Sorprende, e non poco, una richiesta molto elevata riguardo agli aumenti salariali su tutti i livelli. Come viene considerata provocatoria la proposta irrisoria di confindustria allo stesso modo l'offerta sindacale appare come poco realista ma soprattutto controproducente e ne vado a spiegare i motivi.
Citando un precedente ritorna alla memoria una lotta sindacale che risale agli anni 70, momento in cui i lavoratori, dopo scioperi e manifestazioni dei sindacati, ottennero un aumento spropositato in seguito ad una richiesta analoga a quella di oggi.
A quel punto si arrivò ad un deciso innalzamento del costo dei prodotti italiani e il contemporaneo incremento di investimenti sul nostro territorio da parte di numerose multinazionali americane finì per mettere in crisi le nostre aziende osteggiate da un concorrente economicamente avvantaggiato.
Oggi allo stesso modo assistiamo ad una modifica alle legislazioni del libero mercato che porterà la Cina neoliberista ad investire in Italia e tanti imprenditori italiani ad investire nel mercato cinese, inoltre possiamo aggiungere il fattore di una crisi che è tutt'altro che superata (anche se questo governo in piena crisi ridimensiona il tutto in tempo di elezioni) e quindi si annunciano brutti periodi per le nostre aziende.
Essendo la gente, ed in particolare la classe operaia, distante dalla politica e dalla lotta per i diritti del lavoro (per la quale appunto vengono delegati acriticamente i sindacati) un qualsiasi aumento può essere visto come positivo, anche perchè la crisi economica e l'innalzamento vertiginoso dei prezzi hanno messo in difficoltà diverse famiglie, per questo motivo reputo semplicemente propagandistica e controproducente una proposta che potrebbe portare ad un ulteriore rafforzamento del sistema capitalista e del processo di globalizzazione.