No, sinceramente ogni volta che ci penso mi sembrano proprio interpretazioni del cazzo (ripeto: senza polemica; da parte di molti c'è un forte interesse acchè passi questa interpretazione) [/B][/QUOTE]
Non so se l'hai intuito, ma non si trattava di una ricostruzione mia, ma di autorevoli ricostruzioni della storia del PRI che attanagliano i politologi da decenni. Io non ho alcun interesse a considerare un repubblicano di "destra". Non me ne può fregare di meno. Non considero neppure i liberali ( nel loro complesso) di destra. Però credo che sull'essere "sinistra" del PRI si possa e anzi si debba ampiamente discutere. Gli stessi democratici americani, a cui i repubblicani si ispirano, sono tutto tranne che sinistra( almeno nel senso tradizionale che si attribuisce al termine). Lo stesso Mazzini era così patriota e credente che a sinistra sarebbe fischiatissimo oggi. I laburisti britannici e i socialdemocratici scandinavi sono tutt'altro che accozzaglia di comunisti o ex comunisti come i DS italiani.
Insomma, probabilmente sarebbe meglio considerarvi liberali di sinistra ( liberali in materia di diritti civili e keynesiani in economia), ma coi sinistroidi veri, voi ( e mi riferisco anche al MRE), non credo abbiate molto in comune ...