero dell'Annunciazione, in cui agli uomini fu dato il Figlio di Dio. Troviamo traccia di questa pratica nel XIV secolo, quando Giovanni XXII apre il tesoro delle indulgenze a favore dei fedeli che reciteranno l'Ave Maria, la sera, al suono della campana che ricorda loro la Madre di Dio.
    Nel XV secolo sant'Antonino c'informa nella sua Somma che il suono delle campane si faceva, allora, mattina e sera nella Toscana. Solo nel XVI secolo troviamo in un documento francese citato da Mabillon il suono delle campane a mezzogiorno, che si aggiunge a quello dell'aurora e del tramonto. Fu così che Leone X approvò tale devozione, nel 1513, per l'abbazia di Saint-Germain des Près, a Parigi.
    D'allora in poi l'intera cristianità la tenne in onore con tutte le sue modifiche; i Papi moltiplicarono le indulgenze; dopo quelle di Giovanni XXII e di Leone X, nel XVIII secolo furono emanate quelle di Benedetto XIII; ed ebbe tale importanza la pratica, che a Roma, durante l'anno giubilare, in cui tutte le indulgenze eccetto quelle del pellegrinaggio a Roma, rimangono sospese, stabilì che le tre salutazioni che si suonano in onore di Maria, avrebbero dovuto continuare ad invitare i fedeli a glorificare insieme il Verbo fatto carne.
    Quanto a Maria, lo Spirito Santo aveva già preannunciati i tre termini della pia pratica, esortandoci a celebrarla soave "come l'aurora" al suo sorgere, splendente "come il sole" nel suo meriggio e bella "come la luna" nel suo riflesso argenteo.
    Preghiera all'Emmanuele.
    O Emmanuele, Dio con noi, "voi voleste redimere l'uomo, e per questo veniste dal cielo ad incarnarvi nel seno d'una Vergine"; ebbene, oggi il genere umano saluta il vostro avvento. Verbo eterno del Padre, dunque a voi non bastò trarre l'uomo dal nulla con la vostra potenza; nella vostra inesauribile bontà voi volete anche raggiungerlo nell'abisso di degradazione in cui è piombato. A causa del peccato l'uomo era caduto al di sotto di se stesso; e voi, per farlo risalire ai divini destini per i quali l'avevate creato, veniste in persona a rivestire la sua sostanza per elevarlo fino a voi. Nella vostra persona, oggi ed in eterno, Dio si fece uomo, e l'uomo divenne Dio. Per adempiere le promesse della Cantica, voi vi uniste all'umana natura, e celebraste le vostre nozze nel seno verginale della figlia di David. O annichilamento incomprensibile! o gloria inenarrabile! Il Figlio di Dio s'è annientato, e il figlio dell'uomo glorificato. A tal punto ci avete amato, o Verbo divino, ed il vostro amore ha trionfato della nostra miseria. Lasciaste gli angeli ribelli nell'abisso scavato dalla loro superbia, e nella vostra pietà vi fermaste in mezzo a noi. E non con un solo sguardo misericordioso voi ci salvaste, ma venendo su questa terra di peccato a prendere la forma di schiavo (Fil 2,7), e cominciando una vita di umiliazioni e di dolori. O Verbo incarnato, che venite per salvarci e non per giudicarci (Gv 12,47), noi vi adoriamo, vi ingraziamo, vi amiamo: fateci degni di tutto ciò che il vostro amore vi mosse a fare per noi.
    A Maria.
    Vi salutiamo, o Maria, piena di grazia, in questo giorno in cui vi allietate dell'onore che vi fu attribuito. L'incomparabile vostra purezza, attirò gli sguardi del sommo Creatore di tutte le cose, e la vostra umiltà lo fece venire nel vostro seno; la sua presenza accresce la santità della vostra anima e la purità del vostro corpo. Con quali delizie sentite il Figlio di Dio vivere della vostra vita e prendere dalla vostra sostanza il nuovo essere cui si unisce per nostro amore! Ecco, è già stretto fra voi e lui il legame noto soltanto a voi: è il vostro Creatore, e voi ne siete la madre; è il vostro Figlio, e voi siete una sua creatura.
    Davanti a lui si piega ogni ginocchio, o Maria! perché è Dio del cielo e della terra; ma pure ogni creatura s'inchina davanti a voi, perché lo portaste nel vostro seno e lo allattaste; sola fra tutti gli esseri, voi potete chiamarlo, come il Padre celeste: "Mio figlio!". O donna incomparabile, voi siete lo sforzo supremo della potenza divina: accogliete dunque l'umile sottomissione del genere umano, che si gloria di voi più che gli stessi Angeli, perché avete il suo stesso sangue e la medesima natura.
    O novella Eva, figlia dell'antica, senza peccato! per la vostra obbedienza ai divini decreti salvaste la vostra madre e tutta la sua figliolanza, ridando l'innocenza perduta al padre vostro ed all'intera sua famiglia. Il Signore che portate ci assicura tutti questi beni, ed è per voi che noi lo possiamo avere; senza di lui noi rimarremmo nella morte, e senza di voi egli non potrebbe riscattarci, perché in voi attinge il sangue prezioso che ne sarà il pegno. La sua potenza protesse la vostra purezza nell'istante dell'Immacolata concezione, nella quale si formò il sangue di un Dio per la perfetta unione fra la natura divina con quella umana.
    Oggi, o Maria, si compie la divina profezia dopo l'errore: "Porrò inimicizia fra la donna e il serpente". Finora gli uomini temevano il demonio e, nel loro traviamento, erigevano ovunque altari in suo onore. Ma oggi il vostro terribile braccio abbatte il suo nemico. Voi l'avete battuto per sempre con l'umiltà, la castità e l'obbedienza; e non potrà più sedurre le nazioni. Per voi, o nostra liberatrice, siamo stati strappati al suo potere, in preda al quale potremmo ancora essere gettati solo dalla nostra perversità e ingratitudine. Non lo permettete, o Maria! aiutateci! E se, in questi giorni di emendazione, proni ai vostri piedi, riconosciamo che purtroppo abusammo della grazia celeste, di cui voi diveniste il canale nella festa della vostra Annunciazione, fateci rivivere, o Madre dei viventi, per la vostra potente intercessione al trono di colui che oggi diventa vostro figlio in eterno.
    O Figlia degli uomini, o nostra cara sorella, per la salutazione dell'Arcangelo, per il vostro verginale turbamento, per la fedeltà al Signore, per la prudente umiltà, per il vostro consenso liberatore, vi supplichiamo, convertite i nostri cuori, fateci sinceramente penitenti preparateci ai grandi misteri che stiamo per celebrare. Oh, quanto saranno dolorosi per voi, o Maria! come sarà breve il passaggio dalle gioie dell'Annunciazione alle tristezze della Passione! Ma voi volete far rallegrare l'anima nostra pensando alla felicità del vostro cuore, quando, lo Spirito divino vi coprì con le sue ali ed il Figlio di Dio fu anche vostro figlio. Perciò, restiamo tutto il giorno vicino a voi, nell'umile casa di Nazaret. Fra nove mesi Betlemme ci vedrà prostrati, coi pastori ed i Magi, ai piedi di Gesù Bambino che nascerà per gioia vostra e per la nostra salvezza; allora, noi ripeteremo insieme agli Angeli: "Gloria a Dio nell'alto dei cieli, e sulla terra pace agli uomini di buona volontà!".
    da: dom Prosper Guéranger, L'anno liturgico. - I. Avvento - Natale - Quaresima - Passione, trad. it. P. Graziani, Alba, 1959, pp. 876-887.”


    “25 MARZO 2017: SABATO DELLA TERZA SETTIMANA DI QUARESIMA.

    La Stazione è alla chiesa di S. Susanna, Vergine romana e Martire. La ragione di questa scelta è la lettura che si fa oggi della storia della casta Susanna, figlia d'Elcia, che la Chiesa presenta all'imitazione dei cristiani.
    Lezione (Dan 13,1-62). - In quei giorni: Dimorava in Babilonia un uomo chiamato Ioachim, il quale aveva sposato una donna chiamata Susanna, figlia d'Elcia, bellissima e timorata di Dio, avendo i suoi genitori, che eran giusti, educata la figliola secondo la legge di Mosè. loachim era molto ricco, aveva accanto alla sua casa un giardino, e da lui andavano in gran numero i Giudei, perché egli era il più ragguardevole di tutti. Or in quell'anno furono eletti giudici del popolo due anziani, di quelli dei quali disse il Signore: L'iniquità è uscita da Babilonia per mezzo di anziani giudici che sembravano rettori del popolo. Questi frequentavano la casa di Ioachim, e tutti quelli che avevano cose da giudicare, andavano a trovarli. Quando il popolo, verso il mezzogiorno se ne andava, Susanna soleva andare a passeggiare nel giardino di suo marito. I (due) vecchi, standola a guardare ogni giorno quando andava a passeggio, concepirono per lei un'ardente passione; persero il lume dell'intelletto, chiusero gli occhi per non vedere il cielo, e per non ricordarsi dei giusti giudizi. Or mentre essi stavano ad aspettare il giorno più adatto, Susanna entrò secondo il solito con due sole ancelle nel giardino per fare un bagno, che era caldo. Lì non restarono che i due anziani, nascosti a contemplarla. Susanna disse alle ancelle: Dopo avermi portato l'unguento e i profumi, chiudete le porte del giardino, affinché possa fare il bagno. Partite le ancelle, i due anziani uscirono dai nascondigli e corsero da lei, e dissero: Ecco le porte del giardino son chiuse; nessuno ci vede, noi bruciamo per te, acconsenti, e abbandonati ai nostri desideri. Che se resisti, noi renderemo testimonianza. contro di te, che un giovane era teco e che per questo avevi mandate via le ancelle. Susanna sospirò e disse: Da ogni parte mi trovo oppressa: se faccio questo, per me è morte, se non lo faccio non potrò scampare dalle vostre mani. Ma per me è meglio cadere nelle mani vostre, senza aver fatto il male, che peccare nel cospetto del Signore. Allora Susanna diede un gran grido, ed anche i due anziani alzaron la voce contro di lei. Uno (di essi) corse alle porte del giardino e le aperse. I servitori di casa, avendo sentito rumore nel giardino, vi accorsero per la porta di dietro per vedere che fosse accaduto. Sentito quanto dicevano gli anziani, i servi restarono oltremodo confusi, perché tal cosa non era mai stata detta di Susanna. Venuto il giorno dopo, tutto il popolo s'adunò nella casa di Ioachim, marito di Susanna, e vi andarono anche i due anziani, pieni di cattive intenzioni contro Susanna, per farla morire. Essi dissero alla presenza del popolo: Mandate a chiamare Susanna, figlia d'Elcia, moglie di loachim. Mandarono subito a chiamarla, ed essa venne coi suoi genitori, coi figlioli e con tutti i suoi parenti. I suoi e tutti i suoi conoscenti piangevano; ma i due anziani, levatisi in mezzo al popolo, posero le mani sul capo di lei. Essa, piangendo alzò gli occhi al cielo, col cuore pieno di fiducia nel Signore. Gli anziani dissero: Mentre noi si passeggiava soli nel giardino, costei venne con due ancelle, fece chiudere le porte del giardino, e licenziò le ancelle. Allora si accostò a lei un giovane, che era nascosto, e peccò con lei. Noi essendo in un angolo del giardino, vedendo l'opera rea, corremmo verso di loro e li vedemmo peccare. Il giovane non lo potemmo prendere, perché essendo più forte di noi, aprì le porte e scappò. Prendemmo allora lei, e la interrogammo chi fosse il giovane; ma non ce lo volle dire. Di ciò noi siamo testimoni. La moltitudine credette, perché essi erano anziani e giudici del popolo, e la condannarono a morte. Allora Susanna esclamò ad alta voce e disse: O Dio eterno, tu che conosci le cose occulte, e sai le cose prima che avvengano, tu lo sai che essi han detto falsa testimonianza contro di me; ed ecco io muoio senza aver fatto nulla di ciò che essi hanno inventato contro di me. Il Signore ascoltò la sua preghiera. Mentre era condotta al supplizio, il Signore suscitò lo Spirito santo in un tenero giovanetto chiamato Daniele, il quale gridò ad alta voce: Io son puro del sangue di lei! Rivoltosi a lui tutto il popolo disse: Che vorresti dire con le tue parole? E Daniele, stando in mezzo ad essi, disse: Siete così stolti, o figli d'Israele, da condannare una figlia d'Israele, senza esaminare e senza appurare la verità? Tornate al tribunale; perché essi han reso falsa testimonianza contro di lei. Il popolo tornò subito indietro, e Daniele disse ad essi: Separateli l'uno dall'altro, e io li esanimerò. Separati che furono l'uno dall'altro, ne chiamò uno e disse; Vecchio di giorni rei, or son giunti i tuoi peccati che hai fatti per l'addietro, dando sentenze ingiuste, opprimendo gl'innocenti e liberando i malvagi, mentre il Signore ha detto: Non ucciderai l'innocente e il giusto. Or dunque, se tu l'hai veduta: di': Sotto qual pianta li hai veduti parlare insieme? L'altro rispose: Sotto un lentisco. E Daniele a lui: Senza dubbio tu hai mentito a tua rovina: infatti l'Angelo di Dio ha già da lui ricevuta la sentenza di dividerti per mezzo. Rimandato questo, fece venir l'altro, e gli disse: Razza di Canaan e non di Giuda, la bellezza ti ha sedotto, la passione t'ha pervertito il cuore. Così voi facevate alle figliole d'Israele, e queste per paura parlavano con voi; ma una figliola di Giuda non ha potuto soffrire la vostra iniquità. Or dunque, dimmi, sotto qual albero li trovasti a discorrere insieme ? L'altro rispose: Sotto un leccio. E Daniele a lui: Senza dubbio anche tu hai mentito per tua rovina: già ti aspetta con la spada l'Angelo del Signore per tagliarti per mezzo, e così vi farà morire. Allora tutta l'adunanza diede in un gran grido e benedisse Dio, il quale salva coloro che sperano in lui. Poi insorti contro i due anziani, ai quali Daniele aveva fatto confessare con la loro bocca d'aver detto falsa testimonianza, fecero ad essi il male che avevan fatto al prossimo, e li fecero morire. Così in quel giorno fu salvato il sangue innocente.
    La virtù ricompensata.
    Ieri abbiamo preso parte alla gioia dei Catecumeni, ai quali la Chiesa ha ormai svelata la fonte limpida e vivificante che scaturisce dal Salvatore, e nelle cui acque presto attingeranno una nuova vita; oggi l'insegnamento è diretto ai Penitenti, per i quali s'avvicina la riconciliazione. Ma come essi possono sperare ancora il perdono, dopo avere insozzata la veste candida del loro battesimo e calpestato il sangue divino che li aveva riscattati? Il perdono discenderà ugualmente su di loro e saranno salvi. Se volete comprenderne il mistero, leggete e meditate le sante Scritture: là imparerete a conoscere che v'è per l'uomo una salvezza che procede dalla giustizia ed una salvezza che viene dalla misericordia. Oggi abbiamo sotto gli occhi entrambi gli esempi. Susanna, che accusata ingiustamente di adulterio, viene vendicata e liberata da Dio, che la ricompensa della sua virtù; e un'altra donna, veramente colpevole della medesima colpa, che pure viene strappata dalla morte da Gesù Cristo. I giusti, dunque, attendono con confidenza ed umiltà il premio meritato; ed anche i peccatori sperino nella clemenza del Redentore, che venne più per loro che per i giusti. In questo modo la santa Chiesa incoraggia i suoi penitenti e li chiama alla conversione, scoprendo loro le ricchezze del Cuore di Gesù e le misericordie della nuova legge, che il divin Redentore è venuto a suggellare col suo sangue.
    La Chiesa fedele a Gesù Cristo.
    In questa mirabile storia di Susanna i primi cristiani vedevano anche il tipo della Chiesa dei loro tempi, la quale sollecitata al male dai pagani, rimane fedele al suo divino Sposo a costo della vita. Un vescovo martire del III secolo, sant'Ippolito, ci dà la chiave di questo simbolo (In Danielem p. 27, Edit. Fabricii); e le sculture degli antichi sarcofaghi cristiani, come pure gli affreschi delle catacombe romane, sono unanimi nel presentarci la fedeltà di Susanna alla legge di Dio, nonostante la morte che la minaccia, come il tipo dei martiri che preferiscono la morte all'apostasia, la quale, secondo il linguaggio delle sante Scritture, è un vero adulterio dell'anima verso Dio, di cui è divenuta sposa col battesimo.
    VANGELO (Gv 8,1-11). - In quel tempo: Gesù andò al monte degli Olivi. E sul far del giorno tornò di nuovo nel tempio, e tutto il popolo accorse a lui e, sedutosi, l'ammaestrava. Allora gli Scribi e i Farisei gli conducono una donna colta in adulterio e, postala in mezzo, gli dissero: Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio. Or Mosè nella legge ci ha comandato che queste tali siano lapidate; e tu che ne dici? E dicevano questo per metterlo alla prova e per poterlo accusare. Ma Gesù, chinatesi, si mise a scrivere col dito in terra. E siccome continuavano ad interrogarlo si alzò e disse loro: Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei. E di nuovo, chinatosi, seguitò a scrivere in terra. Ma quelli, udito ciò, uno dopo l'altro se ne andarono tutti cominciando dai più vecchi, e Gesù restò solo con la donna là in mezzo. Allora Gesù, alzatosi, disse alla donna: Dove sono, o donna, quelli che ti accusavano? Nessuno ti ha condannata? Ed ella: Nessuno, Signore. E Gesù le disse: Nemmeno io ti condannerò: va' (in pace) e non peccare più.
    Il peccato perdonato.
    Ecco qui la salvezza che viene dalla misericordia. La colpa di questa donna è reale; la legge la condanna alla morte; i suoi accusatori, chiedendone la pena, sono per la giustizia: eppure la colpevole non perirà. È Gesù che la salva, e per questo beneficio le richiede una sola condizione: che non pecchi più. Quale riconoscenza dovette avere per il suo liberatore! e come, d'ora innanzi, si preoccupò di seguire l'ordine di chi non volle condannarla, ed al quale doveva la vita! Come peccatori, penetriamoci di questi sentimenti verso il nostro Redentore. Non è stato lui a trattenere il braccio della divina giustizia che stava per colpirci, offrendosi a pagare per noi? Salvati dalla sua misericordia, uniamoci ai Penitenti della Chiesa primitiva, e durante questi giorni che ci restano, procuriamo di gettare le solide basi d'una nuova vita.
    I peccati di lingua.
    Gesù non risponde che una sola parola ai Farisei che sono venuti a tentarlo e a sottoporgli il caso di questa donna; ma una sola parola così breve non dev'essere da noi raccolta con minore rispetto e riconoscenza: perché, se esprime la pietà divina del Salvatore per la peccatrice tremante ai suoi piedi, racchiude anche una lezione pratica per noi. Chi di voi è senza peccato, scagli la prima pietra contro di lei. In questo tempo di riparazione e di penitenza, ricordiamo le maldicenze di cui ci siamo resi colpevoli verso il prossimo, i peccati di lingua, dei quali ci rimproveriamo così poco, mentre li dimentichiamo così presto, perché escono dalla nostra bocca, per così dire, come da una sorgente. Se la parola del Salvatore fosse risuonata in fondo al nostro cuore, come doveva; se avessimo soprattutto pensato a tanti lati reprensibili che sono in noi, non è forse vero che non avremmo più trovato il coraggio di criticare la condotta del prossimo, di mettere a nudo le sue colpe e perfino di giudicare i suoi pensieri e le sue intenzioni? Siamo più cauti per l'avvenire: Gesù conosceva la vita degli accusatori di questa donna, conosce interamente la nostra: guai a noi, dunque, se non diventiamo più indulgenti verso i nostri fratelli!
    Consideriamo finalmente la malizia dei nemici di Gesù e con quale perfidia gli tendono il tranello. Se si pronuncia in favore della vita che ha condotta questa donna, l'accuseranno di disprezzare la legge di Mosè che la condanna ad essere lapidata; se risponde in conformità della legge, lo faranno apparire al popolo come un uomo crudele e sanguinario. Gesù, con la sua celeste prudenza, sfugge alle loro insidie; ma è bene che fin d'adesso teniamo presente quale sorte gli sarà riservata il giorno in cui, consegnandosi nelle loro mani, non opporrà altro alle loro calunnie ed ai loro oltraggi, che il silenzio e la pazienza d'una vittima votata alla morte.
    PREGHIAMO
    Stendi, o Signore, sui tuoi fedeli la destra del celeste aiuto; affinché ti cerchino con tutto il cuore e meritino di ottenere quanto giustamente domandano.

    da: dom Prosper Guéranger, L'anno liturgico. - I. Avvento - Natale - Quaresima - Passione, trad. it. P. Graziani, Alba, 1959, p. 581-585.”





