L'Australia è una meta sognata da moltissimi viaggiatori europei ed americani. Sinceramente non ho mai compreso del tutto le cause di questo amore, probabilmente ciò che la rende affascinante è la distanza, i grandi spazi e il mito "dell'ultima frontiera", uno degli ultimi posti in cui la civiltà non ha ancora avuto del tutto la meglio sulla natura, pur garantendo standard di vita di tipo europeo. Diciamo che è l'avventura a portata di tutti. Io ci sono stato 10 anni fa in vacanza-studio per un mese e ne ho approfittato per trascorrere qualche giorno nella farm dei miei cugini emigrati all'inizio del '900 a piantare canna da zucchero nei pressi di Innisfail (Queensland), circa 70 km a Sud di Cairns e più di un migliaio a Nord di Brisbane. Il North Queensland o Tropical North Queensland è una delle aree più suggestive dell'intero continente, scarsamente o quasi per nulla popolato offre come attrazioni naturali la Great Barrier Reef (barriera corallina) e la rain forest (foresta pluviale). Oltre a questo al di fuori della città di Cairns è il nulla assoluto, ma penso che sia già abbastanza. A quell'epoca ero parecchio giovane quindi non avevo un gran metro di giudizio. Posso dire che i queenslanders sono gente parecchio alla buona, per non dire proprio dei rozzi e incivili (secondo gli standard europei). I bambini fino alle elementari vanno in giro scalzi, ovunque, anche a scuola. La gente è parecchio sboccata, ragazze comprese, e incline all'abuso di alcol quanto i loro consanguinei britannici. Non è raro sentire persone ruttare a tavola, anche al ristorante. Di bello hanno che sono assolutamente cordiali e alla mano, vi capita di essere salutati per strada da sconosciuti e di ricevere sempre un sorriso (non falso) in qualunque posto andiate. Parlano un inglese abbastanza scorretto ma con un accento non così modificato come quello americano. Culturalmente il livello non è molto alto (ma chi siamo noi italiani per giudicare?). Fisicamente il tipo è quello anglo-sassone, quindi a chi piacciono le strawberry-blondes (biondo sporco tipico delle inglesi) lentigginose non sarà difficile agganciarne qualcuna dopo aver offerto alcuni litri di birra (non dicono mai di no). Sono strapatiti di sport (praticato) e il grado di obesità è su livelli europei, anzi direi che sono tutti potenziali atleti alti e tonici. Differentemente da altre zone australiane la comunità asiatica non è molto numerosa (però io parlo di 10 anni fa), ci sono parecchi italiani, quasi tutti del nord, ben integrati ormai perchè l'emigrazione è avvenuta molto tempo fa. Il posto è molto sicuro, anche se a me che ero giovane e stupido hanno rubato il portafoglio. La criminalità, a Cairns, è composta in massima parte dagli aborigeni, che sono i reietti della società e per questo dediti all'alcolismo e alla droga. Il prezzo del biglietto è molto alto quindi il soggiorno deve essere proporzionato, almeno 3 settimane. Io non so se ne valga veramente la pena, ho avuto quella possibilità e sono andato però se non l'avessi avuta penso che prima di andare in Australia come minimo visiterei tutta l'Europa e l'America (dal Nord al Sud) che hanno altrettanto da offrire a prezzo ridotto. Certo per molti è la meta da sogno e dopo esserci stati pare vogliano subito ritornarci o addirittura rimanere là, ma adesso mi dicono che ottenere un visto per lavoro è quasi impossibile perchè il mercato del lavoro è saturo. Ripeto, io ci sono stato 10 anni fa quindi non ho un ricordo chiaro e posso aver dato dei giudizi sbagliati a causa dell'inesperienza.