Costituzione europea contro i popoli. Qualcuno almeno si ribella...

[LosVonRom (POL)]

In origine postato da Cristianu


Nel frattempo vediamo se Soru accetta di dichiarare una volta per tutte per la Sardegna lo status di "Nazione" nel nuovo statuto... Ormai cani e porci parlano di Nazione Sarda, ma è ora di mettere le cose in chiaro: la Sardegna è una NAZIONE che ha un legame unicamente politico con l'Italia...

NOn c'è dubbio che sia così.Ma la vostra classe dirigente è dichiaratamente e apertamente italiana come la nostra.

Insomma L'italia conviene

[Cristianu]

In origine postato da LosVonRom
NOn c'è dubbio che sia così.Ma la vostra classe dirigente è dichiaratamente e apertamente italiana come la nostra.

Insomma L'italia conviene

mmmm non semplificherei così le cose... la Sardegna odierna è ad un bivio, tutta la classe politica è VERBALMENTE (cioè solo a livello di propaganda, meno a livello di iniziative pratiche, anche se Soru a quanto pare sta rappresentando una eccezione, poi se volete se ne può parlare...) sardista-identitaria-nazionalitaria e le classi dirigenti se la giostrano dando un colpo al cerchio italiano, ed un colpo alla botte sarda.

il fatto che ormai il concetto di nazione sarda, che ancora un decennio fa veniva sussurrato a bassa voce, ed oggi ce l'ha in bocca anche AN, il fatto che le battaglie identitarie sono state verbalmente impugnate da tutti (è un modo per rimanere competitivi a livello elettorale), il fatto che il governo sardo rivendica ai livelli massimi la propria autonomia promulgando leggi che vanno in contrasto con quelle romane, il fatto che si parli a livello di consiglio regionale di creare una "nazionale di calcio" sarda, e altro, danno un'idea del cambiamento generalizzato di mentalità...

Per quanto riguarda le leggi di Soru "contrastanti con l'ordinamento italiano" sono tutte state respinte dalla CORTE COSTITUZIONMALE! E' successo per il nucleare [è stata dichiarata l'isola "territorio denuclearizzato in cui è proibito lo stoccaggio e il transito di materiali radiattivi", con chiari riferimenti sia allo smaltimento delle scorie, che alla base dei sommergibili nucleari della Maddalena], è successo sul blocco delle coste [il governo sardo è andato contro la legge italiana proibendo QUALSIASI costruzione nell'arco di 200 metri dalla costa!], è successo per le basi straniere [italiane e americane, si vuole il loro smantellamento, o la trasparenza più totale verso il governo sardo], è succsso per l'uranio impoverito, è successo per la Maddalena... e IN QUESTE SETTIMANE TUTTE QUESTE LEGGI SONO STATE FERMATE DALLA CORTE COSTITUZIONALE!!!!
Soru è il primo governatore della Sardegna che sta facendo una politica volta a sfruttare a pieno lo statuto di autonomia (peraltro abbastanza debole, gli statuti sardo e friulano sono formalmente più deboli di quelli siciliano, sudtirolese e valdostano, anche se poi nella pratica è sotto gli occhi di tutti quali regioni autonome sfruttano e come/a che fini i propri statuti), ma sta sbattendo la testa contro la realtà dei fatti: quello che c'è scritto sulla carta statutaria sarda il governo italiano è in grado di raggirarlo, e seppur ai livelli massimi dell'ordinamento italiano (corte costituzionale!!!) è in grado di BLOCCARE e TARPARE qualsiasi azione del popolo sardo che non sia approvata in toto dal Governo Italiano!

Per ora ci hanno narcotizzato facendoci credere di vivere in una sorta di realtà parallela, ora però molti altarini stanno venendo a galla (forse per l'INETTITUDINE di questo governo) e tutto ciò non può essere un input per fare nuovi passi nella nostra lotta di liberazione.

Per ora esiste un riconoscimento del popolo sardo e della sua non italianità, esiste un riconoscimento della "bandiera nazionale" sarda, che è addirittura per legge più importante di quella italiana, infatti a lei è riservato per legge il posto d'onore in mezzo a quella italiana ed europea, ma tutto ciò per adesso è stato colorato con uno spesso strato di folklore, è ora NECESSARIO il riconoscimento della NAZIONE SARDA, ed una volta ottenuto tale riconoscimento, cominciare pacificamente una serie di azioni mirate a raggiungere sostanzialmente l'autodeterminazione.