    Luca, Sursum Corda!
    ADDIO GIUSEPPE, amico mio, sono LUCA e nel mio CUORE sarai sempre PRESENTE!
    «Réquiem aetérnam dona ei, Dómine, et lux perpétua lúceat ei. Requiéscat in pace. Amen.»

    SURSUM CORDA - HABEMUS AD DOMINUM!!! A.M.D.G.!!!

  3. #43
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    Lightbulb Re: 25 marzo - Annunciazione della Beata Vergine Maria

    25 MARZO 2018: SECONDA DOMENICA DI PASSIONE O DOMENICA DELLE PALME…


    "Domenica Seconda di Passione o delle Palme."
    Guéranger, L'anno liturgico - Domenica Seconda di Passione o delle Palme
    http://www.unavoce-ve.it/pg-palme.htm




    SANTA MESSA celebrata da Don Floriano Abrahamowicz a Paese (TV) stamattina 25 MARZO 2018, SECONDA DOMENICA DI PASSIONE O DOMENICA DELLE PALME:


    «Domenica delle Palme (Santa Messa)
    https://www.youtube.com/watch?v=bm_kObgGFiA
    https://www.youtube.com/user/florianoabrahamowicz
    SANTA MESSA - domusmarcellefebvre110815
    http://www.domusmarcellefebvre.it/santa-messa-1.php »



    L’omelia introduttiva di Don Floriano subito dopo il Rosario e prima dell’inizio della Celebrazione è straordinaria, da ascoltare e riascoltare, incentrata sulla Domenica delle Palme, sulla Settimana Santa e soprattutto sul significato profondo della fede e della liturgia…
    Orari delle Celebrazioni durante la SETTIMANA SANTA: SANTA MESSA celebrata da Don Floriano Abrahamowicz a Paese (TV) giovedì 29 MARZO 2018 e venerdì 30 MARZO 2018 alle ore 20.30 (ore 15.00 VIA CRUCIS), sabato 31 MARZO 2018 alle ore 22.30 e DOMENICA DI PASQUA alle ore 10.30 come ogni Domenica…




    «Omelia del Rev. Don Francesco Ricossa del 25.03.2018, domenica delle Palme.
    https://www.youtube.com/watch?v=gX7IcAQwjKk
    https://www.youtube.com/channel/UCQZ...G-HXEQsb7zruAw
    https://www.youtube.com/user/sodalitium »



    "Domenica delle Palme - Sodalitium"
    Domenica delle Palme - Sodalitium
    http://www.sodalitium.biz/domenica-delle-palme/
    «25 marzo 2018, Domenica delle Palme (quest’anno la festa dell’Annunciazione sarà celebrata il 9 aprile, al termine dell’Ottava di Pasqua).

    “Púeri Hebraéorum, tolléntes ramos olivárum, obviavérunt Dómino, clamántes, et dicéntes: Hosánna in excélsis”.
    Veramente mio amato Gesù, Voi fate l’ingresso in un’altra Gerusalemme, mentre entrate nell’anima mia.
    Gerusalemme non si mutò avendovi ricevuto, anzi divenne più barbara, perchè vi crocifisse.
    Ah, non permettete mai tale sciagura, che io vi riceva e, rimanendo in me tutte le passioni e le mali abitudini contratte, divenga peggiore!
    Ma vi prego col più intimo del cuore, che vi degniate annientarle e distruggerle totalmente, mutandomi il cuore, la mente e la volontà, che siano sempre rivolti ad amarvi, servirvi e glorificarvi in questa vita, per poi goderne nell’altra eternamente. Così sia.».
    http://www.sodalitium.biz/wp-content...16-300x142.jpg






    S. Messe dalla domenica delle Palme alla domenica in Albis - Sodalitium
    http://www.sodalitium.biz/messe-dall...omenica-albis/
    “S. Messe dalla domenica delle Palme alla domenica in Albis 23 marzo 2018.
    Il precetto della Comunione pasquale si soddisfa dalla domenica delle Palme (25 marzo 2018) alla domenica dopo Pasqua (in Albis, 8 aprile 2018).”

    Orari per la Settimana Santa a Verrua Savoia (TO) e a Rimini - Sodalitium
    http://www.sodalitium.biz/orari-la-s...oia-to-rimini/
    “Orari per la Settimana Santa a Verrua Savoia (TO) e a Rimini.”

    La Settimana Santa - Sodalitium
    http://www.sodalitium.biz/catechismo...ttimana-santa/
    “Catechismo Maggiore di san Pio X – Della settimana santa

    § 3. – Della settimana santa in generale
    45 D. Perché l’ultima settimana di Quaresima si dice santa?
    R. L’ultima settimana di Quaresima si dice santa, perché in essa si celebra la memoria dei più grandi misteri operati da Gesù Cristo per la nostra redenzione.
    46 D. Di qual mistero si fa memoria nella domenica delle Palme?
    R. Nella domenica delle Palme si fa memoria dell’entrata trionfante che Gesù Cristo fece in Gerusalemme sei giorni avanti la sua passione.
    47 D. Per qual causa Gesù Cristo valle entrare trionfante in Gerusalemme avanti la sua passione?
    R. Gesù Cristo avanti la sua passione volle entrare trionfante in Gerusalemme, come era stato predetto:
    1. per animare i suoi discepoli dando loro in tal maniera una chiara prova che andava a patire spontaneamente;
    2. per insegnarci che colla sua morte egli trionferebbe del demonio, del mondo e della carne, e che ci aprirebbe l’entrata in cielo.
    48 D. Qual mistero si celebra nel giovedì santo?
    R. Nel giovedì santo si celebra l’istituzione del santissimo Sacramento dell’Eucaristia.
    49 D. Qual mistero si ricorda nel venerdì santo?
    R. Nel venerdì santo si ricorda la passione e morte del Salvatore.
    50 D. Quali misteri si onorano nel sabato santo?
    R. Nel sabato santo si onorano la sepoltura di Gesù Cristo e la sua discesa al limbo e dopo il segno del Gloria si comincia ad onorare la sua gloriosa resurrezione.
    51 D. Che cosa dobbiamo noi fare per passare la settimana santa secondo la mente della Chiesa?
    R. Per passare la settimana santa secondo la mente della Chiesa dobbiamo fare tre cose:
    1. unire al digiuno un maggior raccoglimento interno, e un maggior fervore di orazione;
    2. meditare di continuo con ispirito di compunzione i patimenti di Gesù Cristo;
    3. assistere se si può, ai divini uffici con questo medesimo spirito.
    § 2. – Di alcuni riti della settimana santa.
    52 D. Perché la domenica della settimana santa si dice delle Palme?
    R. La domenica della settimana santa si dice delle Palme a cagione della processione che si fa in questo giorno, in cui si porta in mano da’ fedeli un ramo d’olivo o di palma.
    53 D. Perché nella domenica delle Palme si fa la processione portando rami d’olivo o palme?
    R. Nella domenica delle Palme si fa la processione portando rami di olivo o palme per ricordare l’entrata trionfante di Gesù Cristo in Gerusalemme, incontrato dalle turbe con rami di palma in mano.
    54 D. Perché nel ritorno della processione delle Palme si batte tre volte alla porta della Chiesa prima che si apra?
    R. Nel ritorno della processione delle Palme si batte tre volte alla porta della Chiesa, prima che si apra, per significare che il paradiso era chiuso pel peccato di Adamo, e che Gesù Cristo ce ne ha meritato l’ingresso colla sua morte.
    55 D. Chi furono quelli che andarono incontro a Gesù Cristo allorché entrò trionfante in Gerusalemme?
    R. Allorché Gesù Cristo entrò trionfante in Gerusalemme, gli andò incontro il popolo semplice ed i fanciulli, non già i grandi della città; così disponendo Iddio per farci conoscere che la superbia rese questi indegni di aver parte nel trionfo di nostro Signore, che ama la semplicità di cuore, l’umiltà e l’innocenza.
    56 D. Perché non si suonano le campane dal giovedì santo al sabato santo?
    R. Dal giovedì sino al sabato santo non si suonano le campane in segno di grande afflizione per la passione e morte del Salvatore.
    57 D. Perché si conserva nel giovedì santo un’ostia grande consacrata?
    R. Nel giovedì santo si conserva un’ ostia grande consacrata:
    1. affinché si tributino speciali adorazioni al sacramento dell’ Eucaristia nel giorno in cui venne istituito;
    2. perché si possa compiere la liturgia nel venerdì santo, in cui non si fa dal sacerdote la consacrazione.
    58 D. Perché nel giovedì santo dopo la Messa si spogliano gli altari?
    R. Nel giovedì santo dopo la Messa si spogliano gli altari per rappresentarci Gesù Cristo spogliato delle sue vesti per essere flagellato e affisso alla croce; e per insegnarci che per celebrare degnamente la sua passione dobbiamo spogliarci dell’uomo vecchio, cioè d’ogni affetto mondano.
    59 D. Perché si fa la lavanda dei piedi nel giovedì santo?
    R.Nel giovedì santo si fa la lavanda dei piedi:
    1. per rinnovare la memoria di quell’atto di umiliazione con cui Gesù Cristo si abbassò a lavarli ai suoi Apostoli;
    2. perché Egli medesimo esortò gli Apostoli e, in persona di essi, i fedeli ad imitare il suo esempio;
    3. per insegnarci, che dobbiamo purificare il nostro cuore da ogni macchia, ed esercitare gli uni verso degli altri i doveri della carità ed umiltà cristiana.
    60 D. Perché nel giovedì santo i fedeli si recano alla visita del Santissimo Sacramento in più chiese pubblicamente nelle processioni, o privatamente?
    R. Nel giovedì santo i fedeli si recano alla visita del Santissimo Sacramento in più chiese in memoria de’ dolori sofferti da Gesù Cristo in più luoghi, come nell’orto, nelle case di Caifa, di Pilato e di Erode, e sul Calvario.
    61 D. Con quale spirito si devono fare le visiti nel giovedì santo?
    R. Nel giovedì santo si devono fare le visite non per curiosità, per abitudine o per divertimento, ma per sincera contrizione dei nostri peccati, che sono la vera cagione della passione e morte del nostro Redentore, e con vero spirito di compassione delle sue pene, meditandone i vari patimenti; per esempio nella prima visita quel che soffri nell’orto; nella seconda, quel che soffrì nel pretorio di Pilato; e così dicasi delle altre.
    62 D. Perché nel venerdì santo la Chiesa, in modo particolare, presa il Signore per ogni sorta di persone, anche per i pagani e per i giudei?
    R. La Chiesa nel venerdì santo, in modo particolare, prega il Signore per ogni sorta di persone per dimostrare che Cristo è morto per tutti gli uomini e per implorare a beneficio di tutti il frutto di sua passione.
    63 D. Perché nel venerdì santo si adora solennemente la croce?
    R. Nel venerdì santo si adora solennemente la Croce, perché essendovi Gesù Cristo stato inchiodato ed essendovi morto in quel giorno, la santificò col suo sangue.
    64 D. L’adorazione si deve al solo Dio, perché adunque si adora la Croce?
    R. Si deve adorazione al solo Dio, e però quando si adora la Croce, la nostra adorazione si riferisce a Gesù Cristo morto su di essa.
    65 D. Qual cosa è da considerarsi specialmente nei riti del sabato santo?
    R. Nei riti del sabato santo è da considerarsi specialmente la benedizione del cero pasquale e del fonte battesimale.
    66 D. Che cosa significa il cero pasquale?
    R. Il cero pasquale significa lo splendore e la gloria, che Gesù Cristo risuscitato apportò al mondo.
    67 D. Perché si benedice nel sabato santo il fonte battesimale?
    R. Nel sabato santo si benedice il fonte battesimale, perché anticamente in questo giorno, come ancora nella vigilia della Pentecoste, si conferiva il Battesimo solennemente.
    68 D. Che cosa dobbiamo fare mentre si benedice il fonte battesimale?
    R. Mentre si benedice il fonte battesimale, dobbiamo ringraziare il Signore d’averci ammessi al Battesimo, e rinnovare le promesse che allora abbiamo fatto.”






    Ligue Saint Amédée
    http://www.saintamedee.ch/
    https://www.facebook.com/SaintAmedee/?fref=nf

    «Intransigeants sur la doctrine ; charitables dans l'évangélisation [Non Una Cum].».
    “Dimanche des Rameaux.”





    “Sermon du Père Joseph-Marie Mercier pour le Dimanche des Rameaux.
    http://prieure2bethleem.org/predica/...ars.mp3”





    “Méditation pour le Dimanche des Rameaux : Jour d'obéissance.”
    Méditation pour le Dimanche des Rameaux : Jour d'obéissance





    “Suisse : procession des rameaux (1960).”
    https://www.rts.ch/archives/tv/diver...s-rameaux.html
    25 mars : Annonciation de la Bienheureuse Vierge Marie :: Ligue Saint Amédée


    “25 mars : Annonciation de la Bienheureuse Vierge Marie.”
    “Ligue Saint Amédée NB : célébrée le 9 avril cette année (après Pâques).”
    http://liguesaintamedee.ch/applicati...nonciation.jpg











    https://www.sursumcorda.cloud/
    https://www.facebook.com/CdpSursumCorda/?fref=nf

    «Carlo Di Pietro - Sursum Corda
    N° 105 di SVRSVM CORDA® del 25 marzo 2018.
    https://www.sursumcorda.cloud/tags/numero-105.html

    - Comunicato numero 105. Nascita del Battista e breve su San Giuseppe;
    - Preghiera a San Gabriele Arcangelo;
    - I Sette Dolori della Beata Vergine Maria;
    - Nozioni sulla vicenda e sul culto di San Simonino da Trento;
    - Preghiera a San Simonino da Trento;
    - Gli anatemi del Concilio I di Costantinopoli;
    - Vita e detti dei Padri del deserto: Padre Teodoro di Ferme (Parte 5 ed ultima);
    - San Tommaso: la società è retta attraverso la ragione di un solo uomo, il re;
    - Preghiera a San Benedetto, Abate;
    - Dizionario di teologia dommatica. Il Dannato;
    - Teologia Politica 95. L’ateismo politico: cause e conseguenze;
    - Racconti miracolosi n° 53. Portenti successi nella nascita di San Francesco d’Assisi.
    https://www.sursumcorda.cloud/tags/numero-105.html ».





    "25 marzo 1954. Il numero dei fedeli così consacrati a Dio, dall'origine della chiesa fino ai nostri giorni, è incalcolabile: gli uni hanno conservato intatta la loro verginità, gli altri hanno votato al Signore la loro vedovanza dopo la morte del consorte; altri, infine, hanno scelto una vita casta dopo aver fatto penitenza dei loro peccati; ma tutti hanno questo di comune tra loro: che si sono impegnati ad astenersi per sempre, per amore di Dio, dai piaceri della carne. Ciò che i santi padri hanno proclamato circa la gloria e il merito della verginità, sia a tutte queste anime consacrate di invito, di sostegno e di forza a perseverare fermamente nel sacrificio e a non sottrarre e prendere per sé una parte anche minima.Da SS Pio XII Sacra virginitas"


    “Gesù mio tenetemi oggi le mani di sopra, Maria Santissima custoditemi Voi sotto il Vostro manto.”








    https://www.facebook.com/pietroferrari1973/


    https://www.facebook.com/romancatholicsnonunacum/



    https://forum.termometropolitico.it/...e-maria-5.html
    https://forum.termometropolitico.it/...aresima-4.html




    25 MARZO 2018: SECONDA DOMENICA DI PASSIONE O DOMENICA DELLE PALME: Anniversario della morte di S.E. Mons. Marcel Lefebvre (Tourcoing, 29 novembre 1905 – Martigny, 25 marzo 1991), RIP…


    https://forum.termometropolitico.it/...-lefebvre.html

    http://www.unavox.it/NuoveImmagini/F...-Lefebvre.jpeg

    Mons. Marcel Lefebvre con Papa Pio XII:

    http://www.unavox.it/NuoveImmagini/F...I_14x11x72.png

    L’incontro Mons. Lefebvre a Padre Pio avvenuto a San Giovanni Rotondo il 31 marzo 1967, lunedì di Pasqua:

    http://archives.sspx.org/images/Sain...io_with_AB.jpg

    http://www.sanpiox.it/public/images/...r_lefebvre.jpg

    Chiesa e post concilio: Mons. Marcel Lefebvre. La Chiesa del Vaticano II e la Massoneria
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    Radio Spada | Radio Spada ? Tagliente ma puntuale
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    “25 marzo 2018: SECONDA DOMENICA DI PASSIONE O DOMENICA DELLE PALME.”





    “In memoria di Monsignor Marcel Lefebvre (Tourcoing, 29 novembre 1905 – Martigny, 25 marzo 1991).

    «Noi non siamo nello scisma: noi siamo i continuatori della Chiesa cattolica. Sono quelli che s’inventano le novità ad essere nello scisma. Noi continuiamo la Tradizione, ed è per questo che dobbiamo avere fiducia, che non dobbiamo disperare perfino davanti alla situazione attuale. Noi dobbiamo mantenere la nostra Fede, mantenere i nostri sacramenti, poggiati su venti secoli di Tradizione, poggiati su venti secoli di santità della Chiesa, di Fede della Chiesa. Non dobbiamo temere. Certi giornalisti, qualche volta mi hanno chiesto: “Monsignore, si sente isolato?”. “Nient’affatto, nient’affatto, non mi sento isolato, io sono in compagnia di venti secoli di Chiesa e di tutti i santi del Cielo”. Perché? Perché essi hanno pregato come noi, perché si sono santificati, come cerchiamo di fare noi, con gli stessi mezzi». - (Omelia a Lille, 29 agosto 1976).”






    “Il Tempo liturgico di Pasqua, il periodo propizio per santificarsi con i tesori spirituali della Chiesa. (Ringraziamo per l'ottima segnalazione http://www.casasanpiox.it/)”
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    Guéranger, L'anno liturgico - Domenica Seconda di Passione o delle Palme
    http://www.unavoce-ve.it/pg-palme.htm
    “SECONDA DOMENICA DI PASSIONE O DOMENICA DELLE PALME.

