Tentarono di rapire neonato
Donne rom patteggiano e tornano libere
Una condanna a otto mesi e dieci giorni per tentata sottrazione di minore, e neanche un'ora passata in carcere. È finita così la storia del tentato sequestro di una bambina avvenuto venerdì a Lecco, in pieno centro. Erano le 11.40 quando una mamma di 26 anni a passeggio con la sua piccola di 7 mesi si è trovata all'improvviso circondata da tre donne rom - una delle quali minorenne - che le si sono avvicinate con l'intenzione - è il racconto della donna - di portarle via la bambina. Attimi di panico, poi, una reazione energica e improvvisa: un calcio, il passeggino utilizzato come ariete e la fuga precipitosa, verso il più vicino posto di polizia. 40 minuti dopo, le due nomadi maggiorenni - 32 e 22 anni - erano già agli arresti. Processate per direttissima il giorno seguente, hanno patteggiato, e sono state condannate per il tentato rapimento a poco più di 8 mesi. Il giudice ha concesso le attenuanti, perché erano incensurate, e la pena è stata sospesa. Tutto secondo la legge, ha detto l'avvocato delle rom, già tornate a Milano, nel campo dove vivono. "Loro - prosegue - hanno negato l'aggressione, la bambina non è mai stata toccata, e forse la giovane mamma ha frainteso ciò che stava accadendo". Di diverso parere gli investigatori, che si dicono invece certi del tentato rapimento. Sconvolta infine la giovane mamma, che dopo la paura dell'aggressione, ha saputo che le due donne sono tornate a piede libero.