Caro De Carlo, io ho un’unica idea fissa, ed è che ogni polo dovrebbe almeno conservare l’elementare diritto di filarsi da sé la propria storia senza pelose supervisioni o, peggio, imposizioni che vengono da altrove. Ecco perché le elezioni «democratiche» in Iraq sono liberticide e, esse sì, profondamente antidemocratiche.
Gli iracheni, si tratti di sciiti, sunniti o di curdi, non si sarebbero mai sognati di ricorrere a questo metodo di scelta delle leadership, che è completamente estraneo alla storia, alle tradizioni, al vissuto della stragrande maggioranza di loro, se non gli fosse stato imposto, con la forza, con la violenza, con le bombe, dagli americani che hanno prima invaso e occupato il loro Paese, hanno messo in piedi un governo fantoccio o Quisling, degno della peggiore tradizione nazista, eppoi, con 160mila soldati sul terreno, aerei da combattimento, Apache, missili, hanno detto a quegli uomini e quelle donne: «E adesso andate a votare». Come si fa a considerate «libere» elezioni di questo tipo? Come si fa a considerarle «democratiche»? Come si fa a considerarle elezioni? Il fatto che ci sia stata una buona affluenza alle urne (sempre che sia vero poiché le notizie provengono dai media e dagli informatori dei padroni del vapore) non significa niente, qui come in Afganistan.

E’ chiaro che i vari leader religiosi e i vari capi clan, (quelli almeno che considerano irrealistico opporsi allo strapotere americano) hanno ordinato ai loro uomini di andare a votare per ritagliarsi perlomeno una qualche influenza all’interno del neoprotettorato americano. E d’altro canto la farsa di queste elezioni non fermerà ma incrementerà la violenza della guerriglia, proprio per il suo valore simbolicamente provocatorio.

Ha perfettamente ragione Al Zaarkawi quando afferma che «la democrazia è nemica dell’Islam», perché l’Islam è nemico della democrazia. Sono due mondi diversi ognuno dei quali avrebbe il diritto di vivere secondo i propri credi e i propri valori. Noi pretendiamo invece di imporre i nostri, per i nostri interessi.

Ma basterà che le truppe americane lascino il Paese perché qualsiasi governo prodotto da queste elezioni - farsa, salti come un tappo di champagne e i curdi, gli sciiti e i sunniti tornino a regolare le proprie questioni con i loro metodi che, per quanto violenti, sono comunque più seri, e più veri, di quello di andare a infilare una scheda in un’urna di cartone per far finta di scegliere fra tre partiti fasulli.

Massimo Fini
31.01.05 Fonte;http://forum.quotidiano.net/