    La partenza da Betania.
    Di primo mattino, Gesù lascia a Betania Maria sua madre, le due sorelle Marta e Maria Maddalena, con Lazzaro, e si dirige a Gerusalemme in compagnia dei discepoli. Trema la Vergine, nel vedere così il Figlio avvicinarsi ai suoi nemici, che bramano versare il suo sangue; però oggi, Gesù, non va incontro alla morte a Gerusalemme, ma al trionfo. Bisogna che il Messia, prima d'essere sospeso alla croce, sia, in Gerusalemme, proclamato Re dal popolo; e che di fronte alle aquile romane, sotto gli occhi dei Pontefici e dei Farisei rimasti muti per la rabbia e lo stupore, la voce dei fanciulli, mescolandosi con le acclamazioni della cittadinanza, faccia echeggiare la lode al Figlio di David.
    Avveramento della Profezia.
    Il profeta Zaccaria aveva predetta l'ovazione preparata dalla eternità al Figlio dell'uomo, alla vigilia delle sue umiliazioni: "Esulta grandemente, o figlia di Sion, giubila, o figlia di Gerusalemme; ecco viene a te il tuo Re, il Giusto, il Salvatore: egli è povero, e cavalca un'asina e un asinello" (Zc 9,9). Vedendo Gesù ch'era venuta l'ora del compimento di questo oracolo, prende in disparte due discepoli, e comanda loro di portargli un'asina ed un puledro d'asina che troveranno poco lontano di lì. Mentre il Signore giungeva a Betfage, sul monte degli Olivi, i due discepoli s'affrettano ad eseguire la commissione del loro Maestro.
    I due popoli.
    I santi Padri ci han data la chiave del mistero di questi due animali. L'asina figura il popolo giudeo sottoposto al giogo della Legge; "il puledro sul quale, dice il Vangelo, nessuno è ancora montato" (Mc 11,2), rappresenta la gentilità, non domata da nessuno fino allora. La sorte di questi due popoli sarà decisa da qui a pochi giorni: il popolo giudaico, per aver respinto il Messia, sarà abbandonato a se stesso e in suo luogo Dio adotterà le nazioni che, da selvagge che erano, diventeranno docili e fedeli.
    Il corteo del trionfo.
    I discepoli stendono i mantelli sull'asinello; allora Gesù, perché fosse adempita la figura profetica, monta su quell'animale (ivi 11,7) e s'accinge così ad entrare nella città. Nel contempo si sparge la voce in Gerusalemme che arriva Gesù. Mossa dallo Spirito divino, la moltitudine dei Giudei, convenuta d'ogni parte nella santa città per celebrare la festa di Pasqua, esce ad incontrarlo, agitando palme e riempiendo l'aria di evviva. Il corteo che accompagnava Gesù da Betania si confonde si confonde con quella folla trasportata dall'entusiasmo: ed alcuni stendono i loro mantelli sulla terra che Gesù dovrà calcare, altri gettano ramoscelli di palme al suo passaggio. Echeggia un grido: Osanna! E la grande nuova per la città è, che Gesù, figlio di David, vi sta facendo il suo ingresso come Re.
    Regalità del Messia.
    In tal modo Dio, con la potenza che ha sui cuori, approntò un trionfo al Figliol suo in questa città, che di lì a poco doveva a gran voce reclamare il suo sangue. Questo giorno fu un momento di gloria per Gesù; e la santa Chiesa vuole che tutti gli anni noi rinnoviamo tale trionfo dell'Uomo-Dio. Al tempo della nascita dell'Emmanuele, vedemmo arrivare i Magi dal lontano Oriente e cercare e chiedere, in Gerusalemme, del Re dei Giudei per offrirgli i loro doni; oggi è la stessa Gerusalemme che si muove al suo incontro. Questi due fatti sono in rapporto ad un unico fine: riconoscere la regalità di Gesù Cristo: il primo da parte dei Gentili, il secondo da parte dei Giudei. Mancava che il Figlio di Dio, prima di soffrire la Passione, ricevesse l'uno e l'altro omaggio insieme: e l'iscrizione che presto Pilato farà collocare sul capo del Redentore, Gesù Nazareno, Re dei Giudei, esprimerà il carattere indispensabile del Messia. Invano i nemici di Gesù si sforzeranno in tutti i modi di far cambiare i termini di quella scritta; non ci riusciranno. "Quel che ho scritto ho scritto", risponderà il governatore romano, che, senza saperlo, di sua mano dichiarò l'adempimento delle Profezie. Oggi Israele proclama Gesù suo Re; domani Israele sarà disperso in punizione del suo rinnegamento; ma Gesù da lui oggi proclamato Re, tale rimane nei secoli. Così s'adempiva esattamente l'oracolo dell'Angelo che parlò a Maria, annunciandole le grandezze del figlio che doveva nascere da lei: "Il Signore Dio gli darà il trono di David suo padre, e regnerà in eterno sulla casa di Giacobbe" (Lc 1,32-33). Oggi comincia Gesù il suo regno sulla terra; e se il primo Israele non tarderà a sottrarsi al suo scettro, un nuovo Israele, sorto dalla porzione fedele dell'antico, e formato da tutti i popoli della terra, offrirà a Cristo un impero più vasto, che mai conquistatore sognò.
    Tale è il mistero glorioso di questo giorno, in mezzo alla tristezza della Settimana dei dolori. La santa Chiesa oggi vuole che siano sollevati i nostri cuori da un momento di allegrezza, e che salutiamo Gesù nostro Re. Ella ha perciò disposto il sevizio divino di questa giornata, in modo da esprimere insieme la gioia, unendosi agli evviva che risuonarono nella città di David; la tristezza, tornando subito a gemere sui dolori del suo Sposo divino. Tutta la funzione è suddivisa come in tre atti distinti, di cui successivamente spiegheremo i misteri e le intenzioni.
    La benedizione delle palme.
    La benedizione delle palme, o dei rami, è il primo atto che si svolge sotto i nostri occhi; e se ne può giudicare l'importanza dalla solennità di cui fa pompa la Chiesa. Si disse per tanto tempo, che il Sacrificio veniva offerto con l'unico intento di celebrare l'anniversario dell'ingresso di Gesù in Gerusalemme. L'Introito, la Colletta, l'Epistola, il Graduale, il Vangelo e lo stesso Prefazio si succedevano come a preparare l'immolazione dell'Agnello senza macchia; ma arrivati al triplice: Sanctus! Sanctus! Sanctus! la Chiesa sospendeva queste formule solenni, e per mezzo dei suo ministro procedeva alla santificazione dei rami che sono lì accanto.
    Dopo la recente riforma, appena cantata l'antifona Osanna, questi rami, oggetto della prima parte della funzione, ricevono, in virtù di una sola preghiera seguita dall'incensazione e dall'aspersione di acqua benedetta, una forza che li eleva all'ordine soprannaturale e li rende capaci di santificare le anime, di proteggere i nostri corpi e le nostre case. Durante la processione, i fedeli devono tenere rispettosamente in mano questi rami e portarli poi nelle loro case come segno della loro fede e promessa dell'aiuto divino.
    Antichità del rito.
    È superfluo spiegare al lettore, che le palme ed i ramoscelli di olivo che ricevono in questo momento la benedizione della Chiesa, stanno a ricordare quelle con le quali il popolo di Gerusalemme onorò l'entrata trionfale del Salvatore; ma è opportuno aggiungere qualche parola sull'antichità di questa tradizione. Essa cominciò presto in Oriente, probabilmente dalla pace della Chiesa a Gerusalemme. Nel IV secolo san Cirillo, vescovo di questa città, pensava che ancora esistesse nella valle del Cedron il palmizio che fornì i rami al popolo che andò incontro a Gesù (Catechesi, x); quindi, niente di più naturale che prendere da ciò occasione per istituire una commemorazione anniversaria di questo avvenimento. Nel secolo seguente si vede questa cerimonia, non solo fissata nelle chiese d'Oriente, ma anche nei monasteri, di cui erano popolate le solitudini dell'Egitto e della Siria. Arrivata la Quaresima, molti santi monaci ottenevano il permesso dal loro abate d'internarsi nel deserto, per passare questo tempo in un profondo ritiro; ma dovevano rientrare al monastero per la Domenica delle Palme, come sappiamo dalla vita di sant'Eutimio, scritta dal suo discepolo Cirillo. In Occidente, questo rito non si stabilì così presto; la prima traccia la riscontriamo nel Sacramentarlo di san Gregorio: il che equivale alla fine del VI secolo, od all'inizio del VII. Man mano che la fede si propagava verso il Nord, non era più possibile solennizzare tale cerimonia in tutta la sua integrità, poiché in quei climi non crescevano né palmizi né oliveti. Fu giocoforza sostituirli con rami d'altri alberi; però la Chiesa non permise di cambiare nulla delle orazioni che erano prescritte nella benedizione di questi rami, perché i misteri che si espongono in queste belle preghiere si fondano sull'olivo e sulla palma del racconto evangelico, figurati dai nostri rami di bossolo o di lauro.
    La processione.
    Il secondo rito di questa giornata è la celebre processione che segue alla benedizione delle palme. Essa ha lo scopo di rappresentare al vivo l'avvicinarsi del Salvatore a Gerusalemme ed il suo ingresso in quella città; appunto perché nulla manchi all'imitazione del fatto descritto nel santo Vangelo, le palme benedette vengono portate da tutti quelli che prendono parte a detta processione. Presso i Giudei, tenere in mano dei rami d'albero significava allegria; e la legge divina sanzionava loro quest'uso. Dio aveva detto nel libro del Levitino, stabilendo la festa dei Tabernacoli: "Nel primo giorno prenderete i frutti dell'albero più bello, dei rami di palma e dell'albero più frondoso, dei salici del torrente, e vi rallegrerete dinanzi al Signore Dio vostro" (Lv 23,40). Fu dunque con l'intenzione di manifestare l'entusiasmo per l'arrivo di Gesù fra le loro mura, che gli abitanti di Gerusalemme, compresi i bambini, ricorsero a tale gioiosa dimostrazione. Andiamo incontro anche noi al nostro Re, e cantiamo Osanna al vincitore della morte ed al liberatore del suo popolo.
    Nel Medio Evo, in molte chiese, si portava in processione il libro dei santi Vangeli, che per le parole che contengono rappresentano Gesù Cristo. A un punto stabilito e preparato per una stazione, la processione si fermava: allora il diacono apriva il sacro libro e cantava il passo ov'è narrato l'ingresso di Gesù in Gerusalemme. Quindi si scopriva la croce, fino allora rimasta velata; e tutto il clero veniva a prostrarsi solennemente in adorazione, depositando ciascuno ai suoi piedi un frammento di ramoscello che teneva in mano. Poi la processione ripartiva preceduta dalla croce, che rimaneva senza velo, fino a che il corteo non fosse rientrato in chiesa.
    In Inghilterra e in Normandia, nell'XI secolo, si praticava un rito che rappresentava ancora più al vivo la scena di questo giorno a Gerusalemme. Alla processione veniva portata in trionfo la santa Eucaristia. Difatti a quest'epoca era scoppiata l'eresia di Berengario contro la presenza reale di Gesù Cristo nell'Eucaristia; ed un tale trionfo della sacra Ostia doveva essere un lontano preludio dell'istituzione della Festa e della Processione del Ss. Sacramento.
    A Gerusalemme, nella Processione delle Palme, si pratica anche un'altra usanza, sempre allo scopo di rinnovare la scena evangelica. L'intera comunità dei Francescani, che sta alla custodia dei luoghi sacri, si reca di mattina a Betfage, ove il Padre Guardiano di Terra Santa, in abiti pontificali, monta un asinello adorno di vestiti e, accompagnato dai religiosi e dai cattolici di Gerusalemme, tenendosi tutti in mano la palma, fa l'ingresso nella città e smonta alla porta della chiesa del Santo sepolcro, dove si celebra la Messa con la maggiore solennità.
    Abbiamo qui riuniti, secondo il nostro costume, i differenti fatti che possono servire ad elevare il pensiero dei fedeli ai diversi misteri della Liturgia. Queste manifestazioni di fede li aiuteranno a comprendere come nella Processione delle Palme, la Chiesa intenda onorare Gesù Cristo, presente al trionfo che oggi gli tributa. Cerchiamo dunque con amore "quest'umile e mite Salvatore che viene a visitare la figlia di Sion", come dice il Profeta. Egli è qui in mezzo a noi: a lui s'indirizzi l'omaggio delle nostre palme, insieme a quello dei nostri cuori; egli viene a noi per diventare nostro Re: accogliamolo anche noi, dicendo: Osanna al figlio di David!
    L'entrata in chiesa.
    La fine della processione, prima della recente riforma, si distingueva per una cerimonia improntata al più alto e profondo simbolismo. Al momento di rientrare in chiesa, il corteo trovava le porte serrate. S'arrestava la marcia trionfale; ma non venivano sospesi i canti di gioia; un lieto ritornello risuonava nell'inno speciale a Cristo Re, fino a che il Suddiacono batteva con l'asta della croce la porta; questa s'apriva, e la folla, preceduta dal clero, rientrava in chiesa, glorificando colui che, solo, è la Risurrezione e la Vita.
    Questa scena sta ad indicare l'entrata del Salvatore in un'altra Gerusalemme, di cui quella della terra è soltanto la figura. Quest'altra Gerusalemme è la patria celeste, di cui Gesù ci ha aperte le porte. Il peccato del primo uomo le aveva chiuse; ma Gesù il Re della Gloria, ce le ha riaperte in virtù della Croce, alla quale non hanno potuto resistere.
    Il canto in onore di Cristo Re è stato conservato, mentre invece è stato soppresso il particolare della porta chiusa. Continuiamo pertanto a seguire i passi del Figlio di David; egli è pure Figlio di Dio e ci invita a partecipare al suo regno.
    Nella Processione delle Palme, commemorazione dell'avvenimento realizzatosi in questo giorno, la santa Chiesa solleva la nostra mente al mistero dell'Ascensione col quale termina, in cielo, la missione del Figlio di Dio sulla terra. Ma, ahimé, i giorni che separano l'uno dall'altro questi due trionfi del Figlio di Dio, non sono sempre giorni di gioia; infatti, è appena terminata la processione con la quale la Chiesa s'è liberata per un attimo della sua tristezza, che già iniziano i gemiti e i lamenti.
    La Messa.
    La terza parte della funzione odierna è l'offerta del santo Sacrificio. Tutti i canti che l'accompagnano esprimono desolazione e per completare la tristezza che è caratteristica della giornata, la Chiesa ci fa leggere il racconto della Passione del Redentore. Da cinque o sei secoli fa, la Chiesa ha adottato un particolare recitativo per la lettura di questo brano evangelico, che diventa così un vero dramma. Si sente prima lo storico raccontare quei fatti in tono grave e patetico; le parole di Gesù hanno un accento nobile e dolce, che contrastano in una maniera penetrante col tono elevato degli altri interlocutori e coi gridi della plebaglia giudaica.
    Nel momento in cui, nel suo amore per noi, si lascia calpestare sotto i piedi dei peccatori, noi dobbiamo proclamarlo più solennemente nostro Dio e nostro Re.
    Questi sono in genere i riti della grande giornata. Non ci rimane che inserire nel corso delle sacre letture, secondo il solito, quei dettagli che crederemo necessari per completare il significato.
    Nomi dati a questa Domenica.
    Oltre al nome liturgico e popolare di Domenica delle Palme, essa è chiamata anche Domenica dell'Osanna, per il grido di trionfo col quale i Giudei salutarono l'arrivo di Gesù. Anticamente i nostri padri la chiamarono Domenica della Pasqua fiorita, perché la Pasqua dalla quale ci separano solo otto giorni, oggi si considera in fiore, e i fedeli possono, fin da oggi, adempiere il dovere della comunione annuale. Per il ricordo di tale denominazione gli Spagnoli, avendo scoperta, la Domenica delle Palme del 1513, quella vasta regione che confina col Messico, la chiamarono Florida. Questa domenica la troviamo chiamata anche Capitilavium, cioè lava-testa, perché nei secoli della media antichità, quando si rinviava al Sabato Santo il battesimo dei bambini nati nei mesi precedenti, che potevano aspettare questo tempo senza pericolo, i genitori lavavano oggi il capo dei loro neonati, affinché il prossimo sabato si potesse fare con decenza l'unzione del Sacro Crisma. In epoca più remota tale Domenica, in certe chiese, veniva chiamata la Pasqua dei Competenti, cioè dei Catecumeni ammessi al santo battesimo. Questi si riunivano oggi in chiesa, e si faceva loro una spiegazione particolare del Simbolo che avevano ricevuto nello scrutinio precedente. Nella chiesa gotica di Spagna lo si dava solo oggi. Infine, presso i Greci, tale Domenica è designata col nome di Bifora, cioè Porta Palme.
    M E S S A
    La Stazione è a Roma, nella Basilica Lateranense, la chiesa Madre e Matrice di tutte le chiese. Ai nostri giorni, però, la funzione papale ha luogo a S. Pietro; ma tale deroga non arreca pregiudizio ai diritti dell'Arcibasilica la quale, anticamente, aveva oggi l'onore della presenza del Sommo Pontefice, ed ha tuttora conservate le indulgenze accordate a quelli che oggi la visitano.
    Alla Messa solenne, il Sacerdote si porta all'altare, e dopo aver tralasciato il salmo Iudica me, Deus, e il Confiteor, sale i gradini e lo bacia nel mezzo e lo incensa.
    EPISTOLA (Fil 2,5-11) – Fratelli: abbiate in voi gli stessi sentimenti di Cristo Gesù, il quale, esistendo nella forma di Dio, non considerò questa sua uguaglianza con Dio come una rapina, ma annichilò se stesso, prendendo la forma di servo, e, divenendo simile agli uomini, apparve come semplice uomo; umiliò se stesso fattosi obbediente fino alla morte e alla morte di croce. Per questo però anche Dio lo esaltò e gli donò un nome, che è sopra ogni altro nome, tale che nel nome di Gesù si deve piegare ogni ginocchio in cielo, in terra e nell'inferno, ed ogni lingua deve confessare che il Signore Gesù Cristo è nella gloria di Dio Padre.
    Umiliazione e gloria di Gesù.
    La santa Chiesa prescrive di genuflettere al punto dell'Epistola dove l'Apostolo dice, che ogni ginocchio si deve piegare nel pronunciare il nome di Gesù; e noi ne abbiamo seguito il comando. Dobbiamo comprendere che, se vi è un'epoca dell'anno in cui il Figlio di Dio ha diritto alle nostre più profonde adorazioni è soprattutto in questa Settimana, nella quale è lesa la sua maestà, e lo vediamo calpestato sotto i piedi dei peccatori. Indubbiamente i nostri cuori saranno animati da tenerezza e compassione alla vista dei dolori che sopporta per noi; ma non meno sensibilmente dobbiamo risentire gli oltraggi e le bassezze di cui è fatto segno, lui che è uguale al Padre e Dio come lui. Con le nostre umiliazioni, rendiamo a lui, per quanto ci è possibile, la gloria di cui egli si sveste per riparare la nostra superbia e le nostre ribellioni; ed uniamoci ai santi Angeli che, testimoni di tutto ciò che Gesù ha accettato per il suo amore verso l'uomo, s'annientano più profondamente, nel vedere l'ignominia alla quale è ridotto.
    Ma è ormai tempo d'ascoltare il racconto della Passione del Signore. La Chiesa ne legge la narrazione secondo i quattro Vangeli, nei quattro differenti giorni della Settimana. Oggi comincia col racconto di san Matteo, che per primo scrisse i fatti della vita e della morte del Redentore.
    Le lacrime di Gesù.
    Terminiamo questa giornata del Redentore a Gerusalemme, richiamando alla memoria gli altri fatti che la segnalarono. San Luca c'informa, che fu durante la sua marcia trionfale verso questa città che Gesù, vicino ad entrarvi, pianse su di lei e manifestò il suo dolore con queste parole: "Oh se conoscessi anche tu, e proprio in questo giorno quel che giova alla tua pace! Ora invece è celato agli occhi tuoi. Ché verranno per te i giorni nei quali i nemici ti stringeranno con trincee, ti chiuderanno e ti assedieranno d'ogni parte, e distruggeranno te e i tuoi figli che sono in te, e non lasceranno in te pietra su pietra, perché non hai conosciuto il tempo in cui sei stata visitata" (Lc 19,42-44).
    Qualche giorno fa il santo Vangelo ci mostrò Gesù che piangeva sulla tomba di Lazzaro; oggi lo vediamo spargere nuove lacrime sopra Gerusalemme. A Betania piangeva pensando alla morte del corpo, conseguenza e castigo del peccato; ma questa morte non è senza rimedio. Gesù è "la risurrezione e la vita; chi crede in lui non rimarrà nella morte eterna" (Gv 11,25). Ma lo stato dell'infedele Gerusalemme rappresenta la morte dell'anima; ed una tale morte è senza risurrezione, se l'anima non ritorna tempestivamente all'autore della vita. Ecco perché sono tanto amare le lacrime che sparge oggi Gesù. Il suo cuore è triste, proprio in mezzo alle acclamazioni che fanno accoglienza al suo ingresso nella città di David: perché sa, che molti "non conosceranno il tempo che furono visitati". Consoliamo il cuore del Redentore, e siamogli una Gerusalemme fedele.
    Gesù torna a Betania.
    Sappiamo da san Matteo che il Signore andò a chiudere la giornata a Betania. Naturalmente la sua presenza dovette sospendere le materne inquietudini di Maria e tranquillizzare la famiglia di Lazzaro. Ma in Gerusalemme nessuno si presentò ad offrire ospitalità a Gesù; almeno il Vangelo non fa alcuna menzione a questo riguardo. Le anime che meditarono la vita del Signore si sono soffermate su questa considerazione: Gesù onorato la mattina con solenne trionfo, alla sera è ridotto a cercarsi il nutrimento e il riposo fuori della città che lo aveva accolto con tanti applausi. Nei monasteri dei Carmelitani della riforma di santa Teresa esiste una consuetudine che si propone d' offrire a Gesù una riparazione, per l'abbandono in cui fu lasciato dagli abitanti di Gerusalemme. Si presenta una tavola in mezzo al refettorio e vi si serve un pasto; dopo che la comunità ha finito di cenare, quel pasto offerto al Salvatore del mondo, viene distribuito ai poveri, che sono le sue membra.
    PREGHIAMO
    O Dio onnipotente ed eterno, che per dare al genere umano esempio d'umiltà da imitare, hai deciso l'incarnazione del Salvatore e la sua passione in croce; concedici propizio d'imitarlo nella sofferenza per poter poi partecipare alla risurrezione.

