Veltroni e le foibe
Mandato da Davide Giacalone Martedì, 01 February 2005, 12:12.
Il sindaco di Roma, Walter Veltroni, che è anche uno dei principali esponenti dei ds, già dirigente del pci, si è recato in visita alla foiba di Basovizza, dove i partigiani comunisti jugoslavi, agli ordini di Tito, massacrarono migliaia di italiani, gettandoli, spesso vivi, in queste voragini naturali. Veltroni ha parlato del "colpevole silenzio della sinistra". Ed ha ragione. Quel silenzio, durato troppo a lungo, non è stato il riflesso di una condivisione, di una faziosità altrimenti disumana, ma della lettura, tutta ideologica, di un mondo diviso in due dove, per la sinistra comunista, i buoni (ed i finanziatori) stavano in Unione Sovietica e nei Paesi costretti (con la forza militare) a ruotarle attorno. Oggi Veltroni ribadisce la sua distanza da quel modo di intendere la politica e torna a ripetere di non essersi sentito comunista, di essere stato, semmai, più dalla parte di Jan Palak che dei carri armati sovietici che invasero Praga. Si può osservare che avrebbe potuto dirlo più a ridosso dei fatti, o, meglio, "durante", avrebbe potuto dirlo ai congressi ove parlava al fianco di Berlinguer, o durante le marce contro lo schieramento degli euromissili, ma è comunque importante che lo abbia detto.
guarda, guarda, dopo qualche annetto la memoria ritorna...
dove è stato il signor veltroni negli ultimi cinquant'anni, su di un alto pianeta?