Attualità dell'anticomunismo

[Rodolfo (POL)]

In origine postato da Bushido
Purtroppo è vero camerata.
Ammettiamolo: l'area è piena di mammolette che non sono disposte a rischiare e combattere per l'Ideale Fascista (sempre che ne abbiano uno) e così cercano ridicole "convergenze" con la feccia rossa. I camerati che in passato vennero massacrati e sprangati da questi vigliacchi per loro non contano nulla. Comunque sappiamo bene come sono destinati a finire certi esperimenti... Brescia docet.

NOI NON DIMENTICHIAMO!
NOI NON PERDONIAMO.

Beh potresti iscriverti a Forza Italia lì troveresti tanti nazionalisti anticomunisti
Un'altra domanda Icht: ma ti diverti a darti ragione da solo?
Il tuo stile é inconfondibile diciamo così

[Rodolfo (POL)]

In origine postato da Quetzalcoatl
Naturalmente concordo in pieno

[Peucezio (POL)]

Io ritengo che l'anticomunismo sia più attuale che mai.
Perché il potere mondiale mai come oggi ha bisogno di una gioventù multietnica, pseudo-alternativa, spinellata e pacifista e di una classe dirigente progressista, salottiera e politicamente corretta.
Intanto ci può essere un Bush che fa le guerre nel mondo, in quanto c'è tutto un mondi di intellettuali, professionisti e bempensanti vari che fa finta di opporsi, mugugna (senza mai creare veri problemi) e, quel che è più importante, tiene a bada le vere alternative, cioè quelle identitarie e populiste: i no-global servono a tenere a bada i camerati (non sia mai dovessero cominciare ad avere una qualche influenza reale e a mettere DAVVERO in discussione gli assetti) e le classi dirigenti e l'intellighentsia progressista a mettere fuori legge i partiti estremisti, a tuonare contro ogni forma di razzismo, per garantirci milioni di immigrati, che destabilizzino l'Europa.
In questo senso gente come la Fallaci fa folclore. I veri guardiani del potere sono altri e se ci parli sono contro la guerra in Iraq e contro Bush. Ma è grazie a loro che è possibile l'una e l'altro, grazie al loro tacito sostegno, alla loro critica moderata, che crea anche l'impressione di pluralismo.
Avete fatto caso che tutti i portavoce più fanatici della guerra al terrorismo e dell'America esportatrice violenta di democrazia sono ex comunisti (ex si fa per dire, perché lo stile di azione e i fini sono gli stessi)? Ferrara, Guzzanti, Sofri, Rossella, la Dell'Olio, la Fallaci...
E i neocons americani negli anni '70 erano tutti contestatori sinistroidi.
L'aggressività criminale dell'occidente mondialista cui assistiamo ora è un frutto di questa gente, non dei placidi, bigotti borghesi vecchio stampo, che ormai ci fanno sorridere.
Non aver capito questo secondo me significa non aver colto l'essenza della strategia del potere, che consiste nell'alimentare le ideologie progressiste, perché scardinano gli assetti e i valori delle società, in cambio di un imbelle e generico pacifismo eco-buonista, forse buono per salvare qualche farfalla, ma inutile e dannoso per le vittime della vera violenza mondialista. Basta parlare con la gente di sinistra per rendersene conto: più sono giovani ed estremisti e più fanno mille distinguo del cazzo: "sì, non va bene la linea degli americani, ma la guerriglia uccide gli innocenti, Saddam era un dittatore spietato; sì, ma l'Iran degli Ayatollah opprime la libertà; sì, ma a Cuba c'è troppo controllo e ci sono troppe violazioni dei diritti umani; sì, ma i poveri ragazzi di Piazza Tienammen; sì, ma i poveri Ceceni sterminati da Putin" e altre cazzate, se dessimo ascolto alle quali, rimarremmo sotto la dittatura democratica americana ancora per secoli!

[Ichthys]

In origine postato da Mastea
Io spero che voi siate a favore della seconda alternativa.

Dobbiamo (entrambi) capire che comunismo e fascismo non sono contrari. Non sono due opposti - anzi, entrambi si oppongono alla stessa cosa: questo becero globalcapitalismo.

Non lo sai che quando due reggimenti attaccano la medesima posizione finiscono inevitabilmente per spararsi addosso?

Comunque ci si oppone alla stessa cosa, ma con scopi diversi.

[Ichthys]

In origine postato da Rodolfo
Beh potresti iscriverti a Forza Italia lì troveresti tanti nazionalisti anticomunisti
Un'altra domanda Icht: ma ti diverti a darti ragione da solo?
Il tuo stile é inconfondibile diciamo così

Uh? Quindi secondo te qui c'è un solo vero anticomunista con 17 nick diversi? Guarda il sondaggio, compagno!

