IRAQ-USA: AUTORITA'DI PAUL BREMER NON DA'CONTO DI 8,8 MILIARDI
Ci sono 8,8 miliardi di dollari di cui l'amministrazione provvisoria irachena guidata dallo statunitense Paul Brenmer (CPA) non e' in grado di rendere conto in modo corretto: lo ha dichiarato l'ispettore generale Stuart Bowen in un rapporto cui Bremer ha immediatamente risposto con una memoria di otto pagine, nelle quali sostiene che l'ispettore non e' riuscito a comprendere il contesto nel quale si era trovata ad operare la Cpa, insediata a Baghdad dalle forze di occupazione dopo la caduta di Saddam Hussein. La risoluzione delle Nazioni Unite 1483 aveva creato il Fondo per lo Sviluppo dell'Iraq, autorizzando la Cpa di Bremer alla gestione dei proventi del petrolio iracheno e del Fondo con la precisa indicazione dell'obbligo di trasparenza e di corretta amministrazione in nome e a beneficio del popolo iracheno. "L'ispettore generale presume che la Coalizione avrebbe potuto raggiungere un livello di trasparenza del bilancio e di applicazione dello stesso che persino nelle nazioni occidentali che vivono in pace sarebbe stato complicato raggiungere nel giro di un anno, specie nel bel mezzo di una guerra. Data la situazione in cui la Cpa trovo' l'Iraq al momento della liberazione, si tratta di uno standard non realistico", ha affermato Bremer. Ma il rapporto di Bowen sostiene che la Cpa non ha messo in atto gli adeguati controlli anche dopo essere stata avvertita che in almeno uno dei suoi ministeri c'erano forti sospetti di frodi, tangenti e appropriazione indebita di fondi. "In particolare - si legge nel rapporto - la Cpa ha sborsato oltre 8,8 miliardi di dollari del Fondo per lo Sviluppo dell'Iraq senza garanzie che il denaro venisse correttamente usato o se ne fornisse rendiconto", quindi potrebbe essere stato utilizzato per pagare i salari di migliaia di dipendenti "fantasma". In uno degli esempi citati nel rapporto, la Cps autorizzo' il pagamento di somme a favore di 74.000 guardie, senza mai verificare il numero effettivo delle guardie o i siti che dovevano essere sorvegliati. In uno dei ministeri furono pagati stipendi a 8.026 guardie ma si e' potuto verificare l'esistenza solo di 602 dipendenti impiegati in queste mansioni. () (AGI)