    da: dom Prosper Guéranger, L'anno liturgico. - I. Avvento - Natale - Quaresima - Passione, trad. it. P. Graziani, Alba, 1959, pp. 674-683.”



    Luca, Sursum Corda!
    ADDIO GIUSEPPE, amico mio, sono LUCA e nel mio CUORE sarai sempre PRESENTE!
    «Réquiem aetérnam dona ei, Dómine, et lux perpétua lúceat ei. Requiéscat in pace. Amen.»

    SURSUM CORDA - HABEMUS AD DOMINUM!!! A.M.D.G.!!!

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    Lightbulb Re: 25 marzo - Annunciazione della Beata Vergine Maria

    9 APRILE 2018: ANNUNCIAZIONE DELLA VERGINE SANTISSIMA (traslata)…



    Guéranger, L'anno liturgico - 25 marzo. Annunciazione della Vergine Santissima
    http://www.unavoce-ve.it/pg-25mar.htm
    «25 MARZO ANNUNCIAZIONE DELLA VERGINE SANTISSIMA.
    (...) "VANGELO (Lc 1,26-38). - In quel tempo: L'Angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea detta Nazaret, ad una Vergine sposata ad un uomo della casa di David, di nome Giuseppe, e la vergine si chiamava Maria. Ed entrato da lei l'Angelo disse: Salute, o piena di grazia: il Signore è teco! Benedetta tu fra le donne! Ed essa turbata a queste parole pensava che specie di saluto fosse quello. E l'Angelo le disse: Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio: ecco, tu concepirai nel seno e partorirai un figlio, e gli porrai nome Gesù. Questi sarà grande, sarà chiamato figlio dell'Altissimo; e il Signore Dio gli darà il trono di David suo padre; e regnerà in eterno sulla casa di Giacobbe; e il suo regno non avrà mai fine. Allora Maria disse all'Angelo: Come avverrà questo, se io non conosco uomo? E l'Angelo rispose: Lo Spirito Santo scenderà in te e la potenza dell'Altissimo ti adombrerà: per questo il santo che da te nascerà sarà chiamato figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, ha concepito anche lei un figlio nella sua vecchiaia, ed è già nel sesto mese, lei ch'era detta sterile; perché nulla è impossibile davanti a Dio. E Maria disse: Ecco l'ancella del Signore: si faccia di me secondo la tua parola.”.»




    SS. Annunziata - Sodalitium
    http://www.sodalitium.biz/ss-annunziata/
    «9 aprile, Annunciazione della B. V. Maria (riportata dal 25 marzo).

    Con tutto l’amore e la fiducia di un figlio verso la Madre sua, io vengo ai tuoi piedi, o SS. Vergine Annunziata, per impetrare il tuo soccorso. L’Arcangelo Gabriele, pieno di sacra riverenza, ti rivolse le parole: Io ti saluto, o Maria: ed io ripetendole tutto l’affetto del mio cuore, intendo di far memoria di quell’istante ineffabile in cui divenisti Madre di Dio, e per questo ricordo, così grande e soave per tutti i redenti, io ti scongiuro ad aver pietà di me e d’impetrarmi dal Figlio tuo le grazie di cui ho tanto bisogno.
    È vero, io non merito il tuo soccorso, perché troppo fui sconosciente al mio Dio; ma tu, o Vergine potentissima, impetrami il perdono delle mie colpe e con esso l’aiuto che mi è necessario per sorgere dallo stato di abbattimento e di angustia in cui mi trovo. Per l’amore che porti al tuo Gesù, per l’amore che porti all’anima mia, non mi abbandonare, o pietosissima Madre, e fa’ che i gemiti della mia preghiera si cambino ben presto in inno di lode e di ringraziamento per il soccorso ottenuto. Così sia.»
    http://www.sodalitium.biz/wp-content..._n-261x300.jpg








    «Omelia del Rev. Don Francesco Ricossa del 08.04.2018, Domenica in Albis.
    https://www.youtube.com/watch?v=YDtgWTjaipY
    https://www.youtube.com/channel/UCQZ...G-HXEQsb7zruAw
    https://www.youtube.com/user/sodalitium »



    http://www.domusmarcellefebvre.it/index.html
    http://www.domusmarcellefebvre.it/ca...o--pio-x-1.php
    http://www.domusmarcellefebvre.it/santa-messa-1.php
    https://www.youtube.com/user/florianoabrahamowicz
    http://www.domusmarcellefebvre.it/notiziario--it-.php







    Ligue Saint Amédée
    http://www.saintamedee.ch/
    https://www.facebook.com/SaintAmedee/?fref=nf

    «Intransigeants sur la doctrine ; charitables dans l'évangélisation [Non Una Cum].».

    “Report du 25 mars. 25 mars : Annonciation de la Bienheureuse Vierge Marie.”
    “Ligue Saint Amédée NB : célébrée le 9 avril cette année (après Pâques).”
    http://liguesaintamedee.ch/applicati...nonciation.jpg






    https://liguesaintamedee.ch/saint-du...andrie-556-619
    “9 avril : Saint Jean l'Aumônier, Patriarche d'Alexandrie (556-619).”
    http://liguesaintamedee.ch/applicati...n_aumonier.jpg









    https://militesvirginismariae.wordpress.com/
    https://militesvirginismariae.files....5/11/marie.jpg











    https://www.sursumcorda.cloud/
    https://www.facebook.com/CdpSursumCorda/?fref=nf
    https://www.sursumcorda.cloud/settim...rile-2018.html
    «Carlo Di Pietro - Sursum Corda
    Sul numero 107 di SVRSVM CORDA® del giorno 8 aprile 2018
    saranno pubblicati i seguenti contenuti:
    - Comunicato numero 107. La Purificazione di Maria;
    - Regina Coeli;
    - Preghiera a San Vincenzo Ferreri, Confessore;
    - Gli anatemi del Concilio di Efeso, numeri 5, 6, 7 e 8;
    - Vita e detti dei Padri del deserto: Padre Giovanni Nano (parte 1);
    - Preghiera per il Lunedì dell’Angelo;
    - San Tommaso: quali siano le cose che dispongono al ben vivere e quali indispongono;
    - San Tommaso: come al re spetta fondare città o castelli e come scegliere la regione;
    - Preghiera a Sant’Isidoro, Vescovo e Dottore;
    - Dizionario di teologia dommatica. Che cos’è l’Enciclica;
    - Dizionario di teologia dommatica. L’Indefettibilità della Chiesa;
    - Racconti miracolosi n° 55. L’orazione mentale di San Luigi Gonzaga.
    https://www.sursumcorda.cloud/»





    “O Maria speranza mia, Voi tutto potete appresso Dio, impetratemi la santa perseveranza: ottenetemi ch'io più non mi divida dal suo santo amore. (Sant'Alfonso)”





    “Gesù mio tenetemi oggi le mani di sopra, Maria Santissima custoditemi Voi sotto il Vostro manto.”





    "O beatissima e dolcissima Vergine Maria, piena di misericordia, io raccomando alla vostra pietà l'anima e 'l corpo mio, i miei pensieri, le opere, la vita e la morte mia. O mia Signora, aiutatemi e confortatemi contro l'insidie del demonio; impetratemi il vero e perfetto amore, col quale io ami con tutto il cuore il vostro dilettissimo Figlio e Signor mio Gesù Cristo; e dopo lui ami voi sopra tutte le cose. O mia regina e madre, colla vostra potentissima intercessione fate che in me duri sempre questo amore sino alla morte, dopo cui io sia da voi condotto alla patria de' beati (Ex offic. Praed. et diar. 7 mart. - Orazione di S. Tommaso d'Aquino; cfr. Le glorie di Maria, S. Alfonso)."






    https://www.sursumcorda.cloud/comuni...-di-maria.html








    https://www.facebook.com/pietroferrari1973/
    https://www.giulianova.it/news/event...plendore-2018/


    https://www.facebook.com/romancatholicsnonunacum/






    Radio Spada | Radio Spada ? Tagliente ma puntuale
    http://www.radiospada.org/
    https://www.facebook.com/radiospadasocial/?fref=nf
    “9 aprile 2018: ANNUNCIAZIONE DELLA VERGINE SANTISSIMA (traslata).”






    "Il 9 aprile 1944, Domenica di Pasqua, Pio XII pubblicava l’Enciclica “Orientalis Ecclesiæ” in cui, commemorando l’inclita figura di san Cirillo di Alessandria nel XV centenario della sua morte, richiamava all’Unità Cattolica i dissidenti Orientali e condannava nuovamente il falso ecumenismo, nemico della Verità, già proscritto dal predecessore Pio XI nell’Enciclica “Mortalium animos”del 6 gennaio 1928."










    Luca, Sursum Corda! AVE MARIA!
    ADDIO GIUSEPPE, amico mio, sono LUCA e nel mio CUORE sarai sempre PRESENTE!
    «Réquiem aetérnam dona ei, Dómine, et lux perpétua lúceat ei. Requiéscat in pace. Amen.»

    SURSUM CORDA - HABEMUS AD DOMINUM!!! A.M.D.G.!!!

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    Lightbulb Re: 25 marzo - Annunciazione della Beata Vergine Maria

    24 MARZO 2019: BEATO SIMONINO DA TRENTO E SAN GABRIELE ARCANGELO; TERZA DOMENICA DI QUARESIMA…



    «TERZA DOMENICA DI QUARESIMA»
    Guéranger, L'anno liturgico - Domenica Terza di Quaresima
    http://www.unavoce-ve.it/pg-quaresima-dom3.htm


    «24 MARZO SAN GABRIELE ARCANGELO»
    "Guéranger, L'anno liturgico - 24 marzo. San Gabriele Arcangelo"
    Guéranger, L'anno liturgico - 24 marzo. San Gabriele Arcangelo
    http://www.unavoce-ve.it/pg-24mar.htm





    SANTA MESSA DOMENICALE celebrata da Don Floriano Abrahamowicz a Paese (Treviso) alle ore 10.30 stamattina 24 MARZO 2019, COMMEMORAZIONE DI SAN GABRIELE ARCANGELO E TERZA DOMENICA DI QUARESIMA:


    «Don Floriano Abrahamowicz - Domus Marcel Lefebvre.
    http://www.domusmarcellefebvre.it/
    https://www.youtube.com/user/florianoabrahamowicz
    III domenica di Quaresima (Santa Messa)
    https://www.youtube.com/watch?v=OOlS4iMXpro
    Festa di San Giuseppe sposo della BVM
    https://www.youtube.com/watch?v=6fpJ2SWL_oY
    II domenica di Quaresima (Santa Messa)
    https://www.youtube.com/watch?v=J3p4EMytkio
    II domenica di Quaresima - (Omelia)
    https://www.youtube.com/watch?v=wXyDyeVarqg
    1° domenica di Quaresima (Santa Messa)
    https://www.youtube.com/watch?v=T2g-OaQT_0A
    1° domenica di Quaresima - (Omelia)
    https://www.youtube.com/watch?v=zN-HlOYhoh4
    Sacre Ceneri
    https://www.youtube.com/watch?v=240n2FtviH0
    Domenica Quinquagesima (Santa Messa)
    https://www.youtube.com/watch?v=1D09coEEvKs
    Domenica Sexagesima (Santa Messa)
    https://www.youtube.com/watch?v=7apAxHX0B0w
    Domenica Septuagesima (Santa Messa)
    https://www.youtube.com/watch?v=eW58hW30T5Y
    V domenica d. Epifania (Santa Messa)
    https://www.youtube.com/watch?v=adVRJ95yZLk
    V domenica d. Epifania - (Omelia)
    https://www.youtube.com/watch?v=oJR8QmeMXOs
    IV dom. dopo l'Epifania (Santa Messa)
    https://www.youtube.com/watch?v=tmgotU8TwQw
    IV domenica dopo Epifania (Omelia)
    https://www.youtube.com/watch?v=BBMsKuQKlgQ
    Purificazione della S. Vergine Maria (Santa Messa)
    https://www.youtube.com/watch?v=rS2tdVj3e_A
    III dom. dopo l'Epifania
    https://www.youtube.com/watch?v=vqLfMJ2qKmo
    III domenica dopo l'Epifania - (Omelia)
    https://www.youtube.com/watch?v=zHEiqmjKQNk
    II domenica dopo l'Epifania - (Omelia)
    https://www.youtube.com/watch?v=MtQwadP5PVs
    Sacra Famiglia (Santa Messa)
    https://www.youtube.com/watch?v=M83o5Eohbdc
    Epifania di N S G C - (Omelia)
    https://www.youtube.com/watch?v=fUnwOAcw1Vs
    http://www.domusmarcellefebvre.it/santa-messa-1.php
    La Santa Messa tutte le domeniche alle ore 10.30 a Paese, Treviso.».




    SANTE MESSE celebrate dai Sacerdoti dell’“Istituto Mater Boni Consilii” (I.M.B.C.):


    "Sante Messe - Sodalitium"
    http://www.sodalitium.biz/sante-messe/

    "S. Messa in provincia di Verona - Sodalitium"
    http://www.sodalitium.biz/s-messa-provincia-verona/

    “Sodalitium - IMBC.”
    https://www.youtube.com/user/sodalitium

    “Omelie dell'I.M.B.C. a Ferrara.”
    https://www.facebook.com/OmelieIMBCFerrara/

    http://www.oratoriosantambrogiombc.it/
    “Oratorio Sant'Ambrogio, Milano - Offertur Oblatio Munda (Malachia 1, 11).”



    http://www.sodalitium.biz/category/santo-del-giorno/


    "San Gabriele e San Simonino - Sodalitium"
    http://www.sodalitium.biz/san-gabriele-san-simonino/
    «24 marzo, San Gabriele Arcangelo.
    “Festa di san Gabriéle Arcangelo, inviato da Dio ad annunziare il mistero dell’incarnazione del divin Verbo”.

    O glorioso Arcangelo San Gabriele, io condivido la gioia che provasti nel recarti quale celeste Messaggero a Maria, ammiro il rispetto con cui ti presentasti a lei, la devozione con cui la salutasti, l’amore con cui, primo fra gli Angeli, adorasti il Verbo Incarnato nel suo seno e ti prego di ottenermi di ripetere con gli stessi tuoi sentimenti il saluto che allora rivolgesti a Maria e di offrire con lo stesso amore gli ossequi che allora presentasti al Verbo fatto Uomo, con la recita del Santo Rosario e dell’Angelus Domini. Così sia.».
    http://www.sodalitium.biz/wp-content...le-236x300.jpg





    http://www.sodalitium.biz/san-gabriele-san-simonino/
    «Nell’arcidiocesi di Trento: 24 marzo, San Simonino Martire.
    “A Trento la passione di san Simeóne fanciullo, crudelissimamente trucidato dai Giudèi, il quale poi rifulse per molti miracoli”.».
    http://www.sodalitium.biz/wp-content...3u-300x182.jpg








    https://sansimoninotrento.wordpress.com/
    “San Simonino da Trento
    Sito ufficiale del Comitato san Simonino.”
    https://sansimoninotrento.wordpress....ry/conferenze/


    “Trento, 17/03/2007: conferenza di don Francesco Ricossa organizzata dal Comitato San Simonino, che chiede il ristabilimento del culto e la restituzione delle reliquie del santo, co-patrono di Trento.
    https://www.youtube.com/watch?v=4_isG_yxVP0
    https://sansimoninotrento.files.word...015/12/a_8.jpg


    "San Simonino di Trento - Centro Studi Giuseppe Federici."
    http://www.centrostudifederici.org/san-simonino-trento/








    http://www.agerecontra.it
    San Simonino da Trento, il santo che i conciliari vorrebbero dimenticare per compiacere i loro fratelli maggiori | www.agerecontra.it
    https://www.agerecontra.it/2017/03/s...elli-maggiori/
    http://www.agerecontra.it/wp-content...0344252122.jpg





    «Sacrilegio S Simonino a Trento.
    “HAEC EST ORA VESTRA ET POTESTAS TENEBRARUM!”
    Sacrilegio S Simonino a Trento”
    http://www.doncurzionitoglia.com/sac...o_a_trento.htm
    La ‘chiesa’ di S. Simonino diverrà ‘sinagoga’ d. CURZIO NITOGLIA 27 dicembre 2011.».
    http://www.doncurzionitoglia.com/san_simonino_3.jpg
    http://www.doncurzionitoglia.com/s_s...i_rinn_sml.jpg







    https://forum.termometropolitico.it/...aresima-7.html
    “24 marzo (29 settembre) - S. Gabriele arcangelo”
    24 marzo (29 settembre) - S. Gabriele arcangelo
    https://forum.termometropolitico.it/...zo-2010-a.html
    https://forum.termometropolitico.it/...a-vergine.html
    https://forum.termometropolitico.it/...a-vergine.html

    https://forum.termometropolitico.it/...di-svezia.html

    “nuovo sito dedicato a San Simonino da Trento”
    https://forum.termometropolitico.it/...-simonino.html