[Ichthys]

In origine postato da Peucezio
Io ritengo che l'anticomunismo sia più attuale che mai.
...

Vi presento il mio 18° clone

[Ichthys]

In origine postato da Rodolfo
... mi sembra oggi necessario il superamento del neofascismo e del neocomunismo(che non sono altro che due nostalgismi novecenteschi) e naturalmente dei loro corollari (antifascismo ed anticomunismo) per la creazione di nuove sintesi sui progetti e sulle idee.

Uhm, "nuova sintesi"!
Se riesci a combinare una nuova sintesi con questi vermi http://www.politicaonline.net/forum/...hreadid=144128 ti regalo un accendino...

[Peucezio (POL)]

In origine postato da Ichthys
Non lo sai che quando due reggimenti attaccano la medesima posizione finiscono inevitabilmente per spararsi addosso?

Comunque ci si oppone alla stessa cosa, ma con scopi diversi.

Secondo me non è nemmeno vero che ci si oppone alla stessa cosa.
Semmai direi che comunisti e liberalcapitalisti perseguono gli stessi scopi con mezzi (in parte) diversi.
D'altronde sono due emanazioni del potere ebraico, quindi non si vede come potrebbero entrare davvero in contrasto.
Lo scopo è quello di una società e di un mondo internazionalizzato, omologato, spogliato di ogni identità e legame e scisso dal sacro e dallo spirito. Che poi ciò si attui attraverso il libero mercato o attraverso delle élites che impongono dall'alto, a livello politico, una sovversione dei valori tradizionali (l'opzione marxiana, di una rivoluzione del proletariato, non si è mai storicamente verificata), cambia poco. Oggi viviamo in una situazione di fusione fra queste due strategie: il libero mercato, attraverso la pubblicità e i bisogni indotti, diffonde mode e stili di vita consumistici e le élites colte forniscono una legittimazione ideologica e politica a questo sistema, teorizzando la società multietnica, il materialismo e l'anarchia morale, pur criticando a parole gli aspetti più appariscenti ed estremi del modello capitalista.

[Vis Animae]

In origine postato da Ichthys
Uhm, "nuova sintesi"!
Se riesci a combinare una nuova sintesi con questi vermi http://www.politicaonline.net/forum/...hreadid=144128 ti regalo un accendino...

Il problema secondo me è che tu vedi tutto bianco o nero (o rosso e nero )...
Il non accettare la categoria dell'anticomunismo mica vuol dire voler fare "pace amore e fratellanza" con i comunisti, no global e gentina del genere...
Significa, dal punto di vista ideale, non accettare una contrapposizione sterile utile solo al sistema, e realizzare che vi sono delle visioni comuni (e diversi modi di approcciare certi temi, è ovvio e ti dò ragione su questo) e comprendere che il NEMICO è un altro!

Poi se tu chiami "compagni" tutti quelli che non la pensano come te, è un altro discorso...

[Sothis]

In origine postato da Ichthys
Non lo sai che quando due reggimenti attaccano la medesima posizione finiscono inevitabilmente per spararsi addosso?

Comunque ci si oppone alla stessa cosa, ma con scopi diversi.

Comunismo e fascismo hannno in comune la medesima radice socialista, quindi l'idea di uno Stato forte e presente che deve garantire al cittadino i diritti fondamentali al lavoro, alla casa e ad una esistenza dignitosa.
Tuttavia le analogie finiscono quì, infatti se nell'ideale della destra radicale (se vogliamo proprio usare la parola destra che secondo me non ha molto senso) è presente sicuramente uno Stato sociale forte, mai e poi mai si è mai presa in considerazione l'ipotesi MALSANA di un'economia pianificata in toto, idea cara ancor oggi ai tanti compagnucci sebbene non l'ammettano direttamente.
Ancor più lontana dal comunismo è una CONCEZIONE SPIRITUALE DELLA VITA in contrapposizione alla concezione della vita esclusivamente materialistica.
Non parliamo poi di ideali quali la nazione o la bandiera...
In poche parole sono più le differenze che le affinità.
Se dovessimo comunque ragionare su quale sia oggi l'avversario più pericoloso, in questo caso non avrei dubbi: il liberismo.
Su come debba essere battuto si possono aprire mille discussioni, ma propendere per strane alchimie e alleanze trasversali tra movimenti così tra loro eterogenei mi sembra un suicidio vero e proprio.