RUSSIA, 20 DEPUTATI DUMA CONTRO ASSOCIAZIONI EBRAICHE
(AGI/REUTERS/AFP) - Mosca, 25 gen. - A due giorni dal 60.mo anniversario della liberazione di Auschwitz una lettera sottoscritta da 20 deputati della camera bassa del Parlamento russo ha riaperto una vecchia ferita nelle coscienze degli ebrei che vivono nel Paese. La lettera e' datata 13 gennaio, ma il suo contenuto e' stato reso noto questa settimana. Si tratta, in sostanza, di una richiesta, fatta al procuratore generale russo, di mettere al bando tutte le organizzazioni ebraiche colpevoli, secondo i firmatari, di alimentare l'intolleranza con i loro atteggiamenti estremisti.
"La maggior parte dei comportamenti antisemiti - si legge nella lettera, firmata tra l'altro da esponenti del partito Rodina e del partito comunista - sono provocati dagli ebrei stessi con l'obiettivo di provocare". Nella lettera le organizzazioni ebraiche sono definite anti-cristiane, e il mondo democratico viene descritto come in balia dello strapotere politico e finanziario degli ebrei. Nello scritto si invita il procuratore generale ad aprire un'inchiesta sulle organizzazioni ebraiche e di metterle al bando allo scopo di difendere la patria.
Immediata la rezione del rabbino capo russo Berl Lazar, che ha affermato: "A 60 anni dall'Olocausto questa vicenda ci insegna che dobbiamo ancora combattere per rendere vera la frase 'mai piu''". "Non c'e' niente di antisemita nelle nostre dichiarazioni - ha precisato Alexander Krutov, un deputato del partito Rodina - abbiamo soltanto chiesto al procuratore generale di valutare i fatti che abbiamo presentato". (AGI) Gio/Cis 251638 GEN 05 .
251847 GEN 05