    Preghiere a San Gabriele Arcangelo







    https://www.facebook.com/catholictradition2016/
    «MARTIROLOGIO ROMANO, 1955. Sancti et Sanctae Dei, orate pro nobis.»
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...57&oe=5D18EF8A






    https://sardiniatridentina.blogspot....zione.html?m=0
    "Terza Domenica di Quaresima - Stazione a San Lorenzo fuori le mura
    La Chiesa Romana oggi ci ricorda la gran verità della nostra liberazione dalla schiavitù del demonio operata dal Cristo con la sua incarnazione e morte: Egli ci rende figli di Dio nella libertà di compiere il bene. Questa libertà ci è data col Santo Battesimo e possiamo mantenerla solamente con una vita santa, altrimenti cadremo di nuovo sotto la crudele tirannia di Satana che vuole unicamente la nostra morte eterna in Inferno. Esempio supremo a cui ispirare la nostra vita è Maria Santissima, fedelissima nell'adempimento del divino beneplacito."


    https://sardiniatridentina.blogspot....ngelo.html?m=0
    «San Gabriele Arcangelo
    Gabriele, che significa “Potenza di Dio”, è l’Arcangelo che apparve al Profeta Daniele rivelandogli il mistero e il tempo della venuta del Messia. Quando questi tempi furono compiuti apparve anche a Zaccaria per annunziargli la prossima nascita di Giovanni Battista. E dopo sei mesi si presentò a Maria, vergine di Nazareth fidanzata a Giuseppe, per proporle da parte di Dio l'onore di divenir la Madre del Verbo. Alcuni hanno identificato con Gabrile l’Angelo che annunziò ai pastori di Betlemme la nascita del Cristo Signore e l’Angelo che confortò Gesù nel Getsemani durante l’agonia.
    La festa di san Gabriele Arcangelo fu estesa a tutta la Chiesa da Benedetto XV.»



    https://www.facebook.com/tradidiquodetaccepi/
    “Tradidi quod et accepi
    Il 24 marzo la Chiesa Romana, per disposizione di Benedetto XV, festeggia san Gabriele Arcangelo, lo spirito beato che annunziò all’Immacolata Vergine Maria che in Lei si sarebbe incarnato il Verbo. Ma il suo Martirologio riporta oggi anche l’elogio di san Simone, martire di Trento
    , “fanciullo crudelissimamente trucidato dai Giudei, il quale poi rifulse per molti miracoli”. Simone nacque a Trento nel 1473. Il Giovedì Santo del 1475 fu rapito da alcuni Giudei che intendevano servirsi del sangue di un fanciullo cristiano per mescolarlo negli azzimi della loro Pasqua. A sera, Simonino fu condotto nella casa di Samuele di Norimberga dove subì le più crudeli sevizie. Il suo corpo fu barbaramente straziato in odio -come dicevano loro - a Gesù, che i Cristiani venerano come Dio. Il sangue che fuoriusciva veniva raccolto dagli Ebrei per usi abominevoli. Nello stesso modo in cui i loro padri avevano affisso in croce il Cristo, anche loro martirizzavano ora quel fanciullo. Il fanciullo spirò tra i tormenti nella notte fra il 23 e il 24 aprile. Il cadavere fu rivestito e gettato in una roggia vicina al luogo del martirio. Fu rinvenuto il 26 aprile, Pasqua di Resurrezione. Sul caso indagò diligentemente il tribunale del Principe-Vescovo di Trento, Giovanni Hinderbach, che sentenziò essere stato Simonino vittima di un omicidio rituale perpetrato da Samuele di Norimberga e dai compagni, i quali furono condannati a giuste pene. Il Commissario inviato da Sisto IV, allora Papa, e la commissione istituita ad hoc dal medesimo Pontefice sentenziarono che il processo si era svolto “rite et recte”,cioè con tutti i crismi della giustizia. Intanto il corpo del Simonino era stato portato in processione nella chiesa di san Pietro, dove si sviluppò subito la venerazione di quel fanciullo Martire. Il sunnominato Sisto IV approvò il culto. Nel 1584 il suo nome fu iscritto nel Martirologio col titolo di Santo su ordine di Gregorio XIII; nel 1588 Papa Sisto V concesse per la Diocesi di Trento Messa e Officio proprio del beato Simonino. La Bolla “Beatus Andreas” del 22 febbraio 1755 di Benedetto XIV riconobbe nuovamente il culto prestato a san Simonino affermando che "fu crudelmente messo a morte in odio alla fede". Il culto ricevette costante conferma dagli innumerevoli miracoli. Il popolo di Trento ha venerato il suo piccolo Patrono fino ai giorni nostri.
    Preghiera -:- Deus, innocentiæ restitutor, pro cujus nomine beatus Innocens Simon acerbissimæ mortis supplicio a perfidis Judæis interemptus est: præsta nobis, quæsumus; ut ejus intercedentibus meritis, ab hujus vitæ contagis impolluti ad cælestem patriam pervenire valeamus. Qui vivis et regnas cum Deo Patre in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia sæcula sæculorum. Amen.”







    Santa Caterina di Svezia
    http://www.santiebeati.it/dettaglio/46800
    “Santa Caterina di Svezia Religiosa
    24 marzo 1331 - 24 marzo 1381.

    L'etimologia del nome «Caterina» attinge al greco «donna pura». Tale fu Catarina Ulfsdotter, meglio conosciuta come Caterina di Svezia, secondogenita degli otto figli di santa Brigida, la grande mistica svedese che ha segnato profondamente la storia, la vita e la letteratura del Paese scandinavo. Nata nel 1331, in giovanissima età Caterina sposò Edgarvon Kyren, nobile di discendenza ma soprattutto d'animo: questi non solo acconsentì al desiderio della ragazza di osservare il voto di continenza, ma si legò addirittura allo stesso voto. A 19 anni Caterina raggiunse la madre a Roma, dove partecipò alla sua intensa vita religiosa e ai suoi pellegrinaggi. Alla morte di Brigida, Caterina ne riportò in patria la salma e, nel 1375, entrò nel monastero di Vadstena. Nel 1380 venne eletta badessa; morì il 24 marzo 1381. (Avvenire)
    Etimologia: Caterina = donna pura, dal greco
    Emblema: cervo
    Martirologio Romano: A Vadstena in Svezia, santa Caterina, vergine: figlia di santa Brigida, data alle nozze contro il suo volere, conservò, di comune accordo con il marito, la sua verginità e, dopo la morte di lui, condusse una vita pia; pellegrina a Roma e in Terra Santa, trasferì le reliquie della madre in Svezia e le ripose nel monastero di Vadstena, dove ella stessa vestì l’abito monacale.
    Martirologio tradizionale (24 marzo): Nella Svezia santa Caterina Vergine, figlia di santa Brigida.”








    https://www.sursumcorda.cloud/
    https://www.facebook.com/CdpSursumCorda/
    «Carlo Di Pietro - Sursum Corda
    24 marzo, San Gabriele Arcangelo.

    + O glorioso Arcangelo San Gabriele, io condivido la gioia che provasti nel recarti quale celeste Messaggero a Maria, ammiro il rispetto con cui ti presentasti a lei, la devozione con cui la salutasti, l’amore con cui, primo fra gli Angeli, adorasti il Verbo Incarnato nel suo seno e ti prego di ottenermi di ripetere con gli stessi tuoi sentimenti il saluto che allora rivolgesti a Maria e di offrire con lo stesso amore gli ossequi che allora presentasti al Verbo fatto Uomo, con la recita del Santo Rosario e dell’Angelus Domini. Così sia. + (Dalla bacheca di don Carandino).».

    “Carlo Di Pietro - Sursum Corda
    Preghiera al Santo del giorno.

    In nómine Patris
    et Fílii
    et Spíritus Sancti.
    Amen.

    Eterno Padre, intendo onorare san Simeóne fanciullo di Trento, crudelissimamente trucidato dai Giudèi, il quale poi rifulse per molti miracoli. Vi rendo grazie per tutte le grazie che Voi gli avete elargito. Vi prego di accrescere la grazia nella mia anima per i meriti di questo santo Martire, ed a lui affido la fine della mia vita tramite questa speciale preghiera, così che per virtù della Vostra bontà e promessa, san Simeóne fanciullo possa essere mio avvocato e provvedere tutto ciò che è necessario in quell'ora. Così sia.”

    “Carlo Di Pietro - Sursum Corda
    San Simonino di Trento. Uno dei tanti Santi rigettati dal Vaticano Secondo.”


    «24/03 San Simonino da Trento. Sito ufficiale del Comitato san Simonino: https://sansimoninotrento.wordpress.com/
    (Foto dalla bacheca di Giuseppe Federici)

    Il piccolo Simone fu vittima di omicidio rituale. Maggiori approfondimenti in "La morale giudaica e il mistero del sangue cristiano", Civiltà Cattolica, anno 44, serie XV, volume V, 26 dicembre 1892, dalla pagina 269 alla pagina 286. Notevole approfondimento in "Storia Sociale della Chiesa", ed. CLS, 2018, Mons. Umberto Benigni, volume IV, tomo 1, dalla pagina 369 alla pagina 387.
    I fautori e divulgatori del "Vaticano Secondo" hanno rinnegato anche l'esistenza di questo riturale, di tali crimini perpetrati ai danni di alcuni bambini, ritengono la vicenda di San Simonino una mera invenzione di propaganda antisemita. Con preconcetti ecumenico-irenici, i "Vaticanosecondisti" hanno bollato di fantasticherie migliaia di pagine processuali, testimonianze giurate, sentenze della Chiesa e dei Tribunali civili.
    Preghiera liturgica: "Oh Dio restauratore dell’innocenza, per il nome del quale il beato innocente Simone è stato ucciso con una morte durissima dai perfidi giudei; fa si che noi immuni dai contagi di questa vita, possiamo pervenire alla patria celeste". Così sia.»
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...8e&oe=5D187764





    "Disponibili il numero 153 di Sursum Corda ed il Codex Iuris Canonici 1917 in italiano.

    - Comunicato numero 153. Il Pater Noster e la preghiera;
    - Sul delitto rituale, storia e critica (di Mons. Umberto Benigni);
    - Preghiera al glorioso Patriarca San Giuseppe;
    - Papa Pio XII sul principio di autorità e sul rispetto della vita umana;
    - Papa Pio XII sul culto a Dio e sulla santificazione delle feste;
    - Dizionario di teologia dommatica. La Grazia sacramentale;
    - Codice di Diritto Canonico del 1917 in italiano."
    https://www.sursumcorda.cloud/tags/numero-153.html
    https://www.sursumcorda.cloud/tags/c...-canonico.html
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...53&oe=5D4BA4F1





    «Mio Dio, Vi adoro, Vi amo e Vi ringrazio di quanti doni e benefici mi avete fatti, specialmente d’avermi conservato in questa notte. Vi offro quanto farò e patirò in questo giorno in unione delle azioni e dei patimenti di Gesù e di Maria, secondo tutte le amorose intenzioni del Cuore Sacratissimo di Gesù, per guadagnare tutte le indulgenze che posso. Propongo di fuggire ogni peccato, specialmente... propongo di uniformarmi in tutto alla Vostra Volontà nelle cose contrarie e perciò Vi prego, in nome di Gesù e per amore di Maria, a darmi l’aiuto Vostro e la grazia della Santa perseveranza.».

    «O Immacolata Madre di Gesù e Madre mia Maria, io mi consacro a Voi senza riserva; accettate l’offerta e prendete possesso di me, affinché nella vita mortale, ami Dio e gli uomini e faccia a tutti del bene. Beneditemi o Madre e concedetemi di sparire d’amore nelle vostre braccia.».


    https://www.sursumcorda.cloud/preghi...-giuseppe.html
    https://www.sursumcorda.cloud/sostienici/libri.html
    https://www.sursumcorda.cloud/massim...a-eretico.html
    “Appunti sulla questione del cosiddetto «papa eretico»”
    https://www.sursumcorda.cloud/preghi...vera-fede.html
    “Preghiera di San Pietro Canisio per conservare la vera fede”
    https://www.sursumcorda.cloud/preghiere/



    https://www.agerecontra.it/tag/sursum-corda/








    «Radio Spada è un sito di controinformazione cattolico http://www.radiospada.org e una casa editrice http://www.edizioniradiospada.com
    https://www.facebook.com/radiospadasocial/ »


    “24 marzo 2019: TERZA DOMENICA DI QUARESIMA.”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...a2&oe=5D188156





    “24 MARZO 2019: SAN GABRIELE ARCANGELO.”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...ef&oe=5D466548


    “24 marzo 2019: l'omaggio di Radio Spada al Beato Simonino da Trento, martire, vittima di omicidio rituale.
    Per approfondimenti: https://www.radiospada.org/2013/11/e...ino-di-trento/
    https://www.radiospada.org/2014/03/i...enza-a-milano/
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...94&oe=5D4C8075
    «Nella festa del beato Simonino da Trento (24 marzo).
    San Simonino di Trento. Dall'Enciclopedia Cattolica, vol. XI, col. 640 (edizione del 1953 a cura di Iginio Rogger):

    "Simone di Trento, santo, martire. Bambino di 20 mesi (secondo altri di due anni e mezzo), figlio di un conciatore di Trento, scomparso la sera del Giovedì Santo (23 marzo) 1475, e ritrovato cadavere con orribili mutilazioni la domenica seguente in un canale che scorreva sotto la casa di uno dei maggiorenti ebrei della città. L'opinione pubblica e il processo immediatamente aperto dal principe vescovo Giovanni Hinderbach attribuirono agli Ebrei la colpa dell'uccisione fatta a scopo rituale. Quattordici di essi in seguito al processo e alle deposizioni furono giustiziati, gli altri, con una legge che rimase in vigore fino alla secolarizzazione, furono messi al bando dal Principato. Al piccolo Simone, che i Trentini venerarono tosto come martire, la S. Sede concesse nel 1588 il culto liturgico e l'iscrizione nel Martirologio romano. Festa il 24 marzo".».
    http://www.sansimonino.eu/
    https://www.radiospada.org/2014/03/i...enza-a-milano/
    https://www.radiospada.org/2013/11/e...ino-di-trento/
    CIVIS, La vera storia del Beato Simonino da Trento innocente e Martire e del suo culto, Centro Librario Sodalitium, Verrua Savoia (TO) 2013.
    https://i1.wp.com/radiospada.org/wp-...n-simonino.jpg










    http://www.agerecontra.it/


    http://www.centrostudifederici.org


    http://www.centrosangiorgio.com/





    https://www.truerestoration.org/


    https://novusordowatch.org/


    http://www.fathercekada.com/


    http://www.traditionalmass.org/







    http://sicutoves.blogspot.com/



    https://moimunanblog.com/
    “ARCÁNGEL SAN GABRIEL BY MOIMUNAN”
    https://moimunanblog.com/2019/03/23/...l-san-gabriel/
    https://moimunanblog.files.wordpress...-gabriel-1.jpg
    https://moimunanblog.files.wordpress...d-img_8184.jpg









    “SAN SIMEÓN DE TRENTO, MÁRTIR BY MOIMUNAN”
    https://moimunanblog.com/2019/03/23/...trento-martir/
    https://moimunanblog.files.wordpress...3/image184.jpg










    “Pro Fide Catholica | Le site de Laurent Glauzy”
    https://profidecatholica.com/


    https://johanlivernette.wordpress.com/


    https://lacontrerevolution.wordpress.com/


    https://sedevacantisme.wordpress.com/


    http://www.catholique-sedevacantiste.fr/


    http://wordpress.catholicapedia.net/


    https://militesvirginismariae.wordpress.com/




    Ligue Saint Amédée
    http://liguesaintamedee.ch/
    https://www.facebook.com/SaintAmedee/
    «Intransigeants sur la doctrine ; charitables dans l'évangélisation [Non Una Cum].»
    “Mieux vaut une petite œuvre dans la Vérité, qu’une grande dans l’erreur.”


    Messes :: Ligue Saint Amédée
    http://liguesaintamedee.ch/messes


    "Discipline originelle du carême chrétien."

    “Troisième Dimanche de Carême.”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...46&oe=5D47F1E0

    “Sermon du Père Joseph-Marie Mercier pour le Troisième Dimanche de Carême.
    http://prieure2bethleem.org/predica/2018_03_04.mp3”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...28&oe=5D08C1EA


    “Sermon du Père Joseph-Marie Mercier pour la Fête de Saint Joseph.
    http://prieure2bethleem.org/predica/2019_03_19.mp3”


    24 mars : Saint Gabriel, Archange :: Ligue Saint Amédée
    “24 mars : Saint Gabriel, Archange”
    http://liguesaintamedee.ch/applicati...nt_gabriel.jpg







    San Simonino, ora pro nobis!
    San Gabriele Arcangelo, ora pro nobis!
    Lodato sempre sia il Santissimo nome di Gesù, Giuseppe e Maria!!!
    Christus vincit! Christus regnat! Christus imperat!
    Luca, Sursum Corda – Habemus Ad Dominum!!!
    ADDIO GIUSEPPE, amico mio, sono LUCA e nel mio CUORE sarai sempre PRESENTE!
    «Réquiem aetérnam dona ei, Dómine, et lux perpétua lúceat ei. Requiéscat in pace. Amen.»

    SURSUM CORDA - HABEMUS AD DOMINUM!!! A.M.D.G.!!!

  6. #46
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    Lightbulb Re: 25 marzo - Annunciazione della Beata Vergine Maria

    25 MARZO 2019: ANNUNCIAZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA…



    «25 MARZO ANNUNCIAZIONE DELLA VERGINE SANTISSIMA»
    Guéranger, L'anno liturgico - 25 marzo. Annunciazione della Vergine Santissima
    http://www.unavoce-ve.it/pg-25mar.htm





    Annunciazione - Sodalitium
    http://www.sodalitium.biz/annunciazione/
    «25 marzo, Annunciazione della B. V. Maria.
    “Annunciazione della beatissima Vergine Maria, Madre di Dio”.

    Con tutto l’amore e la fiducia di un figlio verso la Madre sua, io vengo ai tuoi piedi, o SS. Vergine Annunziata, per impetrare il tuo soccorso. L’Arcangelo Gabriele, pieno di sacra riverenza, ti rivolse le parole: Io ti saluto, o Maria: ed io ripetendole tutto l’affetto del mio cuore, intendo di far memoria di quell’istante ineffabile in cui divenisti Madre di Dio, e per questo ricordo, così grande e soave per tutti i redenti, io ti scongiuro ad aver pietà di me e d’impetrarmi dal Figlio tuo le grazie di cui ho tanto bisogno.
    È vero, io non merito il tuo soccorso, perché troppo fui sconosciente al mio Dio; ma tu, o Vergine potentissima, impetrami il perdono delle mie colpe e con esso l’aiuto che mi è necessario per sorgere dallo stato di abbattimento e di angustia in cui mi trovo. Per l’amore che porti al tuo Gesù, per l’amore che porti all’anima mia, non mi abbandonare, o pietosissima Madre, e fa’ che i gemiti della mia preghiera si cambino ben presto in inno di lode e di ringraziamento per il soccorso ottenuto. Così sia.»
    http://www.sodalitium.biz/wp-content...unciazione.jpg






    "Sante Messe - Sodalitium"
    http://www.sodalitium.biz/sante-messe/

    "S. Messa in provincia di Verona - Sodalitium"
    http://www.sodalitium.biz/s-messa-provincia-verona/

    “Sodalitium - IMBC.”
    https://www.youtube.com/user/sodalitium

    “Omelie dell'I.M.B.C. a Ferrara.”
    https://www.facebook.com/OmelieIMBCFerrara/

    http://www.oratoriosantambrogiombc.it/
    “Oratorio Sant'Ambrogio, Milano - Offertur Oblatio Munda (Malachia 1, 11).”







    https://www.facebook.com/catholictradition2016/
    «MARTIROLOGIO ROMANO, 1955. Sancti et Sanctae Dei, orate pro nobis.»
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...1d&oe=5D10D0C6






    “FESTA DELL'ANNUNCIAZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA SANTISSIMA
    Sant'Antonino: Nardus est herba parva, et significat beatam Virginem, quae dedit humilitatis odorem; qui odor usque ad caelum ascendit, et in caelo accumbentem fecit quasi evigilare et in utero suo quiescere (P. 4, lib. 15, c. 21, § 2).
    L'ANGOLO PATRISTICO
    Sermone di san Leone Papa.