I fratelli baschi sono un sempio lampante.


Un altro problema, che è stato tenuto nascosto in Italia, ma che in giro per l'UE ha fatto parlare, in quanto non rispetta i principi democratici europei, è il famigerato COLLEGIO ELETTORALE DELLE ISOLE per il parlamento europeo.
L'Europa stabilisce che ogni regione (area abbastanza omogenea per esigenze, caratteristiche etniche, e geografia) in base alla sua popolazione elegga tot rappresentanti per il parlamento europeo. L'Italia già di per sè ha applicato male questi principi perchè anzichè distribuite regione per regione i vari europarlamentari, ha creato dei gruppi di regioni molto grandi, con sbilanciamenti demografici, ma il top lo ha raggiunto col COLLEGIO DELLE ISOLE, in cui sono accorpate due terre lontanissime (la Sardegna e la Sicilia sono lontane come Lombardia e Lazio), con esigenze molto diverse, profilo etnico molto diverso (la Sardegna è una nazione senza stato, la Sicilia no!),e soprattutto sbilanciamento demografico (la Sicilia è quattro volte più popolosa della Sardegna!). Tutto ciò ha comportato per 15 anni (ora altri 5) che dei 7 europarlamentari "isolani" NON fosse MAI ELETTO un sardo, ma solo siculi!!!! La Sardegna, se non fosse per i baschi, non avrebbe rappresentanza in Europa, anche perchè, detto tra noi, il lavoro svolto dagli europarlamentari siculi è stato fin'ora a dir poco PENOSO!
Qualche mese fa per 3 voti il parlamento italiano rifiutò di dividere questo collegio...
Questa forma di colonizzazione è tra le più palesi: si tenta di annullare la voce dei sardi, infilandoli in una maggioranza STRANIERA che la pensa in maniera radicalmente opposta (la Sardegna per esempio, col Veneto, è la regione dove AN prende meno voti, la Sicilia è una tra le regioni in cui spopola AN!!!). Questa situazione mi ricorda la Corsica quando ancora negli anni 70 era parte del distretto della Provenza...




FINTZAS A S'INDIPENDENTZIA!

[Orso Brrrrr]

In origine postato da ZENA
Tutto vero. Io infatti ho parlato di potere costituente. Il problema non è il costituzionalismo applicato all'Unione Europea, che anzi di una costituzione abbisogna. Il problema concerne i contenuti e la forma attraverso cui vengono sanciti. L'Europa degli europei è l'Europa dei popoli, quella che potrebbe prendere corpo attraverso un'incisiva azione nazionalitaria che, ahinoi, è purtroppo assente. Pensiamo a cosa significherebbe una costituzione europea che sancisse ufficialmente il diritto all'autodeterminazione. Come già detto in un altro thread, l'Europa non è in sé cattiva. E' chi la gestisce che la rende tale.

Chi la gestisce e ce la impone in modo sbagiato. D'accordo.

[Zingano]

Intanto andrebbe ricordato che non si è votato nessuna costituzione Europea.Il voto ha solo stabilito la comunione d'intenti,e il tempo che si sono dati per l'approvazione definitiva.

[Mitteleuropeo]

In origine postato da Cristianu
Queste manifestazioni erano la VOCE DELLE NAZIONI SENZA STATO, e si sono concluse con un accordo secondo il quale un eurodeputato basco e un eurodeputato catalano martelleranno a nome di baschi, catalani, sardi, corsi, gaelici, e delle altre nazioni senza stato

* E' giustissimo appoggiare la causa delle NAZIONI SENZA STATO, ma non dobbiamo dimenticarci di quelle CON LO STATO SBAGLIATO, che devono "inventarsi" uno Stato (p.es. Tirolo), perche' non possono chiedere l' annessione a quello esistente e naturale (Austria).
Purtroppo queste Liste riescono a trovare abbastanza voti solo in presenza di una popolazione etnicamente omogenea, mentre non esiste nessun contenitore per le zone miste. Questo sarebbe potuto essere la Lega, ma ha chiaramente fallito il bersaglio (ammesso che ce l' avesse avuto). La "Lega tarocca" non ce l' ha fatta perche' si e' scelta gli alleati sbagliati e si e' messa in concorrenza con la Lega in varie zone.

