Quale solerzia, quale lungimiranza, quale intraprendenza: non era ancora uscita in agenzia la notizia del senegalese, clandestino sì, ma omosex, e quindi non-espellibile, che la corazzata Arcigay lanciava già i primi proclami, «segnali incoraggianti», bla bla. Ieri, alla fine di un crescendo rossiniano, l’appello finale: «Sei clandestino e gay, figlio di uno Stato patrigno che ti mette in galera in quanto sodomita? Fai domanda d’asilo: ti aiutiamo noi!». Si chiedono i maligni: e se poi sei clandestino, ma non gay? L’Arcigay ti aiuta lo stesso? Beh, di sicuro ha il cuore grande e i clandestini li ama tutti, anche quelli etero: un sistema si troverà... Insomma, venghino clandestini (e clandestine?): si offre «assistenza legale, informazioni e supporto per la regolarizzazione». Il mercato è aperto.
Ro. P.
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[Data pubblicazione: 05/02/2005]