    Sermone 2 sulla Natività del Signore.
    Dio onnipotente e clemente, la cui natura è bontà, il cui volere è potere, la cui opera è misericordia, appena la malizia del diavolo ci attossicò col veleno della sua invidia, fin dagli stessi primordi del mondo preannunziò il rimedio della sua pietà destinato a rinnovare i mortali, quando dichiarò al serpente, che dalla donna sarebbe nato uno il quale colla sua virtù avrebbe schiacciato la sua testa orgogliosa e maliziosa, annunziando con ciò che il Cristo sarebbe venuto nella nostra carne, Dio e uomo insieme, e che, nato da una Vergine, avrebbe condannato colla sua nascita immacolata il rovinatore del genere umano.
    E perché il diavolo dopo aver ingannato l'uomo colla sua astuzia si rallegrava nel vederlo privato dei doni celesti, e spogliato del privilegio dell'immortalità, sottoposto a una terribile sentenza di morte, e d'aver così trovato una certa consolazione ai suoi mali nella compagnia d'un prevaricatore; e che anche Dio, obbedendo alle esigenze d'una giusta severità, aveva cambiato le sue disposizioni a riguardo dell'uomo che aveva creato in stato sì onorifico; fu necessaria, dilettissimi, l'economia d'un profondo disegno, perché un Dio immutabile, la cui volontà non può cessare di esser buona, compisse, con un mistero ancor più profondo, le prime intenzioni del suo amore; e perché l'uomo, trascinato nella colpa dall'astuzia e malvagità del demonio, non perisse, contrariamente al fine che Dio s'era proposto.
    Giunti pertanto, o dilettissimi, i tempi prestabiliti alla redenzione degli uomini, nostro Signore Gesù Cristo dalla sede del cielo discende e viene quaggiù, senza però lasciare la gloria del Padre, generato con un procedimento nuovo, con una nuova natività: con un procedimento nuovo, perché, invisibile nella sua natura, s'è fatto visibile nella nostra; immenso, ha voluto essere limitato; sussistente innanzi al tempo, cominciò ad essere nel tempo; Signore dell'universo, ha presa la forma d'un servo, velando la dignità della sua maestà; Dio impassibile, non disdegnò di farsi uomo passibile; e, immortale, di assoggettarsi alle leggi della morte.
    Omelia di sant'Ambrogio Vescovo.
    Libro 2 su Luca.
    Certo, sono occulti i misteri divini, né è facile a nessun uomo, giusto il detto di un profeta (Is. 40), di conoscere il disegno di Dio. Tuttavia dagli altri fatti e istruzioni del Signore Salvatore, possiamo comprendere essere stato per un disegno particolare che venne scelta, per dare al mondo il Signore, una che fosse sposata ad un uomo. Ma perché non divenne madre prima d'essere sposata? Forse affinché non si dicesse che era diventata madre mediante adulterio.
    «E l'Angelo entrò da lei» (Luc. 1:28). Riconosci la vergine dagli atti, riconosci la vergine dalla modestia, riconoscila dall'oracolo annunziatole, riconoscila dal mistero che s'opera in lei. È proprio delle vergini tremare, spaventarsi all'approssimarsi di un uomo, temere ogni discorso di uomo. Imparino le donne ad imitare questo esempio di pudore. Ella vive sola nell'interno della casa, dove nessun uomo può vederla, solo un Angelo la scopre: sola senza compagnia, sola senza testimone, perché non venisse guasta da alcun profano colloquio, è salutata dall'Angelo.
    Dacché non dalla bocca d'un uomo, ma d'un Angelo doveva essere annunziato il mistero di tanta missione. Quest'oggi per la prima volta s'è udito: «Lo Spirito Santo scenderà in te» (Luc. 1.35). Ed è udito, e creduto. Infine: «Ecco, ella dice, l'ancella del Signore: mi avvenga secondo quello che hai detto» (Luc. 1.38). Ammira l'umiltà, ammira l'abnegazione. Si chiama ancella del Signore lei, ch'è scelta a sua madre, né s'inorgoglisce a sì inattesa promessa.”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...59&oe=5D108133






    https://sardiniatridentina.blogspot....maria.html?m=0
    “ANNUNCIAZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA SANTISSIMA

    Doppio di I classe.
    Paramenti bianchi.
    La tradizione cristiana segna al 25 marzo la memoria dell’Annunziazione della beatissima Vergine Maria. Alla fanciulla di Nazareth si presenta l’Arcangelo Gabriele per proporle da parte di Dio l’onore di esser Madre del Messia Redentore. Al consenso dell’Immacolata il Verbo Eterno si fece carne nel seno di Lei e dava inizio all’opera dell’umana redenzione. Così come la disobbedienza di Eva ci fu fonte di desolazione e morte, la obbedienza di Maria ci fu fonte di sovrabbondante letizia e vita. Nostra Signora ci appare già nel suo ufficio di Mediatrice: grazie a Lei abbiamo avuto il Cristo, ossia la salvezza.”


    https://sardiniatridentina.blogspot....na-di.html?m=0
    “LUNEDÌ DELLA TERZA SETTIMANA DI QUARESIMA

    Stazione a San Marco.
    Semidoppio.
    Paramenti violacei.
    Gesù Cristo ci purifica dalla lebbra del peccato ed è lui il nostro Salvatore. La salvezza è per tutti, per l'ebreo come per il pagano. Naaman con umiltà si sottopose a ciò che gli comandò Eliseo ed ebbe la guarigione: questo avvenimento prefigura la vocazione dei Gentili e la esclusione degli Ebrei deicidi dal regno di Dio. Anche noi dobbiamo essere umili nell'osservanza della legge del Cristo e ricorrere a Cristo che ci dà la misericordia e il perdono.”




    “25 marzo - Annunciazione della Beata Vergine Maria”
    https://forum.termometropolitico.it/...ine-maria.html
    https://forum.termometropolitico.it/...e-maria-5.html







    https://www.sursumcorda.cloud/
    https://www.facebook.com/CdpSursumCorda/

    «Carlo Di Pietro - Sursum Corda».
    «O Immacolata Madre di Gesù e Madre mia Maria, io mi consacro a Voi senza riserva; accettate l’offerta e prendete possesso di me, affinché nella vita mortale, ami Dio e gli uomini e faccia a tutti del bene. Beneditemi o Madre e concedetemi di sparire d’amore nelle vostre braccia.».

    https://www.sursumcorda.cloud/preghi...-giuseppe.html
    https://www.sursumcorda.cloud/sostienici/libri.html
    https://www.sursumcorda.cloud/massim...a-eretico.html
    “Appunti sulla questione del cosiddetto «papa eretico»”
    https://www.sursumcorda.cloud/preghi...vera-fede.html
    “Preghiera di San Pietro Canisio per conservare la vera fede”
    https://www.sursumcorda.cloud/preghiere/


    "25 marzo 1954. Il numero dei fedeli così consacrati a Dio, dall'origine della chiesa fino ai nostri giorni, è incalcolabile: gli uni hanno conservato intatta la loro verginità, gli altri hanno votato al Signore la loro vedovanza dopo la morte del consorte; altri, infine, hanno scelto una vita casta dopo aver fatto penitenza dei loro peccati; ma tutti hanno questo di comune tra loro: che si sono impegnati ad astenersi per sempre, per amore di Dio, dai piaceri della carne. Ciò che i santi padri hanno proclamato circa la gloria e il merito della verginità, sia a tutte queste anime consacrate di invito, di sostegno e di forza a perseverare fermamente nel sacrificio e a non sottrarre e prendere per sé una parte anche minima. Da SS Pio XII Sacra virginitas"

    “Gesù mio tenetemi oggi le mani di sopra, Maria Santissima custoditemi Voi sotto il Vostro manto.”


    "Sul sito è disponibile il numero 153 (del giorno 23 marzo 2019) di Sursum Corda."
    https://www.agerecontra.it/2019/03/s...-sursum-corda/
    https://www.agerecontra.it/tag/sursum-corda/







    Siria: i cristiani in trincea contro i terroristi - Centro Studi Giuseppe Federici
    http://www.centrostudifederici.org/s...ea-terroristi/
    "Siria: i cristiani in trincea contro i terroristi 25 marzo 2019
    Centro studi Giuseppe Federici – Per una nuova insorgenza
    Comunicato n. 26/19 del 25 marzo 2019, Ss. Annunziata
    Siria: i cristiani in trincea contro i terroristi
    Sotto assedio da 7 anni, 20.000 cristiani sono bombardati dai terroristi. Nessun media parla di loro. Sono soli a combattere per sopravvivere. Impotenti, hanno visto passare i convogli degli jihadisti trasferiti verso Idlib. 160 morti. Civili innocenti, padri e adolescenti, famiglie in lutto."







    «Radio Spada è un sito di controinformazione cattolico http://www.radiospada.org e una casa editrice http://www.edizioniradiospada.com
    https://www.facebook.com/radiospadasocial/ »


    “25 MARZO 2019: ANNUNCIAZIONE DELLA VERGINE SANTISSIMA”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...5e&oe=5D1463ED





    “25 marzo 2019: LUNEDÌ DELLA TERZA SETTIMANA DI QUARESIMA”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...90&oe=5D43017D









    25 MARZO 2019: Ventottesimo anniversario della morte terrena di S.E. Mons. Marcel Lefebvre (Tourcoing, 29 novembre 1905 – Martigny, 25 marzo 1991), RIP…
    In Onore e Ricordo di Monsignor Marcel Lefebvre, Che Dio lo accolga nella gloria celeste!!!



    https://forum.termometropolitico.it/...-lefebvre.html


    http://www.unavox.it/NuoveImmagini/F...-Lefebvre.jpeg






    http://www.domusmarcellefebvre.it/om...erplessi-.html
    «(...) Personalmente però usufruisco della facoltà concessa da Monsignore Lefèbvre di non nominare l'attuale detentore del soglio pontificio nel Canone della Santa Messa. Ma oltre a non nominarlo prego che questa sede si liberi dall'occupazione modernista. Che i falsi papi siano destituiti e che Dio ci conceda un vero Papa. (...)
    OMELIA AI "TRADIZIONALISTI PERPLESSI" Pentecoste, 23 5 2010 don Floriano Abrahamowicz.»

    «Don Floriano Abrahamowicz - Domus Marcel Lefebvre.
    http://www.domusmarcellefebvre.it/
    https://www.youtube.com/user/florianoabrahamowicz
    http://www.domusmarcellefebvre.it/santa-messa-1.php
    La Santa Messa tutte le domeniche alle ore 10.30 a Paese, Treviso.».




    http://www.radiospada.org
    “In memoria di Monsignor Marcel Lefebvre (Tourcoing, 29 novembre 1905 – Martigny, 25 marzo 1991).

    «Noi non siamo nello scisma: noi siamo i continuatori della Chiesa cattolica. Sono quelli che s’inventano le novità ad essere nello scisma. Noi continuiamo la Tradizione, ed è per questo che dobbiamo avere fiducia, che non dobbiamo disperare perfino davanti alla situazione attuale. Noi dobbiamo mantenere la nostra Fede, mantenere i nostri sacramenti, poggiati su venti secoli di Tradizione, poggiati su venti secoli di santità della Chiesa, di Fede della Chiesa. Non dobbiamo temere. Certi giornalisti, qualche volta mi hanno chiesto: “Monsignore, si sente isolato?”. “Nient’affatto, nient’affatto, non mi sento isolato, io sono in compagnia di venti secoli di Chiesa e di tutti i santi del Cielo”. Perché? Perché essi hanno pregato come noi, perché si sono santificati, come cerchiamo di fare noi, con gli stessi mezzi». - (Omelia a Lille, 29 agosto 1976).”


    https://www.radiospada.org/2018/06/l...critta-domani/
    “Lettera di Mons. Marcel Lefebvre al Card. Ottaviani – Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede (ex Sant’Uffzio) – in risposta ad una richiesta avanzata dallo stesso Cardinale. Roma, 20 dicembre 1966.”



    https://www.radiospada.org/2018/08/l...mons-lefebvre/
    “L’abito talare: una questione fondamentale (di Mons. Lefebvre)
    Parigi, festa di Nostra Signora di Lourdes, 11 febbraio 1963
    [Fonte: Marcel Lefebvre, Un Vescovo parla, Milano, Rusconi, 1975.]”


    https://www.radiospada.org/2019/03/u...ale-san-pio-x/
    “(…) Così, a mezzo di una così preziosa reliquia, quasi si ripete quell’incontro fra Padre Pio e Monsignor Marcel Lefebvre che avvenne a San Giovanni Rotondo il 31 marzo 1967 di cui rimane non solo la nota fotografia, ma anche la storia dei tanti figli spirituali dello Stigmatizzato del Gargano che sostennero l’opera dell’Arcivescovo francese per l’integrità della Fede e la conservazione della Messa di sempre. (…)”
    https://i2.wp.com/www.radiospada.org...pg?w=649&ssl=1





    https://fsspx.it/it/media/audio/mons...italiano-45809
    “Mons. Lefebvre: prediche e conferenze in italiano.

    Mettiamo a vostra disposizione l'insieme delle registrazioni di Mons. Lefebvre in italiano.
    Avendo imparato l'italiano durante il suo seminario a Roma, il Vescovo ha potuto fare più conferenze e prediche che vanno dal 1980 al 1989 nella nostra bella lingua.
    Ci ritrovate un riassunto della crisi sempre valido oggi con l'argomentazione d'un uomo di fede, di un combattente per il regno del Cristo Re.”
    https://fsspx.it/it/fondatore


    Mons. Marcel Lefebvre con Papa Pio XII:


    http://www.unavox.it/NuoveImmagini/F...I_14x11x72.png
    https://i1.wp.com/www.radiospada.org...ng?w=460&ssl=1



    L’incontro di Mons. Lefebvre e Padre Barbara con Padre Pio avvenuto a San Giovanni Rotondo il 31 marzo 1967, lunedì di Pasqua:


    http://archives.sspx.org/images/Sain...io_with_AB.jpg
    https://www.sanpiox.it/archivio/imag...r_lefebvre.jpg



    "Chiesa e post concilio: Mons. Marcel Lefebvre. La Chiesa del Vaticano II e la Massoneria"
    http://chiesaepostconcilio.blogspot....hiesa-del.html
    “Mons. Marcel Lefebvre: «La chiesa del Vaticano II è occupata da una loggia massonica» (Febbraio 1976)”
    https://www.corsiadeiservi.it/it/def...p?page_id=1574



    http://2.bp.blogspot.com/-BaAWMtVRiP...bvre-messa.jpg










    http://www.agerecontra.it/


    http://www.centrostudifederici.org


    http://www.centrosangiorgio.com/





    https://www.truerestoration.org/


    https://novusordowatch.org/


    http://www.fathercekada.com/


    http://www.traditionalmass.org/





    Como ovejas sin Pastor
    https://2.bp.blogspot.com/-AKNBLhGPc.../s400/SJ25.jpg
    Como ovejas sin Pastor: LA ANUNCIACIÓN DE NUESTRA SEÑORA LA PURÍSIMA VIRGEN MARÍA
    “lunes, 25 de marzo de 2019. LA ANUNCIACIÓN DE NUESTRA SEÑORA LA PURÍSIMA VIRGEN MARÍA.”
    https://4.bp.blogspot.com/-nPejhA8ue...NUNCIACION.jpg











    https://moimunanblog.com/2019/03/24/...cion-de-maria/
    “25 de marzo ANUNCIACIÓN DE LA BIENAVENTURADA VIRGEN MARÍA Y ENCARNACIÓN DEL VERBO.”
    https://moimunanblog.files.wordpress...e6cfa8a40.jpeg
    “Bartolomé Esteban Murillo, Anunciación 1650-55, Museo del Prado, Madrid.”
    https://moimunanblog.files.wordpress...e-marc3ada.jpg
    https://moimunanblog.files.wordpress...o-marc3ada.jpg
    https://moimunanblog.files.wordpress...nciacion03.jpg



















    “Pro Fide Catholica | Le site de Laurent Glauzy”
    https://profidecatholica.com/


    https://johanlivernette.wordpress.com/


    https://lacontrerevolution.wordpress.com/


    https://sedevacantisme.wordpress.com/


    http://www.catholique-sedevacantiste.fr/


    http://wordpress.catholicapedia.net/


    https://militesvirginismariae.wordpress.com/




    http://liguesaintamedee.ch/
    https://www.facebook.com/SaintAmedee/
    «Intransigeants sur la doctrine ; charitables dans l'évangélisation [Non Una Cum].»
    “Mieux vaut une petite œuvre dans la Vérité, qu’une grande dans l’erreur.”

    Messes :: Ligue Saint Amédée

    "Discipline originelle du carême chrétien."

    “Troisième Dimanche de Carême.”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...46&oe=5D47F1E0


    “En l'occasion de la grande fête de "La Dame" : Sainte Vierge Marie, daignez protéger les Lausannois et les Lausannoises, et tout le diocèse dont vous êtes la Patronne.”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...a9&oe=5D0AD881






    25 mars : Annonciation de la Bienheureuse Vierge Marie :: Ligue Saint Amédée
    “25 mars : Annonciation de la Bienheureuse Vierge Marie”
    http://liguesaintamedee.ch/applicati...nonciation.jpg







    AVE MARIA!!!
    Lodato sempre sia il Santissimo nome di Gesù, Giuseppe e Maria!!!
    Christus vincit! Christus regnat! Christus imperat!
    Luca, Sursum Corda – Habemus Ad Dominum!!!
    ADDIO GIUSEPPE, amico mio, sono LUCA e nel mio CUORE sarai sempre PRESENTE!
    «Réquiem aetérnam dona ei, Dómine, et lux perpétua lúceat ei. Requiéscat in pace. Amen.»

    SURSUM CORDA - HABEMUS AD DOMINUM!!! A.M.D.G.!!!

  7. #47
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    Lightbulb Re: 25 marzo - Annunciazione della Beata Vergine Maria

    25 MARZO 2020: ANNUNCIAZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA…
    Personalmente stamattina a mezzogiorno, dopo il Santo Rosario, ho recitato la Supplica alla Madonna di Loreto e le Litanie Lauretane...
    AVE MARIA!!!