[Cristianu]

interessante articolo sull'Unione Sarda di oggi:

http://www.politicaonline.net/forum/...hreadid=148588

[Spirit]

In origine postato da Mitteleuropeo
* E' giustissimo appoggiare la causa delle NAZIONI SENZA STATO, ma non dobbiamo dimenticarci di quelle CON LO STATO SBAGLIATO, che devono "inventarsi" uno Stato (p.es. Tirolo), perche' non possono chiedere l' annessione a quello esistente e naturale (Austria).
Purtroppo queste Liste riescono a trovare abbastanza voti solo in presenza di una popolazione etnicamente omogenea, mentre non esiste nessun contenitore per le zone miste. Questo sarebbe potuto essere la Lega, ma ha chiaramente fallito il bersaglio (ammesso che ce l' avesse avuto). La "Lega tarocca" non ce l' ha fatta perche' si e' scelta gli alleati sbagliati e si e' messa in concorrenza con la Lega in varie zone.

In un'Europa dove il legame politico con uno Stato non può essere rescisso nei nomi della propria identità, dei propri valori o anche dei propri interessi, siamo tutti nazioni senza Stato.

[Mitteleuropeo]

In origine postato da ZENA
In un'Europa dove il legame politico con uno Stato non può essere rescisso nei nomi della propria identità, dei propri valori o anche dei propri interessi, siamo tutti nazioni senza Stato.

* Giustissimo, ma allora dobbiamo essere coerenti e lasciare alleati che predicano l' insindacabilita' dei confini degli Stati Nazionali.
Con berluskaz e gianfighetta canteremo sempre l' inno di mammelli

[Cristianu]

Ma perchè allora non fondare dei partiti nazionalitari ed indipendentisti locali, ovviamente assolutamente anti-razzisti, per lottare per la liberazione delle singole nazioni? In Veneto se non erro qualcosa si sta muovendo, ma solo lì...
Non capisco perchè continuare a porre fiducia in una Lega che negli anni è stata chiaramente una escalation di insuccessi, delusioni, e, diciamocelo apertamente, all'estero è sempre stata guardata di sbieco, per vari motivi che forse potrete anche immaginare.

Spero che la nazione Veneta, Friulana, le nazioni Gallo-Italiche, ecc trovino il modo di condurre una lotta nazionalitaria democratica, all'insegna della tolleranza (lontana da ogni razzismo e discriminazionismo), che possa portare ad una collaborazione con quello che sta diventando sempre più solidamente il "blocco indipendentista europeo".
In Catalogna quasi il 40% della popolazione è "etnica spagnola" (sia dell'entroterra spagnolo, che del sud, che dell'America Latina), ma vi sfido a trovare qualsiasi forma di razzismo! Sono gli spagnoli stessi che si sentono catalani, ed imbracciano la Lingua Catalana e la causa indipendentista!


Saludus a totus!
Fintzas a s'Indipendentzia!

[Spirit]

In origine postato da Cristianu
Ma perchè allora non fondare dei partiti nazionalitari ed indipendentisti locali, ovviamente assolutamente anti-razzisti, per lottare per la liberazione delle singole nazioni? In Veneto se non erro qualcosa si sta muovendo, ma solo lì...
Non capisco perchè continuare a porre fiducia in una Lega che negli anni è stata chiaramente una escalation di insuccessi, delusioni, e, diciamocelo apertamente, all'estero è sempre stata guardata di sbieco, per vari motivi che forse potrete anche immaginare.

Spero che la nazione Veneta, Friulana, le nazioni Gallo-Italiche, ecc trovino il modo di condurre una lotta nazionalitaria democratica, all'insegna della tolleranza (lontana da ogni razzismo e discriminazionismo), che possa portare ad una collaborazione con quello che sta diventando sempre più solidamente il "blocco indipendentista europeo".
In Catalogna quasi il 40% della popolazione è "etnica spagnola" (sia dell'entroterra spagnolo, che del sud, che dell'America Latina), ma vi sfido a trovare qualsiasi forma di razzismo! Sono gli spagnoli stessi che si sentono catalani, ed imbracciano la Lingua Catalana e la causa indipendentista!


Saludus a totus!
Fintzas a s'Indipendentzia!

La Lega Nord è lontana da ogni forma di razzismo. Affermare la cultura della legalità ormai misconosciuta dallo Stato italiano, così come affermare il diritto all'attinenza, sono principi ben lontani dal razzismo e dalla discriminazione. Che invece il Nord subisce quotidianamente e silentemente attraverso il lassismo meridionale, il fisco, la pubblica istruzione e l'emittenza nazionale.