    «25 MARZO ANNUNCIAZIONE DELLA VERGINE SANTISSIMA»
    "Guéranger, L'anno liturgico - 25 marzo. Annunciazione della Vergine Santissima"
    Guéranger, L'anno liturgico - 25 marzo. Annunciazione della Vergine Santissima
    http://www.unavoce-ve.it/pg-25mar.htm




    “Il 25 marzo ricorre la solennità mariana dell'Annunciazione dell'Angelo a Maria”.
    https://forum.termometropolitico.it/...ine-maria.html
    “25 marzo - Annunciazione della Beata Vergine Maria”





    https://www.sursumcorda.cloud/
    https://www.facebook.com/CdpSursumCorda/
    «Carlo Di Pietro - Sursum Corda».
    «Supplica (non manomessa) alla Madonna di Loreto (25.3, 15.8, 8.9, 8.12 e 10.12) --->
    https://www.sursumcorda.cloud/preghi...di-loreto.html
    https://www.sursumcorda.cloud/tags/loreto.html
    https://www.sursumcorda.cloud/tags/m...di-loreto.html
    Mercoledì 25 marzo 2020 alle ore 9,15 S. Messa dell'Annunciazione --->
    Messa IMBC in Streaming - Sodalitium
    http://www.sodalitium.biz/messa-imbc-streaming/

    O Immacolata Madre di Gesù e Madre mia Maria, io mi consacro a Voi senza riserva; accettate l’offerta e prendete possesso di me, affinché nella vita mortale, ami Dio e gli uomini e faccia a tutti del bene. Beneditemi o Madre e concedetemi di sparire d’amore nelle vostre braccia».
    https://www.sursumcorda.cloud/preghiere/





    https://www.facebook.com/catholictradition2016/
    «MARTIROLOGIO ROMANO, 1955. Sancti et Sanctae Dei, orate pro nobis»








    https://sardiniatridentina.blogspot....maria.html?m=0
    "ANNUNCIAZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA
    Annunciazione della beata Vergine Maria
    La tradizione cristiana segna al 25 marzo la memoria dell’Annunziazione della beatissima Vergine Maria. Alla fanciulla di Nazareth si presenta l’Arcangelo Gabriele per proporle da parte di Dio l’onore di esser Madre del Messia Redentore. Al consenso dell’Immacolata il Verbo Eterno si fece carne nel seno di Lei e dava inizio all’opera dell’umana redenzione. Così come la disobbedienza di Eva ci fu fonte di desolazione e morte, la obbedienza di Maria ci fu fonte di sovrabbondante letizia e vita. Nostra Signora ci appare già nel suo ufficio di Mediatrice: grazie a Lei abbiamo avuto il Cristo, ossia la salvezza.

    PROPRIUM MISSAE


    INTROITUS
    Ps 44:13, 15 et 16.- Vultum tuum deprecabúntur omnes dívites plebis: adducántur Regi Vírgines post eam: próximæ ejus adducántur tibi in lætítia et exsultatióne. (T.P. Alleluja, alleluja) ~~ Ps 44:2.- Eructávit cor meum verbum bonum: dico ego ópera mea Regi. ~~ Glória ~~ Vultum tuum deprecabúntur omnes dívites plebis: adducántur Regi Vírgines post eam: próximæ ejus adducántur tibi in lætítia et exsultatióne. (T.P. Alleluja, alleluja)

    Ps 44:13, 15 et 16.- Ti rendono omaggio tutti i ricchi del popolo: dietro di lei, le vergini sono condotte a te, o Re: sono condotte le sue compagne in letizia ed esultanza. (T.P. Alleluia, alleluia) ~~ Ps 44:2.- Dal mio cuore erompe una fausta parola: canto le mie opere al Re. ~~ Gloria ~~ Ti rendono omaggio tutti i ricchi del popolo: dietro di lei, le vergini sono condotte a te, o Re: sono condotte le sue compagne in letizia ed esultanza. (T.P. Alleluia, alleluia)

    Gloria

    ORATIO
    Orémus.
    Deus, qui de beátæ Maríæ Vírginis útero Verbum tuum, Angelo nuntiánte, carnem suscípere voluísti: præsta supplícibus tuis; ut, qui vere eam Genetrícem Dei crédimus, ejus apud te intercessiónibus adjuvémur. Per eundem Dominum nostrum Jesum Christum filium tuum, qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti, Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

    Preghiamo.
    O Dio, che hai voluto che, all’annuncio dell’Angelo, il tuo Verbo prendesse carne nel seno della beata Vergine Maria: concedi a noi tuoi supplici che, come crediamo lei vera Madre di Dio, così siamo aiutati presso di Te dalla sua intercessione. Per il medesimo nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

    LECTIO
    Léctio Isaíæ Prophétæ.
    Is 7:10-15.
    In diébus illis: Locútus est Dóminus ad Achaz, dicens: Pete tibi signum a Dómino, Deo tuo, in profúndum inférni, sive in excélsum supra. Et dixit Achaz: Non petam ei non tentábo Dóminum. Et dixit: Audíte ergo, domus David: Numquid parum vobis est, moléstos esse homínibus, quia molésti estis et Deo meo? Propter hoc dabit Dóminus ipse vobis signum. Ecce, Virgo concípiet et páriet fílium, et vocábitur nomen ejus Emmánuel. Butýrum ei mel cómedet, ut sciat reprobáre malum et elígere bonum.

    In quei giorni: Così parlò il Signore ad Achaz: Domanda per te un segno al Signore Dio tuo, o negli abissi degli inferi, o nelle altezze del cielo. E Achaz rispose: Non lo chiederò e non tenterò il Signore, E disse: Udite dunque, o discendenti di Davide. È forse poco per voi far torto agli uomini, che fate torto anche al mio Dio ? Per questo il Signore vi darà Egli stesso un segno. Ecco che la vergine concepirà e partorirà un figlio, il cui nome sarà Emmanuel. Egli mangerà burro e miele, affinché sappia rigettare il male ed eleggere il bene.

    GRADUALE
    Ps 44.3 et 5.
    Diffúsa est grátia in lábiis tuis: proptérea benedíxit te Deus in ætérnum.
    V. Propter veritátem et mansuetúdinem et justítiam: et dedúcet te mirabíliter déxtera tua.

    La grazia è riversata sopra le tue labbra, perciò il Signore ti ha benedetta per sempre,
    V. per la tua fedeltà e mitezza e giustizia: e la tua destra compirà prodigi.

    Se la festa cade in Quaresima dopo il Graduale si dice il Tratto
    Ps 44:11 et 12.
    Audi, fília, et vide, et inclína aurem tuam: quia concupívit Rex speciem tuam.
    Ps 44:13 et 10.
    Vultum tuum deprecabúntur omnes dívites plebis: fíliæ regum in honóre tuo.
    Ps 44:15-16.
    Adducántur Regi Vírgines post eam: próximæ ejus afferéntur tibi.
    V. Adducántur in lætítia et exsultatióne: adducántur in templum Regis.

    Ascolta e guarda, tendi l'orecchio, o figlia: il Re si è invaghito della tua bellezza.
    V. Tutti i ricchi del popolo imploreranno il tuo volto, stanno al tuo seguito figlie di re.
    V. Le vergini dietro a Lei sono condotte al Re, le sue compagne sono condotte a Te.
    V. Sono condotte con gioia ed esultanza, sono introdotte nel palazzo del Re.

    Se la festa viene traslata dopo l’Ottava di Pasqua, omessi Graduale e Tratto, si dice
    Allelúja, allelúja
    Luc 1:28.
    Ave, María, grátia plena; Dóminus tecum: benedicta tu in muliéribus. Allelúja.
    Num 17, 8.
    Virga Jesse flóruit: Virgo Deum et hóminem génuit: pacem Deus réddidit, in se reconcílians ima summis. Allelúja.

    Alleluia, alleluia
    Ave, Maria, piena di grazia: il Signore è, con te: benedetta sei tu fra le donne. Alleluia.
    La verga di Iesse fiorì: la Vergine ha generato l’uomo Dio: Dio ristabilì la pace, riconciliando in sé le cose infime con le altissime. Alleluia.

    EVANGELIUM
    Sequéntia ☩ sancti Evangélii secúndum Lucam.
    Luc 1:26-38.
    In illo témpore: Missus est Angelus Gábriel a Deo in civitátem Galilaeæ, cui nomen Názareth, ad Vírginem desponsátam viro, cui nomen erat Joseph, de domo David. et nomen Vírginis María. Ei ingréssus Angelus ad eam, dixit: Ave, grátia plena; Dóminus tecum: benedícta tu in muliéribus. Quæ cum audísset, turbáta est in sermóne ejus: et cogitábat, qualis esset ista salutátio. Et ait Angelus ei: Ne tímeas, María, invenísti enim grátiam apud Deum: ecce, concípies in útero et páries fílium, et vocábis nomen ejus Jesum. Hic erit magnus, et Fílius Altíssimi vocábitur, et dabit illi Dóminus Deus sedem David, patris ejus: et regnábit in domo Jacob in aetérnum, et regni ejus non erit finis. Dixit autem María ad Angelum: Quómodo fiet istud, quóniam virum non cognósco? Et respóndens Angelus, dixit ei: Spíritus Sanctus supervéniet in te, et virtus Altíssimi obumbrábit tibi. Ideóque et quod nascétur ex te Sanctum, vocábitur Fílius Dei. Et ecce, Elísabeth, cognáta tua, et ipsa concépit fílium in senectúte sua: et hic mensis sextus est illi, quæ vocátur stérilis: quia non erit impossíbile apud Deum omne verbum. Dixit autem María: Ecce ancílla Dómini, fiat mihi secúndum verbum tuum.

    In quel tempo: L’Angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret, ad una Vergine sposata con un uomo della stirpe di Davide che si chiamava Giuseppe, e il nome della Vergine era Maria. Ed entrato da lei, l’Angelo disse: Ave, piena di grazia: il Signore è con te: benedetta tu tra le donne. Udendo ciò ella si turbò e pensava che specie di saluto fosse quello. E l’Angelo soggiunse: Non temere, Maria, perché hai trovato grazia davanti a Dio, ecco che concepirai e partorirai un figlio, cui porrai nome Gesù. Esso sarà grande e chiamato figlio dell’Altissimo; e il Signore Iddio gli darà il trono di Davide, suo padre, e regnerà in eterno sulla casa di Giacobbe, e il suo regno non avrà fine. Disse allora Maria all’Angelo: Come avverrà questo, che non conosco uomo ? E l’Angelo le rispose. Lo Spirito Santo scenderà in te e ti adombrerà la potenza dell’Altissimo. Perciò quel santo che nascerà da te sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco che Elisabetta, tua parente, ha concepito anch’essa un figlio, in vecchiaia: ed è già al sesto mese, lei che era chiamata sterile: poiché niente è impossibile a Dio. E Maria disse: si faccia di me secondo la tua parola.

    Credo

    OFFERTORIUM
    Luc. I, 28 et 42.
    Ave, Maria, grátia plena; Dóminus tecum: benedícta tu in muliéribus, et benedíctus fructus ventris tui. (T.P. Alleluja)

    Ave, María, piena di grazia: il Signore è con te: benedícta tu tra le donne, e benedetto il frutto del tuo ventre. (T.P. Alleluia)

    SECRETA
    In méntibus nostris, quaesumus, Dómine, veræ fídei sacraménta confírma: ut, qui concéptum de Vírgine Deum verum et hóminem confitémur; per ejus salutíferæ resurrectiónis poténtiam, ad ætérnam mereámur perveníre lætítiam. Per eundem Dominum nostrum Jesum Christum filium tuum, qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti, Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

    Conferma nelle nostre menti, o Signore, Te ne preghiamo, i misteri della vera fede: affinché noi, che professiamo vero Dio e uomo quegli che fu concepito dalla Vergine, mediante la sua salvifica resurrezione, possiamo pervenire all’eterna felicità. Per il medesimo nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

    PRÆFATIO DE SANCTA MARIA
    Vere dignum et justum est, æquum et salutáre, nos tibi semper et ubique grátias ágere: Dómine sancte, Pater omnípotens, ætérne Deus: Et te in Annuntiatione beátæ Maríæ semper Vírginis collaudáre, benedícere et prædicáre. Quæ et Unigénitum tuum Sancti Spíritus obumbratióne concépit: et, virginitátis glória permanénte, lumen ætérnum mundo effúdit, Jesum Christum, Dóminum nostrum. Per quem majestátem tuam laudant Angeli, adórant Dominatiónes, tremunt Potestátes. Coeli coelorúmque Virtútes ac beáta Séraphim sócia exsultatióne concélebrant. Cum quibus et nostras voces ut admitti jubeas, deprecámur, súpplici confessióne dicéntes

    È veramente degno e giusto, conveniente e salutare, che noi, sempre e in ogni luogo, Ti rendiamo grazie, o Signore Santo, Padre Onnipotente, Eterno Iddio: Te, nella Annunziazione della Beata sempre Vergine Maria, lodiamo, benediciamo ed esaltiamo. La quale concepì il tuo Unigenito per opera dello Spirito Santo e, conservando la gloria della verginità, generò al mondo la luce eterna, Gesú Cristo nostro Signore. Per mezzo di Lui, la tua maestà lodano gli Angeli, adorano le Dominazioni e tremebonde le Potestà. I Cieli, le Virtù celesti e i beati Serafini la celebrano con unanime esultanza. Ti preghiamo di ammettere con le loro voci anche le nostre, mentre supplici confessiamo dicendo

    COMMUNIO
    Is 7:14.
    Ecce. Virgo concípiet et páriet fílium: et vocábitur nomen ejus Emmánuel. (T.P. Alleluia)

    Ecco, una vergine concepirà e partorirà un figlio: al quale si darà il nome di Emmanuele. (T.P. Alleluia)

    POSTCOMMUNIO
    Orémus.
    Grátiam tuam, quaesumus, Dómine, méntibus nostris infúnde: ut, qui. Angelo nuntiánte, Christi Fílii tui incarnatiónem cognóvimus; per passiónem ejus et crucem, ad resurrectiónis glóriam perducámur. Per eundem Dominum nostrum Jesum Christum filium tuum, qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti, Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.


    Preghiamo.
    La tua grazia, Te ne preghiamo, o Signore, infondi nelle nostre anime: affinché, conoscendo per l’annuncio dell’Angelo, l’incarnazione del Cristo Tuo Figlio, per mezzo della sua passione e Croce giungiamo alla gloria della resurrezione. Per il medesimo nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen".












    Annunciazione - Sodalitium
    http://www.sodalitium.biz/annunciazione/
    «25 marzo, festa dell’Annunciazione della Beata Vergine Maria.
    Preghiera alla SS. Annunziata

    Umilmente prostrato ai tuoi piedi, o Vergine SS. Annunziata, io vengo ad implorare il tuo aiuto nelle necessità in cui mi trovo. Non si è mai detto e non si dirà mai che un tuo figlio sia stato da te abbandonato; io ti scongiuro perciò, o Madre benignissima, per la pietà e per la misericordia che hai sempre mostrato verso coloro che si sono affidati al tuo patrocinio, non ti dimenticare di me. Presenta le mie suppliche al trono di Dio, e per il mistero ineffabile della tua Annunciazione, fa’ che io esperimenti l’efficacia del tuo soccorso. Non sono degno, lo so, dei celesti favori, anzi tante volte, colle mie colpe, ho provocato i divini castighi, ma potrà mai mancarmi l’aiuto del Signore, se tu intercedi per me? Volgi adunque pietosa i tuoi occhi misericordiosi sopra questo tuo povero figlio, ricorda al tuo Gesù tutto l’amore che lo ha spinto ad immolarsi per la mia salvezza e per quello stesso amore domandagli, o Vergine pietosissima, quegli aiuti che io ora imploro e che confido di ottenere mediante il tuo valente patrocinio. Così sia».
    http://www.sodalitium.biz/wp-content...b4eddd303f.jpg
    http://www.sodalitium.biz/wp-content...unciazione.jpg







    SANTA MESSA celebrata da Don Piero Fraschetti a Verrua Savoia (Torino) alle ore 10.30 stamattina 25 MARZO 2020, FESTA DELL’ANNUNCIAZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA:


    Messa IMBC in Streaming - Sodalitium
    http://www.sodalitium.biz/messa-imbc-streaming/
    «Mercoledì 25/03 – Festa dell’Annunciazione di Maria, ore 9.15
    In diretta dalla chiesa dei ss. Pietro e Paolo di Verrua Savoia:
    https://www.youtube.com/watch?v=9N5tmKKP9bo
    S. Messa, Festa dell'Annunciazione, presso istituto Mater Boni Consilii».






    SANTA MESSA celebrata da Don Floriano Abrahamowicz a Paese (Treviso) alle ore 10.30 stamattina 25 MARZO 2020, FESTA DELL’ANNUNCIAZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA:


    «Don Floriano Abrahamowicz - Domus Marcel Lefebvre.
    http://www.domusmarcellefebvre.it/
    https://www.youtube.com/user/florianoabrahamowicz
    Festa dell'Annunciazione della B. Maria V. (Santa Messa)
    https://www.youtube.com/watch?v=92eSty1arZM
    https://www.youtube.com/watch?v=V-YXXNeMugI
    Festa dell'Annunciazione della B. Maria V. (Omelia)
    https://www.youtube.com/watch?v=K3W9suGFKwA
    SANTA MESSA - domusmarcellefebvre110815
    La Santa Messa tutte le domeniche alle ore 10.30 a Paese, Treviso».






    25 MARZO 2020: ventinovesimo anniversario della morte terrena di S.E. Mons. Marcel Lefebvre (Tourcoing, 29 novembre 1905 – Martigny, 25 marzo 1991, R.I.P.) - stesso giorno della festa dell’ANNUNCIAZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA - che Dio lo abbia già accolto o lo accolga presto nella gloria celeste!!!
    In Onore e Ricordo di Monsignor Marcel Lefebvre:




    https://forum.termometropolitico.it/...-lefebvre.html
    “25 Marzo - Anniversario della morte di S.E. mons. Marcel Lefebvre

    È morto il giorno in cui, mediante l'Incarnazione, il Verbo eterno è stato consacrato Sacerdote nel seno della Vergine Maria; è morto il primo giorno della Settimana Santa, l'inizio della dolorosa Passione che porterà Gesù, Sommo Sacerdote, ad offrire se stesso sulla Croce «in oblazione di soave odore». «Tradidi quod et accepi – Ho trasmesso quello che ho ricevuto»: conserviamo la sua preziosa eredità!”


    Tributo a Mons.Marcel Lefebvrè
    https://forum.termometropolitico.it/...la-verita.html
    "J'ai transmis ce que j'ai reçu"





    La biografia di Mons. Bernard Tissier de Mallerais su Mons. Marcel Lefebvre (tradotta in lingua italiana da “Tabula fati” di Chieti) è molto meglio, di gran lunga preferibile in quanto l’ha conosciuto molto bene di persona, essendo stato prima ordinato sacerdote e poi consacrato vescovo – Il 30 giugno 1988 insieme a Bernard Fellay, Alfonso de Galarreta e Richard Williamson, senza mandato romano, constatando di fatto la Sede Vacante e l’assenza di un vero e legittimo Pontefice come fece almeno Mons. De Castro Mayer alcuni giorni prima in una dichiarazione pubblica ed ufficiale - della “Fraternità Sacerdotale San Pio X” (F.S.S.P.X.) ad Ecône in Svizzera proprio da lui.



    Bernard Tissier de Mallerais, Mons. Marcel Lefebvre. Una vita, Tabula fati, Chieti 2005.
    https://www.edizionitabulafati.it/monslefebvre.htm
    https://www.edizionitabulafati.it/monslefebvre.jpg
    https://www.edizionitabulafati.it/ti...nslefebvre.htm
    https://immagini.libroco.it/copertin...63/1531803.jpg
    https://edizionipiane.it/prodotto/mo...bvre-una-vita/
    https://i0.wp.com/edizionipiane.it/w...e-una-vita.png




    http://www.unavox.it/NuoveImmagini/F...-Lefebvre.jpeg




    “Sodalitium” e Don Francesco Ricossa su Mons. Marcel Lefebvre, sulla “Fraternità Sacerdotale San Pio X” (F.S.S.P.X.) ed il “Sedevacantismo” (“simpliciter” e “tesista”):


    http://www.sodalitium.biz/sodalitium_pdf/56.pdf
    «Numero Speciale: risposta al Dossier sul Sedevacantismo
    Risposta al numero speciale de “La Tradizione cattolica” sul sedevacantismo»



    Oggettivamente alcuni scritti e discorsi di Mons. Marcel Lefebvre erano, almeno a grandi linee, incredibilmente vicini alla posizione sedevacantista, ad. es. questi:


    «Con quale Chiesa abbiamo a che fare? Si ha a che fare con la Chiesa cattolica o si ha a che fare con un’altra Chiesa, con una Contro-Chiesa, con una contraffazione della Chiesa? Ora, io credo sinceramente che noi abbiamo a che fare con una contraffazione della Chiesa e non con la Chiesa cattolica. Essi non insegnano più la fede cattolica. Essi insegnano altro, essi conducono la Chiesa in qualcos’altro che la Chiesa cattolica. Non è più la Chiesa cattolica. Essi sono assisi sulla sede dei loro predecessori… ma non continuano i loro predecessori. Essi non hanno più la stessa fede, né la stessa dottrina, né la stessa morale dei loro predecessori. Allora, non è più possibile. E principalmente, il loro grande errore è l’ecumenismo. Essi insegnano un ecumenismo che è contrario alla fede cattolica. […] La Chiesa è occupata da questa Contro-Chiesa che noi conosciamo bene e che i Papi conoscevano perfettamente e che hanno condannato nel corso dei secoli: da quattro secoli la Chiesa non ha cessato di condannare questa Contro-Chiesa che è nata soprattutto col protestantesimo, che si è sviluppata col protestantesimo e che è all’origine di tutti gli errori moderni, che ha distrutto ogni filosofia e che ci ha condotto a tutti gli errori che conosciamo e che i papi hanno condannato: liberalismo, socialismo, comunismo, modernismo, sillonismo . Ne moriamo. I Papi hanno fatto di tutto per condannare tutto questo, ed ecco che oggi coloro che siedono nei posti di quelli che li hanno condannati, sono d’accordo con questo liberalismo e con questo ecumenismo. Questo non si può accettare. E più le cose si chiariscono più ci accorgiamo che questo programma, […] tutti questi errori sono stati elaborati nelle logge massoniche».
    Mons. Marcel Lefebvre, Conferenza spirituale, Ecône, 21 giugno 1978; cfr. Le Sel de la Terre n. 50, p. 244.


    Don Anthony Cekada in un suo video ed articolo ha citato varie frasi “sedevacantiste” di Mons. Marcel Lefebvre:


    : Quidlibet : ? Pro-Sedevacantism Quotes from Abp. Lefebvre

    https://www.radiospada.org/2016/02/v...mons-lefebvre/



    Mons. Mark A. Pivarunas, Vescovo C.M.R.I. - “Congregatio Mariae Reginae Immaculatae”, citò già in precedenza varie frasi “sedevacantiste” di Mons. Marcel Lefebvre:


    Il Sedevacantismo
    http://www.cmri.org/ital-sedevac.html



    Don Francesco Maria Paladino su “IL NUOVO OSSERVATORE CATTOLICO” (ANNO 2003 N. 22) riportò anche lui ulteriori frasi “sedevacantiste” di Mons. Marcel Lefebvre:


    Untitled Document
    http://www.osservatorecattolico.com/pag604.htm




    Don Floriano Abrahamowicz oggi 25 MARZO 2020, FESTA DELL’ANNUNCIAZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA, ha ricordato durante l’omelia l’anniversario della morte terrena di Mons. Marcel Lefebvre; ed il 15 settembre 2019 ha tenuto una lunga omelia incentrata anche su Mons. Marcel Lefebvre ed il sedevacantismo alla “domus Marcel Lefebvre” il giorno della Festa (che era stata rimandata per ragioni meteorologiche, quella liturgica era il 3 settembre) di San Pio X:


    «Don Floriano Abrahamowicz - Domus Marcel Lefebvre.
    http://www.domusmarcellefebvre.it/
    https://www.youtube.com/user/florianoabrahamowicz
    Festa dell'Annunciazione della B. Maria V. (Santa Messa)
    https://www.youtube.com/watch?v=92eSty1arZM
    https://www.youtube.com/watch?v=V-YXXNeMugI
    Festa dell'Annunciazione della B. Maria V. (Omelia)
    https://www.youtube.com/watch?v=K3W9suGFKwA
    Domenica d. Madonna Addolorata- Festa di San Pio X alla domus Marcel Lefebvre - (Omelia)
    https://www.youtube.com/watch?v=G7PuqwYnFPo
    Domenica d. Madonna Addolorata- Festa di San Pio X alla domus Marcel Lefebvre - (Santa Messa)
    https://www.youtube.com/watch?v=nQD0orJ6Wng
    http://www.domusmarcellefebvre.it/santa-messa-1.php
    La Santa Messa tutte le domeniche alle ore 10.30 a Paese, Treviso».



    OMELIA AI "TRADIZIONALISTI PERPLESSI" - domusmarcellefebvre110815
    «OMELIA AI "TRADIZIONALISTI PERPLESSI" un anno domus Marcel Lefèbvre (24 maggio 2009 - 24 maggio 2010)
    OMELIA AI "TRADIZIONALISTI PERPLESSI" Pentecoste, 23 5 2010 don Floriano Abrahamowicz Pubblicato in www.agerecontra.it
    (…) Credidimus Caritati: lo sapete era il motto dello stemma di Monsignor Lefèbvre.

    (…) Siamo arrivati al criterio. - togliere il saluto: all’eresiarca, a quello che cambia la dottrina, che la perverte. Non al pagano o a chi erra in buona fede ai quali anzi è dato ordine di ricercarli con carità e zelo apostolico per portare loro la dottrina. Il saluto è dunque da togliere a chi nega la dottrina che già conosce, sopratutto se oltre il dovere di professarla la deve insegnare: i successori degli apostoli i vescovi specialmente i papi successori di san Pietro. Ecco perché Mgr. Lefèbvre seguendo il suo motto credidimus caritati alla fine "tolse il saluto" alla Roma modernista nel senso che non discuteva più con loro in via ufficiale. L’amicizia di Dio è superiore a quella degli uomini. Non che non discuteva più con roma perché era offeso o per capriccio. Ma perché diceva: Voi occupate la sede apostolica di san Pietro. Bene. Allora esigo che proclamate la verità cattolica e apostolica dei predecessori e condannate con il modernismo il concilio vaticano secondo che divide che nega Gesù Cristo (togliendoli l'esclusività della salvezza e la regalità sociale). Perciò la Roma che voi governate non è la Roma eterna, la cattolica. E' un apostasia quella vostra Roma modernista che voi stessi chiamate Roma Conciliare. E dopo le consacrazioni pontificali del 1988, nella lettera inviata a Roma in risposta alle pseudo-scomuniche dichiarava di non voler avere niente a che fare con la Roma modernista: nullam partem. Ha dimostrato di aver seguito l'ordine di San Giovanni (…) La vera carità non teme di riprendere pubblicamente. La falsa carità è ruffiana. E' purtroppo quello che capita oggi. Ma vediamo, ricordiamoci quanto questi ultimi detentori del soglio pontificio hanno purtroppo, come annunciava San Giovanni, negato e diviso il Cristo. (…)
    cari fedeli si tratta di quello che il diritto canonico e la teologia chiamano il pubblico decadere dalla fede cattolica. (...)
    (...) Personalmente però usufruisco della facoltà concessa da Monsignore Lefèbvre di non nominare l'attuale detentore del soglio pontificio nel Canone della Santa Messa. Ma oltre a non nominarlo prego che questa sede si liberi dall'occupazione modernista. Che i falsi papi siano destituiti e che Dio ci conceda un vero Papa. (...)»



    Mons. Marcel Lefebvre con Papa Pio XII:


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    https://i1.wp.com/www.radiospada.org...re-pio-xii.png



    L’incontro di Mons. Lefebvre e Padre Barbara con Padre Pio avvenuto a San Giovanni Rotondo il 31 marzo 1967, lunedì di Pasqua:


    http://archives.sspx.org/images/Sain...io_with_AB.jpg
    https://www.sanpiox.it/archivio/imag...r_lefebvre.jpg


    “Mons. Marcel Lefebvre: «La chiesa del Vaticano II è occupata da una loggia massonica» (Febbraio 1976)”
    https://chiesaepostconcilio.blogspot...hiesa-del.html
    https://2.bp.blogspot.com/-BaAWMtVRi...bvre-messa.jpg



    Radio Spada | Radio Spada ? Tagliente ma puntuale
    “In memoria di Monsignor Marcel Lefebvre (Tourcoing, 29 novembre 1905 – Martigny, 25 marzo 1991).

    «Noi non siamo nello scisma: noi siamo i continuatori della Chiesa cattolica. Sono quelli che s’inventano le novità ad essere nello scisma. Noi continuiamo la Tradizione, ed è per questo che dobbiamo avere fiducia, che non dobbiamo disperare perfino davanti alla situazione attuale. Noi dobbiamo mantenere la nostra Fede, mantenere i nostri sacramenti, poggiati su venti secoli di Tradizione, poggiati su venti secoli di santità della Chiesa, di Fede della Chiesa. Non dobbiamo temere. Certi giornalisti, qualche volta mi hanno chiesto: “Monsignore, si sente isolato?”. “Nient’affatto, nient’affatto, non mi sento isolato, io sono in compagnia di venti secoli di Chiesa e di tutti i santi del Cielo”. Perché? Perché essi hanno pregato come noi, perché si sono santificati, come cerchiamo di fare noi, con gli stessi mezzi». - (Omelia a Lille, 29 agosto 1976).”

    https://www.radiospada.org/tag/lefebvre/
    https://www.radiospada.org/2018/06/l...critta-domani/
    “Lettera di Mons. Marcel Lefebvre al Card. Ottaviani – Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede (ex Sant’Uffzio) – in risposta ad una richiesta avanzata dallo stesso Cardinale. Roma, 20 dicembre 1966.”

    https://www.radiospada.org/2018/08/l...mons-lefebvre/
    “L’abito talare: una questione fondamentale (di Mons. Lefebvre)
    Parigi, festa di Nostra Signora di Lourdes, 11 febbraio 1963
    [Fonte: Marcel Lefebvre, Un Vescovo parla, Milano, Rusconi, 1975.]”

    https://www.radiospada.org/2019/03/u...ale-san-pio-x/
    “(…) Così, a mezzo di una così preziosa reliquia, quasi si ripete quell’incontro fra Padre Pio e Monsignor Marcel Lefebvre che avvenne a San Giovanni Rotondo il 31 marzo 1967 di cui rimane non solo la nota fotografia, ma anche la storia dei tanti figli spirituali dello Stigmatizzato del Gargano che sostennero l’opera dell’Arcivescovo francese per l’integrità della Fede e la conservazione della Messa di sempre. (…)”
    https://i2.wp.com/www.radiospada.org...s-Lefebvre.jpg



    https://fsspx.it/it/media/audio/mons...italiano-45809
    “Mons. Lefebvre: prediche e conferenze in italiano.

    Mettiamo a vostra disposizione l'insieme delle registrazioni di Mons. Lefebvre in italiano.
    Avendo imparato l'italiano durante il suo seminario a Roma, il Vescovo ha potuto fare più conferenze e prediche che vanno dal 1980 al 1989 nella nostra bella lingua.
    Ci ritrovate un riassunto della crisi sempre valido oggi con l'argomentazione d'un uomo di fede, di un combattente per il regno del Cristo Re.”
    https://fsspx.it/it/fondatore



    :: Corsia dei Servi :: Che cos'è la Tradizione?
    «[…] Ma che cos'è la Tradizione?

    Mi sembra che spesso la parola non sia esattamente compresa. […] La Tradizione non è il complesso delle usanze legate al passato e custodite per fedeltà a questo passato, anche in mancanza di ragioni chiare.
    La Tradizione si definisce come il deposito della fede trasmesso dal magistero di secolo in secolo. Questo deposito è quello che ci è stato dato dalla Rivelazione, ossia la parola di Dio affidata agli Apostoli la cui trasmissione è assicurata dai loro successori.
    Adesso si pretende di mettere tutti “alla ricerca”, come se il Credo non ci fosse stato dato, come se Nostro Signore non fosse venuto a portare la Verità una volta per tutte. Cosa si pretende di trovare con tutta questa ricerca? I cattolici ai quali si vogliono imporre delle “rimesse in discussione” dopo aver fatto “svuotare di contenuto le loro certezze”, devono ricordarsi di questo: il deposito della Rivelazione è terminato il giorno in cui morì l'ultimo Apostolo.
    È finita, non si può più toccare fino alla consumazione dei secoli. Il Concilio Vaticano I l'ha ricordato esplicitamente: “La dottrina della fede che Dio ha rivelato non è stata proposta alle intelligenze come un'invenzione filosofica che esse avrebbero dovuto perfezionare, ma è stata affidata come un deposito divino alla Sposa di Gesù Cristo (la sua Chiesa), per essere da essa fedelmente custodita e infallibilmente interpretata”.
    Ma, si dirà, il dogma che riconosce Maria madre di Dio risale solamente all'anno 431, quello della transustanziazione al 1215, e così via. Non c'è stata un'evoluzione? Assolutamente no. I dogmi definiti nel corso dei secoli erano compresi nella Rivelazione; la Chiesa li ha semplicemente esplicitati. Quando il papa Pio XII ha definito, nell'anno 1950, il dogma dell'Assunzione, ha precisato che questa verità della traslazione al Cielo della Vergine Maria, col suo corpo si trovava già nel deposito della Rivelazione, in quanto esisteva nei testi che ci sono stati rivelati prima della morte dell'ultimo Apostolo. Non si può apportare nulla di nuovo in questo campo, non si può aggiungere un solo dogma, ma solo formulare in maniera più chiara, più bella e più grande quelli che già esistono. […]
    L'argomento che si fa valere di fronte ai fedeli terrorizzati è questo: “Voi vi aggrappate al passato; vivete invece nel vostro tempo!”. Certuni, sconcertati, non sanno cosa rispondere. Eppure la replica è agevole: qui non c'è passato, né presente, né futuro; la Verità è di tutti i tempi, è eterna. […] tutti i concili dogmatici ci hanno dato l'espressione esatta della Tradizione, l'espressione esatta di ciò che Apostoli hanno insegnato. È materia irreformabile. Non si possono più cambiare i decreti del Concilio di Trento, perché sono infallibili, scritti e promulgati con un atto ufficiale della Chiesa […] Nessuno quindi può dirvi: “Vi arroccate nel passato, siete rimasti al Concilio di Trento”. Perché il Concilio di Trento non è il passato. La Tradizione è rivestita di un carattere atemporale, adatto a tutti i tempi e a tutti i luoghi.
    Mons. Marcel Lefebvre (Lettera aperta ai cattolici perplessi, cap. XVII)»

    Mons. Marcel Lefebvre, Lo hanno detronizzato, ed. Amicizia Cristiana, Chieti 2009.




    ANCHE SE EGLI NON FU QUEL "SANT'ATANASIO DEL XX SECOLO" CHE AVREBBE POTUTO ESSERE, NELL'ANNIVERSARIO DELLA SUA MORTE TERRENA (25 MARZO 1991 - 25 MARZO 2020) RICORDIAMO COMUNQUE ANCHE IL SUO LUMINOSO ESEMPIO ED I SUOI INNEGABILI MERITI: R.I.P. MONS. MARCEL LEFEBVRE...



















    https://www.radiospada.org/
    “25 MARZO 2020: ANNUNCIAZIONE DELLA VERGINE SANTISSIMA”





    “25 MARZO 2020: MERCOLEDÌ DELLA QUARTA SETTIMANA DI QUARESIMA”

    https://www.radiospada.org/tag/annunciazione/
    https://www.radiospada.org/tag/devozione-mariana/
    https://www.radiospada.org/tag/san-gabriele-arcangelo/
    https://www.radiospada.org/2020/03/l...-san-bernardo/


    "25 marzo 1991 - 2020. Anniversario della nascita al Cielo di S. E. R. Mons. Marcel Lefebvre, già Delegato apostolico nell'Africa francofona e in Madagascar, Arcivescovo Metropolita di Dakar, Arcivescovo-vescovo di Tulle, Superiore generale della Congregazione dei Padri dello Spirito Santo e della Fraternità Sacerdotale San Pio X.
    Si possono fare obiezioni, si possono discutere scelte, ma oggi chiunque abbia un barlume di onestà intellettuale non può non dire:
    "Grazie Monsignore, quanta ragione aveva!"."


    https://www.radiospada.org/2020/03/v...ll-evangelica/

    «Il segno più infallibile e più indubitabile per distinguere un eretico, un uomo di cattiva dottrina, un reprobo, da un predestinato, è che l’eretico e il reprobo non hanno che disprezzo o indifferenza per la santissima Vergine, cercando, con le loro parole ed esempi, di sminuirne il culto e l’amore, apertamente o di nascosto, talvolta sotto speciosi pretesti. - (San Luigi Maria Grignon da Montfort)»


    «Città e istituzioni si stanno affidando in gran numero a Maria SS. e ai Santi. Difficile tenere un conto! Una lista:
    https://www.radiospada.org/2020/03/c...nto-una-lista/
    Prima il sindaco di Venezia, poi quelli di Sassuolo, Siena, Giulianova, Nettuno, Ventimiglia, Tagliacozzo, Terni, Vanzaghello, Casole d’Elsa, per dire quelli a noi principalmente noti.
    Ad Ascoli le chiavi della città sono state consegnate a Sant’Emidio, a Lecco il sindaco si è affidato a San Nicolò, a Silvi a San Leone.
    La Polizia di Stato ha affidato l’Italia a San Michele Arcangelo, suo patrono.
    Non si contano le diocesi e le parrocchie che – seppure rette da neomodernisti – hanno avuto occasione di celebrare affidamenti e consacrazioni».





    https://sicutoves.blogspot.com/
    https://sicutoves.blogspot.com/2019/...senora-la.html
    https://4.bp.blogspot.com/-nPejhA8ue...NUNCIACION.jpg
    https://4.bp.blogspot.com/-qbU3QNOeo...nciation-6.jpg















    https://moimunanblog.com/2019/03/24/...cion-de-maria/
    “25 de marzo ANUNCIACIÓN DE LA BIENAVENTURADA VIRGEN MARÍA Y ENCARNACIÓN DEL VERBO.”
    https://moimunanblog.files.wordpress...e6cfa8a40.jpeg










    Ligue Saint Amédée
    http://liguesaintamedee.ch/
    https://www.facebook.com/SaintAmedee/
    «Intransigeants sur la doctrine ; charitables dans l'évangélisation [Non Una Cum]»
    “Mieux vaut une petite œuvre dans la Vérité, qu’une grande dans l’erreur”




    “25 mars : Annonciation de la Bienheureuse Vierge Marie”
    http://liguesaintamedee.ch/applicati...nonciation.jpg







    AVE MARIA!!!
    Lodato sempre sia il Santissimo nome di Gesù, Giuseppe e Maria!!!
    CHRISTUS VINCIT, CHRISTUS REGNAT, CHRISTUS IMPERAT!!!
    Luca, SURSUM CORDA – HABEMUS AD DOMINUM!!!
    ADDIO GIUSEPPE, amico mio, sono LUCA e nel mio CUORE sarai sempre PRESENTE!
    «Réquiem aetérnam dona ei, Dómine, et lux perpétua lúceat ei. Requiéscat in pace. Amen.»

    SURSUM CORDA - HABEMUS AD DOMINUM!!! A.M.D.G.!!!

 

 
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